qui giace OneMoreBlog2.31
«Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare» (Francesco Guccini)
luoghi:
HP OMB 2.31 |
HP OMB 4.x |
archivio mensile |
archivio sezioni |
Alberto Biraghi
Francesco Cossiga
«Giovanni Galloni, imbevuto di sinistrismo e di “antiamericanismo cattolico” (quello cattolico è uno dei filoni più robusti dell’antiamericanismo europeo e latinoamericano, basti pensare al peraltro piissimo Card. Martino!), non può accettare che Aldo Moro sia stato ucciso... da sinistra! Ed anche egli è rimasto vittima di quella che dopo il caso “P2”, “Piano Solo” e “Gladio” è stata la più brillante opera di disinformazione del Kgb, arrivata perfino per vie misteriose sullo scrittoio del buon Benigno Zaccagnini: l’attribuzione del rapimento e dell’uccisione di Aldo Moro al complotto Kissinger, Giscard d’Estaing e Schröder, attuato poi dalla Cia!»
Anche ieri Francesco Cossiga si è dimenticato di ingurgitare la dose quotidiana di pasticche. Ne è uscita una risposta all'
articolo di Solani del 6 luglio che comunque non vale la fatica del cut & paste, bastano la frase che precede e quella che segue.
«L’Associazione Nazionale Magistrati, che già cominciava a manifestare il suo volto di “partito politico di fatto”, di carattere elitario, antiparlamentare e tendenzialmente eversivo, contro di me, che in un caso in cui i membri magistrati del Csm volevano tentare la prima usurpazione di funzioni costituzionali, fui costretto a dare l’alt al Consiglio Superiore, minacciando lo scioglimento, revocando le deleghe a Giovanni Galloni ed inviando, con il consenso del Governo e, per quanto atteneva alla legittimità del mio operato, della Procura della Repubblica di Roma, nella piazza antistante la sede del Consiglio, un battaglione mobile di carabinieri in tenuta antisommossa, agli ordini di un generale di brigata dell’Arma e del comandante della Legione Territoriale Carabinieri di Roma, pronti a far irruzione nella sede ed a sgombrarla, su ordine da me impartito nell’esercizio delle mie funzioni di Presidente del Consiglio Superiore, qualora avessero insistito nel votare un ordine del giorno di censura del Presidente del Consiglio dei ministri».