Ti ringrazio per la citazione e vivo con una certa confusione il fatto di ritrovarmi, per la prima volta, in "polemica" con un post del tuo blog.
Mi chiedo, senza ironia, se davvero il mio sia un punto di vista "arabo". Ieri un grande quotidiano conservatore spagnolo pubblicava in prima pagina un'analisi molto simile alla mia e sono, finalmente, riuscita a sentirmi di nuovo europea, visto che araba non sono. Più che altro, cerco semplicemente di vedere la situazione, come facciamo tutti.
Vorrei chiarire: io sono felicissima per il ritiro da Gaza, non è quello il punto del mio intervento.
Il punto è, a mio parere, che questo ritiro viene accompagnato da informazioni fuorvianti.
Qui non si tratta di auspicare che Israele esca "anche" dalla Cisgiordania, come fa persino certa stampa araba, ma di sapere che Israele si sta espandendo come non mai in Cisgiordania, e che 57 km di Gaza vengono abbandonati in cambio di questo. Lo sta dicendo anche Sharon.
Possiamo discutere sul fatto che questo ci piaccia o no.
Quello che però mi pare indiscutibile, è che questa mossa è tutto tranne che un avvicinamento alla pace e non è fatta per ottenerla, ma per penetrare su un fronte congelando quello più oggettivamente difficile e meno redditizio.
Ripeto: lo dice anche Sharon.
Una volta che i termini della questione sono chiari noi possiamo discutere, molto laicamente, da qualsiasi punto di vista. Possiamo anche decidere che Sharon fa bene e che è giusto che si prenda l'intera Cisgiordania. Mi sta bene.
Quello che mi fa impazzire, è che la stampa inganni l'opinione pubblica facendole credere cose che non ci sono.
Non siamo bambini da tranquillizare, abbiamo il diritto di sapere cose stanno le cose. O no?
Ci è già successo con Oslo, di avere tanta fame di pace da non volere vedere quello che in realtà stava accadendo sul territorio, e abbiamo già visto che non è utile a nessuno.
Appunto, si ritirano da Gaza unilateralmente, mentre aumentano gli insediamenti in Cisgiordania e a Gerusalemme. Ma per Fassino (e ancora una volta ci viene da chiederci se ci è o ci fa) il criminale Sharon va rivalutato, e Caldarola lo candida addirittura al Nobel per la pace! letteralmente da vomito.
non esistono, a mia esperienza diretta e indiretta, valutazioni sullo stato delle cose in israele/palestina (e già la denominazione fa partire scazzi in ogni parte di questa palla di fango) che non siano soggette a critiche furibonde.
sono stato due volte in bici in quella terra. letteralmente frigge. è un giacimento di passioni. nessuno ne è esente.
c'è un ospedale, credo nella grossa città ad 800 metri d'altezza che non si può nominare) che ha un'ala destinata al ricovero di coloro che vengono presi dalla sindrome di Gerusalemme (oddìo l'ho scritto): persone di qualsiasi nazionalità ricoverate e allettate perchè sostengono con discreto rumore di essere il Profeta finalmente arrivato.
recentemente, un centinaio d'anni fa, è persino arrivata anche una nuova branca della religione monoteista, la fede ba'hai. il profeta bahaullah, persiano, ha due mausolei: uno sulla collina di haifa e uno a pochi km da lì, che è anche la sua tomba (ma lui è morto in persia, in prigione: non potevano astenersi di andare lì? no). il governo ha impedito ai fedeli di quella nuova azienda di fare proselitismo, giacchè il luogo non è esente da guai di stampo religioso.
quel posto attira i pazzi o fa impazzire le persone *normali*.
ad haifa ho avuto un colloquio interessante con un americano, new born christian, nella stanza dell'ostello. mi chiedeva della bici, abbiamo parlato della bici. poi, la sera dopo, un gruppo di australiani con cui mi stavo ubriacando mi ha detto ridendo che quel tipo andava in giro a dire che io ero satana.
nentedimeno.
quel posto attira pazzi, o li fa diventare tali, e vi si commettono cose da pazzi.
non appena qualcuno accenna a parlare dei problemi di quel luogo salta su qualcuno dicendo che così si incita alla sparizione di israele. oppure che israele non esiste. (dipende dall'etnia o dal credo o dalla visione politica, come sapete).
francamente pagherei anch'io per vederli smettere.
Quello che dà più fastidio è che se si critica troppo Israele si passa per antisemiti. Una volta mi chiesi come mai nelle scuole andavano a parlare solo e sempre ebrei e gli alunni andavano solo e sempre ad Auschwitz.
Concordo col fatto che gli Ebrei sono il popolo oppresso per eccellenza ma spesso ci si dimentica che non sono l'unico (in questo caso particolare poi sono gli oppressori).
