Ma guardiamoci intorno: siamo sommersi dalle automobili, chi vuoi che se lo caghi anche solo di striscio questo invito? Oggi a Milano c'era ancora più casino. Son convinto ci fossero ancora più auto: complice il tempo incerto.
Motorini, camioncini, pullman a sette piani: non fotte un cazzo a nessuno di questo problema. Son giunto alla convinzione che è una battaglia persa.
la battaglia non solo non e' persa:
e' gia' vinta!
guardati attorno meglio. ci sono i ciclisti. solo noi sopravviveremo a cio' che sta arrivando. gli autoimmobilisti hanno avuto la loro fase storica. il futuro e' senza auto o senza umanita'. non c'e' alternativa.
Tra i toni "disperati" di achab e quelli profetico-apocalittici del tonii dico questo:
è una battaglia difficile, occorre anche sano realismo (per non cadere in depressione come l'achab) e capacità propositiva (per non illudersi che tutto venga da se per predestinazione storica).
Se domani, per assurdo, caro Tonii, qualcuno scoprisse riserve petrolifere per i prossimi 2 millenni, che fai? Passi all'auto perchè non è più un sauro in estinzione per motivi storico-economici?
La verità è che le nostre città fanno schifo e l'automobile ne è il principale responsabile (anche se non l'unico), che la velocità uccide, che i bambini non possono giocare nelle strade.
E non solo le città, anche il pianeta è allo stremo (effetto serra, ecc. ecc.).
E, quindi, anche se avessimo petrolio per i prossimi 2000 anni, anche se l'estinzione dell'auto non fosse dietro l'angolo, varrebbe la pena condurre una battaglia per delle città migliori, dove ci sia più spazio per camminare, pedalare, giocare, respirare .... senza rischiare la vita.
Per farlo occorre essere capaci di fare proposte credibili, sensibilizzare l'opinione pubblica, ecc. ecc. Sono importanti anche iniziative come queste, magari apparentemente inutili, magari alle queli molti politici aderiscono più per non apparire demodè che per reale convinzione.
Io resto dell'idea che servono.
E mi sembra che movimenti politici come Sinistra Ecologista, il cui manifesto è qui ripreso, siano essenziali per portare a livello politico e di opinione pubblica ipotesi e progetti praticabili.
Anch'io, lo confesso, a volte cado nello sconforto di Achab, però poi magari vado a farmi un giro in bicicletta e mi riprende la voglia di lottare.
Buona giornata senz'auto a tutti.
non sono in depressione: è che mi vien da ridere a leggere i DS che se ne scono con questa iniziativa. Poi magari la loro dirigenza va alla Festa dell'Unità in SUV. Da questo punto di vista è una battaglia persa o nella migliore delle ipotesi una manovra elettorale. Scusate, ma io non ci credo.
trattasi di campagna elettorale, finche' non ci sara' un taglio decisivo al traffico con misure draconiane (tipo la benzina a 3, 4, 5 euro al litro) non riusciremo a convincere tutti quelli che prendono l'auto per fare 2 o 3 km.
qualche giorno fa ho notato che a Roma in via cicerone dove prima c'era una via a doppio senso ora la via e' a senso unico con corsia preferenziale e pista ciclabile, a cosa serve una pista ciclabile che non porta da nessuna parte?
gerry, ma e' proprio dal "sano realismo" che e' evidente che il poco petrolio che rimane bastera' si e no per fare ancora un po' di plastica nel futuro. ma bruciarlo per far andare dei motori e' non solo una follia autodistruttiva, ma - a breve - semplicemente impossibile.
sempre che non si sia disposti a pagare 20 neuri al litro (a dire poco). ricordiamoci che fino ad oggi la benza non era proprio gratis, eppure la produzione superava la richiesta. ora siamo alla svolta. e la richiesta sopra la produzione vuol dire che il prezzo comincera' a salire davvero.
cmq anche se la benza fosse gratis l'auto rimane l'oggetto piu' osceno esteticamente, piu' degradante eticamente e piu' inadatto per la mobilita' e devastante psicologicamente. sempre senza aggiungere altro sui suoi effetti globali.
