"diventare quasi meglio James Ellroy" andrebbe corretta in "diventare decisamente meglio di James Ellroy"
A onor del vero ne hanno parlato pochissimo anche all'estero, e mi dicono che su Repubblica di domenica c'era un ricordo nelle pagine letterarie (di fianco a un articolo sugli incontri tra Chet Baker e le galere italiche, chissà se è una scelta combinata).
ciao
Piccola precisazione: Ed BuNker, con la N....
Max
Grazie MaxL refuso corretto.
Meglio di James Ellroy? non so, a volte lo penso anche io. Ma poi, quando riprendo in mano "My dark places" mi rendo conto che pagine come quelle si scrivono una volta sola. Grazie Alberto, per aver messo online il mio suggerimento.
Conisglio in particolare "Come una bestia feroce". Comunque li trovate tutti editi Einaudi, tascabili. Vi rifilano anche una borsa se ne pigliate 3.
L'articolo su Repubblica era sì nelle pagine della domenica, ma era, a onor del vero, di una pagina intera ed era bello. Ma ho visto solo quello. E in netto ritardo.
Suvvia, non fustighiamoci più del dovuto.
Anche "l'ignobile e statalista" Corsera ne ha parlato.
Non è che di cultura si parla solo in questo blog...e sono d'accordo con chi dice che Ellroy ha qualcosa in più.
Ma vorrei tanto sfatare quel falso mito che se uno va in galera, ne esce e scrive bene è un grande
aleph, nessuno ha detto questo. nessuno ha detto che chi va in galera, allora è un grande. E sono il primo a riconoscere che Ellroy è più grande. Non ho proprio visto l'articolo sul corriere della sera che nessuno, tra parentesi, ha citato e descritto come "ignobile e statalista" in questo frangente. Questo solo per farti vedere come spesso parti prevenuto.
Per quanto riguarda Bunker, nel panorama del noir americano, lo trovo uno dei migliori in assoluto. I suoi libri sono davvero belli, non perché è andato in galera. Ma perché sono belli.
Il fatto che sia stato in galera al massimo è un aspetto che rende il tutto più divertente e "gustoso". Soprattutto a pensarlo in mezzo a certi tromboni, nei salotti letterari "bene".
Achab, ovviamente non usavo parole che tu non hai pronunciato (scritto). Spesso su questo blog leggo accuse insensate a testate giornalistiche nazionali, Corsera incluso. La mia non è prevenzione, quindi.
Di Bunker ho letto Cane mangia cane e Animal Factory, li ho trovati molto interessanti ma mi sono fermato lì. Ti confermo la mia personale opinione: è qualche gradino sotto Ellroy.
ah, va beh, su questo siamo d'accordo. E' qualche gradino indietro rispetto a Ellroy.
Totally OT
Achab a proposito, come procede la tua lettura di Pynchon?
Io ho appena terminato di leggere l'ultimo di Roth e ne sono ancora estasiato/sconvolto...
Pynchon? -15 pagine: stasera lo finisco.
Mi piacerebbe parlarne. La tua mail è qulla con cui ti firmi?
L'ultimo Roth, quale intendi? L'animale morente? Non l'ho letto. Mi sono fermato a "La macchia umana". Devo essere sincero: il migliore resta "Pastorale americana", gli altri mi pare siano un po' tutti sulla falsa riga, ma meno emotivamente coinvolgenti.
Si, la mia mail è quella. Fammi sapere.
L'ultimo di Roth è Complotto contro l'America.
ah, già cazzo, complotto contro l'America. Non mi ispirava molto, a dire il vero.
Forse sono troppo partigiano (per me Philip Roth è l'unico romanziere con la R maiuscola), ma trovo sia un libro da leggere assolutamente.
Saprai che Roth, in un'intervista recente, ha dichiarato che all'attuale presidente Bush non farebbe gestire nemmeno la ferramenta sotto casa. Nell'ultimo suo libro esegue magistralmente il sottile gioco del "What if?", cioè: che succede se nel 1940 alla Casa Bianca finisce un presidente inetto, e filo-nazista, come Charles Lindbergh?
Non dico altro. Ho divorato il libro...
la trama la so. In effetti, se n'era fatto un gran parlare quest'autunno. Non so: può essere che tu mi abbia conisgliato la seconda lettura per l'estate. Dopo Pynchon, non è male.
Come si dice "fottimadre" in inglese?
Ellroy rimane un grande scrittore, e più continuo di Bunker, ma se devo scegliere un romanzo criminale non posso che ricordarmi le pagine nere di > Max Dembo non morira mai, BUNKER conosceva la vita dei bassifondi, la sapeva narrare e rendere reale al lettore, che riposi in pace, un grande in meno, purtroppo.
Riposi in pace il Grande Ed. Interessantissimi i suoi libri, sia perchè privi di retorica, sia perchè realistici al massimo nel rappresentare la psicologia del criminale che non ha nulla da perdere, non il classico mafioso da stereotipo nè il bieco cattivo da telefilm, ma chi non ha avuto alternative se non vivere di furti, rapine e arresti. Non sarà Ellroy, ma titoli quali "Educazione di una canaglia" (la sua autobiografia), "Cane mangia cane" o la sua opera prima (e migliore) "Come una bestia feroce" li reputo imperdibili.
Ciao Ed, sei stato un grande.
Ho scoperto per caso Bunker nell'agosto 2005, un mese dopo la sua morte (che ho scoperto dopo aver letto i suoi libri). Ho comprato per caso "educazione di una canaglia" in un'edicola di giornali. Sono rimasto di ghiaccio davanti alle sue capacità letterarie e mi rammarico che non abbia potuto scrivere di più e di non averlo conosciuto prima. E' vero, é ancora sconosciuto ai più. Tramite Bunker ho scoperto Ellroy che non avevo leto prima.
Saluti
Massimo