Successe un putiferio. Sembrava che volessi fare propaganda filo-hitleriana e invece.....mah!
"Boomerang", nel tuo post sei riuscito a concentrare una serie tale di cazzate da meritare un Premio Calderoli ad honorem. La più grande è "gli ebrei sono gli oppressori". E' frustrante notare che ancora oggi, nel 2005, con tutto quello che sappiamo sulla Shoah, ci sia ancora qualche ignorante che si permette di confondere i termini "ebreo" e "israeliano".
Se a scuola, invece di fare domande idiote, tu avessi ascoltato la testimonianza sulla Shoah, forse oggi ti saresti risparmiato una figuraccia.
Sempreché la figuraccia non sia voluta, in questo caso il tuo commento sarebbe molto peggio che frustrante.
La storia si ripete! Eccoli là. Mai toccare il tasto sbagliato. Israele non c'entra con gli Ebrei? Va bene và.....
Basta vedere la risposta, tipica del "neocomunismo" (non me ne vogliano i veri comunisti se li ho paragonati a chi scrive spesso qui): snobismo, insulti gratuiti, arroganza. Esiste una cosa chiamata dialogo, io non ho esordito insultando nessuno nè usando paroloni. Ho toccato il tasto "sbagliato" e zac! E'bastata una mia opinione (giusta o sbagliata, per carità, si è qui per discutere) e subito una persona che non mi conosce mi dà il premio Calderoli, dice che sparo cazzate, mi dà dell'ignorante e compagnia cantante. Dici pure che ho fatto una figuraccia, caro Alberto; Se è vero siamo in due perchè se ti rivolgi con questo tono con tutte le persone che non conosci di figuracce ne collezionerai nella società civile. Spero solo la tua età sia bassa perchè potrebbe essere un'attenuante. Altrimenti è molto triste.
Non hai "toccato un tasto sbagliato", non è questione di "dialogo", non hai manifestato un'opinione. Hai detto un'idiozia (nel caso sia involontaria) o un'infamia (nel caso sia voluta).
sottoscrivo le parole di rotafixa e credo che Lia dovrebbe stare piu' attenta, sta camminando su un sentiero molto pericoloso, basta un passo di troppo da una parte o dall'altra per arrivare a pensieri indecenti (ad esempio basta sostituire la parola "israele" con "ebrei" per avere un bell'articolo di altro genere).
non sottovalutiamo questo sgombero forzoso dei "coloni" da Gaza, crea un interessante precedente che potrebbe dare sviluppi migliori in futuro.
poi la torah e la storia ci insegnano che i domini imposti con la forza hanno breve durata, anche gli israeliani prima o poi lo capiranno.
Da ebreo da sempre in totale disaccordo con la politica israeliana, sentito anche ciò che mi raccontano i miei zii e cugini che vivono in Israele non posso che confermare quello che dice Lia. Alberto se sei stufo tu di dover ribadire la differenza fra israeliano ed ebreo figurati io!
e' un coltello a doppio taglio, garp, perche' il primo argomento degli antisemiti travestiti da antimperialisti e' proprio l'equiparazione tra ebreo ed israeliano ed il primo argomento degli imperialisti nazionalisti israeliani e' l'identificazione di israeliano con ebreo.
quindi per gli uni ogni cosa contro gli ebrei e' contro israele, per gli altri ogni cosa contro israele e' una cosa contro gli ebrei.
Un mio piccolo errore: avrei dovuto mettere tra virgolette il "punto di vista arabo".
I soliti ebrei cattivoni! Perchè non proponete un referendum sulla riapertura dei forni?
(Magari questa volta potreste cacciarci dentro anche la Fallaci, così smetterebbe di dare fastidio!)
Mirella
Non ho capito, Berja: a cosa dovrei stare attenta, esattamente?
mirella, il tuo intervento è osceno. come appunto sostenevo poco sopra, l'argomento è minato anche per la presenza di contemporanei idioti come te.
Lia: a non fare l'equazione stato d'israele=popolo ebraico.
Berja: temo di trovare questo tuo consiglio abbastanza sorprendente. Cosa ti spinge a darmelo?
Non per altro, è che vorrei capire.
l'esperienza
No, Berja: troppo comodo sgusciare con una paroletta dalle velate insinuazioni su quanto disti ciò che ho scritto da un antisemitismo che rimango in attesa di sapere cosa c'entri.
Le cose si dicono o non si dicono. Se si dicono, si motivano.
pedissequo: gli israeliani sono ebrei, gli israeliani sono "cattivi", quindi gli ebrei sono cattivi.
semplice formuletta che piace tanto agli "antimperialisti" come piace di risvolto ai nazionalisti ed agli occidentalisti furenti la formuletta gli ebrei sono vittime, gli israeliani sono ebrei, quindi gli israeliani sono vittime.
non starei qui ad aggiungere quanti altri luoghi comuni si fondano su sillogismi di questa fattura, le mie non sono accuse di antisemitismo, ne' tampoco insinuazioni (non insinuo, semmai sparo cazzate), e' semplicemente un invito a stare attenti: si ricevono facili accuse di antisemitismo a poco prezzo per aver criticato la politica israeliana, soprattutto in tempi d'incenso come questi.