Ho scritto "per assurdo" Tonii.
Per dire che, anche se sul petrolio la penso più o meno come te (più prudentemente però, visto che non so ancora leggere le sfere di cristallo), la battaglia per città a misura d'uomo e non di automobile vale comunque la pena di combatterla.
magari berja il problema fossero quelli che prendono l'auto per fare 2 o 3 km. Il 99% del traffico nei giorni feriali è dato dai pendolari, e la stragrande maggioranza di questi fa ben più di 3 km per raggiungere il posto di lavoro.
Io sarei ben felice di lasciare l'auto in garage e prendere un comodo mezzo pubblico che mi porti in azienda in 30-40 minuti (con l'auto ci metto dai 20 ai 30 minuti a seconda del traffico, qui intorno a Bergamo la situazione è drammatica quasi quanto a Milano da questo punto di vista), ma purtroppo questo beato mezzo pubblico non esiste! Non c'è un treno, un autobus che faccia al caso mio e a quello di tutti i pendolari che passano ogni giorno 4 ore in tangenziale, e non lo fanno certo per divertimento.
L'auto non è affatto inadatta alla mobilità, tonii... inadatto è il nostro sistema viario che non è in grado di assorbire il traffico in una zona così densamente popolata come la nostra (e parlo di Milano, dell'hinterland e su su fino a Como e Varese da una parte, e Lecco e Bergamo dall'altra), considerando anche il servizio insufficiente offerto dai mezzi pubblici.
Da questo punto di vista, i punti del programma che vedo qui sopra mi sembrano parecchio sensati, speriamo ci sia davvero la determinazione per cercare di metterli in atto.
e' un problema di qualita' della vita, davide, per andare al lavoro (circa 6 km tutti in citta') io ci metto dai 15 ai 30 minuti in moto con ogni tempo ed ogni traffico, con l'autobus ci metterei 20 minuti prendendo quello che passa alle 8, ma prendendo quello che passa alle 8:30 ci vuole gia' un'ora, siccome non amo svegliarmi presto, finche' potro' evitero' di prendere l'autobus.
la giornata piu' bella degli ultimi anni? i funerali del papa, festa del motociclista e del ciclista.
un tempo (un secolo fa) gli imprenditori oltre che la fabbrica costruivano attorno le case per gli operai (vedi marzotto).
poi con l'auto hanno avuto l'incredibile possibilita' di avere mano d'opera su cui ricadeva l'onere dello spostamento, permettendo in cambio agli operai e ai dipendenti di vivere in posti magari un po' piu' salubri. costi che ricadono sui salariati, profitti incamerati dai soliti. tutti erano convinti che l'auto fosse la liberta' mentre stavano stringendosi da soli le catene...
e' ora che si pretenda che ci siano mezzi pubblici. non solo per il lavoro, ma anche per connettere i paesi alle citta'. e' una questione di civilta'.
i soldi e' facile trovarli. basterebbe sciogliere l'esercito (per manifesta inutilita') e qualche corpo di polizia (per manifesto fascismo). be' anche un bell'esproprio al berlusca e alla chiesa, una patrimoniale, una tassa di successione, la lotta al lavoro nero e ai soliti lestofanti ladri che non pagano le tasse... e che stanno al governo. di soldi ce ne sono anche troppi!
mica e' tanto vero, toni_i, i miei avi si facevano centinaia di km a piedi per andare a lavorare nelle vigne dei castelli romani dalla loro regione di provenienza, certo era pendolarismo stagionale, ma tu pensa a come funziona il capitalismo fondiario pugliese e vedrai che i padroni hanno sempre sfruttato la mobilita' dei lavoratori mangiandone tempo e salute.
non ho capito berja, intendi dire che i pendolari scelgono il mezzo proprio per comodità rispetto al mezzo pubblico? Non sono d'accordo.
