Il pericolo sotto casa
di Siegmund Ginzberg
Attentati «dimostrativi». Spettacolari quanto basta per coordinamento (quattro esplosioni quasi simultanee), luogo (la metropolitana di Londra, un autobus rosso a due piani), temerarietà (qualcuno le ha pur portate in spalla quelle bombe negli zaini, sfidando il filtro dell’accresciuta sicurezza, anche se stavolta non si è fatto saltare con esse).
A imitazione, quasi ricalco della strage del 7 luglio.
Ma senza i 52 morti (per caso? perché alcune delle bombe hanno fatto cilecca? Gli inquirenti non hanno dubbi sull' "intenzione di uccidere"). Show del terrore. Ma senza carneficina. Messinscena, dimostrazione (ogni atto di terrorismo, anche il più sanguinoso, è essenzialmente dimostrativo). Ma non per questo finta.
Terroristi inesperti? Imitatori da strapazzo? Bricoleur della bomba fai da te? Dinamitardi di serie C? Può anche darsi. Ma anche fosse stato attuato da comparse di ultima fila, la replica della dimostrazione di terrore recitata ieri a Londra, a sole due settimane dalla "prima" fragorosa, aveva tutti gli ingredienti di fondo. La sfida ai controlli e allo stato di allarme, la capacità di ricordare: siamo qui, siamo in grado di colpire quando vogliamo e anche dove ve lo aspettate. L'evocazione di forme anche più micidiali e sofisticate di terrorismo di massa (inizialmente si era diffusa la voce di un attacco chimico, ed è costantemente in agguato l'incubo degli incubi, uno zaino contenente plutonio, se non un'atomica, che niente ci dice sia molto più facile da individuare nel mucchio di uno zaino imbottito di esplosivo). La banale anonimia del bersaglio e degli autori: gente normale, che va al lavoro in metrò o in autobus, minacciata da persone altrettanto "normali" e anonime, una strage di "nessuno" attuata da altrettanti "nessuno". Tanto più terrificante quanto "nessuno" in questo caso significa pari pari "tutti". Forse la cosa più spaventosa del massacro del 7 luglio non era nel numero delle vittime, ma nel fatto che a perpetrarlo non fossero guerriglieri incalliti, professionisti del terrore, fanatici additati, predicatori di jihad, ma giovani cresciuti nell'English Midland, un 19enne, un 22enne che, a quanto racconta lo zio, era appassionato di cricket, un 30enne che aveva lasciato a casa un bebé di 8 mesi.
Banalmente agghiacciante, assolutamente identico a quello del "grande attentato", anche il messaggio: incutere terrore, creare caos, suscitare sgomento, possibilmente reazioni scomposte, possibilmente un'ondata di panico anti-islamico, paralizzare i trasporti, le arterie del cuore pulsante di Londra, ischemizzare la City e l'economia. Che non ci siano riusciti non cambia la sostanza. "Non possiamo minimizzare… lo fanno per spaventare la gente… dobbiamo reagire con calma e continuare la nostra attività, our business as normal", la prima reazione di Tony Blair. Inappuntabile. E Londra ha reagito, a quanto pare, con la sua ormai leggendaria, straordinaria compostezza. Non gli ha dato la soddisfazione di piombare nel panico, perdere la testa.