Ok, capito. Grazie.
Di "facili accuse di antisemitismo a poco prezzo" temo di essermene fatta una buona scorpacciata, anche con il post ripreso qui sopra. Ci sono abituata, purtroppo.
Solo che il mio cervello non è fatto per capire le cose poco logiche: fino a quando qualcuno non mi convincerà che criticare l'Italia equivale a prendersela con i cattolici, io mi rifiuterò di prendere in considerazione l'idea che criticare Israele sia cosa da antisemiti.
Non ci arrivo, ecco.
Io invece non ho capito molto il tuo pensiero berja, ma non importa. Comunque guarda che a me, ebreo, danno dell'antisemita quasi ogni volta che discuto di politica internazionale. Cosa dovrei fare, pensare che essere ebreo e israeliano è la stessa cosa? Io ho provato sulla mia famiglia lo sterminio e la polverizzazione della famiglia. Non posso accettare che qualcuono che si proclama della mia stirpe compia gli stessi delitti nel nome di questa stirpe, quindi io, ebreo, non ho nulla a che fare e non voglio avere nulla a che fare con la passata e attuale politica dello stato di Israele. Sono cittadino Italiano, ancora per poco spero, prossimo cittadino Canadese.
il mio pensiero e' semplice: e' assolutamente indispensabile non cadere nella trappola che viene posta continuamente sotto ai piedi di chiunque critichi la politica dello stato d'israele, quindi misurare le parole e attenti a percorrere la parte giusta del sentiero.
Caro Rotafixa, in genere chi si affida alle parolacce per sostenere i propri argomenti, di argomenti ne ha pochini. E infatti, leggendo adesso la tua mail, devi essere di una superficialità che fa paura. Che differenza, tra il tuo modo di parlare e quello di Boomerang (anche se NON sono d'accordo con lui). I termini "civiltà" e "rispetto" ti dicono niente? No, eh? E la colta Lia, che nel suo blog parla di "delirio" della Fallaci? Naturalmente perchè non è d'accordo con voi. Non riuscite neanche ad avere il coraggio delle vostre opinioni, perchè se poi vi trovate davanti a battute pesanti reagite con le parolacce, attenzione che la coda di paglia prende fuoco facilmente. Il tuo modo di parlare di Gerusalemme non è satanico, è solo pieno di vuoto.
Vedi caro, nessuno è esente dalle passioni, appartengono all'essere umano, come si vede subito da queste mail. Ma uno spirito civilizzato dovrebbe imparare a riconoscerle, accettarle e controllarle : se ancora non ci riesce forse è meglio che, nell'attesa, continui ad occuparsi di sbronze e biciclette. Un caro saluto, Mirella
mirella, in realtà ti ho insultato solo perchè non ti posso sculacciare.
Non mi stupisce, parolacce e botte. E' un binomio
ancora molto comune in questa valle di lacrime, dove nel Civilissimo Occidente si blatera di concetti altisonanti che poi non siamo in grado di mettere in pratica nemmemo con il nostro prossimo + prossimo.
Berja parla di parte giusta del sentiero. Io credo che quasi mai esiste la "parte giusta del sentiero", soprattutto in una questione talmente complessa come quella in argomento. Voglio dire che molto, di tutto, è soggettivo, pochissimo, di tutto, è oggettivo.
Credo che la parte giusta del sentiero sia quella della libertà (intesa prima di tutto come rispetto e riconoscimento dei diritti tuoi come di quelli dell'altro), tolleranza, accettazione, dello spirito che si alza da terra per trovare soluzioni che non pongano in primo piano interessi economici (i primi dappertutto, anche e soprattutto dove si vedono di meno), politici,
legati all'intrallazzo e all'interesse di pochissimi a danno dei moltissimi.
Fino a quando l'"Impero" di questi non sarà davvero superato nella testa dell'uomo le cose non cambieranno. Io non ho nessun problema ad ammettere che la cultura araba non mi piace, che la politica e la cultura palestinesi non mi piacciono, che aborro qualsiasi imposizione da qualsiasi parte provenga, soprattutto quando conquista la massa, nel senso più deleterio del termine.
Io sto dalla parte dell'Essere Umano non della massa, per il semplice motivo che la massa è pericolosa quando si lascia trascinare e accetta i forni, il terrorismo, i bambini con le armi in mano, i veli sulla testa, qualsiasi icona da seguire in gregge.