Nel tuo caso è evidente che il mezzo proprio è più comodo, visto che hai una moto, ma questa è l'eccezione. Tra l'altro tu hai anche l'opzione autobus, io per esempio non l'ho, e come me credo la maggioranza dei pendolari, o comunque la maggioranza di quelli che non vivono in città. Quindi secondo me il pendolare sceglie l'auto per necessità: il problema è che sono troppi quelli che sono costretti a farlo, troppi al punto da intasare le strade, recando danno a sè stessi, ma senza avere purtroppo altre soluzioni.
*i soldi e' facile trovarli*
Propongo tonii come futuro ministro dell'economia! Approfitto, visto che c'è pure la poltrona vacante.
Guardate che parlo sul serio!
tonii, sei talmente patetico e livoroso che mi procuri un buonumore irresistibile. Grazie!
non mi piace chi dice "io faccio cosi'!" considerando il proprio agire paradigmatico per l'intera umanita', portavo il mio contributo sul perche' non uso i mezzi pubblici, potrei anche spiegare perche' non uso la bicicletta (arriverei al lavoro cotto al vapore, dopo 6 km).
per quanto riguarda i pendolari credo che dire che non ci sono alternative all'auto e' molto autoassolutorio, le alternative ci sono ma creano un ulteriore abbassamento della qualita' della vita.
la soluzione reale e' quella di toni_i e prima o poi ci si arrivera'.
Non è mica vero che arriveresti al lavoro cotto al vapore, berja. Sì, certo arriveresti cotto le prime 5-6 volte, poi cominceresti ad arrivare più tonico, sorridente, allegro. Cominceresti a migliorare i tuoi tempi giorno per giorno, a prenderci gusto: a iniziare a fare deviazioni improvvise alla scoperta di vie mai viste. Insomma cominceresti a stare meglio. prova. non c'è mai rosa senza spine.
toni_i e gerry, salve. avevo cominciato a pensare al futuro senza petrolio. ero al centro di una piazza ad occhi chiusi e non sentivo piu' rumori di macchine...bellissimo! poi ho riaperto gli occhi ed intorno a me c'era un'ingorgo di macchine alettriche. siete sicuri che l'inutomobile dipenda solo dalla benza?
Sono in parte d'accordo con achab, nel senso che arrivare al lavoro in bicicletta significa aver comunque impartito al proprio corpo un risveglio muscolare, sicuramente benefico anche alla psiche.
Lo dico perche` in primavera/estate faccio 40minuti di corsa quasi tutte le mattine.
Detto questo, vediamo la parte di "disaccordo", se cosi` si puo` dire: abito a Genova, dove il traffico e` congestionato come Milano, con l'aggravante che non esistono, in assoluto, strade alternative percorribili con la bici.
Se devi andare da ponente a levante, o viceversa, devi percorrere l'aurelia o l'autostrada. Alternative non ce ne sono, se non la famosa "via del sale", non praticabile per scopi di mobilita` urbana, of course.
Vado a lavorare in vespa, quindi: 10+10 km al giorno tutti i giorni, con acqua e vento.
Se dovessi usare il mezzo pubblico, allugherei i tempi almeno di 20minuti. Con l'auto non se ne parla neppure (hai anche il problema del parcheggio!).
Quindi, purtroppo, niente bici a Genova.
achab per cotto al vapore intendo alquanto sudato, arrivare sul posto di lavoro sudato e con gli abiti in disordine non e' una cosa che mi possa permettere, gia' creo abbastanza problemi.
sensi: vogliamo parlare della truffa dell'auto ad idrogeno?
Berja, all'inzio arrivi sudato, poi no. All'inzio quando fai sport sudi sempre un sacco, poi sempre di meno, il tuo corpo fa meno sforzo, si abitua è più tonico. Suderai comunque un po': ti porti nello zaino un ricambio minimo. Fidati. Prova.
