Sono un divorziato, per la Chiesa vivo quindi in odor di zolfo.
Ma non facciamo di tutta l'erba un fascio.
Ci sono persone intelligenti e altre che sono degli idioti, indipendentemente dai libri letti o dai titoli accademici acquisiti. Che siano pompieri, medici o preti, la faccenda cambia poco.
Se quel parroco è ignorante, si andrà da un altro. "Bruciare" quella chiesa in provincia di Catanzaro non eliminerà certo la stupidità universale...
che il parroco abbia fatto una funzione funebre (che equivale a una messa, tranne per la comunione) ovviamente è irrilevante. L'unica cosa che mi farebbe incazzare è che se mai Silvio (o Pierferdi) andassero da lui a messa, lui desse la comunione ai due fuorichiesa.
Ma adesso la povera signora cosa fa quando arriva da S.Pietro? Si trova in una situazione analoga a quegli automobilisti che, anzichè rivolgersi al concessionario ufficiale, vanno da un meccanico qualunque, e così annullano la garanzia? È così che funziona laa religione? Non importa che tu sia un brava persona, serve un po' di burocrazia, pagare il bollo e via? Allora Dio, Allah, Visnu, etc etc. è solo equivalente ad uno stato burocrate e fastidioso?
Bah! Non capisco se ci si debba preoccupare o meno...
Mi son divertita un pochino, in modo puerilissimo, al funerale di mia nonna.. me ne stavo lì a pensare a quante sciocchezze dicesse il prete, a quanto avrei voluto essere altrove che, quando si trattò di "scambiarsi un segno di pace", non ce la feci, rifiutai, "spiacente, sono atea", rifiutai anche la stretta di mano del prete con la stessa frase, ovviamente da allora sono fieramente la folle di famiglia...
anche se mi sono sempre trovata d'accordo con la giuria per l'assegnazione del premio calderoli, questa volta proprio no… Questo per una serie di ragioni: 1) se uno non segue le regole di una certa comunità (di qualunque tipo, fede o colore) non può pretendere di beneficiare dei suoi riti. Se muoio io che sono atea, a nessuno verrebbe in mente un funerale ebraico o musulmano o anglicano. Perché dovrebbero farlo i cattolici? tanto più che le regole parlano chiaro. Come mi fanno incazzare quelli che in chiesa non ci vanno mai, poi per il matrimonio o Natale…paf! tutti in chiesa perché “è più bello” ….cazzo, un po’ di coerenza!! 2) niente eucaristia, ma è stato comunque officiato un rito di conforto alla famiglia e benedizione del feretro, la carità cristiana è stata onorata e anche la memoria della defunta. Si è solo rilevato il fatto che questa donna vivesse al di fuori delle regole cattoliche, non sulla sua idoneità a guadagnarsi il paradiso o meno, giudizio che compete a Dio o chi per lui, indipendentemente da un funerale o altro. 3) cosa cazzo centra la dichiarazione dell’ASSESSORE COMUNALE? e dico comunale!! non mi pare che un funerale cattolico sia un diritto naturale di ogni cittadino…sarebbe terribile il contrario!! se non vogliamo che il papa o i vescovi ficchino il naso nelle questioni dello stato, i rappresentanti istituzionali non dovrebbero permettersi di commentare fatti religiosi. 4) sono d’accordo con mau sul fatto che sia uno schifo che le regole vengano “dimenticate” se sono coinvolti i ricchi e potenti. Ma questo vale sempre, non solo per le messe e comunioni!
Ultimo: mi sembra che ci siano premi calderoni ben più meritati da assegnare, non condivido questa fregola di attaccare a tutti i costi un prete che applica regole che coinvolgono (o dovrebbero) solo una parte della popolazione, visto che (lo ripeto) il funerale cattolico non è un diritto naturale di ogni cittadino. Io spero solo nella sua buona fede e nella sua coerenza.
Giulia, il Prestigioso Premio Verde piace sempre finché non piace. Di tanto in tanto qualcuno si punge. Ma non ha senso discutere la satira (e infatti gli unici che la discutono sono i serissimi funzionari di partito che ci si incazzano pure. Santa pace, è un gioco no? E comunque, cazzo, questo prete becero che gli costa dare due sbroffate d'acqua a un cadavere? Eddai...
Alberto, però Giulia ha ragione, la sua logica non fa una piega...
Anch'io, come Daniela, penso che la logica di Giulia non fa una piega.