Ho letto il Corano, i "Versetti Satanici", ho motivi fondati e ragionati per sostenere quanto affermo.
So anche che devo star bene attenta ad affermarlo perchè detto apertamente, e senza velo sulla faccia, potrei mettermi nei guai nella mia stessa casa, nel cuore del Bel Paese dove ancora una volta la Tollerante Chiesa Cattolica appoggia apertamente tutto quanto è arabo e/o palestinese a danno di tutto quanto è ebreo e/o israeliano.
Infatti il paraculo Rutelli viene invitato come al solito dai ciellini,la parola "apertura" viene sbandierata a destra e a manca, qualcuno sa dirmi se mi sono forse persa l'invito di un rabbino al meeting di Rimini?
Provo rabbia e pena quando vedo i molti giovani arabi manovrati ad hoc, giovani che conoscono a menadito l'uso delle armi e probabilmente non hanno mai aperto un libro in vita loro, ma come si fa a credere che questi poveretti sanno quello che fanno quando a 17 anni sono pronti a immolarsi
dopo un lavaggio del cervello che è incominciato con lo svezzamento?
Sono stata a Gerusalemme, sono stata in Giordania, ho parlato con giovani italiane che per amore hanno accettato di mettersi il velo sulla testa e tutto quello che segue. Sono stata costretta a mettermi un velo sulla testa e a nascondere le mani per poter visitare una moschea, anch'io dico, come Lia, che il mio cervello non ci arriva: non arriva a capire come giovani donne "di fuori" possano provare simpatia per tutto questo.
Capisco e accetto le parole di Garp, mi sembra al contrario evidente la cattiva fede di Lia che si proclama estranea all'antisemitismo e apre un blog che si chiama Aramlik. Questo per me è non avere il coraggio di affermare apertamente quanto si pensa, non capisco se vuole prendere in giro solo gli altri o anche se stessa.
Nazionalista? Mah, se arriva uno che mi dice "togli il cadaverino in croce dal muro" sono pronta a mandarlo affanculo eccome, indipendentemente da quanto possa importarmene del cadaverino, per il semplice fatto che questi pretendono (e ne ho conosciuti) di imporre la loro legge a casa degli altri. Fatemi capire: se difendo la mia cultura sono nazionalista, se accetto l'imposizione della cultura di uno che vuole schiacciare la mia per imporre la sua, allora non lo sono? Cioè, il mio è nazionalismo e il loro no? E in base a quale assunto?
Ribadisco quanto già detto: guardate la Storia, Giambattista Vico e i Corsi e Ricorsi : se l'Essere Umano non si alza da terra per allargare il campo visivo le cose non cambieranno o saranno comunque destinate a ripetersi.
Mirella
"Capisco e accetto le parole di Garp, mi sembra al contrario evidente la cattiva fede di Lia che si proclama estranea all'antisemitismo e apre un blog che si chiama Aramlik. Questo per me è non avere il coraggio di affermare apertamente quanto si pensa, non capisco se vuole prendere in giro solo gli altri o anche se stessa."
Ma che stai dicendo, scusa?
Haramlik (con H) vuol dire "casa delle donne") e ho cominciato a usare questa paroletta come indirizzo email quando mi sono separata e vivevamo io, mia figlia (femmina) e la gatta (femmina).
Che ha che non va?
Ma roba da matti.
P.S. Ci sono stata pure io, a Gerusalemme e in Giordania. Mai successo di dovermi coprire la testa per visitare una moschea, nemmeno Al Quds.
E tantomeno le mani.
Non ci avrei trovato comunque nulla di male, se così fosse stato: per visitare la sinagoga di Djerba me la sono dovuta coprire, la testa, non è quello il problema.
Il problema è che non è possibile, che a Gerusalemme ti abbiano fatto coprire testa e mani. A proposito di cattiva fede.
"I soliti ebrei cattivoni! Perchè non proponete un referendum sulla riapertura dei forni?
(Magari questa volta potreste cacciarci dentro anche la Fallaci, così smetterebbe di dare fastidio!)
Mirella"
"I termini "civiltà" e "rispetto" ti dicono niente? No, eh?"
Mirella sei l'ultima persona che ha il diritto di parlare di civiltà e rispetto, vista la squallida provocazione con cui hai esordito.
Fra l'altro dopo che era stata specificata da più di uno user la distinzione fra ebrei e israeliani, il tuo intervento ha ancora meno senso, quindi o non hai capito una ceppa di ciò che era stato scritto nei 20 post precedenti, o non ti sei presa la briga di leggerlo.
Quindi, leggere innanzitutto prima di parlare, e di partire in tromba con forni, Auschwitz e quant'altro
E' come al solito impossibile da affrontare sto discorso.
Non c'è proprio verso di poter dire liberamente la propria idea senza esser trattati da antisemita.