Ma panico non significa solo farsi trascinare dalla paura, ha anche un'altra faccia, che non si dovrebbe sottovalutare. Porta con sé la tendenza a fare di ogni erba un fascio, costruirsi fantasmi, temere e prendersela anche con le ombre, reagire sparando nel mucchio. "La guerra al terrore continua" aveva detto George W. Bush, presentandosi ai microfoni al fianco di Balir subito dopo le bombe assassine del 7 luglio. "Non ci faremo intimidire", ha ripetuto ieri. Benissimo. Ma quel che è successo ieri conferma l'angoscia che abbiano fatto sinora le guerre sbagliate. È stato recentemente un commentatore americano a ricordare che la base per vincere qualsiasi "guerra", militare, diplomatica o figurata che sia, è ridimensionare, isolare, dividere da potenziali alleati il "nemico", non rafforzarlo e nutrirlo, allargarne le basi potenziali, creare nuovi focolai, moltiplicare i "nemici", ammucchiarli. L'ultima grande guerra era stata vinta grazie ad un'alleanza con un potenziale avversario, la Russia di Stalin, contro il nemico più pericoloso. Persino la prima Guerra nel Golfo di Bush padre aveva tenuto conto di quest'esigenza. Per converso, il momento in cui rischiarono di perdere la guerra fredda fu quando si diede corda all'ossessione anticomunista gettando tutti, senza distinzione, Cina, non allineati, sinistra democratica occidentale compresi, nel campo "nemico". Dopo l'11 settembre si era profilata una straordinaria occasione per unire il mondo intero contro Al Qaeda e Osama bin Laden. E invece le guerre del dopo 11 settembre hanno finito per scompaginare gli "amici" e unire senza necessità "nemici" che avevano poco a che fare l'uno con l'altro. A che paese si dovrebbe fare la guerra dopo Londra? Al sinora coccolato Pakistan, da dove provenivano gli attentatori suicidi? O all'Arabia saudita, da dove pare provengano 8 su 10 dei kamikaze che si fanno saltare in aria in Iraq?
Parlavano di "guerra al terrorismo", e invece erano distratti da altro. La guerra a Saddam era stata giustificata con l'esigenza di impedirgli di dotarsi di armi di distruzione di massa. Fanno sapere che prossimo nella lista c'è l'Iran. Hanno promesso lotta senza quartiere al fondamentalismo islamico, Ma il regime che ha sostituito Saddam in Iraq rischia di somigliare e allearsi al peggior fondamentalismo del vicino Iran. L'obiettivo sembrava essere ridurre la diffusione delle armi nucleari. Ma si è ottenuto il contrario. Bush dà ora luce verde alle tecnologie nucleari verso l'India. Ma gli esperti dicono che lo fa perché già pensa ad un futuro conflitto con la Cina. L'alleato naturale contro il terrorismo islamico sarebbero la stragrande maggioranza degli islamici che non vorrebbero averci nulla a che vedere. E invece è come se si fosse voluto far di tutto per metterseli contro. Gli dava fastidio che l'Europa non li seguisse senza riserve nel loro tipo di guerra. È finita che quell'Europa si sta disfando, mentre Al Qaeda vi ha aperto il suo "secondo fronte". Nel tutto ci guazzano Osama e i suoi.
Si sente spesso presentare le cose come se ci fossero sostanzialmente due alternative: convivere col terrorismo, abituarvicisi perché tanto non ci sarebbe modo di evitare gli attentati e le minacce; oppure adottare la linea dura, mettere in riga gli islamici senza distinzione, e non importa se sparando nel mucchio si rafforzano le file degli estremisti.
È una falsa alternativa, né l'una né l'altra di queste strade portano da nessuna parte. Se si vuole davvero sconfiggere il "nemico", la prima esigenza sarebbe utilizzare tutti i mezzi a disposizione per individuarlo, isolarlo, evitare che si confonda nel mucchio, unire e non dividere tutti quelli che minaccia, musulmani compresi. Altrimenti si rischia davvero l'impensabile, che siano i terroristi ad averla vinta.
Veramente uno dei migliori e più sottoscrivibili articoli letti in merito. E lo dico da abituale critico nei confronti dell'Unità.
In tutta sincerità io lo trovo alquanto retorico e con una conclusione anche abbastanza ipocrita che cerca di tenere i piedi in due staffe.
A mio avviso le cose stanno un po diversamente. A parte i vari sospetti sull'origine degli attentati e i vari discorsi che si possono fare su i soliti Mossad, Cia e compari la questione credo sia un altra.
Ammesso che la versione ufficiale sia la realtà quali sono le cause politiche del terrorismo?
Perchè non guardarci per una volta in faccia e ammettere che hanno ragione loro?
Che se sono arrivati a questo punto è perchè noi ci siamo già arrivati da un bel pezzo!
Non si ferma mai nessuno ad ascoltare le parole di Bin Laden (o presunte tali)?
Beh ha ragione. Ha maledettamente e cinicamente ragione.
Dobbiamo smetterla di fare i prepotenti e lasciarli vivere in santa pace come gli pare a loro.
