Perche' i casini che combina il governo non ti toccano quasi mai in prima persona, e comunque la politica appassiona pochi e lascia indifferenti molti. Al contrario del calcio. Se ti retrocedono la squadra ti toccano in una passione personale, nei sentimenti, ti cambiano il modo di vivere la domenica e se sei tifoso lo vivi sulla tua pelle.
In piazza si è scesi anche, ma adesso stiamo passando una fase di scoramento e rassegnazione anche da parte di quelli che solitamente si mobilitano. Tifosi e politicizzati (certo le curve sono in mano alla destra, ma secondo un'adesione molto grezza, anche se non meno preoccupante) sono gruppi molto marginalmente sovrapponibili e con sensibilità , quindi non so se ha senso il parallelo. Se non per constatare che la crisi di sistema è generalizzata e ormai si fa sentire anche in settori lontani dalla politica attiva, come il calcio delle squadre minori.
ciao
Su quelli che occupano strade, porti, stazioni e piazze, minacciano e sfasciano perché non vogliono che la loro "squadra del cuore" sia giustamente punita dopo che ha evaso tasse, corrotto e truffato, nonché dopato i calciatori, io sparerei ad alzo zero.
Nel senso letterale del termine, a scanso di equivoci.
...perche' ci siamo abituati.
Triste ma vero.
Ci siamo abituati a tal punto che la norma anti-caselli o pro-previti (tanto per fare un esempio recente) stanno sui giornali (parlo di quelli amici) solo un giorno o due.
Figurarsi scendere in piazza
non so perché mi sento di stare dalla parte di charlie