Un danno immenso per l’Italia
di Sergio Sergi
Dietro l'emiciclo il presidente Ciampi va incontro ai deputati europei italiani. Che lo festeggiano. I tre della Lega, espulsi dall'aula, sono tenuti lontano persino dai loro colleghi della Casa delle libertà. Il presidente sorride, riconosce molti amici e colleghi.
Dopo il discorso solenne nell'emiciclo, prima di ripartire vuole salutare i suoi parlamentari connazionali che lo accolgono con un applauso e lo stringono forse sin troppo. Per le parlamentari Napoletano, Gruber, Sbarbati e Bonino un'attenzione in più, anche un abbraccio affettuoso. Vede Massimo D'Alema e gli dice: «Ciao caro». Confabulano, scambiano due impressioni. Ciampi, prima di essere eletto al Quirinale, è stato ministro del Tesoro anche nel primo governo guidato dal presidente dei Ds. D'Alema è visibilmente colpito dall'attacco dei leghisti al capo dello Stato italiano nel Parlamento europeo, nella sede istituzionale che Ciampi ha definito come il «luogo più alto della democrazia europea».
«Sí, sono rimasto davvero colpito e sconcertato da quanto è accaduto in aula. Si è trattato di un attacco gravissimo che ha offeso il presidente della Repubblica italiana e che ha arrecato un danno immenso all'immagine del nostro Paese. Con buona pace di chi dice che, con il governo Berlusconi, abbiamo compiuto grandi progressi sulla scena internazionale. S'è visto e, purtroppo, si continua a vedere...»
Eppure, Berlusconi, Pera e Casini, hanno espresso la loro solidarietà al presidente della Repubblica.
«Ho letto, certo che ho letto. E, allora, dico che si tratta di reazioni del tutto inadeguate. Non ci siamo. Si fa finta di non comprendere che non bisogna dimostrare d'essere solidali con il Capo dello Stato. Se si vuole, è un esercizio sin troppo facile. Ciampi, del resto, non ha bisogno di questa solidarietà, cosí alta è la sua figura morale».
Qual è, allora, il problema?
«Il problema è su quanto ha fatto il partito della Lega Nord nel Parlamento di Strasburgo. Non abbiamo assistito ad un gesto d'intemperanza di alcuni parlamentari. Nei parlamenti accadono tanti di questi episodi. Questa volta si è trattato di un'azione perfettamente organizzata. È entrato in campo un commando ben istruito con il compito specifico di sostenere, dentro il Parlamento, l'attacco dei deputati della Lega durante il discorso del presidente Ciampi. Ecco la gravità dei fatti».
Dunque, un attacco studiato a tavolino, con una regia politica ben precisa?
«Da come sono andate le cose e da quel che si è visto, non ci possono essere dubbi. É stato fatto affluire ed entrare un gruppo di supporter, sono stati distribuiti dei volantini con la scritta "Caro" Ciampi, con quel "caro" tra virgolette, è stato mandato in tribuna un giannizzero con una telecamera per immortalare, immagino agli occhi dei padani, l'impresa del commando e dei loro leader politici in aula. Più organizzato di cosí!».
Studiata e organizzata in Italia?
«Esattamente. Organizzata dal partito della Lega che sta al governo del Paese, nel governo guidato da Berlusconi».
Che ha preso le distanze «nella forma e nella sostanza»...
«Quale distanza? Dopo quanto è accaduto, e l'eco che la vicenda ha immediatamente avuto in tutt'Europa, si impone una risposta politica. Non l'abbiamo vista. Ci sono state dichiarazioni blande e furbesche...»
A chi si riferisce?
«Penso alle reazioni degli esponenti di governo e delle istituzioni. Il presidente della Camera, per esempio, è sembrato, per l'ambiguità delle sue dichiarazioni, che volesse persino attribuire una qualche responsabilità al presidente Borrell. Perché sia chiaro: qui, a Strasburgo, ha agito un commando della Lega che è espressione della maggioranza che ha anche eletto Casini a presidente della Camera. Non so se mi spiego. Continuare a sottovalutare, a sminuire la portata degli atti e dei comportamenti del partito di Bossi è grave e, aggiungo, dannoso anche per la stessa maggioranza. Forse non lo capiscono».
Cosa dovebbero fare il governo e la maggioranza di centro destra?
«Dovrebbero allontanare dal governo del Paese gli esponenti della Lega. Sono d'accordo con quanto ha detto, a questo proposito, Romano Prodi. Il governo, poi, deve chiedere formalmente scusa al Capo dello Stato. In ogni caso, è necessario un chiarimento politico e non puó che partire dalla presenza del partito della Lega nel governo italiano».
L'obiettivo sembra difficile visto che la sera prima dell'attacco di Strasburgo, Berlusconi e Bossi si sono felicemente incontrati.
«Guardi, io mi domando, per l'appunto, se Bossi non abbia in qualche maniera informato il suo ospite di quanto gli uomini del suo partito si sarebbero impegnati a fare. Non raccontino storie. Che intendevano contestare Prodi e non Ciampi. Il volantino contro Ciampi io ce l'ho. È stato un attacco a Ciampi e all'Italia...»
Nei corridoi del Parlamento, i leghisti hanno gridato «Italia, Italia vaff...»
«Quale prova migliore? Ecco dove si annidano gli anti italiani. Quelli che infliggono i colpi più micidiali all'immagine e al prestigio del Paese. Stanno al governo. I nostri colleghi, i partner europei ci guardano con un misto di solidarietà e di commiserazione. Siamo di fronte ad un caso unico nella politica internazionale. Il presidente Ciampi pronunziava un discorso di altissimo rilievo e c'era chi si spellava letteralmente le mani come, per esempio, il capo gruppo del Ppe, il tedesco Poettering. Poi la gazzarra e il commando che entra in azione. Una mortificazione».
Insomma, Mister Chicken è stato impallinato ma chi ha tirato il grilletto non ha la statura morale per farlo.
Come dire: un agguato ordito da una sorta di Pat Garret collettivo, anche se il nostro PdR non è il Kid (perché non fa la fine del Kid, perché non ha il suo coraggio, perché non ha le pezze al culo come lui e perché, in fondo, sta dalla parte dello sceriffo. Meglio: lui è lo sceriffo).
