La questione illegale
di Marco Travaglio
Un esercizio consigliabile per espellere il regime dalle nostre teste è immaginare come sarebbero i telegiornali se l’Italia fosse una democrazia.Come sono lo vediamo:ampi servizi sull’inedito e allarmante fenomeno che si manifesta fra giugno e luglio: il caldo. Seguono preziosi consigli su come combatterlo: bere acqua, possibilmente non bollente, evitare di uscire alle due del pomeriggio avvolti in un plaid, spegnere i termosifoni. Come potrebbero essere i tg, ce lo dicono i quotidiani del giorno dopo.
Il governo del Calcio ha un problema: un arbitro molto bravo, Pierluigi Collina, dovrebbe smettere di arbitrare perché ha compiuto 45 anni; ergo, si alza con una norma ad personam l’età pensionabile degli arbitri, perché Collina continui ad arbitrare. Anche il governo del Paese ha un problema: un magistrato molto bravo, Gian Carlo Caselli, che ha combattuto prima il terrorismo rosso e poi la mafia con ottimi risultati, potrebbe diventare procuratore nazionale antimafia; ergo, si vara una norma contra personam che abbassa l'età pensionabile dei magistrati, perché Caselli smetta immediatamente di indagare.
Nell’intervallo della partita Genoa-Venezia, un dirigente del Genoa viene sorpreso da un’intercettazione telefonica a concordare il risultato con un collega del Venezia. Siccome è reato, il presidente del Genoa Preziosi viene indagato per associazione per delinquere e convocato dalla Procura della Repubblica. Ma lui rifiuta di rispondere perché, spiega, «mi trattano come un delinquente». Non riesce a capacitarsi del fatto che,sospettandolo di aver violato la legge, i pm lo considerino un delinquente. E ha ragione: se il Comune di Milano celebra con una targa un ex premier corrotto, pregiudicato e latitante, prima o poi faranno un monumento anche a Preziosi. Basta aspettare.
Dal canto suo l’ex dirigente del Venezia Franco Dal Cin spiega così i 250 mila euro trovati nell’auto di un suo collaboratore all’indomani della partita incriminata: «La partita non c’entra, quello è il ricavato della cessione di un giocatore fuori dal periodo consentito». Si difende dall’accusa di aver violato una legge confessando di averne violata un’altra. Come quel tizio che, accusato di aver rapinato una banca, si presentò in tribunale con un alibi di ferro: «All’ora della rapina stavo stuprando una ragazza». O come quell’ex ministro della Difesa, deputato della Repubblica, accusato di aver ricevuto 21 miliardi all’estero per comprare un paio di giudici, che così si difese in tribunale: «Niente corruzione, al massimo evasione fiscale». Un tale Previti.
A Napoli la polizia viene aggredita mentre tenta di arrestare un camorrista. A Milano la polizia viene aggredita mentre tenta di arrestare uno spacciatore. A Roma i magistrati vengono aggrediti per legge mentre tentano di processare alcuni potenti. A Napoli e Milano gli aggressori sono privati cittadini, parenti e amici degli imputati, mentre gli aggrediti ottengono subito la solidarietà del governo. A Roma gli aggrediti non possono ottenere la solidarietà del governo perché l’aggressore è il governo, formato da imputati nonché da loro parenti e amici.
Il governo che aggredisce i magistrati e solidarizza con i poliziotti aggrediti è lo stesso che ha appena promosso due dirigenti della Polizia, Canterini e Perugini, rinviati a giudizio a Genova per aver aggredito alcuni cittadini nel famoso G8. E che non ha ancora speso una parola per commentare il blitz della Cia che nel 2003 violò la sovranità italiana sequestrando l’imam di Milano e torturandolo prima nella base di Aviano, poi in Egitto.
La legge incostituzionale che aggredisce i magistrati è stata approvata dal Senato illegalmente grazie a diversi senatori “pianisti” della maggioranza che votavano al posto di colleghi assenti. Il presidente ragionier Marcello Pera, anziché i pianisti, ha espulso dall’aula il senatore Menzione che li denunciava.