E' più forte di me: non riesco a evitare di diffondere il verbo.
no berja, oggi non ce n'e' bisogno. il concetto di automobile secondo me non finira' con la fine del petrolio. tu che ne pensi?
Io andrei volentieri in bici al lavoro. Ci ho anche provato per qualche tempo e devo dare ragione ad achab: basta qualche giorno per andare "in forma", anche se dipende, ovviamente, dalla condizione fisica iniziale individuale.
Però sono costretto ad usare lo scooter perché nel tragitto casa-lavoro-casa ci sono 6-punti-6 in cui posso essere aggredito da cani randagi.
A qualcuno magari viene da ridere, e pure a me, effettivamente. Ma non quando mi inseguono.
berja, la soluzione REALE è quella di tonii?? non in questo mondo, purtroppo...
io ti ripeto, per molti non ci sono alternative. Non voglio dire che se non ce ne sono per me (e ti giuro che non ce ne sono), non ce ne possano essere per altri, ma per la gran parte è così.
Forse tu abituato a vivere in città, non riesci a concepire l'impossibilità andare dal paese X al paese Y con un mezzo pubblico, ma ti assicuro che è così, per il semplice motivo che non esiste una tratta che compia il percorso. Da qui, semplicemente, la necessità dell'auto (per chi non si ritrova nel proprio garage mezzi migliori, ovvio, userei volentieri una moto se la avessi a disposizione o anche un elicottero :D ).
i cani!
questa ancora mi mancava!!!
charlie, ma... se mi posso permettere, dove vivi?
una volta sono stato inseguito anch'io da una muta di cani su cui ...ero incautamente passato sopra in una strada di campagna non illuminata (avevano il diritto di sbranarmi per quello che avevo fatto loro).
pero' i cani in citta'... questo e' un quesito da far risolvere a ciclistica.it!!!
per tutti gli altri: provate la bici tutti i giorni per gli spostamenti urbani in citta'. poi ringrazierete.
davide ti stupiro', vivo in una grande citta' ma ho la residenza in una piccolissima e remotissima localita' rurale, e buona parte della mia famiglia viene da luoghi del genere, per questo dico che l'auto e' una gran cosa FUORI DALLE CITTA'.
achab: non parlerei di qualcosa che non ho sperimentato, qui d'estate fanno 35 gradi all'ombra e nello zaino mi porto gia' 7-8 chili di oggetti vari, non dico che la soluzione ciclistica sia inattuabile, dico che al momento ha dei costi un po' troppo alti per me.
davide: nei paesi del socialismo reale ci si spostava con tutta facilita' da un paesello all'altro con ottimi servizi. li ho provati nell 1982.
quindi se ci riuscivano loro, con meno risorse e con quella cappa di sistema, possibile che non ci si riesca noi?
e poi: tutte le tratte ferroviarie dell'ottocento che sono state dismesse... nella mia regione si andava in posti che ora non sono serviti manco da un bus. ci vuole solo la volonta' politica e sociale di fare le cose.
A proposito di mercato che regola tutto, pure l'auto a benzina o "pulita", un commento di Sartori di qualche settimana fa (dal Corriere):
Il mercato non ci salverà
Il terribile uragano che ha distrutto New Orleans ha anche colpito le piattaforme di estrazione del petrolio del Golfo del Messico facendone schizzare il prezzo a 70 dollari. Ma era gi arrivato a 65-67, dai 25-30 dollari degli anni scorsi.
E sotto Ferragosto ricordavo che il campanello di allarme sui costi e sulla scarsit del greggio risale a 25 anni fa (se non addirittura al 1973) e che da allora non si fatto nulla, quasi nulla, per rimediare. Perch? Siamo soltanto stupidi e miopi? Non si sbaglia mai a rispondere che lo siamo.
