tanto per correggere subito il tiro.
(i capi di stato mandano i messaggi agli altri capi di stato, e non svelo un segreto naturalmente).
GB: CIAMPI, POPOLO ITALIANO A FIANCO DEI BRITANNICI
RIPUGNANZA E SDEGNO PER BARBARIE TERRORISMO Roma, 7 lug. (Adnkronos) - ''Il popolo italiano e' a fianco del popolo britannico nella esecrazione per l'attentato, nella condanna del terrorismo, nella umana pieta' nei confronti delle vittime innocenti''. Con queste parole, Carlo Azeglio Ciampi ha espresso alla Regina Elisabetta il cordoglio per gli attentati a Londra. ''La perdita di tante vite umane e la devastazione causate dalla barbarie del terrorismo suscitano in tutti gli italiani ripugnanza e sdegno'', ha sottolineato con forza Ciampi.
Questo il testo integrale del messaggio del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a Sua Maesta' la Regina Elisabetta II. ''I sanguinosi attentati che hanno sconvolto la citta' di Londra mi riempiono di costernazione e di orrore. La perdita di tante vite umane e la devastazione causate dalla barbarie del terrorismo suscitano in tutti gli italiani ripugnanza e sdegno. Questo dramma colpisce il Regno Unito nel momento in cui sono riuniti sul suo suolo, nell'ambito del G8, i maggiori esponenti della Comunita' Internazionale per affrontare sfide cruciali per il futuro del mondo. Deve rafforzarne l'unitarieta' di intenti e la volonta' di realizzarli''. ''Il terrorismo e' una minaccia globale; mette a repentaglio la stabilita' e la sicurezza di tutti i Paesi; va contrastato con fermezza. Va affrontato anche con lucidita' nell'individuarne e sradicarne le cause. Il popolo italiano e' a fianco del popolo britannico nella esecrazione per l'attentato, nella condanna del terrorismo, nella umana pieta' dei confronti delle vittime innocenti''. ''Con questi sentimenti desidero far pervenire alle famiglie delle vittime e a Lei Maesta' le espressioni di profondo cordoglio e di partecipe solidarieta'''.
Già...l'informazione è talmente distorta che appena il carnefice può uccidere, torturare e calpestare tutti i giorni per anni, ma quando viene una volta colpito...ci si scandalizza.
E' questo che fa schifo a me: non ci si limita a dare la notizia, con il giusto sconcerto e dolore. Ci si scandalizza.
Da una parte si ammazza ogni giorno, quando accade il contrario (quella che per me -sempre a scanso di prospettive tipo WTO come dice Mik, che potrebbe benissimo essere- è una reazione) invece la sensazione è "a-ha, visto che sono dei bastardi e facciamo bene a fargli il culo?". E' tutto terreno preparatorio.
Ma sapete che nell'istante in cui ho visto blair parlare di "brutalità" mi è balzato in mente Abu Grahib? Immediatamente.
(Incisio personale: poco fa riflettevo su qual è stata la mia reazione alle notizie. La cosa che mi preoccupa per me stesso è che il dolore per le vittime stavolta mi ha davvero toccato poco, lo dico. Sono stato soverchiato da pensieri "dietrologici" e avevo voglia di sputare su blair. Non riuscivo a non pensare "sta mentendo, è falso, sta mentendo", e le allusioni di Mik a quel che sempre più si sa su WTO e 11/9 hanno in me il sopravvento. Forse sono poco obiettivo, o schierato, non so).
Scriveva bene Panebianco sul Corriere di lunedì. I nostri politici dovrebbero abbandonare i falsi problemi e guardare un po' all'esterno. Un presidente iraniano che potrebbe scatenare l'inferno prima o poi, un mondo arabo che ci tiene in pugno con il petrolio, armi liberamente in giro ancora distribuite dai paesi che hanno in bocca ipocrisia e falsità. Intanto i poveri aumentano e non sono più solo quelli della classe "Z", ma la soglia tocca anche chi fino a ieri viveva nel benessere. I governi fanno a pugni su argomenti inconsistenti, i politici italiani si interessano delle boutade fatte dai ministri (potrebbero sinceramente farne a meno) ma degli italiani, dei veri problemi, dell'inflazione, della disoccupazione, e delle tasse in vertiginoso aumento - nessuno si interessa. Ed ecco un nuovo attentato. Il 7 luglio su sette punti della metrò inglese. E i morti sono i soliti anonimi, mentre assistiamo alla solita tiritera istituzionale: "Siamo vicini alle famiglie". De che?