Per usare un linguaggio caro al nostro PdC, si potrebbe parlare di un regolamento di conti.
Ora bisogna precipitarsi come un sol uomo in difesa delle istituzioni così "vilmente vituperate" nientepopodimenoché "oltre confine". Come si dice a Roma, "se semo fatti riconosce'".
Si è alzata una polvere fitta che neanche una mandria di bufali e in mezzo a questa polvere come fai a vedere come stanno le cose? Mi riferisco a quelle vere e non a queste secchiate di lavatura di piatti.
La mia sensazione (passata la rabbia per lo stesso motivo tuo, se semo fatti riconoscere, anche se ormai sanno già di che pasta siamo fatti) è che le urlate di Borghezio fossero rivolte più ai suoi elettori e soprattutto ai suoi alleati che all'Azeglio. Una prova di forza in vista delle grandi manovre elettorali.
In questo però mi ha fatto piacere che D'Alema abbia avuto uno spunto di lucidità e si sia concesso di stigmatizzare l'indecente replica di Casini.
Già! Da questo punto di vista mi piacerebbe proprio sapere che cavolo hanno in testa quelli della Lega (parlo dei capibastone, naturalmente).
Secessione? Non è possibile.
Sbraitano (e parecchio ultimamente) per ottenere che?
Mi viene in mente una battuta dei Giancattivi: chi puo' sapere che vuole la BBB (Bossi brother band).
Il lìder sì, ha fatto finta di essere intelligente e gliene ha dette otto (perché lui non si può fermare a quattro) ma sono parole ... stai a vedere che ha già in mente un'altra bicamerale.
Achtung Banditen!!!
"...È entrato in campo un commando ... l'attacco ... la gravità dei fatti ... un attacco studiato a tavolino, con una regia politica ben precisa ...non ci possono essere dubbi. É stato fatto affluire ed entrare un gruppo di supporter, sono stati distribuiti dei volantini con la scritta "Caro" Ciampi, con quel "caro" tra virgolette, è stato mandato in tribuna un giannizzero con una telecamera per immortalare, immagino agli occhi dei padani, l'impresa del commando e dei loro leader politici in aula. Più organizzato di cosí!».Studiata e organizzata in Italia?..."
Attenti, bisogna vietare queste cose, altrimenti
si rischia un altro G8 tipo Genova.
Un gruppo entra nell'aula... basta, occorre vietare...!
Un commando? Con i passamontagna, con gli scudi, armato... ??
Vietiamo anche questo.
Attacco studiato a tavolino, accidenti sembra il piano
bomber di Londra...!!! Supporter, tipo stadio inglese?
Sai se risate che si sono fatti i parlamentari inglesi
quando ha parlato il "Caro"! I supporter con pound
non con l'Euro, e i Danesi? e i Francesi? Ma il "Caro"
ha parlato a nome di chi? Di Prodi o dell'Italia?
Ma non ha letto i giornali che hanno comunicato i risultati
di referendum trombador-euro?
Il "giannizzero", sì il barbaro, ha filmato anche il Presidente,
che non ha mai interrotto un discorso parlamentare
perché mai eletto dal popolo che gli vuole tanto bene!
"...Dovrebbero allontanare dal governo del Paese gli esponenti della Lega...". Sì dai, li mandiamo nel Gulag, anzi no,
nel kossovo così qualcuno è autorizzato dall'ONU a bombardarli.
"... Il presidente Ciampi pronunziava un discorso di altissimo rilievo e c'era chi si spellava letteralmente le mani come, per esempio, il capo gruppo del Ppe...". Ma hai visto come se la
gagiavano i danesi? e i risolini dei Francesi? Ma sai quanti
lo stavano ascoltando? Vai a vedere gli atti con le presenze!!! "... Poi la gazzarra e il commando che entra in azione. Una mortificazione...»". Poche ore prima, la democrazia
è stata mortificata dalla mancata conecessione della immunità
ad un parlamentare che si è difeso da un atto
anti-costituzionale come l'entrata della forza pubblica (?)
in una sede di partito alla ricerca di armi, elenchi
da setta segreta e documenti compromettenti. Questo
sì è stato programmato in Italia. Ma non si può
dire il nome...............................................
Come gira il vento! Quando gira lo skipper (d'Alema)
regola le vele, ma purtroppo stavolta ha scuffiato.
il bello e' che ti senti un partigiano, mentre sei solo un fascistello, caro shaman. ti dico perche' lo penso: scene come quelle le abbiano gia' viste nel parlamento Italiano prefascista, e non erano i partigiani che le facevano; (ma forse uno che si fa chiamare shaman riesce ad accostare Borghezio a Matteotti). la differenza col passato e' che i leghisti sono stati cacciati via come cialtroni dal parlamento Europeo. invece, a lasciar fare a voi, ce li troviamo di nuovo tra le palle ad agitare cappi, a fare le ronde, a devastare la democrazia e a fare i lavori sporchi per Berlusconi.
tanti auguri Beppe...
ti voglio tanto bene!
ciao
ti rispondo come fanno i tedeschi in questo caso: "lo stesso a te"
Carissimi...
dopo un po' di mesi dalla mia breve e, lo ammetto, prolissa frequentazione di questo blog tornavo per caso (anzi per imprevista attesa in ufficio prima di andarmene a casa), a dare un occhio a onemoreblog. E ci trovo gente lo stesso atteggiamento di quelli con cui avevo discusso allora... vedo che se uno è leghista o sostiene una qualche posizione leghista, non si discutono i suoi argomenti (tanto è un imbecille) ma lo si liquida definendolo fascista e dissertando di conseguenza su Matteotti. Cosi' dimostrando di essere persino incapaci di argomentare. Complimenti. O forse si pensa che non ne valga la pena, tanto , appunto, è un cretino leghista... ma allora perchè rispondere?
