Partito con le migliori intenzioni per divertirmi ed entrare nel "giro giusto" degli estimatori della
Guida, ho avuto non poche difficoltà a entrare in gioco. Colpa - immagino - del doppiaggio, che trasforma i personaggi principali - primo tra tutti Zaphod Beeblebrox, che dai racconti di chi ha letto il libro (io non l'ho "ancora" letto) immaginavo come una sorta di
Zonker, magari solo un po' meno allegro - in una sfilza senza soluzione di continuità di
Jerry Lewis-cloni del tutto sopra le righe, con vocette querule che danno ai nervi dopo la prima mezz'ora. Forse solo Slartibartfast conserva nel doppiaggio la flemma originale. Insomma, nonostante la genialità e la lungimiranza di
Adams (non bisogna dimenticare che il libro è del 1978, ma già la guida veniva descritta una sorta di browser interattivo), il film lascia un po' il tempo che trova, salvo lasciare la voglia di incontrare la "vera" Guida, quella di carta.