Ciao Rota
sì hai ragione ma...
Dalla Costituzione della Repubblica Italiana, data a Roma il 27 dicembre 1947, che "dovrà essere fedelmente osservata come Legge fondamentale della Repubblica da tutti i cittadini e dagli ORGANI DELLO STATO":
Articolo 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;
Articolo 87
Il Presidente della Repubblica...
Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere
Ti dicono qualcosa questi due articoli?
Ti fanno tornare in mente solidarietà espresse dal nostro Pdr con altrettanto vigore a quei popoli che gli "alleati" (di cui noi facciamo parte perché pensavamo di aver bisogno di "qualche migliaio di morti da gettare sul tavolo della pace" e, soprattutto, della ricostruzione) hanno attaccato in violazione della nostra legge fondamentale?
Temo di no: non sono mai state espresse (di questo passo finiremo come gli americani che si chiedono perché il mondo li odia tanto?) perché i "nostri" morti sono più importanti dei morti "loro" sennò come si spiega che noi (loro)stessi partecipiamo alla mattanza (anche solo reggendo il sacco). E lui è uno dei capi, anche se solo dal punto di vista formale.
ciao mik
sono consapevole di ciò che dici e lavoro attivamente per eliminare dalla mia vita le scorie di pensieri posticci. il mio intervento era diretto a focalizzare le nostre povere forze critiche nella direzione giusta. e il povero presidente di uno stato satellite, così come il ricchissimo pezzente che ci sta ficcando in un mare di merda, poco possono dire a noi, superstiti delle loro follie o omissioni.
non li guardo.
non li seguo.
non li considero delle guide.
ma vi rendete conto:
E' la quinta volta, da quando è diventato capo dello stato, che il leader repubblicano assaggia l'asfalto mentre viaggia su una "due ruote", ma quella di ieri è la prima volta che capita in un paese straniero. L'incidente si è verificato a Gleneagles, poco prima l'inizio del vertice G8. Il povero poliziotto ha una caviglia malconcia, mentre Bush se l'è cavata con poche sbucciature alle mani.
Lo scorso luglio il comandante in capo degli Stati Uniti era ruzzolato a terra nel suo ranch di Crawford, riportando un'escoriazione al ginocchio. Due mesi prima un'altra caduta lo aveva costretto a presentarsi alla festa di laurea della figlia incerottato dalla testa ai piedi. Quella volta, infatti, il referto medico sembrava un bollettino di guerra, si era ferito a una guancia, al labbro superiore, al naso, alla mano destra e ad entrambe le ginocchia.
Nel 2003, durante una villeggiatura a Kennebunkport, nel Maine, una motocicletta lo aveva disarcionato in pochi minuti, facendolo andare a gambe all'aria.>> [da www.centomovimenti.com]
quest'uomo è invulnerabile!
Consiglio di evitare i media italiani almeno per oggi. Toni allucinati che fanno impressione se confrontati con la misura degli inglesi (con tutto che sta accadendo a loro).