O meglio, non fa una piega da un punto di vista "esterno" alla Chiesa Cattolica. Cioè chi non ne fa parte e non vuole farne parte, può criticarne giustamente le "ingerenze" nella vita pubblica ma coerentemente non dovrebbe poi a sua volta questionare sulle sue regole interne.
Adesso però provoco..... ;-) forse però questo intervento su Onemoreblog spiega molte cose.
Ci si dichiara anticlericali, agnostici, persino atei, comunque laici .... ma poi si vorrebbe mettere il naso e dire la propria su molte questioni riguardanti le regole interne della Chiesa e dei suoi appartenenti. Cose che non ci si sognerebbe mai di dire su altre religioni e/o credenze (che a volte hanno regole interne molto più assurde, coercitive, ecc. ecc.).
Allora vuol dire che, sotto sotto, ci si sente ancora molto legati a questa Chiesa e, appunto, visto che molte cose non ci piacciono, vorremmo che cambiasse.
E concordo anche con Aleph che dice "non facciamo di tutta l'erba un fascio".
Sul tema "divorziati" ho avuto modo anch'io di conoscere religiosi che non applicano "alla lettera" certe regole, che le reinterpretano alla luce dell'amore e della carità cristiana che li pervade.
Sapendo che c'è anche una Chiesa così e che le cose possono e devono cambiare è ovvio che questi fatti ci scandalizzano. Questo perchè, nolenti o volenti, tutti noi ci sentiamo un po' Cristiani, magari lo neghiamo ma nel cristianesimo c'è molto delle nostre radici culturali e politiche (d'altra parte, per andare agli estremi, anche il marxismo non è nato tra gli Indù o dalla civiltà Maya).
Credi Gerry, mi sento più cinese che cristiano, benché abbia 3/4 di sangue padano e 1/4 giudeo romano. Mi sento tutto prima che cristiano e credo profondamente nel diritto positivo. Costretto per 5 anni in un noto liceo cattolico milanesi per tenermi fuori dai guai, sono ancora ricordato come una iattura, tanti anni dopo, per le contestazioni continue, il casino, le ribellioni all'assurdità di regole ferree ma dettate da qualcuno che non esiste se non nella mente dei singoli. Qualunque ipotesi lontana di trascendente che riesca a sfiorare il mio cervello giacobino è mille miglia lontana dalle panzane ecclesiastiche.
La mia stizza per questi preti gretti e medievali nasce esclusivamente dalla solidarietà per chi soffre. Sulle persone che piangono un cadavere ancora caldo, credo che un cazzo di prete dovrebbe fare una cosa sola: portare parole di conforto e non permettersi di fare polemica, foss'anche legittima. Quella si fa fuori, nell'universale, non sul particolare, a di fronte al mistero della morte.
Sono anche sicuro che se quel magnifico pazzo anarchico rivoluzionario ebreo che nacque a Nazareth 2005 anni fa fosse qui, tratterebbe questi suoi presunti "ministri" frustrati e invasati come fece coi mercanti del tempio: a calci nel culo.
Caro Alberto, certo il Prestigioso Premio Verde piace sempre finchè un giorno leggi e non ti piace. Poi ti piace di nuovo. E poi di nuovo non ti piace. Il fatto è che è avevo già letto l'articolo del prete su Repubblica e già mi aveva fatto saltare la mosca al naso la dichiarazione dell'assessore...poi leggo qui, una cosa tira l'altra, è troppo facile postare un commento... non volevo discutere la satira o metterne in dubbio la legittimità o necessità. La satira è necessaria, proprio perchè pungente, perchè scomoda. Proprio perchè fa discutere. Se no non è satira. E' necessaria perchè fa incazzare le persone e le fa intervenire nelle discussioni. Io sono intervenuta, ho detto la mia, ho spiegato perchè. Mi è parso un attacco superficiale nella sostanza,soprattutto per la questione di competenza:se sei un prete non rompere i coglioni nelle questioni laiche, ma se sei laico non dire ai preti cosa devono fare. Anche perchè pare che al feretro sia stata somministrata una bella doccia di acqua santa, sai, con il caldo che fa.... Nella speranza che la prossima domenica non mi capiti di andare in piscina e ritrovarmi un vascone di vera acqua di lourdes. A spese del comune, naturalmente.
Alberto, sono d'accordo con te sul fatto "che un cazzo di prete dovrebbe fare una cosa sola: portare parole di conforto e non permettersi di fare polemica, foss'anche legittima" ma sul sito di repubblica leggo che ""c'è stato un lungo ed articolato rito religioso. Ho pronunciato parole di conforto ai familiari, con la sorella e altri congiunti abbiamo pregato insieme per l'anima della defunta. E poi ho incensato il feretro e l'ho benedetto con l'acqua santa. non c'è stata la celebrazione dell'eucarestia, ma io ho fatto fino in fondo il mio dovere di padre. Rispettando le regole", ha concluso don Giuseppe."
