qui giace OneMoreBlog2.31
«A politician, you know the ethics those guys have. It's like a notch underneath child molester» (Woody Allen)
luoghi:
HP OMB 2.31 |
HP OMB 4.x |
archivio mensile |
archivio sezioni |
Alberto Biraghi
La samaritana
NB: In questa recensioni alcuni commenti potrebbero essere "spoiling" per chi non ha visto il film, ma non vedo come farne a meno. Non è un capolavoro di perfezione e immediatezza, non ti fa uscire in tance come l'irraggiungibile
Ferro 3 che lo segue cronologicamente, neppure è un quadro delicato come
Primavera, estate, autunno, inverno che lo precede. Insomma, non è film di pronta beva questa
Samaritana del bravo regista coreano
Kim Ki-Duk, ma sa lasciare il segno. Per la regia, elegante eppure mai di maniera, e per il messaggio che il film porta con sé. Un messaggio feroce, che affoga il mondo maschile nella superficialità e nel vuoto esistenziale, ma anche positivo, con la figura del padre.
Di fronte allo smarrimento della figlia, questo brav'uomo sconvolto dagli eventi si fa giudice e boia, ma non rinuncia al suo ruolo paterno e mette in mano alla figlia gli strumenti per uscire dalla palude in cui si è ficcata. Saprà usarli?
Straordinaria a questo proposito la metafora delle lezioni di guida, con le pietre gialle a delimitare il percorso di addestramento, altrettanto le ricorrenti difficoltà a condurre l'auto fuori da situazioni difficili. Affascinante anche il sincretismo tra la tradizione orientale della vendetta con il rispetto della legge, già letto in "Primavera, estate...". Concludendo: "La samaritana" è un film profondissimo sul rapporto tra padre e figlio/a nella società moderna, dove opportunità e rischi aumentano in ragione geometrica. Opera da meditare, che lievita nella notte e si rivela al mattino in tutta la sua profondità. Imperdibile.
24.07.05 11:18 - sezione
cinema