ciao
ma una parola contro i criminali che hanno deciso di togliere di mezzo QUESTE persone neanche per sbaglio? Una parola contro il terrorismo come risposta ad altre violenze nemmeno? Possibile puntare l'indice solo su Blair anche in questa circostanza? Non confondiamoci sulle retoriche che ci stanno gettando addosso (Il pastore tedesco: "un atto anticristiano"). Gettiamo la maschera e chiediamoci: se anche l'Inghilterra non fosse in Iraq queste merde imbevute di alcol islamico (nessun ossimoro) non avrebbero attaccato? L'Iraq è diventata una giustificazione a priori. Che fa anche dimenticare che l'11 settembre non esisteva nemmeno. Eppure quell'11 settembre è arrivato. E' una guerra contro l'Occidente questa. Piaccia o no. Che continuerebbe se oggi le truppe d'occupazione lasciassero l'Iraq. Gli attentati continuerebbero. A parigi la comunità ebraica sta man mano andandosene per altre città (Milano ad esempio) perché minacciata da quella islamica. Agli ebrei le stesse autorità parigine suggeriscono di trovarsi altri domicili o residenze per la loro stessa sicurezza e di non far frequentare le scuole publiche ai loro ragazzi/e. Dove peraltro sono quotidiane le vessazioni se non le violenze da parte dei fan di Maometto. Non so ancora se sia una fottuta guerra di religione o se la religione venga strumentalizzata come ragione per la guerra. Per me la religione è solo una delle parole con cui coniugare il termine morte. So solo che di guerra si tratta. cerchiamo di non avere paura delle parole. E non abbiamo paura di difendere quei due o tre valori che siamo riusciti a conquistarci. E che in una società come quella paventata da questi fanatici verrebbero immediatamente bandite. Una società democratica deve essere solidale e tollerante. Senza l'una o l'altra non c'è tolleranza. Ma una democrazia non può produrre in sé il seme della sua distruzione. Possibile che a Londra possa essere libero quell'inquietante e irritante barbuto islamico che tiene le fila con Al Qaeda che pontifica sulla futura caduta della nostra società affermando senza paura di aiutare questo o quel gruppo che si prepara a farci saltare in aria un giorno o l'altro? Che anche da sinistra si dica che Al Qaeda e affini sono un vomito umano e che non permetteremo l'islamizzazione della nostra società laica. Che avrà tutti i difetti più uno, ma che porca madoska, col cazzo che intendo cambiarla con quella loro. Confessionale non solo nei discorsi di un leader spirituale, ma fine dentro i muri delle loro case. Che si faccia di tutto per aiutare il rafforzamento dell'islam moderato, qualunque dialogo e apertura perché la comunità musulmana integrata in Europa che prova orrore nei confronti di sti criminali non sia lasciata sola. Agiamo sulle cause sociali che provocano povertà nel medio oriente e che aiuta a far mettere radici a idiozie sulle vergini in p'aradiso. Ma su dai, alziamoci e diamo sui denti una buona volta anche agli autori materiali e morali di queste barbarie. Che fino a ora hanno goduto di un'immunità critica e un'impunità ideologica a mio parere devastante. E a culo tutto il resto.
corrado: parli come se al queda e bush fossero due cose distinte. ben curioso. credo sia tutto da dimostrare.
totale concordanza con mik: dalla parte delle vittime, sempre.
e se non sono due cose distinte ogni tanto mi piacerebbe sentire fanculo al qaeda e non solo fanculo bush. a meni che nella joint venture che avrebbero creato per figurare come società unica bush abbia l'esclusiva della denominazione sociale.
dalla parte delle vittime e della nostra società laica, pluralista e delle idee libertarie. e libertine anche.
c'era ieri su radio pop l'intervento di un'economista italiana a londra che ha scritto un libro che a questo punto leggerò "l'economia del terrorismo" in cui sostiene in sostanza che :1- il terrorismo ha bisogno di soldi, tanti, e di canali per ricerverli. fermare il terrorismo vorrebbe dire bloccare flussi di denaro e 2- nessuno ha voglia di fare controlli a livello di passaggi di denaro perchè questo va contro il principio numero uno del liberismo, cioè il lbero circolo del soldo 3- e' molto più comodo fare la querra all'iraq con le armi, focalizzare bene bene l'attenzione su questo, dividere il mondo e buoni e cattivi e poi lasciare tranquillamente che i soldi per le armi continuino a girare e 4 - non è stato fatto nulla dall'11 settembre per fermare questi flussi, fiumi di soldi che finanaziano il terrorismo. Ergo, son d'accordo con tonii.
io resto d'accordo con me stesso. daniela: puoi indicare titolo e autore/trice di quel libro che citi?
Titolo: La *nuova economia del terrorismo / Loretta Napoleoni ; traduzione di Guido Lagomarsino
Pubblicazione: Milano : M. Tropea, 2004!
Descrizione fisica: 382 p. ; 22 cm.
Collezione : Le *querce
Titolo uniforme: Modern Jihad.