Dire "Se si vuole davvero sconfiggere il "nemico", la prima esigenza sarebbe utilizzare tutti i mezzi a disposizione per individuarlo, isolarlo, evitare che si confonda nel mucchio, unire e non dividere tutti quelli che minaccia, musulmani compresi." è stupido e sbagliato. Se vogliamo sconfiggere il nemico dobbiamo prima di tutto chiedere SCUSA, levarci dalle scatole e aiutarli in ogni modo (finanziariamente, socialmente) per riparare a tutto quello che gli abbiamo rubato e distrutto.
Sono pronto a scommettere che a nessuno verrebbe in mente di farsi saltare in aria su una metro.
ma i giornalisti delle 'testate giornalistiche ufficiali', oltre a leggere l' ansa o guardare in televisione sky news, navigano su altri siti internet piu' attandibili? ci sono nel mondo migliaia di voci di studiosi, politici dissidenti, storici, ex-agenti che semplicemente spiegano il perche' di questa 'Nuova Strategia Della Tensione', cosa che noi italiani gia' conosciamo molto bene. Ma sembra come se scordammuce o passato, sia diventato lo sport nazionale e, visto come vanno le cose in europa, anche continentale.
Apriamo gli occhi, prima che il '1984' si realizzi veramente.
Andreas Von Bülow è stato ministro tedesco della tecnologia, nel 1993, è stato relatore per la S.P .D. (il Partito Socialdemocratico tedesco) nella commissione parlamentare d’inchiesta sulla Stasi, la polizia segreta della Germani Orientale. Von Bülow non esita a parlare di «lavaggio di cervello collettivo» a cui «le democrazie di massa vengono sottoposte». «L’immagine del nemico come comunista non funziona più; deve essere sostituita con l’Islam. Non è un’idea mia. Essa viene da Zbigniew Brzezinski e Samuel Huntington, due strateghi che formano l’intelligence e la politica estera americana».
Già a metà degli anni ’90, Huntington (uno dei fondatori del CFR: Council on Foreign Relations) diceva: «la gente in USA e in Europa ha bisogno di un nuovo nemico da odiare, ciò rafforzerà la loro identificazione con la propria società».
Mordechai Vanunu, tecnico nucleare israeliano dopo le rivelazioni del 1986 al Sunday Times che, denunciando l'illegalità e la pericolosità del progetto nucleare fu attirato da un agente del Mossad da Londra a Roma, dove fu rapito e ricondotto in segreto in Israele. Condannato per tradimento in un processo a porte chiuse, è rimasto per 18 anni in carcere quasi sempre in isolamento, punta il dito contro il suo paese. ("Il Corriere della Sera", 21 aprile 2004)
“Il fatto è che Israele è una superpotenza prima di tutto dal punto di vista psicologico. Stanno proseguendo in quella sorta di lavaggio del cervello in Europa e negli Stati uniti per convincere tutti che gli arabi e l'islam terrorizzano e basta. Approfittando finora degli attacchi dei kamikaze. Israele ha molto controllo sui media statunitensi. La Cnn in particolare, poi c'è Hollywood, infine diverse testate in Europa, consentono di proseguire questa opera di brain-wash: il mondo vede solo le cose cattive degli arabi, ogni atto di terrore, ogni bomba viene riportata nel mondo e questo aiuta Israele. Ogni manifestazione pro Islam viene utilizzata contro l'Islam. E' psicologist-superpower…" (estratto da un'intervista a Mordechai Vanunu a cura di Ivan Compasso)
Pochi giorni addietro nel notiziario di Fox News, Juval Aviv, uno dei capi del Mossad esperto israeliano di terrorismo, ed oggi privato gestore di "sicurezza" dichiara «Prevedo imminenti attacchi in USA, al massimo entro 90 giorni», come se guardasse nella sfera di cristallo.
Scenario apocalittico, attacchi indiscriminati contro la popolazione comune, «in sei, sette, otto città simultaneamente, e non solo le grandi città». I terroristi "arabi", ha detto Aviv, vogliono terrorizzare la popolazione con stragi simultanee.
Puntuale come un orologio svizzero è cominciata la nuova fase di attentati "islamici”. Primo bersaglio Londra.
Anche l’Italia è nel mirino?