Che triste, e pensare che le cose più sensate e più forti e anche più critiche nei confronti di Israele le dice proprio un ebreo.
PS
non mi piace nemmeno la distinzione Israeliano-Ebreo francamente.
Gli Israeliani sono per lo più dei poveracci che crepano lungo le strade senza che gli venga nemmeno data la possibilità di capire cosa stia davvero accadendo. Non dimentichiamo che i media Israeliani sono sotto un ferreo controllo esattamente come i nostri o come quelli americani.
E non mi venite a dire che non è vero perchè un esempio scandaloso è sotto gli occhi di tutti: il ragazzo brasiliano morto a Londra, a cui i TG francesi, croati e tedeschi di settimana scorsa hanno dedicato la pagina di approfondimento dato che è venuto fuori che la "visionaria" versione che circolava in internet fin dall'inizio è quella vera: l'hanno ammazzato senza motivo, dopo averlo fatto inginocchiare e per alzare il livello di tensione, dimostrando di avere le palle.
Mirella: in quanto autrice dell'Insulto Surreale della settimana, hai vinto una citazione su Haramlik.
Applauso.
La citazione sul tuo blog mi ha estremamente emozionato, a parte questo A)l'episodio della "copertura" è avvenuto ad Amman e non a Gerusalemme - B)io non ho parlato di male, ognuno fa e crede quello che gli pare ma tutto quello che si fa ha un significato, mai sentito parlare di semiotica? (Vedi Zingarelli) - C)il fatto che una donna (magari fossi l'unica!) affermi che non costituiscono un problema veli, scialli, coperture di vario genere per coprire l'"essere impuro" per eccellenza mi da una sensazione a metà strada fra la tristezza e il voltastomaco, è grazie a queste donne che nel mondo la condizione femminile è ancora quella che è, probabilmente abbiamo quello che ci meritiamo - C) non ritengo che le provocazioni verbali e concettuali, ovvero prive di turpiloquio fine a se stesso, siano una mancanza di rispetto, a meno che, mi ripeto, chi si sente fortemente offeso non sia provvisto di una sostanziosa coda di paglia - D) ho notato comunque che alle domande che ho posto non mi ha risposto nessuno, come d'altra parte c'era da aspettarsi.
Mirella
Hai messo una C) di troppo
hai ragione, entrare in un blog e dare dei nazisti a coloro che si permettono di criticare la politica del governo israeliano non è propriamente una mancanza di rispetto, è vera e propria idiozia
anche nel provocare ci vuole un certo stile, e chi non lo ha ne paga le conseguenze
tanto per riassumere:
-uno entra in un blog e dice: siete tutti nazisti!
-qualcuno si indigna e risponde in malo modo
-l'altro dice: ah, te la sei presa, hai la coda di paglia, lo vedi che sei nazista!
mmmmm che dire, un sillogismo degno di un bimbo di 6 anni cerebroleso...
Cara Mirella,
tante parole, e molto spesso messe in modo intelligente ed affascinante non ridimensionano la voragine intellettuale che ti limita la capacità di giudizio.
Prima di tutto diciamoci la verità!! Erano domande retoriche le tue, e lo sai pure. Non c'è certo bisogno di rispondere alla domanda sui diciassettenni palestinesi no? O hai davvero bisogno che qualcuno ti ricordi che è solo nella miseria e nella disperazione in cui sono stati ridotti volontariamente che possono nascere tali estremismi. O bisogna anche ricordarti che i "Martiri di Allah" nati negli anni sessanta non avevano questa connotazione fanatica che hanno oggi, che i kamikaze sono venuti ben dopo le deportazioni di massa, le stragi (Sabra e Chatila le ricordi?), i campi profughi, la guerra di conquista, CONQUISTA, lo ripeto ancora CONQUISTA.
Anche io come te ho parlato molto con tanti ragazzi e ragazze palestinesi, con esponenti di Hamas, quegli sporchi fondamentalisti che non nominano il nome di Allah nemmeno una volta durante le loro riuniono prettamente politiche. Hai bisogno anche che qualcuno ti spieghi o ti ricordi lo scandalo dei "Garofani" quando il Mossad finanziava le brigate islamiche che inasprirono per prime la lotta in territorio palestinese?
Non credo ci sia nemmeno bisogno che io ti ricordi che quel "cadaverino" non CI rappresenta, ma rappresenta solo alcuni di noi e saresti tu ad imporre qualcosa in cui forse solo tu credi. Io non voglio quel cadaverino sul muro, io sono italiano, così come lo è Hibrahim, un caro amico giordano, musulmalmano, a cui mai verrebbe in mente di chiedere a qualcuno di togliere quel povero e sfruttato cadaverino ma che ritiene (da brava persona inbtellignete) che sia ingiusto e offensivo anche nei confronti di chi ha gli stessi diritti di un cattolico che quella croce rimanga li dov'è!
