Se il vescovo non vuole dire cosa ha saputo in confessione dal prete, non ci vedo nulla di strano. D'altra parte, anche un avvocato e un medico sono tenuti al segreto professionale.
Se è qualcos'altro, naturalmente, la cosa cambia.
Però sono andato a leggere il testo del concordato e vedo appunto solo quello che ho detto io (articolo 4, comma 4)
Scalfari ha recentemente dimostrato come camillo ruini, negli ultimi anni, abbia numerosissime volte violato il concordato (anche prima del referendum). Lasciamo che si puliscano il culo con gli accordi che dovrebbero limitare i loro abusi, per poi permetter loro di impugnarli quando fa loro comodo. Mamma mia.
Sul livello morale...beh, esempi da citare ce ne sarebbero a valanghe, ma per restare in tema di bambine, a coloro i quali per primi sollevarono il problema dei ripetitori di radio maria portando come esempio proprio una bambina residente sotto le antenne che si era ammalata di leucemia, e che facevano notare come la potenza fosse al di là dei limiti consentiti, venne risposto "quelle sono le leggi italiane, noi ne abbiamo altre" (testuale). Il livello morale. Lasciamo perdere.
Mau, non credo che i magistrati di Bolzano siano così imbecilli da avere intenzione di interrogare il vescovo sul segreto del confessionale. Credo piuttosto che vogliano appurare se è vero, come si dice, che tali "abitudini" del prete in questione fossero già note o sospette nel loro fetido ambiente. Il vescovo naturalmente si rifiuta di rispondere.