Sottoscrivo.
Mi sembra fuori luogo che chicchessia critichi una piazza rumorosa a fronte di una strage senza giustizia (...dopo 25 anni, poi!).
Va bene poi diciamolo ...Tremonti e' da fischiare a prescindere
C'ero anche io in piazza, così come c'ero gli anni scorsi e come c'ero, purtroppo, quel maledetto 2 agosto. Ero appena uscito dalla stazione da cui ero arrivato da Ravenna, per andare a lezione di chitarra. avevo intenzione di fermarmi all'edicola per comprare una rivista di tecnica chitarristica che allora si trovava solo all'edicola della stazione ma rinunciai perchè avevo paura di far tardi e decisi di acquistarla al ritorno. Questo, forse, mi salvò la buccia. Appena attraversata la strada di fronte alla stazione per prendere il bus vi fu l'esplosione. Ricordo solo che mi voltai non capendo nulla e la prima impressione che ebbi fu che si era volatilizzato un pezzo di stazione. C'era polvere dappertutto ed un terribile odore di bruciato. Avevo 23 anni. Quel giorno avevo portato con me la chitarra più preziosa, una telecaster degli anni 50 ereditata da uno zio, perchè il maestro mi aveva chiesto di vederla. In quei momenti di panico giravo dentro all'apocalisse abbracciato alla custodia perchè temevo che me la portassero via (ora sembra paradossale, ma in momenti come quelli non pensi più razionalmente). Tralascio di descrivere ciò che vidi, posso solo dire che quel giorno mi ha cambiato totalmente la vita, anche professionalmente: allora ero studente di medicina e furono quelle scene a spingermi molti anni dopo ad andare a fare il medico in zona di guerra e in Africa. Non ho mai mancato una rievocazione e non ho mai fatto mancare i fischi ai rappresentanti delle istituzioni latitanti che sanno e non vogliono dire. Anche ieri abbiamo fischiato e non è andata come raccontano i TG: i fischi e le urla erano spontanei da parte della stragrande maggioranza dei presenti, giovani, anziani, donne, uomini. Dal mese prossimo mi trasferirò all'estero perchè sono stanco di questo paese irrecuperabile in cui più ti impegni per dare e più ti prendono per scemo. Spero di poiter continuare a venire ogni 2 agosto a ricordare e, se necessario, a fischiare, fino a quando non sarà fatta un minimo di giustizia.
ahi, garp! ci lasci soli a combattere contro i mulini a vento ?
Garp ...mi hai riempito il cuore con il tuo racconto.
Grazie (anche dei fischi)
grazie per il tuo contributo di storia orale dal basso, garp.
Penso che il prossimo anno ci saranno almeno tre fischiatori in più...
grazie per le tue parole Garp. qualcosa di vero vissuto sulla propria pelle e fuori dalle tonnellate d'ipocrisia che e' meglio non stare a sentire.
Che terra avra' il piacere di viverti? Io dovrei tornare in italia tra poco, dopo un po' di anni...il mio cuore e' combattuto. restare? o ripartire? m'incazzero' un bel po' di volte e altrettante saro' preso per scemo...ma in fondo, questo e' un male?
Sensi, vado in Canada, a Vancouver, come ho già detto in altri post. Oramai è deciso, sono tornato una settimana fa dallultimo sopralluogo (pratiche burocratiche, sistemazione della casa ecc.) poi il prossimo mese prendo la famiglia e via. Credimi che più mi avvicino e più sto male e inconsciamente cerco di trovare ancora qualche appiglio a restare, ma mi basta accendere il televisore o aprire un giornale e la rabbia diventa troppa. Io comunque non sto qua a dire scappiamo tutti, spero che gli altri riescano a restare e a cambiare le cose. Io ci ho provato per 35 anni e adesso non ci credo più.
Beh Garp, mi puoi mandare qualche bella Godin, a piacere. ;-)
Chitarre favolose! Ho approfittato dei viaggi fatti in quest'ultimo anno e ne ho acquistate due!
c'ero anch'io a gridare, alla commemorazione, e non è la prima volta. Quel 2 agosto avevo 26 anni ed ero andato a Parigi in treno un paio di giorni prima, partendo appunto da Bologna, la mia città. Le prime notizie parlavano dello scoppio di una caldaia - mi incazzo ancora adesso a pensarci. Non so, ma quando vado alla commemorazione del 2 agosto mi viene da pensare che la mia militanza cominciò all'epoca di Piazza Fontana, e a riguardare indietro tutta la mia gioventù è costellata di attentati e omicidi politici, cominciando con Pinelli, e depistaggi e segreti di stato. Così quando mi vedo sul palco un qualche Tremonti mi risale dentro tutto lo schifo, e di urlare ne ho bisogno
Caro Garp, in bocca al lupo per tutto!!! Io abito all'estero da undici anni e non sono affatto pentita. Gia' il fatto che accendo la tv e non mi si para davanti berluska con i suoi complici e' un buon motivo per stare fuori...scherzo, naturalmente...pero' ti dico una cosa: nel 2000 tornai in italia pensando che le cose fosse un poco cambiate: che delusione!!! Cosi', ripresi armi, bagagli e mia figlia e scappai di nuovo in Inghilterra: non ce la facevo piu' a sopportare quello schifo!!!! Domani torno in italia per le vacanze e la cosa non mi entusiasma per nulla: gia' so che mi verra' il mal di stomaco tutti i giorni!!!
Cara lilli,
ti trovi bene in inghilterra? Io ho vissulto 6 mesi a dundee (scozia)e posso dire che nonostante non ci fosse il berluska in tv, l'ambiente era abbastanza deprimente. Posso cpmprendere l'amarezza di Garp, anch'io faccio il medico, ed anch'io vivo nello schifo quotidiano che la nostra professione, fatta in italia, ci offre. Però penso che l'andar via è sempre la strada più facile, forse un pò egoistica, per risolvere il problema. Anch'io mi ritengo un "fuggitivo"; infatti sono scappato appena preso la laurea dal sud per specializzarmi in una facoltà che mi ha fornito un training almeno "decente" del nord e poi mi sono trasferito all'estero per alcuni stage. Ti posso dire però che il fuggire è dargliela vinta, è fare il loro gioco e questo onestamente non mi va...
Di recente sono stato da un amico emigrato in Australia per il suo matrimonio. I paesaggi lì sono stupendi, il costo della vita decisamente più basso di qui, tasso delinquenziale quasi nullo, buone possibilità di trovare lavoro soprattutto da operaio.
Soprattutto mi ha colpito la società: chi lavora ed è in gamba può fare carriera senza necessariamente andare avanti a mazzette e raccomandazioni. Questo mi ha stupito non poco. La gente poi è abbastanza simpatica e a Sydney ogni tanto capita di sentire in qualche via parlare dialetti campani, calabri, veneti..... (ci sono molti connazionali come saprete)
un bel posto ragazzi. Almeno qualche annetto là me lo farei se non altro perchè qua i mezzi son pochini e le possibilità ancor meno. Spero solo di non soffrire troppo la mancanza di Silvio.