Anche a me da fastidio, anche io non lo voglio la appeso, sono illiberale?
Dici guardiamo la storia, hai ragione, forse è il caso che gli ridai una ripassatina anche tu non credi?
Mirella, abbi pazienza.
1. Posso capire che ad Amman ci siano moschee dove ti fanno coprire la testa. In Egitto e in Palestina non ce ne sono, ma può darsi benissimo che in Giordania ce ne siano. Quello che proprio non credo è che ti abbiano fatto coprire le mani. Sospetto che tu dica bugie.
2. Su velo e affini si pronunciano da 100 anni fior di femministe arabe (le conosci?) le quali, dei discorsi come il tuo, sono generalmente più che stufe e ambirebbero a vedere rispettato il loro libero arbitrio e la loro cultura. Non ritengo di dover dare più credito a Mirella che alle femministe arabe.
3. Sto ancora aspettando che mi spieghi cosa c'entri il nome del mio blog con l'antisemitismo. Credo che non lo sappia nemmeno tu.
è che mirella ha sbroccato, alla fallaci, per sua personale lesa maestà.
premesso che adoro la prosa della fallaci, ma non i suoi contenuti (adoro il ritmo, la passione, la potenza delle parole: ma non i messaggi che ritmo, potenza e passione portano sulle loro spalle), continuo a ritenere che mirella abbia sbroccato, perchè le ho dato dell'idiota e, successivamente, abbia motivato tale mia prosa con l'impossibilità di compiere un gesto educativo.
noto, a distanza di qualche giorno, che mirella confonde ancora insulti con parolacce, e botte con sculacciate, notoriamente inflitte ai bambini neghittosi.
mirella, se ti va riprendi il discorso. ti scongiuro di evitare di svaccare ancora sulla shoah e, potendo imparare da questi brevi scambi dell'ora e adesso, ti scongiuro di non farlo finchè vivi.
ps: vorrei sottolineare che in altre zone del pianeta, india e aree induiste, ognuno ha una parte *impura*, la mano sinistra (guarda caso le suore bacchettano i mancini alle elementari): questo perchè tradizionalmente ci si pulisce l'ano dopo la defecazione con la sinistra, e la destra è riservata all'alimentazione.
sono antinduista?
Nell'ordine :
-mi scuso per la C di troppo
-sono costretta a ripetermi : poichè dò molta importanza al liguaggio, non solo a quello verbale ma anche a quello non verbale (mi verrebbe quasi da rispondere + al secondo che al primo poichè, secondo me, veicola ben + "cose" del primo) ritengo che ci sia modo e modo di criticare qualsiasi cosa, e che il "non detto" emerge comunque dalla "passione" con la quale si scrive o si parla di questo o di quello.
Io non ho mai dato del nazista a nessuno, se qualcuno ha così interpretato il problema è suo.
Quanto al "bambino cerebroleso" non mi sembra neanche sia il caso di replicare, avendo già esposto cosa penso su argomentazioni e turpiloquio.
-quanto alla mia voragine intellettuale mi sembra di essere in buona compagnia : prima di tutto ho già esposto cosa penso a proposito degli interessi dei pochi a danno dei molti, la Storia illustra del resto migliaia di esempi, sotto questo aspetto, per citare Mitterrand, l'uomo è ancora e sempre uguale a se stesso. Forse Hibrahim ha fatto un passo avanti rispetto a Lestaat :il primo ritiene un fatto di rispetto tollerare la croce sul muro che, vi piaccia o no, fa parte della cultura e della Storia di questo Paese, il secondo ha avuto bisogno che qualcuno sollevasse la questione per decidere che gli dà fastidio la croce sul muro.
Nel Medioevo, a volte meno "oscuro" di quanto si creda comunemente, le "consuetudines", ovvero le usanze che per varie ragioni la maggior parte della gente adottava e perpetrava nel tempo, finivano per assumere la stessa valenza di una legge.
A mio avviso qualcosa che ricorda la democrazia. Personalmente sono d'accordo con quelle madri che avrebbero ritirato i figli da scuola se qualcuno avesse rimosso quella croce. Siete pronti a difendere la cultura e il nazionalismo (non è una parolaccia e se usato in dosi moderate non produce gravi effetti collaterali!)arabi e palestinesi come siete altrettanto pronti a prendere a calci nel culo gli stessi valori se italiani, possibilmente in posizione prona. Ha ragione Dario Fò, le cose che uniscono gli italiani sono San Remo e il calcio.
-ritengo che al termine femminismo vadano obbligatoriamente associati concetti quali rispetto per la persona e per tutto quello che la concerne, di conseguenza "femminista araba" (forse sarebbe più esatto dire musulmana) è una contraddizione in termini.