Quanto alla così scandalosa interruzione al Parlamento Europeo... ma Beppe, prima di dire che scene analoghe si vedevano nel Parlamento prefascista, hai mai notato che schiamazzi, interruzioni dei lavori ed espusioni dall'aula avvengono e sono sempre avvenuti abbastanza spesso? E che non sono proprio sempre i leghisti... anzi ti ricordi molte risse con commessi a cercare di dividere parlamentari di quasi ogni partito? E lo sbandierio di bandiere arcobaleno contro la guerra? La guerra in Iraq, naturalmente, dato che invece all'epoca della D'Alemiana guerra in Serbia... ma c'è caciara e caciara... infatti non mi pare che all'epoca quelli delle bandierine "pacifiste" siano stati espulsi.
Quanto al "ci siamo fatti riconoscere", credi davvero che la stampa estera in generale abbia dato risalto all'episodio? Ha ha!
ciao
In effetti, laddove ci sono Castelli, Speroni, Borghezio, Calderole e compagnia non resta troppo spazio per l'intelligenza...
ciao michele, ti spiego perche' ho risposto cosi' a quella lettera che ho letto con attenzione.
banditen e' il termine con cui si indicavano i partigiani, col che identifica i parlamentari europei con i nazisti ed i partigiani con i leghisti. la mancata concessione della immunita' a bossi e' classificata come mortificazione della democrazia. l'attacco al capo dello Stato Italiano viene considerato come una intemperanza. le offese allo stesso in quel post non si contano. il parlamento europeo e' ridotto ad un posto dove ci si sfotte. il disprezzo per la democrazia formale e' enorme. i responsabili della aggressione vengono trattati come dei puri di cuore che sono caduti in una imboscata.
non ho dato dell'imbecille a shaman, ma ho detto che, secondo me, le sue posizioni sono piu' vicine a quelle dei fascisti che a quelle di sedicenti partigiani
della liberazione del popolo padano. insomma, se il dialogo parte dal disprezzo delle regole della democrazia, la mia risposta e' di disprezzo.
sulle altre cose interessanti che dici michele, se vuoi magari ne riparliamo.
"...il bello e' che ti senti un partigiano, mentre sei solo un fascistello, caro shaman
"
"Achtung Banditen", mio padre era un Banditen, ha lottato contro "tutti" i fascismi, non solo quelli neri. Io non sono né partigiano, né lottatore, né aspirante a qualche medaglia, ma semplicemente sono meravigliato di certi pre-giudizi anti tutto ciò che
esce dal coro e che in coro viene denigrato come .... vedi insulti vari negli
interventi precedenti, la caccia alle streghe è di lontana memoria.
Se non ti piace il nome "shaman" non è un problema, va' meglio Maga Magò? Mago Merlino?
un nickname non è una patente, ma quanto pare anche su questo c'è pre-giudizio.
Mi pare poi che i leghisti siano più attenti ai druidi. Comunque non occorre essere dei
maghi per capire come certe votazioni parlamentari in Europa non tengono conto delle
libertà politiche-base dei gruppi, movimenti, partiti ecc.. Insisto che
un'irruzione immotivata in una sede di partito (qualunque partito o movimento)
non è "post-fascista".
Pericolosi poi, a mio modesto parere, sono "a lasciar fare a voi", da quale
diritto divino discende questa espressione? Dalle varie espressioni usate mi rendo
conto che ho toccato un nervo scoperto. Appena si cerca di argomentare, scatta
l'insulto, il vecchio sistema:" dagli del pirla, vedrai che la smette!".
Come dice la pubblicità." "mi ricaricano certi insulti". Ben vengano invece
argomentazioni motivate di fronte alle quali mi inchino con rispetto e
pronto a modificare i "miei" eventuali pre-giudizi. Conosco dei "rondisti"
che fanno opera di volontariato, ho criticato il parlamentare col cappio, ma dei
lavori sporchi ... "chi è senza ... scagli il primo volantino".
"In effetti, laddove ci sono Castelli, Speroni, Borghezio, Calderole e compagnia non resta troppo spazio per l'intelligenza..." è una tipica espressione di un laureato allo Zelig-Institute, ma lasciamo perdere.... ne guadagna il blog.
"la mancata concessione della immunita' a bossi e' classificata come mortificazione della democrazia..." che cosa è allora? Una motivata risposta ad una legittima difesa di fronte a
dei cazzotti in divisa? "L'attacco al capo dello Stato"... ci risiamo, arieccolo l'"Attacco", "Tora-Tora- Banzai", "le offese allo stesso in quel post non si contano...", e se fossero critiche motivate?", "il parlamento europeo e' ridotto ad un posto dove ci si sfotte...", "il filmato docet", "il disprezzo per la democrazia formale e' enorme..", scusatemi, la prossima volta userò i sistemi di altri partiti, parlamentari ecc. che tanto insegnano al galateo di chi costa miliardi (di vecchie lire) alla comunità, non sono un letterato e certe mie espressioni possono essere anche frailntese ma criticatele nella
sostanza. " i responsabili della aggressione vengono trattati come dei puri di cuore che sono caduti in una imboscata...", ma quando mai!
"non ho dato dell'imbecille a shaman, ma ho detto che, secondo me ("... mentre sei solo un fascistello..."), le sue posizioni sono piu' vicine a quelle dei fascisti che a quelle di sedicenti partigiani della liberazione del popolo padano. insomma, se il dialogo parte dal disprezzo delle regole della democrazia, la mia risposta e' di disprezzo...", vedi sopra.
Ma perché questo monopolio della verità, della lott, con a, del dissenso? I "partigiani", non erano "di "una sola parte", ma "dall'altra parte".
"..sulle altre cose interessanti che dici michele, se vuoi magari ne riparliamo.".
A disposizione, aiutatemi a cambiare opinione.
Ciao
sorry, errore di battitura nel finale.
Ma perché questo monopolio della verità, del dissenso, della lotta contro le ingiustizie, qualcuno aveva definito la Lega come una "costola" della sinistra" mi pare. I "partigiani", non erano "di "una sola parte", ma "dall'altra parte".
Per quanto riguarda le offese al Presidente. Per l'uso dell'aggettivo "Caro" non mi sembra
un'offesa, basta visionare i dati della Corte dei Conti sul costo dell'apparato
Presidenziale (Quirinale, Corazzieri, seguito, attrezzature, parate, ..., il tutto ben "più
caro" di quello Americano, Air Force One compreso.
