Non e' il primo articolo di questo tono che leggo ultimamente (spesso su Internazionale), di giornalisti musulmani "progressisti". Ci leggo una via di mezzo tra uno sfogo e una denuncia di quanto sia reale la deriva fanatica dell'islam "praticato".
Come se a fronte di una disponibilita' quasi totale della sinistra occidentale verso il mondo islamico, la sinistra dei paesi musulmani sia invece piu' drastica nei confronti dell'islam dei praticanti.
Nel discorso occidentale parliamo di islam moderato o islam estremista. Nel discorso musulmano "progressista" si parla di islam o laicismo.
bella sintesi sulu, e' quello che sto provando a dire nelle discussioni su orina fallaci (ops, un lapsus keyboardis!). lo ridico in 3 modi: l'islam moderato e' una categoria occidentale, la fallaci ha torto per la rabbia non per l'orgoglio, le ingerenze della chiesa sulle scelte dello stato sono certo assai meno virulente ma non meno pericolose sul lungo termine. di nuovo la tua sintesi mi piace molto: il problema e' se vogliamo uno stato confessionale oppure uno stato laico (laicismo pero' mi piace di meno, scusa! ma gli -ismi danno ai concetti un senso di irrigidimento cadaverico).
Vero, hai ragione. Meglio LAICO.
LAICO LAICO LAICO
"Ogni cultura ha il suo centro di gravità, un suo riferimento; non vi è motivo che differenti culture si debbano combattere, ma l'unificazione sarebbe deleteria"
Non è Pera cha parla qui, ma un certo Herder nel 18° secolo. Il concetto che "le culture differiscono" è di Gianbattista Vico, vorrei quindi tranquillizzare l'autrice dell'articolo e dire che anche noi europei, a volte, il cervello lo facciamo funzionare.
All'indomani dell'omicidio Van Gogh, molti in Olanda hanno dato per finito il multiculturalismo, ma ho come l'impressione che molti confondano il concetto di multiculturalismo con la tolleranza.
Molte culture diverse e diversificate rappresentano un patrimonio importante per la società civile.
La tolleranza buonista (malattia nella quale spesso e volentieri la sinistra tutta si è crogiolata) è un danno inestimabile per tutti.