ISBN - 88-438-0402-2
La situazione è di merda. Comunque la si voglia guardare. Penso che sia evidente ormai la assurda follia della scelta strategica con cui l'Occidente ha voltuo combattere un nemico invisibile, fomentandolo. cioè la guerra. Si sta arrivando allo scontro di civiltà: a londra i musulmani oggi hanno soprattutto una paura fottuta. Paura di essere denigrati, discriminati, inevitabilmente sottilmente sentiti indesiderati. ricordo l'atmosfera di quasi riuscita integrazione che trovai nella zona di Edgware Road, quando ci andai l'ultima volta (non amo molto londra, preferisco Parigi). E penso a cosa diventerà oggi. Lo stesso penso sia avvenuto a New York e anche in Italia pare sia così (la sola parola Himam mette paura a qualsiasi massaia che si rispetti). La situazione è questa. Inutile scherzarci sopra o cercare sofismi vari. Secondo me son cazzi. Siamo andati come dei caproni, sull'onda emotiva post-11 settembre, a farci convinvere che siamo tutti americani e che il terrorismo è un nemico identificabile e sconfiggibile. E l'abbiamo alimentato all'inverosimile. E penso alle parole "Enduring freedom" e mi viene da ridere, anzi da piangere. Siamo tutti prigionieri. Altro che liberi. Fottuti da noi stessi, dalle paure irrazionali, o, forse dai sensi di colpa. Ora nessuno è più al sicuro. E credo che sia troppo superficiale e demagogico dirsi che la Spagna sia più al sicuro solo perché ha fatto la scelta più facile. C'è da riflettere. Là le stragi segnarono la fine di una politica presuntuosa e arrogante. Una politica miope e folle, come quella degli Stati Uniti. Che noi come caproni seguiamo sempre e comunque, privi di un'identità nazionale chiara e precisa.
Sì, solidarietà solo alle vittime. E a tutti i viaggiatori di metropolitane e autobus.
Esattissimo, Achab.
L'"onda emotiva" dell'11/9 era esattamente l'effetto voluto. Riuscito in pieno e ancora in crescita.
Come nelle risse, bisogna capire chi ha cominciato. Ma serve a qualcosa?
Ebrei che vanno via da parigi, la nostra civiltà "laica" (ma che vuol dire?) che è meglio della loro...
circa 20 anni fa l'Espresso uscì con un allegato sulla questione palestinese pieno di foto: non dimenticherò mai quella di una donna inginocchiata a terra, tra la polvere, che piangeva chissà quali morti.
Oggi scopro che gli albergatori di Londra triplicano i prezzi delle stanze (quanta solidarietà!).
Occidente contro Oriente. Ma chi ha cominciato? Rubiamo petrolio a quattro soldi, ci speculiamo sopra fino a decuplicarne il prezzo? Ma va bene così in nome di una laicità indispensabile e di un fondamentalismo liberista.
Non saranno loro i laici?
Ma poi, loro chi? Siamo sicuri che siano stati "loro"?
Li avete visti voi?
facciamo finta che siamo d'accordo a cercare uno zapatero per il nostro caso. da questo punto di vista, mi sembrerebbe dovuto cercare delle sponde (ad esempio il famigerato d'alema, che sta parlando a radio radicale in toni assolutamente non equivoci a favore del ritiro) mentre non mi sembra una buona idea mettere nel mucchio dei colpevoli della porcheria orchestrata dal nostro governo (una missione di pace in zona di guerra, cioe') il presidente della repubblica. rischiamo la solita gara a colpevolizzare i socialdemocratici che dalla repubblica di weimar porta dove tutti ben sanno. chi si avvantaggia del caos non e' il piu' debole (le vittime) ma il piu' forte (i carnefici).
per passare al punto suggerito da tonii, direi
a fianco delle vittime, ma anche contro i carnefici di ieri, oggi e domani. credo poi che, perche' il nostro "stare a fianco" abbia un significato, invece di essere una sterile affermazione di principio, dobbiamo volere e recuperare un senso di dignita' per il nostro paese. magari con uno slogan, non solo "fuori dall'Iraq" ma anche e piuttosto, in Europa, e lontani dalla arroganza di Bush. (poi, siccome corrado lo ha cortesemente chiesto, esprimo il mio vaffanculo per al quaeda e tutti i terrorismi)
Scriveva bene Panebianco sul Corriere di lunedì. I nostri politici dovrebbero abbandonare i falsi problemi e guardare un po' all'esterno. Un presidente iraniano che potrebbe scatenare l'inferno prima o poi, un mondo arabo che ci tiene in pugno con il petrolio, armi liberamente in giro ancora distribuite dai paesi che hanno in bocca ipocrisia e falsità.