In merito a numerose affermazioni del Pres., questi ha più volte definito necessarie,
seppure impopolari, le decisioni di politica economica prese più di venticinque anni fa per
consentire l’apertura del percorso dell’euro. Ma esistevano alternative consistenti nel
gestire le pur necessarie ristrutturazioni industriali in condizioni di crescita e non di
contenimento della domanda; in condizioni alternative possibili, il processo monetario
sarebbe stato molto più lento, ma quello di coesione più efficace e meno contraddittorio
(che fretta c'era?). Invece, prevalsero la furia e l’estremismo, soprattutto perché la
perdita di sovranità monetaria e di controllo degli stati nazionali sulla propria spesa
sembrò il percorso migliore per sottrarre strumenti alla classe politica definita corrotta
(queste sono parole di un ministro dell'epoca, non leghista, anzi!) ai tempi di
"Tangentopoli" (quante accuse vere, ma quante anche quelle false che hanno permesso ai
gestori finanziari di fare il bello e cattivo tempo anche in campo politico, mi viene
qualche dubbio intorno al servizio che spettava alla magistratura). Ad esempio, quando si
introdusse il cosiddetto divorzio tra Tesoro e Banca d’Italia - nonostante la ben diversa
esperienza pratica della Banca centrale inglese (furbacchiona) - le banche di interesse
nazionale evitavano di comperare una piccola frazione dell’emissione di titoli di stato allo
scopo di far aumentare il tasso di interesse su tutta l’emissione: è stato questo errore,
questa pratica estremistica - e non tanto il divorzio tra Tesoro e Banca d’Italia in sé - a
determinare la colossale esplosione del debito pubblico durante gli anni Ottanta che ancora
pesa così gravemente sulla nostra situazione. La politica economica e monetaria degli stati
è stata privata di flessibilità ed i responsabili europei di essa hanno agito in questi anni
senza saper alternare severità e misure espansive a seconda del mutare delle circostanze". E
questo per il discorso del Pres. sul rispetto dei parametri.
Poi, più che un merito interno (e se meriti ci sono stati, sono degli italiani che hanno
pagato, non certo dei maghi-finanzieri-ministri delle finanze o del tesoro (questi sì che
sono "shamani"), è stato una volontà esterna a fare entrare l'Italia nell'area Euro.
L'Europa praticamente ha detto agli Italiani "Dovete entrare, Vi facciamo entrare, alle
nostre condizioni, come vogliamo noi, al cambio che vogliamo noi.....!Non importa se poi
avrete l'economia bloccata, l'importante è salvare i nostri interessi (intesi sui prestiti
che vi abbiamo fatto), alla faccia delle vostre aziende e dei vostri lavoratori. Non avete i
requisiti per entrare nell'area Euro, la vostra situazione di doppia velocità Nord-Sud
causerà vincoli soffocanti per il Nord e nonostante la boccata d'ossigeno per il Sud grazie
ai primi fondi comunitari in seguito sarete declassati, ma non importa perché noi faremo
investimenti in Cina, a noi importa centralizzare il Signoraggio".
Prima il danno, poi la beffa. Prima gli interessi forzati, ora il debito spalmato che blocca
il paese con perimetri soffocanti che ostacolano lo sviluppo (calano i tassi ma triplica il
prezzo dei beni e il mutuo si allunga). Ma da quale volontà popolare è scaturito come per
incanto il diritto al SIGNORAGGIO della Banca d'Italia in cui tanto bene ha fatto il nostro
Emerito Presidente della Repubblica?. Da quale volontà popolare europea è scaturito il
Signoraggio della Banca Centrale Europea, riedizione allargata dei privati azionisti delle
banche nazionali? Prima ancora della Carta Costituzionale UE? A me personalmente il
Presidente è anche simpatico, ma non offendo la carica istituzionale se contesto le sue
scelte. I parlamentari europei Danesi, Francesi, e Inglesi ridacchiavano alle parole del
Pres. non per Maleducazione Formale ma in dissenso sulle valutazioni
politico-finanziarie-storiche prima che il "Commando" con la bandierina del sole delle Alpi
Lo contestasse (con lancio di molotov,sprangate, pestaggi ...?? o si è trattato di una
manifestazione pacifica?).
Quando si sentono voci che accusano il governo attuale (ma vale anche per il precedente, e
varrà per il prossimo) di fare poco contro la stasi economica e quando si sente dire che per
rilanciare l’economia nazionale occorre destinare più risorse per rimettere in moto i
cantieri delle “Opere Pubbliche” e ridurre il debito pubblico nazionale, ebbene, simili
affermazioni rappresentano delle ovvietà se profferite da un profano, ma sulle labbra degli
"esperti" della Banca d'Italia (Governatore ed ex Governatore e Governatore Onorario) come
una beffarda provocazione. Per ottemperare le accorate esortazioni di questi esperti occorre
che il Governo, in proprio ed in nome e per conto delle altre Pubbliche Amministrazioni,
agisca rapidamente per rientrare in possesso delle ingentissime somme corrispondenti ai
famosi “Residui Passivi” (si parla di oltre 600 mila miliardi di Lire, 110 mila miliardi
solo nel 1995) allora versate ed ancora giacenti proprio nelle casse della Banca d’Italia.
L’operazione in sé risulta di vitale importanza giacché questa gigantesca massa monetaria
liquida ed utilizzabile, sottratta dalla circolazione, della quale mancanza ne risente
pesantemente l’economia dell’intero mercato, era destinata proprio alla realizzazione delle
opere di pubblica utilità. Questa macroscopica operazione, realizzata progressivamente, con
la benedizione dei governi di centro-sinistra, di centro-destra e con quelli a guida di
esponenti bancari, ha determinato:
la progressiva deflazione sull’intero mercato nazionale con la caduta degli investimenti
strutturali e la mortificazione del PIL (artatamente si continua a confondere l’aumento dei
prezzi per inflazione), e ancora ha determinato l’impossibilità di poter destinare alla
ricerca, pubblica e privata, le indispensabili risorse finanziarie, della qual cosa i soliti
“saggi”, oggi, ne denunciano le gravi conseguenze, e ancora hanno determinato
l’impoverimento generale dell’intero sistema economico nazionale, sia pubblico che privato
che si ripercuote direttamente ed indirettamente su tutti i cittadini.
