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Alberto Biraghi
Il capitalismo malato
«Il capitalismo si ammala se le leggi sono tali da determinare convenienze economiche e fiscali che indirizzano le risorse verso la speculazione e non verso la produzione e l’innovazione. Bisognerà quindi prendere le decisioni atte a riequilibrare queste convenienze». Parola di Romano Prodi. Grazie
Adellam per aver sottolineato il contenuto dirompente di questo
fondo di Furio Colombo sulla crisi del capitalismo, pubblicato su l'Unità del 30 luglio scorso. Il Professore prosegue il suo cammino evolutivo umano e politico e mette solide basi per raccogliere un consenso ampio nel modo giusto: uscendo dalle logiche ciniche della manovrina politica per parlare coi cittadini di problemi contingenti. Ora l'unico problema sono i poteri economici e le manovrine politiche. Conclude Colombo:
«Per tutto il mondo della speculazione (più esteso e penetrante di quanto si creda) Prodi è una seria minaccia. Comprensibili le manovre e il furore per tenerlo lontano. Inevitabile - allora - dare alla promessa di stroncare la malattia, tutto il sostegno. Dunque, tutto il sostegno a Prodi».