Quando avvenne l'attentato alla stazione di Bologna, l’ex Ministro delle Finanze Rino Formica disse che i mandanti venivano da «un piccolo Paese medio-orientale che ci vuol mettere in cattiva luce presso gli americani». Poi si chiuse nel silenzio.
5 Luglio 2005 dopo trent’anni Giovanni Galloni, già vicesegretario della DC e vicepresidente del Consiglio Supremo della Magistratura rompe invece il muro del silenzio e a Rainews24 racconta che pochi giorni prima di essere rapito, Aldo Moro gli disse: «ho per certo la notizia che i servizi segreti sia americani sia israeliani hanno degli infiltrati all'interno delle Brigate Rosse, però non siamo stati avvertiti di questo; se fossimo stati avvertiti, probabilmente i covi li avremmo trovati». Continua Galloni rivelando che Mino Pecorelli, il giornalista di OP misteriosamente assassinato «aveva preannunciato sulla sua agenzia che il 15 marzo si sarebbe verificato un fatto gravissimo in Italia». Moro fu rapito il 16 marzo 1978, ma Galloni continua: «sapemmo poi che Moro doveva essere sequestrato il giorno prima, Pecorelli aveva imbroccato…E io faccio risalire l'uccisione (di Pecorelli) al fatto che minacciasse di rivelare la fonte di quelle notizie. Fu fatto fuori scientificamente, probabilmente da servizi segreti». Forse Galloni sta tentando di sventare quell'attentato che “Al-Qaeda" dichiara di voler fare anche in Italia, minacciando di rivelare «la fonte vera del terrore» per dare un "avvertimento" a chi di dovere: sappiamo che siete i mandanti di quel che "sta per succedere"?
Insomma Al Qaeda “infiltrata” come le Brigate Rosse?
Riporto quanto ha scritto Robin Cook sul Guardian dell'8 luglio 2005. Cook non è uno qualunque: è stato uno dei controllori dei servizi segreti britannici nonché ministro degli Esteri laburista, che si dimise per protesta contro la guerra all'Iraq di Tony Blair, dice «per quanto ne so io, 'Al-Qaeda' (letteralmente " La Base ") è originariamente il nome di una database del governo USA. Con i nomi di migliaia di mujaheddin arruolati dalla CIA per combattere contro i russi in Afghanistan». Fatto strano la strage di Londra viene rivendicata dalla fantomatica "Brigata Al Masri" e in quel database c'erano nomi che saltano fuori anche adesso: fra cui quello di Abu Hafs detto "al Masri" (l'egiziano), ai tempi accusato dell'attentato a Sadat, braccio destro di bin Laden e a lui congiunto per matrimonio.
Concludo citando Truman Burbank: Una volta erano i giornalisti ad inseguire le notizie, adesso sono le notizie ad inseguire i giornalisti. Ma è un inseguimento vano. I giornalisti dei media ufficiali evitano le notizie come la peste. A loro interessa solo raccontare quello che vuole la proprietà e confezionarlo nel modo più appetibile.
Fonte:
Fox News, Rainews24, Blanchet, Il Corriere della Sera, La Repubblica
per quanto riguarda l'articolo direi che e' fondamentalmente condivisibile.
jello:
molto interessante, ma attenzione alla deriva da complotto giudaico-massonico-mondialista.
vanunu ad esempio si e' convertito al cristianesimo ed ha solidi motivi di rancore nei confronti di israele, cio' rende le sue testimonianze abbastanza inutili da un punto di vista documentale.
per quanto riguarda i contatti tra br e servizi israeliani e cia e' storia, ad israele faceva abbastanza comodo di destabilizzare l'italia (storicamente filoaraba) e alla cia faceva comodo tenere il piede in piu' staffe.
daaaaaamn! appena finito un pranzo scintillante con una mia amica. lei sostiene il complotto. tutto organizzato dal governo in modo da ottenre liberta' di azione, limitare le liberta' ed avere carta bianca sulla politica anti terroristica. ma che vantaggio trae il governo inglese dagli attentati di ieri?
E' vero che bisogna stare attenti a cadere nel complottismo ma senza scomodare complotti orditi dagli "uomini in nero" o sette sataniche...
qui si parla dei poteri forti dello stato che da sempre hanno ordito porcherie per la legge "cesarea" dividi et impera.