Non mi pare che il cazzo di prete abbia fatto polemica.
partecipare i riti della setta cattolica non e' un diritto che si acquisisce per il solo fatto di essere nati in italia.
sarebbe ora che ci fosse chiarezza: chi scopa col preservativo, chi scopa la cognata o il lattaio, chi mangia carne il venerdi' e chi non va a messa la domenica, chi non si confessa etc etc non ha diritto di sposarsi in chiesa, di far fare la cresima ai figli o di essere sepolto in un camposanto.
cosi' come sarebbe ora di finirla coi carabinieri in alta uniforme alle processioni dei santi in meridione, ai corocefissi nei luoghi pubblici, ai funerali di stato con preti e in chiesa, ai vescovi alle inaugurazioni pubbliche, ai telegiornali di stato che straparlano di un certo "santo padre" (pare sia un nazi bavarese).
insomma: buttiamo la setta cattolica fuori dalle nostre vite, loro con i loro embrioni, il loro sessismo, l'odore di minestrina e sperma dei loro refettori e le turpi manovre finanziarie delle loro banche off-shore.
secondo me la signora aveva diritto alla funzione religiosa non avendo rinnegato la religione cattolica ed avendo ricevuto sicuramente gli altri sacramenti quali battesimo etc. Non essendo sposata non aveva rotto un giuramento commettendo grave peccato , come invece aveva fatto il convivente . Il bigottismo del prete sta nell'averlo equiparato a peccati ben più gravi , e nel non avere avuto verso di lei la tanto decantata carità cristiana e il perdono , ma tutto questo credo che sia in sintonia col nuovo papa ( nessuna pietà per chi sbaglia ).
Alberto:
E comunque, cazzo, questo prete becero che gli costa dare due sbroffate d'acqua a un cadavere?
Il fatto è che gliele ha date, almeno secondo quanto scritto da Rep:
E poi ho incensato il feretro e l'ho benedetto con l'acqua santa.
La "carità cristiana" c'è stata, insomma. Il problema che vedo è che un assessore (!) si è incazzato, e probabilmente aveva degli amici giornalisti.
Alberto, ti capisco benissimo e condivido.
Preti gretti e medioevali ce ne sono fin troppi (a volte temo siano addirittura la maggioranza) ed è gente che, se ce l'hai, riesce anche a farti perdere la fede (a me è capitato così).
Resto comunque della mia idea che il cristianesimo pervada la nostra cultura. Che poi sia stato addomesticato e spogliato della sua carica rivoluzionaria per ingabbiarlo in vuote ritualità e regole medioevali (e dove stiano scritte nel Vangelo resta per me un mistero) .... non c'è dubbio (senza dimenticare che però ci sono anche molte realtà diverse e stupende).
Resta il fatto che noi ci indignamo di certi fatti perchè speriamo in un mondo migliore (e forse quindi anche in una Chiesta veramente Cristiana).
Con la mia segnalazione non volevo fare scoppiare una guerra di religione. Al di la' di come la si vuole pensare sul cattolicesimo, credo che il comportamento del prete in questione sia, ovviamente in senso figurato, da badilata in testa e ringrazio Alberto per avemi dato modo di poterlo dire. Si discute un gesto, non una istituzione.
Negare ad una persona defunta, in un momento di dolore e tristezza come quello, il rito funebre non e' degno di chi si spaccia per ministro di colui che ha portato tra noi un messaggio di amore, di perdono, di tolleranza e che per primo si e' circondato dei peggiori peccatori dell'epoca.
E' il gesto arrogante di chi si sente forte e puo' umiliare i familiari nel momento piu' triste, e sa piu' di vendetta che di carita' cristiana. Il grande Faber diceva nel testamento di Tito: "Lo sanno a memoria il diritto Divino, ma scordano sempre il perdono." Ecco, lo ha dimostrato in pieno: questo gesto e' il monumento a quella frase, e farlo verso un morto e' ancora piu' vile.
Staremo a vedere se per PF Casini (per citarne uno dei tanti, nenache il peggiore), separato e convivente, verra' usato lo stesso metro di giudizio.