Panebianco dovrebbe informarsi meglio e sparare meno cazzate su chi tiene in pugno il mondo
scusa beppe ma i socialdemocratici di weimar fecero uccidere Liebknecht e Luxembourg.
i socialdemocratici di bonn fecero uccidere in carcere baader e meinhof.
i socialdemocratici italiani (quelli del 47) furono il partito piu' ferocemnete filoatlantico e piduista.
i socialdemocratici italiani fecero pestare ben benino chi protestava a napoli contro la nato ("e adesso andatelo a dire a quegli ebrei di indymedia").
percui MAI coi socialdemocratici, tra di loro ci puo' essere qualche persona onesta, ma la gran parte sono degli opportunisti fetenti.
avete visto i manifesti di ds e margherita stamatina?
semplicemente vergognosi
a fianco delle vittime?
e perche' non davanti a difenderle dalle prossime appropriazioni per questa o quella crociata o dietro per sostenerle?
siamo vittime noi, ma facciamo anche noi le nostre vittime e sono tante piu' di noi.
caro berja, vedo e rispetto il tuo punto di vista, di rifiutarsi di essere un carnefice e lo condivido, ma ce ne corre a dire che la colpa della nostra situazione (in Italia, dico) e' tanto di chi l'ha orchestrata e di chi la subisce. formare uno schieramento ampio e vincente che porti al ritiro dall'Iraq non e' ne' facile ne' scontato. e qui spero di sbagliarmi, ma direi che c'e' anche chi lavora per accrescere l'impegno dell'Italia nella direzione opposta e per il caos generalizzato: vogliono fare fallimento (sulla nostra pelle) per poter dire "non era colpa mia".
C'è una frase dell'intervento di mik che ha aperto al discussione che mi ha lasciato esterrefatto:
"Paga sempre e solo la povera gente, chi prende la metropolitana o l'autobus perché la vita non gli offre un'auto con l'autista"
Ma vi rendete conto???
In un blog dove quotidianamente si condanna l'uso dell'automobile nei centri urbani come un atto vergognoso e irrispettoso dell'ambiente e del senso civico, mo' si tira fuori una frase del genere, con una retorica da lotta di classe?
Ma lo sapete come funzionano le metropoli e Londra in particolare? Lo sapete che la metrò che è il mezzo più comodo e veloce, la prende chiunque, operai e manager miliardari della City?
Ma a chi la vita dovrebbe offrire l'auto con l'autista? Ma manco se vincessi il superenalotto...
Sempre questa contrapposizione, retaggio del passato, tra il ricco e il povero, i poveri che prendono il bus, i ricchi che hanno l'autista... E ve la raccontate pure dicendo che muoiono solo i poveracci che prendono la metro...vi piacerebbe, eh? Come se nelle torri gemelle fossero morti solo proletari, e non business men in giaccacravatta. Come se a Londra tutti i benestanti girassero con la Rolls. Non c'è nulla di più "democratico" del terrorismo, siamo tutti esposti, ricchi e poveri.
Insomma, va bene qualsiasi considerazione, ma lasciamo fuori da questi problemi del XXI secolo queste cazzate anni '50. Gira e rigira sempre lì andate a parare...Che conoscete il 740 di quei morti?
ti comunico che la lotta di classe non la fanno i poveracci contro i ricchi
ma i ricchi contro i poveracci
tutti i giorni
e non hanno smesso negli anni 50
anzi
acclamazione, plauso e bacio accademico a toni_i!
Avete la certezza che in quella metro siano morti solo poveri? E se ci fosse rimasto pure qualche "padrone"?
Ho letto tutti gli interventi. E come al solito mi trovo in piena sintonia con Corrado.