La situazione risulta ancor più grave se si considera che: mentre la circolazione monetaria
si è drasticamente ridotta, il debito pubblico generato dall’emissione monetaria
corrispondente alla somma dei residui passivi congelati, è stato mantenuto in essere. La
moneta viene infatti immessa nel mercato, la Banca d’Italia cede la proprietà delle
banconote, (che nulla le sono costate, salvo le spese tipografiche) i quali, in tale
momento, come circolante, vengono appostati al passivo nelle scritture contabili
dell’Istituto d’Emissione acquistando in contropartita, o ricevendo in pegno, altri beni o
valori mobiliari (... titoli del debito pubblico) che vengono invece appostati nell’attivo”.
[... macro-sintesi cut and paste da vari articoli in web sul signoraggio... ma che danno
l'idea dell'enorme truffa soggiacente...].
Pertanto o lo Stato si dovrebbe riappropriare di queste ingentissime somme per aprire nuovi
cantieri e mettere in sicurezza il disastrato territorio, ma anche per riassettare il
proprio bilancio, o dovvrebbe pretendere l’abbattimento del debito pubblico corrispondente
all’importo della massa monetaria sparita. Ma la Banca d'Italia non interviene su questo?
(La Banca d'Italia dovrebbe essere dei cittadini, pubblica e non S.p.A.; la moneta emessa è
di proprietà dei cittadini, perché sono i cittadini a determinarne il valore, quindi non può
essere venduta o prestata, peggio se da una società privata!!!) La BCE sarebbe disposta a
questo? Perché di tutto questo il Caro (questa volta in senso affettivo) non dice nulla?
Forse sono tutte frottole? Altro che bandierina con il Sole delle Alpi!! Qui ci vorrebbero
tutte le bandiere dell'arco Costituzionale e degli stati europei che hanno perso la
sovranità a favore di qualche bancario-banchiere. Il Pres. non ha detto, non ha voluto dire
(?), non poteva dire (?) che per restituire flessibilità alla politica economica e monetaria
per fare uscire l'Europa dall'impasse, necessita di seguire due percorsi: uno richiede il
ritorno alla piena sovranità degli stati, l’altro richiede che l’Europa nel suo complesso
eserciti flessibilità togliendo potere decisionale ai tecnoburocrati e restituendola ai
politici. Se l’economia tentenna e i privati non fanno abbastanza investimenti, nemmeno a
seguito di alleggerimenti delle tasse, occorre che un’autorità pubblica - titolare dei
poteri monetari - li eserciti per effettuare i necessari investimenti e interventi. E qui
che si gioca l'Euro Sì o l'Euro no oppure l'Euro sarà la moneta dei banchieri (nemmeno
europei) che lo useranno per i loro comodi privati (ma dove prendono i soldi che prestano
alla Cina?? su Marte?).
Oppure va bene così, e lasciamo le cose come stanno e ci divertiamo a dare addosso a quei
"cretini" che si divertono a fare i "Commando?". Quando la Lega (ma posso sbagliarmi)
critica "Roma Ladrona", "Lo Stato Italiota", o l'ex Governatore, critica (e spesso con
metodi eclattanti, paradossali e provocatori, altrimenti sarebbe pienamente censurata)
questa situazione di monopolio finanziario che strangola, la Padania (per chi ci crede),
l'Italia, e gli Stati Europei e strangolerà i prossimi popoli degli stati "entranti" in UE,
e strangola in particolare il SUD Italia che con i nuovi arrivi sarà considerato più ricco
delle campagne polacche perdendo i fondi comunitari.
Quello che mi fa innervosire non è l'insulto gratuito, il pregiudizio etc. ma il fatto che
L'England (e non solo) non ha l'Euro, fa il bello e cattivo tempo in UE, ci guadagna sul
signoraggio "ANCHE QUELLO SULL'EURO, incredibile!" e pontifica sulle bellezze della UE,
dell'EURO etc.... A questi, e a chi li plaude (vedi chi ha costruito il patto-Euro)
dovrebbero rivolgersi (non da soli) i parlamentari leghisti, ma gli altri che fanno? Si
scandalizzano per il Galateo violato? Io mi scandalizzo perché c'è chi ci ha caricato di uno
pseudo-debito e perché è ancora in essere il Codice Rocco sotto mentite spoglie. L'altro
giorno l'ha subito Bossi, ma domani? Chi sarà il prossimo?
A Zelig direbbero: "Ma stai parlando di Rocco e i suoi fratelli?".
Ciao
ciao shaman, e grazie per la lettera articolata, intelligente e convincente. ti chiedo scusa per i toni che ho usato, ma sono stufo di sentor parlare per proclami. anche io ho fatto lo stesso in una certa misura. ma purtroppo, niente ci mette al riparo di fare e rifare le stesse scemenze (e la storia dei capponi di renzo ce la ricordiamo tutti). quindi, nervi saldi e proviamo ad andare avanti insieme. ti rispondo di getto includendo pregiudizi superficialita' e quant'altro sperando di mettere le basi per un dialogo.
sui punti che sollevi: il discorso di ciampi l'ho sentito in parte a radio radicale e ne ho letto degli estratti sui giornali; non lo trovavo cattivo. non c'e' dubbio che abbia fatto una difesa della direzione che e' stata presa in europa, quindi non mi stupisce che ci possa essere chi lo condivide e chi no. pero', quello che dico e' solo questo: se si dissente, che si parli, non si urli (sei sposato? se si, capisci bene cosa dico).
sugli interessi nazionali, e come contemperarli con quelli dell'europa. sono completamente d'accordo che bisogna difendere la dignita' della nostra nazione e questo bisogna farlo insieme. altre nazioni europee sanno farlo. altri cittadini europei sentono naturalmente come farlo e pretendono che i loro governanti lo facciano. noi in italia, di nuovo, sembriamo fatti per danneggiarci da soli, cosa che accomuna molta destra e sinistra.
secondo me, prima ci si dovrebbe rispettare tra di noi, poi si parli insieme in europa. pero' ti cheido, hai mai sentito come procede una discussione nel nostro parlamento? sono sicuro di si. secondo te, non sono quelli i modi per creare tensioni e alzare muri?