Ovviamente sono opinioni, e percio' opinabili.
che si opini, per Ares! condivido tutto quel che dici Max, anche se mi fa sorridere la tua conclusione, che letta in chiaro, recita "vedremo se faranno la messa quando pierferdy schiattera'". se non crepiamo prima noi, si intende.
(a propos, mi ricorda una storiella: nell'anno in cui mori' agnelli la juve vinse lo scudetto, e i soliti maligni si augurarono che l'anno a seguire, lo scudetto andasse al milan. non so se questa considerazione e' stata inclusa nel libro "berlusconi ti odio", nel caso non lo fosse, sarebbe auspicabile considerarla per la seconda edizione, magari ascritta alla ingratitudine del sentimento popolare italiano)
"...di un suicida non hanno pietà"
Gagliardissima Giulia!
a Proposito: a chi avete dato l'8 per mille?
Max, non si capisce se l'hai fatto di proposito ma hai toccato punte altissime di umorismo molto raffinato: "negare ad una persona defunta..."
io non credo che noi si sia debitori al cristianesimo, nè credo che diuo sita nelle menti dei signoli: da atea convinta ho letto molto Agostino e molto Bonaventura e Francesco, così come ho letto brani del canonen Pali e testi sui sufi, ci son cose bellisssme e interessantissime nelle religioni. Ma non mi si venga a dire che dio è figlio del singolo, perchè non è vero, nè che son debitrice alle "radici cristiane dell'occidente" sennò mi metto a citare brani interi di Voltaire in francese!
a proposito di otto per mille...ma lo sapete quel'è il criterio di spartizione dei fondi? "«...in caso di scelta non espressa da parte dei contribuenti la destinazione si stabilisce in proporzione alle scelte espresse». Quale che sia, cioè, la percentuale delle scelte espresse, anche la quota su cui non è stata effettuata nessuna scelta viene distribuita alla Chiesa Cattolica o allo Stato, in percentuale alle scelte a loro favore. Solo fra loro, perché le altre confessioni dignitosamente non hanno accettato di partecipare a questa ulteriore spartizione." "Un esempio concreto: se su 100 cittadini 90 non si esprimono (per disinteresse o per tacita delega allo Stato), e solo 8 firmano per la Chiesa Cattolica, l’80 per cento della quota IRPEF stabilita andrà alla Chiesa Cattolica." Dichiarate SEMPRE a chi volete che venga destinato l'otto per mille! Sono queste cose che mi lasciano senza parole, non le radici cristiane...è quello che sta sopra che mi preoccupa!
Che belle queste notizie.. brevissima riflessione: il parroco ha fatto bene. Il cattolicesimo (senza essere riduttivi) è anche questo. Chi si professa cattolico praticante farebbe bene a riflettere che non sta comprando patatine al supermercato. Il peccato è peccato. E per la dottrina Cattolica convivere senza "regolare" certificato è peccato. La sanzione (variabile) è stata applicata. Scandalizzarsi quando vengono applicate le regole, in un paese che non conosce il concetto di responsabilità (anche e soprattutto grazie all'influenza del cattolicesimo), contribuisce a renderci il paese dei campanelli. Impareranno mai gli italiani che la vita va presa sul serio e non a pizza e mandolino? Sei cattolica? Allora rispetta le regole, altrimenti comprati un'altra marca di patatine.
Inoltre non sono d'accordo (massimo rispetto però) con i cattolici che la buttano sul personale: quel prete è un coglione, quell'altro invece no, doveva cambiare paese, eccetera eccetera. Come gli avvocati che fanno gli esami di stato nel meridione: lì è tutto più facile, no?
Coerenza, impegno, responsabilità. Quando tocchera a noi?
State bene e grazie dell'ospitalità. Cyrano.
Cyrano, vorrei raccontarti un fatto. Tempo fa una donna decise di tradire il marito. Fu, ahime', scoperta ed il suo reato divenne pubblico. In quel luogo non scherzavano, le regole erano ferree e la donna stava per essere giustiziata. Destino volle che nel momento dell'esecuzione passasse di li' un giovanotto, sulla trentina, che le salvo' la vita. Fece semplicemente notare che solo chi non aveva peccato poteva scagliare la prima pietra. Il messaggio che questo ragazzo ci ha lasciato, e che questi loschi figuri hanno manipolato, e' l'opposto di quello che dici tu e il parroco in questione. Amore, perdono e comprensione per ogni uomo, anche se peccatore. Sta
qui la forza e la rivoluzionarieta' del concetto che tanto fedeli ha conquistato, tu e il parroco lo negate pubblicamente.
Sempre con rispetto per le tue idee. Ciao.