Sono contento di non aver letto nessun "se la sono meritata". Ma forse qualcuno lo pensa senza scriverlo.
Ho letto tutti gli interventi. E come al solito mi trovo in piena sintonia con Corrado.
Sono contento di non aver letto nessun "se la sono meritata". Ma forse qualcuno lo pensa senza scriverlo.
se fossero saltati per aria bush e blair l'avrei scritto io che se la sarebbero meritata (e poi avrei offerto da bere al bar).
ma che saltino per aria dei poveracci (mai visto berlusca o tronchetti provera nella linea 2 della metro, sai claudio) o comunque persone prive di qualsiasi colpa fa solo sentire pena per loro, angoscia per i loro cari e rabbia per chi vuole condurre il mondo allo scontro totale
A Cla'
ma 'nventatene 'naltra!
Mi vorresti dire che se tu volessi, per assurdo, fare un attentato contro l'alta borghesia metteresti una bomba in metropolitana?
Volevano colpire nel mucchio, e la metro quantitativamente si presta.
Ma rifiuto il concetto che nella metro siano morti solo dei poveracci. Magari non la prenderanno berlusconi e tronchetti, ma talvolta gente ricca sì.
Non credo che i terroristi facciano queste distinzioni.
D'altronde le torri gemelle erano il centro del potere finanziario, e anche lì hanno colpito. Come vedi non sono solo i poveri a morire.
Insomma quello che mi aveva fatto specie nel tuo post era l'equazione povero=metro, ricco=auto con autista, che trovo sbagliata, specie se applicata ad una città come Londra. Cioè secondo me non bisogna cadere nella tentazione di dare anche di questo fatto una spiegazione in chiave ricco/povero, perchè in casi come questi proprio non c'entra nulla.
mik ha ragione in tutto e per tutto.
l`occidente, con la logica del profitto ad ogni costo, senza regole, senza rispetto per l`ambiente, senza rispetto per i diritti umani, senza rispetto delle culture altrui, ha affamato il resto del mondo, regolando il mercato a suo piacimento. E chi era gia` povero (ma con risorse) si e` trovato ancora piu povero. E ora si sono stufati, e si incazzano.
E` chiaro cha a tutti dispiace quand omuore gente normale, come nei metro`, ma dovrebbe dispiacerci altrettanto quando muoiono a migliaia per scelte fatte a tavolino da altri. o esistono morti di serie A e morti di serie B? o forse delle altre morti non ne sappiamo quasi niente?
La seconda che hai detto, Alex!
"...e rabbia per chi vuole condurre il mondo allo scontro totale".
Hai ragione Tonii.
Leggo l'intervista rilasciata da Mahmud al-Zahar che dice: "Le armi americane e israeliane possono fare ben poco. Perché alla fine l'Islam trionferà. La nostra religione, la nostra cultura sono destinate ed avere il sopravvento in pochi decenni sulla decadenza dell'Occidente. Tra al massimo mezzo secolo degli USA resterà soltanto un vago ricordo".
Mahumd al-Zahar è il leader di Hamas, colui che ha sostituito la guida spirituale dello sceicco Yassin.
A me Mahmud al-Zahar fa paura.
L'Islam rischia di incasinarsi parecchio con queste teste di cazzo che parlano in questo modo...
Veramente, anche se la forma cambia, non mi pare che i nostri "leader" dicano cose sostanzialmente diverse, sebbene in direzione opposta. Ci stiamo incasinando anche noi?
Consiglio a tutti di leggere qualcosa di Naomi klein, a me ha aperto gli occhi, io forse ci sono arrivato un po` tardi...
siamo tutti vittime (e colpevoli allo stesso tempo, in quanto accettiamo piu o meno passivamente cio che ci viene imposto) di un grande inganno/miraggio...e ci stiamo lentamente e crudelmente svegliando...
scusa aleph ma sei strabico come la fallaci?
e quando berlusconi ha detto pubblicamente che la cultura occidentale e' superiore a quella mussulmana?
brutta parabola, 'sti sessantottini...
Le parole di Mahmud al-Zahar sono state pronunciate all'indomani dell'attentato di Londra.