Il presidente dell’altro ramo del Parlamento, Piercasinando Casini, dichiara: «Non dipende da noi eleggere il presidente Rai. È il presidente del Consiglio che decide». Purtroppo la legge Gasparri, incostituzionale, che regola la materia stabilisce che non decide il premier, ma il ministro dell’Economia. Evidentemente il presidente della Camera ignora la legge approvata dalla Camera, o più semplicemente se ne infischia.
Domanda: perché mai un extracomunitario clandestino dovrebbe rispettare la legge italiana?
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Ciao Marco Travaglio, devo dire che sei un bravo giornalista, uno dei pochi che fa il suo mestiere seriamente e non la velina del potente di turno come il 99% dei tuoi colleghi. Ho comperato e letto molti dei tuoi libri, concordo pienamente
con il tuo modo di pensare e sento di doverti ringraziare per il servizio che rendi a tutti. Ci vuole coraggio.
Detto questo, mi voglio convincere che il tuo modo di attingere alle fonti non sia quello dimostrato oggi altrimenti vado in crisi, e mi spiego.
Da buon genoano, lo premetto, sto seguendo le sorti della mia squadra, convinto che chi ha sbagliato (se ha sbagliato) debba pagare. Vorrei farti notare alcune cose:
Primo. Risale ormai all'inizio della settimana la SMENTITA da parte di tutta la stampa nazionale (seria) dell'esistenza della telefonata da te citata, il Corriere si e' persino scusato.
Secondo. L'associazione a delinquere NON e' stata formulata a seguito di questo evento ma prima di questo, ed e' cio' che ha permesso di intercettare le telefonate da cui e' venuto fuori tutto (e non il contrario). E comunque, chiamare un
presidente per comperare una partita non configura il reato di associazione a delinquere, lo sai bene.
Terzo. I PM proprio perche' sono quelli che indagano ed eventualmente accusano la gente, dovrebbero essere i primi a utilizzare il
principio della cautela e della presunzione di innocenza, e non quello della delinquenza. Marco, ma cosa dici? dimmi che ho capito male... l'indagato NON deve essere considerato a priori un delinquente dai PM! Infine, Craxi e' stato un Primo Ministro della Repubblica CONDANNATO con sentenza passata in giudicato, Preziosi e' un presidente di calcio incensurato e per ora solo INDAGATO, al momento metterli vicini in un paragone mi sembra forse un po' eccessivo.
Quarto. In ambito sportivo comperare una partita e' un illecito pesantissimo, non paragonabile ad evadere le procedure di acquisto di un calciatore, e lo capisci bene. Forse il paragone sarebbe piu' serio se il delinquente dell'esempio dimostrasse che all'ora della rapina stava scaricando una canzone dalla rete con WinMX, in violazione alla
legge urbani (la minuscola e' voluta). Suona gia' diverso. Tu che faresti Marco, puniresti in modo uguale chi compera una partita e chi viola il regolamento di acquisto di un giocatore?
Quinto. Non e' stato il presidente Franco Dal Cin a fornire quella spiegazione, ma il general manager Giuseppe "Pino" Pagliara.
Marco Marco... stai scrivendo su un quotidiano importante con tanti lettori, non alla morosa... notizie prese per buone sebbene gia' smentite dalle stesse fonti che le hanno diffuse, capi di accusa pasticciati, magistrati che fanno bene a considerare un delinquente l'indagato al primo colloquio, paragoni perlomeno discutibili, nomi ceffati... e il tutto in 20 righe.
Ti prego, sei il mio giornalista preferito, giurami che e' la prima volta che scrivi un articolo in questo modo...
Con rinnovata stima, da uno che comunque continuera' a comperare i tuoi libri.
P.S. Prima che qualcuno si aggiunga al coro di chi vorrebbe il Genoa sciolto nell'acido, tengo a precisare che con questo commento NON intendo difendere la dirigenza della squadra e NON intendo entrare nell'argomento, solo discutere il modo di dare le notizie.