Cattive notizie sulla Cisgiordania
Gerusalemme, 22 ago. (Adnkronos) - Il primo ministro israeliano Ariel Sharon ha
promesso che continueranno le costruzioni negli insediamenti in Cisgiordania,
malgrado la road map imponga il congelamento delle attività edilizie negli
insediamenti.
"Costruiremo nei blocchi d'insediamenti - ha detto, citato sul
Jerusalem Post- ogni governo fin dal 1967, di sinistra, di destra, di unita'
nazionale, ha visto la stregica importanza di aree specifiche (in
Cisgiordania), Io costruirò".
Sharon ha poi menzionato Ma'ale Adunim che "continuerà a crescere e sarà
collegato a Gerusalemme", aggiungendo che il
"il blocco di Ariel rimarrà per sempre parte d'Israele".
"Grazie agli insediamenti possiamo pregare alla Grotta dei Patriarchi (a
Hebron)", ha detto Sharon sottolineando che se non fosse per i coloni "non
sarebbe stato possibile rinnovare gli insediamenti a Gush Etzion, incorporare
la tomba di Rachele in Israele". "Avevamo un sogno" -aggiunto- "in parte si
è realizzato in parte no". Secondo Sharon, quando il segretario di Stato
americano Condoleezza Rice ha detto- "Gaza va bene, ma non basta"- ha voluto
"esprimere la speranza, che condividiamo, che all'indomani del disimpegno,
continui lo slancio e vengano create condizioni per nuovi progressi in base
alla Road Map".
A suo avviso, Rice ha chiarito che il prossimo passo tocca
all'Autorità nazionale palestinese, e sarà lo smantellamento delle
organizzazioni terroriste, specie Hamas. Sarà impossibile procedere con la
Road Map se i palestinesi non rispetteranno questi impegni, ha sottolineato il
primo ministro israeliano.