Sono molto pesanti per modi e tempi. Ma cerchiamo pure le nostre colpe, certo. Continuiamo a fare il gioco del pesce in barile.
ps: berja, del "sessantottino" dallo a tuo cugino, a un tuo parente, a chi vuoi.
Non capisco la storia del pesce nel barile.
giuseppe Genna su Carmilla online
[Di fronte a tragedie come quella londinese di oggi, c'è poco da analizzare. Ricordare, tuttavia, non è insultante per nessuno e rimane educativo per molti. La strage di Londra era ampiamente prevista, come testimonia il percorso di cronaca che qui pubblichiamo. A nulla sono valse le misure restrittive - in stile Patriot Act - assunte da qualche mese dal governo Blair. Si tratta del medesimo governo che ha mentito ai suoi cittadini in ordine alle armi di distruzioni di massa in Iraq. Lo stesso governo che ha trascinato il suo Paese in guerra e, nonostante ciò, è stato confermato con democratiche elezioni qualche settimana fa. Sostenere, come ha fatto il Tg1 questa sera, che siamo di fronte a uno scontro tra il dialogo e il fondamentalismo, laddove noi occidentali rappresenteremmo il dialogo, significa mentire in maniera barbara e non meno intrisa di sangue rispetto a quanto fa il fondamentalismo. La verità l'ha enunciata lo stesso Blair, nella sua dichiarazione a caldo, poche ore dopo gli attentati: "Difenderemo in ogni modo il nostro stile di vita". Altroché dialogo: qui si scontrano due fondamentalismi. gg]
"Altroché dialogo: qui si scontrano due fondamentalismi."
Appunto.
Charlie, confesso che si fa fatica a spiegare anche concetti come il pesce in barile...
Significa avere un atteggiamento indifferente, quasi non curante, far finta che tutto è sotto controllo e che tutto va bene.
Significa leggere le parole di Omar Bakri sul Times di qualche mese e fare spallucce, nel rispetto del politically correct!!!
Sono le parole di un esagitato/psicopatico, che affermava come la Gran Bretagna fosse diventata Dar al-harb (terreno di guerra!) Le parole di Bakri invitavano i giovani musulmani ad unirsi ad Al Quaeda e alle sue filiali nel mondo per combattere i cani infedeli.
E noi? Spallucce. Pesci in barile...(Omar Al Bakri riceve tuttora un assegno mensile dal sistema sociale inglese).
non ho capito bene, lorenzo figlio di paolo (berja), la tua posizione e' di essere equidistanti da berlusconi e da al quaeda? se questo vuoi dire, mi pare una risposta inadeguata. sia chiaro, anche io sono contro l'uno e l'altro, ma penso che non basta dirlo, e che bisogna fare un passo in piu'. ora, per sconfiggere il primo qualcosa posso fare, dato che sto in Italia voto parlo e scrivo, e mi spendo per quello. a te forse non riguarda? della situazione nel nostro paese, a me piu' degli attentati fa paura questa sensazione di ballare sul titanic, di aspettare il colpo senza muoversi. e perche' dovremmo accettare questo? un attentato in Italia potrebbe facilmente fare il gioco di chi in guerra c'e' voluto andare. siamo preparati a sostenere la discussione, a ribattere o meglio ad attaccare su questo? chiedo ancora, noi pacifisti (io lo sono) ci stiamo facendo sentire abbastanza per sostenere queste tesi, o subiamo gli eventi, o ci stiamo mettendo a correre in cerchio? quello che spero e' che si cerchi e si trovi uno che sa stare al timone, il fine e' salvare la barca
PS parlavo per metafora, non volevo riferirmi alla barca di d'alema. lo dico perche' mi pare che la mia uscita sui socialdemocratici sia stata un po' fraintesa, allora meglio essere precisi. e scusate se passo per permaloso, mi pare pero' di non essere da solo :-)
credo che sarei ritenuto un nemico sia da berlusconi sia dai fondamentalisti religiosi di qualsiasi risma; comunque io considero loro nemici miei ed ho la presunzione di consideralri financo nemici dell'umanita' intera.
al signor aleph non sessantottino bensi' pentito del suo passato chiedo: se accettiamo la sospensione delle liberta' civili per un povero stronzo come bakri e le tesi di oriana fallaci, di borghezio, di brigitte bardot e di le pen, non possiamo poi stupirci se quelli che vediamo come nemici si votino al nostro sterminio.
non esisterebbe il terrorismo islamico se negli anni passati non ci fossero stati ingenti investimenti nel fondamentalismo religioso delle popolazioni piu' povere in chiave anticomunista ed antisovietica.
se a enormi masse di morti di fame gli togli il sol dell'avvenire e gli dai come unico obiettivo il paradiso delle uri' poi non ti puoi stupire che seguano la loro dottrina e combattano contro di te che sei infedele.