su banche (assicurazioni e ogni altro potentato economico in italia), ancora, hai molte ragioni. ma se il problema sono i cittadini italiani, di nuovo chiedo, perche' mettersi ad urlare e non cercare di tirar su un movimento di opinione, una inizitiva mirata, qualcosa, che alzi il livello della discussione, e che ci porti a chiedere insieme ed autorevolmente che le cose cambino? se si parte dal punto di vista che gli italiani sono scemi e irredimibili, non si va molto in la. se si urla, chi se ne avvantaggia alla fine, e' sicuro che sono i piu' forti, non i cittadini; e' sempre stato cosi'.
sull'inghilterra, anche a me da fastidio quella sensazione che blair venga e pontifichi senza aver nessun diritto di farlo, oltre quello che gli viene concesso. e ho la precisa sensazione che di quello non c'e' da fidarsi per niente.
una cosa di cui non parli se non in trasparenza sono i problemi precedenti dell'italia (mi riferisco a quelli economici) che mi sembra siano lo scoglio vero con cui ci scontriamo.
anche li, vedrei piu' giusto rimboccarci le maniche insieme invece che prendersi a pesci in faccia in tutti i modi possibili.
una nota sui nodi politici, la scelta della lega di mettersi con berlusconi, con quello che rappresentava e rappresenta, fatico davvero a capirla, se non forse come un ottimismo della volonta', come un rispetto per un padano di indubbio successo e capacita'; e magari (scusa l'illazione) come disprezzo verso il governo romano. non mi pare sia una base su cu si possa costruire molto, non so che ne pensi tu.
un altra cosa che penso. se un partito si proponesse di apportare un certo tipo di mentalita' imprenditoriale, di pragmatismo, di organizzazione, proprio della cultura lombarda in italia, sarebbe il benvenuto, che dico, lo voterei! ma se si continua a propinarci arroganza in salsa lombarda, grazie ce ne abbiamo abbastanza in salsa romana, sicula, ecc.
capisco che sei piu' aperto di me a certe provocazioni mentre io penso che a lungo termine sia piu' utile ragionare. (in fondo, la lega ha avuto il termine di una legislatura, che non e' un lasso di tempo piccolo).
provo a fare un breve sommario, a proposito di quello che penso sia la situazione dell'italia. vedo due possibili direzioni in cui procedere: in una, proviamo a lavorare insieme con critiche e confronti che stiano nelle forme della democrazia, e a crescere insieme, nell'altra, ognuno per conto suo, cresca chi e' capace di farlo, e procediamo insieme verso lo sfascio.
grazie ancora e ciao
Ciao Beppe, tutto ok.
Il problem è che siamo nei guai economici, chi ci marcia non vuol cambiar niente,
chi è nei guai trova strumentalizzazioni variegate alla sua protesta, chi
"tenta" di far qualcosa si scontra con un muro (altro che quello di Berlino,
altro che quello di Israel), un muro "economico" che fagocita tutto ... partiti
compresi che "devono campa'".
Non dico che si debba tornare al "baratto" ma qualcosa nell'universo
economico si deve escogitare o siamo fritti davvero, e fra qualche lustro
ci toccherà implorare la cancellazione degli interessi sul debito del nostro paese
alla Banca Mondiale (debito fittizio naturalmente).
E qui che c'è il marcio ... Perché sono costretto a chiedere per l'azienda un fido
a chi di soldi non ne ha ma il privilegio di prestarli con interesse?
Che sia il Pres. o il Dott. Fazio o il Funzionario Tal dei Tali, o l'inviato
della Krukken Bank, o della Banca "Padana", (ma che fine ha fatto?), canbia poco: chi ha la sovranità monetaria?
Ciao, ancora.
ciao, sono d'accordo che ci debba essere rispetto e supporto al ceto imprenditoriale italiano, ma uno stato e' fatto anche di altre componenti.
ti faccio un esempio. se il governo adesso in carica vede che in italia manca la bretella tra universita' ed imprese e dice: male! sono completamente d'accordo; ma se dice: e' colpa della universita', li' ci sono solo baronati, ecc; non sono d'accordo. la diagnosi e' sbagliata e pecca di mancanza di rispetto verso una componente importante della societa' in cui viviamo, manca di contatto con una realta' fatta di gente che manda avanti la baracca senza soldi, senza prospettive e senza rispetto.
altro esempio. si vuole che il sud diventi una risorsa, anche dal punto di vista imprenditoriale. ma si puo' sopportare che questo avvenga con la mafia sul collo? se sentenze su sentenze parlano di collusioni a livello politico, non sara' mica una spia che c'e' un nodo da affrontare? (nota che parto dalla premessa che si possa e si voglia crescere come paese; se non siamo d'accordo su questo, va discusso)
scusami ma ora devo andare, ciao e a presto
"ci debba essere rispetto e supporto al ceto imprenditoriale italiano"
cioe' a quella parte che evade il 40% del pil in tasse e che ha contribuito a mettere al potere questo regime di catto-cavernicoli guerrafondai, misogini e asociali?
ci dovrebbe essere un muro e un plotone, altro che supporto.
Gagliardo l'intervento di shaman delle 23 circa!
Potrei aggiungere solo qualcosa sul curriculum del nostro PdR:
- utilizzo di 60.000.000.000.000 (sessantamilamiliardi) nel 1992 per "salvare" la liretta dagli attacchi degli "amici americani" speculatori-sulla-pelle-degli-altri-nonché-filantropi-ritrovati Soros e compari. In quell'occasione gli fu appioppato dai suoi stessi amici il nomignolo di "mister Chicken" con cui ho aperto il mio primo intervento;
- vendita di una delle aziende di punta della tecnologia italiana per una somma pari alle commesse che l'azienda stessa aveva già in portafoglio, mi riferisco alla Nuovo Pignone (adesso compriamo turbine da loro!!!). Come se uno rilevasse una pizzeria pagando una somma pari ai conti dei clienti che si trovano lì quel giorno;
- chiusura e conseguente sfanculamento di circa 5.000 (cinquemila) lavoratori di un'azienda produttrice di fosforo a crotone;
- aiuti finanziari alla fiat-sempiterna-decotta per gli impianti di Melfi che hanno impiegato a stento il dieci per cento dei lavoratori di cui sopra;
- privatizzazioni varie a rotta di collo che hanno arricchito la "razza padana" di piazza colonna e impoverito il popolo italiano;
- ci sarebbero molte altre cose che il nostro PdR ha fatto e che non sono contemplate da nessun manuale di economia politica, ma voglio chiudere l'elenco con un "indovinello": chi era il direttore della filiale della BNL di Atlanta all'epoca dello scandalo Iran-Contra? Un certo Ciampi (figlio)! e chi era il coevo governatore di Bankitalia? Issu!