Il governo ha sempre da guadagnare nella strategia della tensione e non dovremmo nemmeno averne dubbi noi italiani. Siamo stati maestri in questo.
Qui parliamo di economia, restrizioni della libertà, e soprattutto influenzare le masse ha come primo scopo il mantenimento dello status quo che ad oggi è quello in cui le grosse compagnie arricchiscono mentre 3/4 del mondo fanno la fame e noi impauriti continuiamo a votarli senza protestare.
Una dittatura a viso scoperto non funziona, non hanno mai funzionato. Quando il popolo si incazza diventa estremamante violento quindi trovare il modo di controllarlo è l'unica via.
La situazione peggiora e diventa sempe più evidente quindi bisogna aumentare il controllo. Risultato immediato degli attentati di NY? Patriot Act
Risultato di Londra? Leggete la nuova legge anti-terrorismo. Controllo di chi pubblica notizie o siti web che "evidenziano" collaborazione con il terrorismo.
Quell'evidenziano è davvero pericoloso.
Addirittura anche in italia già passa una legge restrittiva. Appena scoppia qualche cosa anche qui chissa cosa faranno. A forza di attantati arriveremo forse ad una legge marziale?
Speriamo gente, speriamo!!! Stiamoci attenti!
forse, ha il vantaggio di dire noi abbiamo gia' dato adesso tocca agli altri? ma non voglio scherzare su una cosa cosi' seria: hai ragione che non vadano confuse causa ed effetto, pero' come dice il mio amico, il fatto che io sia paranoico non significa non ci sia nessuno dietro le mie spalle (il mio amico conclude un po' diversamente, ma ci capiamo). comunque, il punto dell'articolo mi pare diverso: il terrorista (come dice il nome) mira ad aggregare gente al suo progetto ed a dividere i suoi nemici. molti (non i nostri governanti, temo) credono che la posizione che prese il PCI fu molto importante nel causare la sconfitta delle brigate rosse. molti (non i nostri governanti, temo) credono che i pentiti sono e furono molto importanti nella lotta alla mafia. in questo contesto, il ruolo dell'unione non sembrerebbe solo quello di offrire solidarieta' nazionale, ma piuttosto quello di offrire un salvagente ad un naufrago.
Già ma perchè?
Vogliamo continuare a prendere per i fondelli la gente o vogliamo cominciare a dire la verità?
Qui sta il punto.
Come negare che l'occidente ha rovinato il resto del mondo?
Il fascismo è morto è sepolto, il comunismo è storia ma sto cavolo di neoliberismo capitalista quando finisce dato che ha fatto danni tanto quanto gli altri?
Non è ora di finirla di illudere il mondo che "occidente è bello"? abbiamo una società del cavolo, siamo sempre più poveri, l'economia è al collasso e non c'è via d'uscita.
Basta, arrendiamoci anche noi, dobbiamo mettere in piedi una società diversa e basta.
Vi prego di non prendermi per uno che difende il terrorismo delle br ma una cosa bisogna dirla.
E' stato davvero un bene il compromesso storico e il governo di solidarietà nazionale?
Ricordo che dopo abbiamo avuto il pentapartito per 20 anni che ha portato alla rovina economica e sociale questo paese.
Arrichendo i grossi industriali (5 o 6 famiglie in tutto), illudendo la gente presentando poi il conto negli anni 90.
Non mi piacciono le varie solidarietà, odio la tolleranza, e detesto i salvagenti se il naufrago è capace di nuotare.
Io non tollero nulla, io accetto o non accetto.
Solidarietà???? Ricordate Salò e l'unità nazionale?
Meglio forse spiegare alla gente come stanno le cose e lasciare a loro decidere per una cazzo di volta.
E ogni volta che leggo sto blog mi casca l'occhio qui accanto, sulla destra, la foto di Peppino.
La verità, per una volta...
Da che mondo è mondo un atto terroristico
richiede
Denaro
Organizzazione
Strategia
Obiettivi
Progettualità
Logistica
Complicità
Copertura
e spesso depistaggi.