Ma questa miopia e il nostro non-fare sono giustificati da un alibi: il mercato. Il mercato ci viene spiegato da mattina a sera che con i suoi automatismi provvede a tutto. Guai a far intervenire la nostra mano visibile. Dobbiamo invece lasciar fare alla mano invisibile , appunto San Mercato (oppure, per i laici, a Sua Maest il Mercato).
Qualche mese fa l'Economist dava larga evidenza e credito a un saggio di due americani che si intitola Morte dell'ambientalismo , la cui tesi che un ambientalismo antiquato (nei suoi concetti e metodi) va rilanciato, appunto, dal mercato e dall'ottimismo.
Anche dall'ottimismo. Pensate scrivono se Martin Luther King invece di dire "ho un sogno" avesse detto "ho un incubo". Pensa e ripensa, io non ci arrivo. Anche io (da ambientalista) ho il sogno di salvare l' ambiente; e ce l'ho proprio perchè sono assillato dall'incubo di vederlo distrutto. Il sogno non sostituisce l'incubo; lo presuppone.
Sciocchezzaio ottimistico a parte, il punto quanto possa fare, in questa partita, il mercato. Sia chiaro: la concorrenza di mercato uno strumento insostituibile per la determinazione dei costi e dei prezzi. Senza mercato (vedi la pianificazione sovietica) un sistema economico diventa anti-economico. Ci ha detto, sua Maestà il Mercato non un meccanismo salvatutto. Il caso del petrolio esemplare. Oggi come oggi il petrolio fornisce il 70% dellenergia usata nei trasporti. Domanda: benzina e diesel derivati dal petrolio sono sostituibili? La risposta è in non piccola misura, si.
Sono sostituibili con letanolo ed equivalenti ricavati da piante zuccherine (anche barbabietola, girasole, mais); prodotti che hanno lulteriore pregio di essere puliti . Per a tuttoggi il solo Paese che produce olio combustibile e benzina da vegetali il Brasile. Altrove niente. Niente perchè il mercato decreta cosa, perchè ai prezzi di ieri il petrolio costava meno. Ma ai prezzi di oggi, e peggio ancora, di domani? A questo effetto San Mercato ci lascia pericolosamente a terra. Il guaio che il mercato vede corto, che non ha progettualit. Il che lo rende inidoneo, e controproducente, nel fronteggiare il futuro. Il mercato ha anche altri limiti. Ma, restando al tema, l'idea di affidare le nostre speranze il sogno degli scemotti che citavo a un'analisi (di mercato) di costi-benefici davvero peregrina. Perchè il mercato non calcola e non sa calcolare il danno ecologico. Se abbatto alberi, il mercato contabilizza soltanto il costo di tagliarli, non il danno prodotto dall' abbattimento delle foreste. Se surriscaldiamo l' atmosfera, il mercato registra, tutto giulivo, solo un boom di condizionatori d'aria. Per questo rispetto, Dio ci liberi da San Mercato. Il nostro pianeta non sar salvato a costi di mercato ; dovr essere salvato costi quel che costi.
di Giovanni Sartori
Corriere della Sera 03 settembre 2005
Non so se è di interesse comune, ma tant'è.
Periferia di Taranto, zona limitrofa a quartiere degradato (Salinella), branco di cani che oscilla tra i 5 e i 7 elementi (l'ultima aggressione ad una donna risale a due settimane fa). Ovviamente me li trovo all'andata ed al ritorno (e fanno 2). C'è anche gente che da loro da mangiare, ma è un altro discorso.
Lavoro dall'altra parte della città (porta Napoli) e attraverso il mercato del pesce della città vecchia, dove ci sono 3 cavalli convinti di essere cani e per questo abbaiano ed inseguono chi/cosa pare loro (e siamo a 3 punti).
Trecento metri dopo, passato il ponte sant'Egidio, altri 5 cani in una zona trementamente trafficata, che non ti permette nemmeno di svicolare facilmente. Ovviamente li becco anche al ritorno (e siamo a 5).