Aleph, Aleph, non volevo una lezione di italiano (te la potrei chiedere di chitarra :)), volevo essere certo di come applicavi la figura al caso in questione, senza mie personali deduzioni (che peraltro sono state confermate).
Se è vero che siamo "pesci nel barile" lo siamo sia quando parlano i pazzi esagitati "dell'altra parte", sia quando parlano "i nostri". Ripeto, non vedo alcuna sostanziale differenza.
Ma non faccio spallucce, né nel primo né nel secondo caso. Quello che posso fare è protestare nelle forme che la democrazia mi consente, esprimendo il mio parere in famiglia, tra la gente, in rete e ricordamene quando voto. Posso solo agire democraticamente nei confronti di chi (purtroppo) ci rappresenta. Cos'altro?
Il terrorismo lo condanniamo a priori, solo che non possiamo esimerci dal condannare anche chi offre al terrorismo l'opportunità di diventare un ideale.
ok berja ho capito e mi sembra condivisibile la tesi della vittoria della guerra fredda coi prezzi a nostro carico (e assolutamente condivisibile quella dei nemici dell'umanita'). pero' secondo me non ci siamo ancora per la risposta concreta da dare, qui e adesso. non ci possiamo permettere attendismo equidistanza accademia o individualismi. secondo me, quello con cui bisogna fare i conti ha nome e cognome italiano e capelli trapiantati di fresco.
Per chi legge il francese il parere di un sociologo, che dice qualcosa di interessante sul profilo dei militanti arruolati da questo terrorismo, le cui ragioni sarebbero tutt'altro che legate alle cause nazionalistiche (e quindi Hamas e simili)
http://www.lemonde.fr/web/article/0,1-0@2-3214,36-670761@51-670961,0.html
salute
Charlie, le mie lezioni di chitarra costerebbero troppo, è per questo che non chiedo mai una lira...
:-)
:-)
Credo che l'UK sia nel mirino dei fondamentalisti islamici sin dall'inzio del '900. Per una seri di motivi che francamente non conosco nemmeno tutti.
Faccio solo notare una "piccola" particolarità: sai cos'è una fatwa? Bene. Noi occidentali abbiamo il nostro modo di contestare i nostri leaders, li sbeffeggiamo, non li votiamo, protestiamo civilmente (tanne gli incivili...) quando incrociano le nostre città. Sulla guerra in Iraq è stato detto e scritto di tutto e credo che anche il più idiota dei guerrafondai di questa terra si sarà reso conto che quella guerra non andava intrapresa. Ma tant'è.
Una fatwa emessa da un mufti, è una cosa seria qualunque musulmano osservante. Praticamente tutti. Ricorderai che una fatwa venne emessa contro lo scrittore iraniano Rushdie per i suoi "Versetti Satanici".
Ma sul terrorismo nessuna autorità religiosa islamica ha mai emesso una fatwa. Tutti a dire, fare, parlare. Ma le cose serie, i fatti, mai.
Tutti a dire che il terrorismo è cosa malvagia e che un buon musulmano non farebbe mai del male ad un suo simile, il Corano con lo prevede.
Ma un fatto concreto, che so, una fatwa emessa contro Bin Laden o il suo socio iraniano non è mai stato messo in pratica.
Perdonami ma sono estremamente pragmatico: fammi vedere, dimostrami che esiste la volontà da parte di tutte le componenti cosiddette "moderate" di far fuori una volta per tutte quegli elementi destabilizzanti per un processo di pace, e mi rimangerò tutto quello che ho detto sui coglionazzi psicopatici che parlano di Jihad e islamizzazione dell'Occidente.