Saluti
Occhio Mik, che ti tagliano le gomme della macchina!
Ritornando alla riflessione, colgo un'obiezione sul metodo di dissenso, contrapposizione, dialettica e similari... "l'urlo". O si urla per il dolore, o si urla per gioia, o si urla per farsi sentire in un rumore assordante o si urla perché si è matti, o si urla per avvisare di un pericolo ... (ci sono altre motivazioni ...), se
c'è serenità, possibilità di ascolto reciproco, in un dialogo di non-sordi, non
c'è bisogno di urlare mi sembra ovvio. Ma se c'è censura preventiva, e nessun margine di "ascolto" coinvolgente o per lo meno attento alle altrui posizioni, motivazioni, proposte ecc... ecco l'urlo. Vivendo in ambiente socio-economico-politico di tipo "padano" colgo lo sconforto, la delusione, il muro di contrapposizione con le altre forze politiche e la "fatica" ad accettare ciò che "altri"-"lontani" decidono. L'alternativa che colgo in molti militanti "padani", ho paura sia quella del "divorzio" purtroppo non consensuale (uso la tua metafora) con lo stato attuale.
Purtroppo, il corso storico del movimento "padano", per quel che ci capisco, (non sono leghista in senso stretto ma apprezzo alcuni obiettivi del movimento - come di altre forze e movimenti - mi sembro più un democristiano, miscelatore di vari valori), nato in momenti pre tangentopoli
con forte contrasto alla prima repubblica, purtroppo si è colorato di velature etnico-localistiche troppo forti secondo il mio modestissimo parere. Poi qualche becero militante (come in tutti i movimenti) ha esagerato ed è stato l'occasione per la critica "giusta" ma (posso sbagliarmi) ormai superata, comodo alibi per dire che tutto ciò che esce da quella parte è nullità. [Ho tralasciato volutamente l'aspetto mitico-religioso perché proprio mi sembra un tentativo grossolano di dare spessore identitario a persone del XXI sec. che vivono nella zona Alpi-Po; con tutto il rispetto per qualsiasi spiritualità, anche politeista, con tutto il rispetto per gli etruschi-sunniti-celti-cimbri, certe cerimonie mi sono sembrate un po' anancronistiche, ma figurati se litigo per queste cose..., c'è di meglio sul mercato per rinvigorire gli animi dei cittadini della zona e dare loro motivazioni fondanti l'appartenenza ad un movimento, in contraddizione poi con il professato substrato religioso cristiano, secondo me un po' calvinista e confusionario, ma anche io sul tema a volte mi confondo...]. Tante proposte di quella parte, se lette con calma e senza pre-giudizi sono
buone per tutti gli italiani. Piaccia, o non piaccia, simpatico o antipatico, questo
movimento in questi anni si è dato da fare ma con il x% (non so nemmeno quanto) al
nazionale e con il 15-20% localmente non può fare molto. Andare con il centro-destra? Perché? Sarebbe bello saperlo da chi è militante. Io azzardo un'idea: senza l'Euro sarebbe stato il disastro per la nazione, e in previsione del disastro la logica portava alla secessione (con tanto di accanimento giudiziario conseguente - vedi i risvolti e le code attuali). Con l'Euro
il disastro è stato solo posticipato, non ho la sfera di cristallo ma vedo grossi guai per la piccola industria e artigianato che già oggi sono in grosse difficoltà, almeno nella zona Lombarda che conosco, qui le ditte chiudono per davvero ma siccome non sono la FIAT, non c'è risonanza nazionale. MA dove si chiude, si va a spasso e chi non lavora non solo non pùò
campare, ma non campa nemmeno lo stato, e senza "servizi" addio stato-sociale, sanità, scuola, pubblico impiego ecc. e purtroppo sappiamo che una buona fetta del people italiano vive nel e del pubblico. Allora nel frattempo il movimento cerca di ottenere il massimo. La proposta del federalismo era una barzelletta per i politici che ne sentivano parlare (tranne Pannella), poi è diventata la parola d'ordine per tutti i partiti. Viste le proposte federaliste del centro-sinistra, già in bicamerale, il movimento è passato dall'altra parte. Già nella pre-precedente legislatura c'erano stati abboccamenti con la sinistra, poi finiti nel dimenticatoio. Per campare, l'uomo di Arcore ha bisogno del Nord e del SUD, e siccome, nonostante quel che dice Zelig (pagato dal Berlusca, mi sembrano i buffoni di corte che allietano il sovrano con le battutine, ma è spettacolo.....) ha quadrato il cerchio inglobando la Lega (e che poteva fare altrimenti?). Ma questa casa sta stretta alla lega, come quella del centro-sinistra. Per ora campa e cerca di realizzare il minimo dei suoi obiettivi, poi in base ai casini post-area-euro e con il petrolio che andrà a 80 Dollari, con la disoccupazione che aumenterà, con il deficit (insisto che è tutto una truffa) che salirà ancora, con le ditte che saranno comprate da società Cinesi (vedi FIAT) e Saudite, con l'esplosione dei conflitti culturali (vedi Marsiglia, vedi sobborghi di Parigi) se non risolve prima tutto qualche bombarolo, penso che si arriverà a dialettiche più dure tra movimento e stato (non so se sarà uno stato federale, o monarchico, o con un partito unico, o con il ritorno della vecchia balena... dubito che sarà guidato dalla sinistra storica a meno che si ritorni ad un proletariato vecchia edizione ma i tempi sono cambiati, che modello potrebbe, proporre oggi la sinistra storica? quello sovietico? cubano? pacifista? scusate ma sono ignorante sul tema e rischio di dire grandi cavolate ... certo non sarà quello cinese o davvero espatrio in Antartide. Le discussioni parlamentari oggi sono di netta contrapposizione ma come hai detto, sono sterili (oggi a me domani a te, oggi vinco io domani vinci tu) ed il paese ne soffre. Penso che le "urla" padane siano di metodo più che di sostanza, dovrebbero abbassare un po' la voce e gli altri stare anche ad ascoltare qualche volta (anche per evitare brutte figure come "ve l'avevamo detto"). Comunque le urla non sono solo padane, siamo onesti. Si sta aprendo un dibattito delicatissimo, (ho timore che sarà fortemente censurato perché ci sguazzano in tanti e lo status quo fa comodo a molti) quello del potere sulla valuta (nazionale e non). Qui si vedranno i volti e cadranno le maschere del Nord - Sud - Centro - Sinistra - Destra - Sopra - Sotto - Avanti - Dietro. Deficit, Banca d'Italia, Europea, Americana (ho letto che ha sede a Portorico, che è una società privata, ma dove sono vissuto fino ad oggi?). Poteri "forti", cosa sono? Quelli che hanno il privilegio dei Signori medievali. Ma non è terminato il medioevo? Altro che destra-sinistra-lega! Altro che urlare... quasi quasi prenoto un kalashnikov (si scrive così?). Non è che (qui forse esagero) Al_Qaeda abbia a che fare anche lui con queste tematiche finanziarie?