Sempre sulla via del ritorno, sulla "ringhiera" della città vecchia che si affaccia sul mare, con cadenza random, c'è un cagnone nero che aspetta in cima ad un piccolo strappo, poco prima di una curva (e sono 6).
Ma nel rappresentarti ciò ti dico che in pieno centro di Taranto, nella zona pedonale di via d'Aquino, capita spesso di trovare dei cani randagi che infastidiscono i passanti.
Cavalli che abbaiano?? L'inquinamento a Taranto deve aver raggiunto livelli davvero allarmanti ehehheeh
Charlie porta pazienza e stappati una raffo.
Da alcuni interventi che ho letto, più che il problema strada/km da percorrere in bici/mezzo pubblico e cani vari, emerge che è la gestione del tempo, lo svegliarsi un po' prima, faticare un po' sui pedali, il vero problema.
E cmq, dico la mia, quando il petrolio sarà finito o costerà come l'oro, allora vedremo chi sarà il padrone delle strade! Ci saranno sicuramente (come esistono già da anni), forme di energia alternativa, ma senza petrolio lo vedo un po' meglio 'sto benedetto imperscrutabile futuro!
Massimoz, il problema del faticare sui pedali, ripeto, potrà riguardare Berja e tanti altri come lui, ma la stragrande maggioranza non fa 5-10 km, ne fa 20 e anche più, quindi parlare di bicicletta come mezzo alternativo per la massa dei pendolari mi sembra molto poco realistico.
Senza petrolio non avremo più il problema di scegliere se andare a lavorare in bicicletta o in macchina ..... semplicemente non andremo più a lavorare ..... tracollo economico completo, disoccupazione alle stelle.
Forse non scriveremo più nemmeno su questo blog, l'energia per far andare il pc costerà troppo e saremo comunque troppo occupati a zappare l'orto per sopravvivere!! ;-)
non e' scritto sulle tavole della legge che si debba usare il petrolio per avere energia.
in cina stanno finendo la diga piu' grande del mondo, pensata 20 anni fa perche' avevano gia' previsto lo scenario attuale. in tibet ci sono pannelli solari. trattasi di paesi che fino a ieri erano considerati del terzo mondo...
dove sono i pannelli in italia? dove le ricerche per nuove forme di energia? dove sono le strade ferrate che sostituiscano il folle sistema autostradale? come mai non c'e' un solo treno che vada in croazia, ungheria, slovacchia? e non dico da roma, ma nemmeno da venezia! e le bici in treno? in metro? perche' vengono costantemente ostracizzate? perche' in germania si' e sotto le alpi urliamo nel silenzio?
fintanto che i politici si occuperanno solo della loro rielezione, finche' non penseranno in termini di cinquantennio, finche' li lasceremo fare, ci condurranno al disastro. ecologico e sociale.
Davide, sembra invece dalle statistiche europee che il 30% degli spostamenti è inferiore a 3 km e il 50% a 5 km.
Non per tutti, ovvio, il mezzo pubblico è disponibile (anche perchè da noi ... ok .... fanno schifo) però per molti la combinazione mezzo pubblico+bici (ma anche auto+bici)potrebbe essere ottimale (e più veloce).
Il problema è un altro, il degrado delle città, se devi pedalare su delle autostrade dove cercano di arrotarti continuamente ti passa la voglia, se non hai un posto sicuro dove parcehggiare la bici e te l'hanno fregata già 3 volte ti passa la voglia, e così via (e, come sentiamo, c'è anche chi rischia di esser aggredito dai cani)
Insomma servono delle politiche per facilitare l'uso della bicicletta e l'intermodalità tra diversi mezzi di trasporto (auto, mezzi pubblici, bici). Non può essere lasciato tutto alla sensibilità personale, c'è molta gente che potrebbe e non o fa, ma c'è anche molta gente che vorrebbe e non può!!!
Parole sante tonii.
La mia profezia (questa volta ho provato io a guardare nelle palle di vetro) era legata al fatto, appunto, che gli ecologisti restano inascoltati.