L' esperienza dice che dietro a questi atti ci sono sempre stati e sempre
ci saranno servizi di stato, a volte insospettabili.
ciao lestaat, mentre condivido molto di quello che dici, vorrei mantenere le proporzioni.
l'italia non e' l'unica nazione in europa. ci sono altre nazioni che hanno fatto molto meglio di noi negli ultimi 20 anni (o se preferisci, noi abbiamo fatto molto male). la colpa e' della pochezza della classe dirigente, della invadenza dei partiti, del basso senso civile degli italiani, delle collusioni con mafie di varia natura, ma insisto: l'italia resta una nazione piena di umanita', cultura e potenzialita' inespresse. insomma non sono per buttare il bambino con l'acqua sporca.
quanto al significato del terrorismo, alle corte: io temo si possa innescare una guerra su scala mondiale, e non capisco ancora il ruolo che vorranno giocare pakistan ed europa.
Sono totalmente daccordo con te beppe.
Per quanto riguarda una guerra globale...beh...condivido anche questo anche se parto da presupposti un po diversi.
Io sono uno di quei pazzi convinti che tutto quello che sta succedendo sia orchestrato dalle stesse persone che fingono di combatterlo.
Lo scopo è proprio quello di arrivare ad una guerra, non so se propriamente detta.
L'idea è il controllo delle fonti energetiche per il potere e la ricchezza (ovviamente di pochi).
Creare trambusto, confusione, fomentare le identitàò nazionali per far crescere l'odio e il conflitto, per dividere. Nel frattempo cercheranno di accaparrarsi quanto più possibile. E poi?
Poi probabilmente si presenterà qualcuno che si spaccerà da salvatore del mondo che offrira nuove speranze, nuove tecnologie, nuovi sistemi di vita per poi ricominciare o magari si presenterà direttamente sotto forma di dittatura "illuminata".
E' un periodo molto strano quello che stiamo vivendo e siamo nel pieno del delirio, drogati dalla ricerca di un benessere che non arriverà mai davvero. Ci sembra tutto così incredibile perchè ci viviamo in mezzo in fondo, siamo semplicemente ad una svolta, come tante ce ne sono state. E guarda un po, va a capitare proprio con l'inizio dell'era dell'acquario, come dicevano gli aztechi.
Buffo no?
Nel nostro passato c'erano popoli che non immaginavano nemmeno quello che siamo riusciti a costruire ma forse sapevano qualcosa che noi ci siamo dimenticati in favore di questo falso benessere. Forse dobbiamo ritrovare un po di memoria e capire e imparare un po di più dal passato. C'è solo un problema, stanno facendo di tutto per farcelo dimenticare e lo falsificano continuamente. Gli anni di piombo sono un esempio incredibile, le stragi, le piazze....
Chiedi al primo che capita chi ha fatto le stragi...
La risposta nel 90% dei casi sarà "Le Brigate Rosse".
Questo è grave, è un problema gigantesco e difficilmente risolvibile.
Anche la verità che è davanti a tutti nn è più la verità se la TV dice il contrario.
Mah...staremo a vedere.
l'ottimo eco divideva le persone tra apocalittici (contro il sistema) ed integrati (nel sistema). beh, non so se sono d'accordo con questo, ma non mi sento "integrato" quando dico che in italia c'e' spazio per migliorare le cose senza dovere cambiare tutto. un esempio: la porcata di sgarbi nella margherita. ma vediamo chi sono quei dirigenti che vorrebbero fare una mossa del genere, e facciamogliene passare la voglia! sono certo che troveremo alleati anche dentro la margherita. per tornare a noi, credo che il rifinanziamento alla missione in iraq sia stata in una certa misura una occasione persa (di nuovo, vedo le colpe della dirigenza della margherita--e diciamola chiara, delle armate del papa), ma non mi sento sia il caso di disperare. insomma, avanti miei prodi.
eheh...saprei io come fargli passere la voglia di fare ste cagate!
Hai presente le mazzette da carpentiere?
Sull'interno del ginocchio! E se chiedono il perchè anche sull'altro dicendo "LO SAI IL PERCHE IDIOTA"
Lo so che è esagerato ma stiamo parlando di guerra, e la gente crepa in guerra, loro e la loro falsa e ipocrita fede in dio..
ma va va....
Anche io ho ancora speranze beppe, altrimenti non sarei qui! magari sarei già su qualche isola o in sudamerica che sembra l'uico posto dove le cose migliorano invece di peggiorare.
:)