"Da vedere in fretta, pensando che mentre siamo seduti al fresco a gustarci un bel film, ci sono migliaia di persone che queste storie le vivono davvero, sulla propria pelle"
Esattamente come quella santa di mia madre, che quando lasciavo qualcosa nel piatto mi diceva: Mangia! Che ci sono bambini che muoiono di fame!
E grazie a quella frase sono cresciuto con un senso di colpa pazzesco nei confronti dei bambini africani. Ciò nonostante non sono diventato missionario.
Spero di sbagliarmi ma non credo che l'umana empatia si scateni così...
Non è questione di empatia, ma di conoscenza. Un conto è il racconto di mamme e nonne, un altro la visione di un film, soprattutto se ben fatto. I nostri ragazzi non hanno percezione dei disagi patiti da tanti esseri umani se non attravero le frasi appunto "c'è chi muore di fame". Vederli morire di fame per davvero mi pare un buon modo per passare dal senso di colpa (ammesso che sia quello il risultato, a me dicevano lo stesso e me ne fottevo bellamente) a un inizio di consapevolezza.
Un mio collega italiano chiede informazioni a un mio collega egiziano su come sia Charm'el sheik. Nessuna informazione. Lui li non ci può andare, né prima né ora che lavora in Italia. In compenso l'italiano ci metterà circa 4 ore per arrivare. L'egiziano, al tempo della sua odissea ne impiegò più di 3, ma di mesi!