Precipiteremo nella crisi petrolifera più nera, non c'è scampo, pannelli solari non ne abbiamo, le città sono a misura d'auto, le ferrovie le hanno smantellate. Amen.
gerry sulle autostrade è proibito pedalare, quindi non c'è pericolo di essere arrotati :D
Riguardo a quelle statistiche, stai dicendo che il 30% dei pendolari automobilisti fa meno di 3 km?? Forse intendi che il 30% del TOTALE dei pendolari fa meno di 3 km, e probabilmente la gran parte di questi usa bici, moto oppure i mezzi pubblici.
Ma tutti gli altri, ossia quelli che intasano le strade, hanno realmente alternative? Io, almeno per quanto riguarda la mia zona, mi sento di dire di no. E' questo che intendo: se tutti quelli che stanno a 5 km dal posto di lavoro usassero la bicicletta, il problema del traffico non si risolverebbe comunque, perchè le strade sono affollate da chi di chilometri ne fa molti di più.
Caro Davide, vedi che mi dai, involontariamente, ragione almeno su un punto? E' tutta una questione di gestione del proprio tempo. Se devo fare 20 km anzichè 10, mi alzo mezz'ora prima...
20 km in bici ogni giorno per andare al lavoro, massimoz? Su dai per favore, siamo seri...
Davide, sono serissimo, 20 km = meno di un'ora sui pedali, un'ora se ho avuto una nottataccia o una serata un po' "alcolica".
Perchè ti stupisci? cazzo ragazzi... 20 km! mica 50 o 60! E due volte la settimana quando rientro alla sera mi sparo due ore di mountain bike e se tutto va bene poi esco dopo cena a farmi una birra con gli amici - sempre in bici ovviamente. Quando parlo di bici sono serissimo, ci sono state giornate in cui da mane a sera, di km ne ho percorsi anche più di 100. Non credo di essere l'unico comunque... mica occorre essere superman.
infatti, infatti!
una volta dal giornalaio sento una che si lamenta perche' per andare in centro (dal mio quartiere di periferia) ci mette 45 minuti!
al che mi intrometto: "ma io ci metto 12 minuti!"
"impossibile, ma come fa?"
"ci vado in bici"
problema: il 90% degli abitanti del mio quartiere usa l'auto per andare in centro. quattro chilometri quattro. spende di piu', rimane imbottigliata, non trova posteggio, vive male. il 10% va in bici: nessuna pista ciclabile lungo la via, auto posteggiate in divieto di sosta che aprono le portiere, auto che tagliano la strada, nessuna possibilita' di scambio intermodale (con bus urbani, extraurbani, treni - in stazione e' vietato entrare con le bici!). pochissime rastrelliere, fatte malissimo, e i vigili rubano colle tenaglie le bici non posteggiate sulle rastelliere. ovviamente i posteggi coperti per le bici alle fermate degli autobus come in baviera ce li sognamo. cosi' come ci sognamo il rispetto che gli automobilisti tedeschi hanno per i ciclisti.
basterebbe un minimo minimo minimo di attenzione in piu' per le bici per trasformare gran parte di quel 90% di babbioni in persone felici. che senso ha usare tutti l'auto per restare fermi e rodersi il fegato?
a monaco ci sono cooperative di studenti che portano col triciclo le signore a casa colla borsa della spesa. costa poco ed e' un piacere vedere biondi ventenni che pedalano con una turca col foulard colorato e la spesa seduta dietro. ci sono cooperative che in bici portano la spesa dal negozio dove la si compra al posteggio scambiatore dell'acquirente.
basterebbero amministratori non dico illuminati, ma poco meno bestie dei nostri per farlo.
non e' utopia: queste piccole cose le vediamo tutti giusto dietro l'angolo al di la' delle alpi. sono davvero una catena invalicabile?
ps: Sulu, all'articolo di Sartori aggiungerei, quando parla dell'economist e della sua posizione sul petrolio che quella stessa rivista nel marzo 1999 pubblico' in copertina la previsione a medio termine di un prezzo al barile di 5 dollari.