Magari si fermassero alle gomme della macchina!
Io la vedo così:
immaginiamo un signore feudale che ha il diritto di battere moneta.
La moneta che sua maestà fa coniare, riporta un valore nominale, scritto sulla sua silouhette regale, ben superiore al valore dell'oro di cui la moneta stessa è fatta; il popolo non ci stà e allora lui ricorre alla forza dei suoi sgherri, pagati con l'oro risparmiato dal conio e con le decime dei sudditi, per imporne l'uso e stabilire così un diritto che è chiamato appunto "signoraggio". Ma le cose per il Nostro continuano ad essere precarie: il popolo, come giustamente osservavano i fisiocratici, non sapeva che farsene di questo signorotto che campava (lui, la sua corte e i suoi sgherri) sulle sue spalle e cercava di organizzarsi localmente per contrastarne i soprusi. Ma ecco che, una notte, arrivano i briganti a radere al suolo un villaggio. La gente si spaventa, anche perché ci scappano i morti, e non sa che fare. Cerca di organizzarsi per contrastare i malviventi ma come si fà? quelli sono professionisti. Ci vogliono altri professionisti... come gli sgherri del principe.
Così il popolo si convince, saccheggio dopo saccheggio, che, in fin dei conti, forse il sovrano e i suoi sgherri servono e si preparano spiritualmente a pagare anche per le stravaganze della sua corte.
Cambio di scenario. Giù le immagini bucoliche medievali e su quelle dei camini degli opifici e dei vaporetti.
In questo cambio di scenario succede che cambiano anche protagonisti e figuranti: subentrano i banchieri che si sono specializzati nel trattamento della moneta, sono più organizzati di quel troglodita del principe. I loro appetiti sono più acuti, aiutati e alimentati (e alimentanti) anche da teorie economiche adeguate (mercantilismo): occorre espandersi, caso mai colonizzare.
Le banche scoprono che non tutti i loro clienti chiedono indietro (tutti) i loro soldi e allora si inventano (invenzione delle invenzioni) un meccanismo che moltiplica i soldi che entrano in banca: la riserva bancaria obbligatoria. tutto fa brodo, e ne fa tanto!
Bisogna incrementare la massa di moneta in circolazione così si accresce il potere di rastrellare risorse ma, rastrella oggi e rastrella domani, ci si accorge che l'economia deve essere un pochino aiutata: un'espansione coloniale di qua, una guerra di la... e chi è grande si fa più grande.
Il diritto di signoraggio, passato dall'antico signore al moderno banchiere, arriva ad un livello stratosferico: quanto varrà, in termini di materiale utilizzato, un biglietto di 500 euri?
qualche decina di centesimi o forse meno! guadagno per la banca che li stampa dell'infinito per cento! Risorse sottratte al popolo (beni e lavoro che è chiamato a prestare per riempire di valore quel maledetto biglietto di carta) incommensurabili. Ma questo non deve sapere perché altrimenti, se vuole (e non vuole!) scopre il gioco. Quindi dagli all'untore.
Che c'entra questo con il duello Ciampi-Lega?
con Ciampi c'entra e basta: dirlo mi sembra offensivo per chi legge.
La Lega avrebbe potuto fare la parte del popolo che non ci stà di cui dicevo sopra. Ma ha perso il treno. Per questo l'ho apparentata a Pat Garret: si è mischiata coi Signori. Ne ha tratto vantaggio. Forse per questo peccato originale (e per tanti altri: populismo il più basso possibile, strumentalizzazione della paura - con questo assomigliando molto al potere che vuole combattere - ecc.), quando qualche volta sembra di voler fare la rivoluzione, subito ritira la mano con cui ha scagliato il sasso.
Peccato! C'è urgente bisogno di movimenti locali, che riportino il potere nella sua sede naturale. C'è bisogno di RI-localizzazione, di far vivere le realtà locali, di fare comunità. Il potere lo sà, per questo inventa Al Qaeda (cioè La Base, fatta "di migliaia di mujaheddin arruolati dalla CIA per combattere contro i russi in Afghanistan" - parole di Robin Cook, ex ministro degli esteri di Blair dimessosi per protesta contro l'aggressione in Iraq): per seminare terrore e indurre il popolo a richiedere la protezione dei bravi del potere. E non rompere tanto le scatole a questi poveri padroni del mondo.
duello Ciampi-Lega che ci azzecca?
Di "sponda" la riflessione sulle critiche
leghiste al Pres. mi ha portato alla
critica più sostanziale. Avrà'la forza
i numeri ed il coraggio l'Alberto Da Giussano
di uscire dal coro anche su questo
argomento? E gli altri partiti?
Ciao