Non si può essere l'una e l'altra perchè l'una esclude l'altra.
-cito testualmente :"Haramlik: parola araba che indica la parte della casa riservata alle donne" : è tutto un programma - che cosa mi fà credere che sei antisemita? Non esiste una ragione precisa, dal nome del tuo blog a tutto quello che esponi a come lo esponi
-mi ritengo onorata se qualcuno pensa che ho "sbroccato" (ah! l'italiano, questo sconosciuto!) dalla Fallaci, della quale adoro tanto la prosa quanto i contenuti.
-"ti scongiuro di evitare di svaccare ancora sulla shoah" :???????
-sull'ultimo ps, ovvero la negazione della situazione femminile araba e/o musulmana, non mi sembra sia neanche il caso di replicare
Mirella
Appunto!
Come temevo.
ls "Storia di questo paese", "la cultura di questo paese"....
Come dicevo forse è il caso che si riprendino in mano i libri di storia.
Della storia di questo paese fa parte la croce tanto quanto il corano mia cara. Come ben saprai, anche se badi bene a ricordarlo quando vuoi dimostrare il contrario, una grossa parte del nostro sud è stato musulmano per secoli, e ancor di più del corano sarebbe da mettere in tutti gli angoli di casa qualche dolmen, dato che eravamo tutti pagani, oppure perchè non innalzare un qualche tempio a zeus, o magari a venere, marte o apollo, oppure vogliamo riaprire un tempio ad iside cosa che sarebbe sgradita a tutte le religioni del mondo.
La tua visione dell'italia e dell'italiano tienitela per te. Quella non è la mia croce. E non è segno di rispetto di chi come me non ci crede. Chuso il discorso. Chiuso anche perchè il solo fatto che io Italiano ti stia dicendo che a me non piace dimostra il fatto che A ME NON PIACE, quindi non mi rappresenta una mazza.
Ma è colpa mia che tento di farti ragionare dato che si vede benissimo che sai di cosa parlo e si vede benissimo che sei in grado di capire, solo che non vuoi. Sei trincerata dietro ad una maschera comoda e che sa di falsomodernismo.
Addio
"-cito testualmente :"Haramlik: parola araba che indica la parte della casa riservata alle donne" : è tutto un programma - che cosa mi fà credere che sei antisemita? Non esiste una ragione precisa, dal nome del tuo blog a tutto quello che esponi a come lo esponi"
fammi capire: tu dai dell'antisemita a qualcuno ma non esiste una ragione precisa che motivi la tua accusa?
ma dico, sei irresponsabile o cosa? e poi ti aspetti che non ti si insulti?
ma ti rendi conto della stolta leggerezza con cui insulti tu, e spero senza saperlo?
e proporre un referendum del tipo da te proposto -stoltamente e leggermente, almeno mi auguro-, anche se in forma di battuta (e ti ripeto: battute su quell'argomento NON SE NE POSSONO FARE, ormai lo dovrebbero aver capito anche le blatte) non equivale a dare -stoltamente e leggermente- del filonazista a chiunque?
poi, se vuoi insistere a mantenere il tuo punto, che francamente non solo non condivido ma mi ripugna per contenuti, argomentazione, esposizione, fino all'uso del latinorum, fallo pure ahime'. io sono per il meticciato.
sì, lei dà dell'antisemita senza una ragione precisa, così, a sensazione...
parla di forni, ma non accusa di filonazismo, no, la colpa è di chi interpreta male la sottilissssima provocazione, la famosa "coda di paglia", vero?
resto convinto che il "bambino di 6 anni cerebroleso" è un accostamento più che appropriato
ovviamente detto da me è un bieco insulto, l'avesse scritto lei si sarebbe dovuto considerare il "non detto" che emerge dalla "passione" con la quale uno scrive e bla bla bla bla...
Santo cielo, Mirella:
1. Mi dai dell'antisemita ma non sai spiegare perché lo fai. E' una sensazione tua. A me questa tua sensazione fa venire la sensazione che tu non sia quel che si dice un genio, diciamo così.
2. Non dici una parola sulla tua piccola bugia dell'esserti dovuta coprire le mani in una moschea giordana. Le dici spesso, le bugie? Ne ho come la sensazione, sai?
3. Mi pareva che ti stesse a cuore il tema della dignità delle donne.
Ho la sensazione di essermi sbagliata, a leggere questa frase: "[...] "femminista araba" (forse sarebbe più esatto dire musulmana) è una contraddizione in termini. Non si può essere l'una e l'altra perchè l'una esclude l'altra."
Una che scrive una cosa del genere, oltre a rivelarsi ignorante quanto una mucca della Valtellina, dovrebbe lavarsi la bocca col sapone prima di tornare a parlare di femminismo.
Ho la sensazione che dovresti vergognarti.
