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Alberto Biraghi
Crimini - 1
Corruzione, migrazione, successo. Sono - secondo il curatore Giovanni De Cataldo - i denominatori comuni dei nove
noir brevi di alcuni tra i più affermati autori del genere che compongono questo "
stile libero".
Secondo alcuni è una delle migliori raccolte nel suo genere, per altri è l'ennesima operazione commerciale da ombrellone. Ma buona parte dei nomi coinvolti sono di tale livello da convincere all'assaggio (rigorosamente sotto l'ombrellone). I primi tre racconti letti sono di Niccolò Ammaniti, Massimo Carlotto e Diego Da Silva.
Sei il mio tesoro
di Niccolò Ammaniti con Antonio Manzini
Racconto straordinario. Nella prima pagina della storia Paolo Bocchi - un chirurgo plastico ammalato di successo e droga - sostituisce di nascosto la protesi di silicone destinata rifare a un seno famoso con un sacchetto di cocaina che non sa dove altro nascondere. Le altre 40 pagine raccontano i frenetici tentativi del protagonista - nel frattempo finito sul lastrico - per recuperare il suo "tesoro" e andarsene a vivere alle Mauritius. La storia è un crescendo surreale di humor nero e violenza cinica, fino all'esplosione finale, vero fuoco di artificio che lascia il lettore a bocca aperta.
Massimo Carlotto
Morte di un confidente
Giulio Campagna, poliziotto padovano, è per molti versi simile all'Alligatore, il personaggio che ha reso celebre Carlotto. Quello è un ex detenuto che fa l'investigatore privato, questo è uno sbirro vero, ma il resto coincide: una rettitudine disincantata, la giusta dose di complicazioni affettive e un fondo di depressione che non arriva però a compromettere la tenacia. Meno brillante del racconto di Ammaniti, costruito secondo gli schemi classici della detective story, è comunque un ottimo lavoro e lascia il rimpianto che l'autore non abbia sviluppato il soggetto in un romanzo completo.
Diego De Silva
Il covo di teresa
Il figlio gentile della vicina di casa di Teresa, sessantenne sola e alle prese con problemi economici, si rivela all'improvviso un pericoloso terrorista politico che le invade la casa e la sequestra per sfuggire alla cattura. Da questo antefatto si sviluppa la storia, usata soprattutto per raccontare l'evoluzione del rapporto tra i due. Un rapporto che nasce dalla paura e dal sopruso per sfociare nella complicità e finalmente nell'affetto. Davvero efficace la caratterizzazione psicologica del protagonista, Marco, e del suo costante ondeggiare tra paure, entusiasmi, insicurezze e ire. la sensazione è che i protagonisti "veri" degli anni di piombo fossero davvero così.
11.08.05 00:29 - sezione
libri