CINQUE DOLLARI.
dovrebbero chiudere bottega e nascondersi sotto terra.
Anche io mi sono fatto più volte 100 km di bici, ma al sabato pomeriggio, con gli amici, su salite anche impegnative, ma poi arrivi a casa con le gambe come tronchi, ti fai una doccia e ti svacchi sul divano a riposare.
Ma farsi ogni mattina un'ora di bici per arrivare al lavoro è improponibile, e quando dico improponibile intendo che per il 99,99% delle persone è follia pura. Poi le eccezioni ci sono sempre, mi complimento con te, ma proporlo come nuovo standard di mezzo di trasporto pendolare mi pare esagerato
rispondevo a massimoz
non e' una utopia, accade non dico in cina, ma come spiega benissimo tonii in germania e anche paesi bassi. in germania ad esempio ci sono marciapiedi molto larghi e corsie preferenziali ben segnate (che, prova a camminarci a piedi e vedrai cosa succede). aggiungo che e' un problema non solo di politica ma di urbanistica. tra l'altro anche in italia in piccoli centri universitari (che so, pisa) le bici hanno un ruolo importante per i trasporti cittadini. alle corte: nel programma di prodi, nel punto sulle energie alternative, ci va inclusa esplicitamente quella ciclo-muscolare.
Caro Davide, continuo a non capire dove stia l'esagerazione. E l'improponibilità? C'è gente che per fare 20 km ci mette, in auto, dai 40 minuti a un'ora. Me lo testimoniano tutti i giorni: questo è esagerato! Ma un'ora di pedalata, per lo più in pianura, a parte qualche ponte e cavalcavia, non la vedo una cosa così "marziana".
Cambio argomentazione. Via l'allenamento (che ti fai pedalando quotidianamente), via la gestione del prorpio tempo, la metto su questo piano: basta la buona volontà, di cambiare le cose partendo dal basso, di utilizzare la bici al posto dell'auto. E' possibile. Crediamoci!
il bello e' che poi c'e' gente che va in palestra.
va in palestra e paga per andarci!
e ci va... in auto!!! :-)
già, pazzesco!!! vanno a fare i criceti sugli attrezzi. Mi fa morire lo spinning... pedalano per andare da nessuna parte... che coglioni!!!
E comunque, resto convinto, il problema non sono quelli che hanno da fare più o meno 20 km (che possono anche trovare soluzioni ecocompatibili alternative alla bicicletta .... io per es. a Verona usavo ogni giorno la bicicletta adesso a Venezia uso il mezzo pubblico, che mi è molto più comodo - non mi andrebbe proprio di sciropparmi ogni giorno la tangenziale e il ponte tra Mestre e Venezia), il problema sono quelli che, come dice Tonii, stanno a 4 km dal centro e al 90% ci vanno in auto!!
per Davide: dicevo che il 30% degli spostamenti IN AUTO sono inferiori a 3 km, quindi mi riferivo solo agli spostamenti in auto (che non riguardano però solo i pendolari ma anche chi si muove per altri motivi). Quando parlavo di autostrade mi riferivo al fatto che molte strade urbane sono ormai vere autostrade .... le bici in teoria possono andarci, in pratica è quasi un suicidio.
Nessuno, poi dico nessuno parla di intermodalità. Sembra sempre per noi italiani che ci debbano essere 2 o 3 partiti: o si va in auto o si va con il mezzo pubblico o si va in bici.
No. E' anche possibile combinare l'uso dei mezzi.
Un mio collega veniva al lavoro in treno e in bicicletta da casa a stazione e da stazione al lavoro. Un altro teneva una "graziella" nel bagagliaio e parcheggiava l'auto in periferia. Ecc. Ecc. Ecc.
Certo in Italia l'intermodalità non è favorita, anche la politica purtroppo vede tutto bianco o tutto nero!! :-(