"Notte senza luna, ritorno al Sepolcro, la città vecchia s'è svuotata. Non so più dove cercare la pace dopo la cacofonia del giorno. C'era, penso, più armonia tra fedi a Sarajevo, prima che dei pazzi la distruggessero invocando il Dio-nazione. Qui mi sembrano tutti un po' matti. A Gerusalemme si diventa matti. C'è una sindrome ben codificata dagli psichiatri. Le fedi monoteiste diventano fedi monopoliste, in guerra per briciole di potere e terreni. "
da repubblica di oggi, il reportage a puntate di paolo rumiz.
rumiz è quindi antisemita?
per me ad essere antisemita è l'idiozia, cui troppi attingono a piene mani sbrodolandosi su quanto siano bravi.
Essere Ebreo non vuol dire necessariamente condividere la politica di Israele, ok. Ma questa storia dell'antisemitismo non la digerisco affatto, sembra una giustificazione per potersi mettere al riparo da ogni critica.
Ogni scusa è buona per urlare all'antisemitismo, per un popolo che ora stà sul tetto del mondo e siede a capotavola coi potenti (e non ditemi di no perchè rido). Non stò giustificando nulla, stò solo dicendo che non sono i soli, nè i primi nè gli ultimi popoli perseguitati.
Finitela di parlare di antisemitismo, perchè i poveri ebrei oggi nel 2005 di povero non hanno un bel niente.
E ora censuratemi, insultatemi, ditemi che sono il nipote di Priebke e continuate a darvi ragione l'un l'altro ma non sono il solo (ce ne sono anche a sinistra), con validissime ragioni, a pensarla così.
Accontentato: sei solo un fascistello ignorante e presuntuoso. Non meriti neppure di essere censurato, ti autocensuri col tuo vuoto esistenziale.
Chi non segue la corrente è ignorante e presuntuoso. Lo so. Non si mettono in discussione gli ebrei. Gli ebrei sono vittime sempre e comunque. Stop. Non si discute.
O sei con Silvio o sei coi Girotondini, ma pensarla in modo diverso non si può, legalmente parlando. Mah.
Lei sostiene: (...) un centinaio d'anni fa, è persino arrivata anche una nuova branca della religione monoteista, la fede ba'hai.
ESATTO!!
il profeta bahaullah, persiano, ha due mausolei: uno sulla collina di haifa e uno a pochi km da lì, che è anche la sua tomba (ma lui è morto in persia, in prigione: non potevano astenersi di andare lì? no).
Per la precisione un Mausoleo (quello di Haifa) appartiene al Bab (il Profeta Precursore) e un altro (quello di Akka) appartiene proprio a Baha'u'llah: il Quale è trapassato nel Luogo stesso in cui è sepolto. Egli non potè fare a meno di giungere in Terra Santa, in quanto deportato dal Governo turco-ottomano, dopo anni di dura prigionia vissuta tra Bagdad, Costantinopoli, Edirne e San Giovanni d'Acri.
il governo ha impedito ai fedeli di quella nuova azienda di fare proselitismo, giacchè il luogo non è esente da guai
Per l'esattezza sono stati i bahai stessi a decidere di non svolgere vita amministrativa in Israele, pur avendo ad Haifa il loro Centro Mondiale.
Approfitto dell'occasione per porgerle distinti saluti e per ringraziarla dell'interesse dimostrato nei confronti della Fede Bahai.
In accordo ed armonia, rino cardone - giornalista RAI -
Lei sostiene: (...) un centinaio d'anni fa, è persino arrivata anche una nuova branca della religione monoteista, la fede ba'hai.
ESATTO!!
il profeta bahaullah, persiano, ha due mausolei: uno sulla collina di haifa e uno a pochi km da lì, che è anche la sua tomba (ma lui è morto in persia, in prigione: non potevano astenersi di andare lì? no).
Per la precisione un Mausoleo (quello di Haifa) appartiene al Bab (il Profeta Precursore) e un altro (quello di Akka) appartiene proprio a Baha'u'llah: il Quale è trapassato nel Luogo stesso in cui è sepolto. Egli non potè fare a meno di giungere in Terra Santa, in quanto deportato dal Governo turco-ottomano, dopo anni di dura prigionia vissuta tra Bagdad, Costantinopoli, Edirne e San Giovanni d'Acri.
il governo ha impedito ai fedeli di quella nuova azienda di fare proselitismo, giacchè il luogo non è esente da guai
Per l'esattezza sono stati i bahai stessi a decidere di non svolgere vita amministrativa in Israele, pur avendo ad Haifa il loro Centro Mondiale.
Approfitto dell'occasione per porgerle distinti saluti e per ringraziarla dell'interesse dimostrato nei confronti della Fede Bahai.
In accordo ed armonia, rino cardone - giornalista RAI -