Sorpresa, c’è un’Italia che «tira»
Cocaina, non solo Vip: il «viaggio» diventa di massa
Il consumo aumenta del 70% e si fa trasversale: medici e camionisti, ragazzini e rapinatori Gli esperti: «È la sostanza più “vicina” ai nostri modi di vita: alza il ritmo e credi di gestirla»
di Maristella Iervasi
Il droga-party in casa dell’attore Paolo Calissano con il tragico epilogo della morte di una donna brasiliana per un’overdose di cocaina, ha riportato in auge il consumo degli stupefacenti. Ed è allarme rosso proprio sulla cocaina. Sul mercato c’è più “polvere bianca” che eroina, dicono gli esperti. La cocaina è la prima sostanza usata in assoluto. E non solo dai tossicomani storici. A farne uso - spiega chi lavora nelle tossicodipendenze - sono in tanti. E di tutte le categorie sociali: dal medico al dirigente di azienda, dal camionista (o chi è sottoposto a grandi fatiche) all’adolescente che la consuma una tantum prima di andare in discoteca o a una festa.
Dal rapinatore abituale alle persone bene integrate nella società. Un boom da vera emergenza. Anche perchè «non ci sono supporti farmacologici per l’abuso da cocaina», sottolineano Beppe Barra di Villa Maraini e Luigi Cancrini, psichiatra
ed esperto sugli effetti sulle tossicomanie. «Non basta il metadone, per interderci».
Il boom della cocaina spaventa gli esperti più dell’eroina. Anche per altre ragioni: il fondo per le tossicodipendenze è scomparso grazie alla «creatività» di Tremonti (fatta eccezione per San Patrignano); nei Sert è in atto il blocco del turn-over; non esiste un nuovo dipartimento per la tossicodipendenza. L’emergenza, insomma, avrebbe bisogno di percorsi e trattamenti tarati ad hoc sulla terapia da cocaina.
Per quanto riguarda i numeri sul consumo della «polvere bianca» (vedi scheda a fianco) nelle statistiche ufficiali rientra solo chi chiede aiuto ad un Sert o ad una comunità per un uso problematico o un abuso. «Un dato - sottolinea Riccardo De Facci della Cnca (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza) - che non esprime la percezione del lavoro sul territorio. Che posso riassumere così: la cocaina è la sostanza primaria consumata ma anche la sostanza che tutti consumano». La Cnca è «preoccupata». Ma non tanto per l’«adulto con il denaro che ogni tanto si fa male», bensì per la diffusione della cocaina tra i giovani.
Perchè questo gran consumo di cocaina? «Oggi sul mercato c’è più cocaina che eroina e lo dimostrano anche i sequestri sulle partite di droga. I vecchi tossici - spiega il professor Cancrini - usano lo “speedyball”, combinazione tra eroina e cocaina. C’è poi il filone tipo Calissano, persone di successo che arrivano a chiedere aiuto ai servizi solo per la cocaina e lo fanno solo quando succede un crack, affettivo o finanziario. Infine i giovani: qui però la droga cosiddetta pesante “gira” insieme all’ecstasy per la pura ricerca dello sballo. Non è una vera dipendenza». Ma perchè proprio questa sostanza? Per De Facci, «la cocaina è la sostanza più congura con i nostri ritmi di vita. Dà gli effetti ricercati: alza il tono dell’umore e della prestazionalità e se viene assunta a piccole dosi ogni tanto non dà dipendenza. Chi l’assume si sente più attivo e lucido. All’indomani non è distrutto, non viene “sgamato” come tossico. Viene percepita come poco dannosa e facilmente gestibile», a differenza dell’eroina (in forte calo) che è invece nell’immaginario collettivo è associata alla morte, all’Hiv. Ma proprio perchè è «meno tossicomanigena» dell’eroina può non porre limiti all’assuntore. Il problema - secondo Barra - non è la sostanza ma l’individuo. Dipende dall’equilibrio precedente dell’assuntore, dal contesto, dalla pressione del gruppo sociale. Una persona che ne ha fatto un’uso compatibile può “sbracare”. Nessuno può essere sicuro di gestirne il consumo».
È un trend in ascesa. Negli anni Ottanta i prezzi erano di oltre 200mila lire al grammo. Oggi è meno inflazionata: 80 euro a grammo. Viene «fumata», sniffata e si sposa bene con tutte le altre sostanze stupefacenti o l’alcool. «Sono anni che dico che la cocaina dai salotti è scesa nelle strade - conclude Bebbe Barra -. La nostra unità di strada ha raccolto un dato oggettivo di vendita: in un quartiere della capitale è prima con l’80%, l’eroina è ferma al 20%. Ed è un dramma. La cocaina da strada è meno controllabile: i tossici se la “sparano” in vena invece che per via nasale. E siccome la cocaina è una droga eccitante nel tossico porta all’abbuffata. Perchè il flash del piacere non ha la stessa durata dell’eroina».
Droga subdola. Ti fa sentire ciò che non sei.
e quindi va benissimo in un mondo che non è come ce lo vogliono fare apparire!
...ehm...e come sarebbe, allora, Massimoz? Esponi la tua visione delle cose
il consumo di cocaina e' di massa da anni, non se ne accorge colo chi non sta per strada, ciononostante la figura del tossicodipendente e' sempre legata all'eroinomane, mentre il senatore colombo (senatore a vita) che tira cocco "per motivi terapeutici"(quali di grazia? e' forse bradicardico?) o calissano per tutti sono persone normali da cui "non te lo saresti mai aspettato"; un giorno ci risveglieremo, torneremo alla realta' e vedremo che stavamo dormendo in mezzo alle macerie e alla desolazione morale.
per chi non vuole dimenticare: tutta la cocaina italiana passa attraverso la mafia, e chi sniffa, la finanzia direttamente. mi viene da piangere.
PER I MEDIA:
ANDATE OLTRE.LASCIATELO STARE.NON FATEGLI FARE LA FINE DEL PIRATA.
IN QUESTI CASI HANNO BISOGNO DI TRANQUILLITA'
PER CURARSI.NON HA INTERPRETATO UN RUOLO, E' LA SUA VITA DA SALVARE.
"un giorno ci risveglieremo, torneremo alla realta' e vedremo che stavamo dormendo in mezzo alle macerie e alla desolazione morale."
Che fa sig. Berja, mi ruba il posto?
(quello del pessimista)
La colpa, caro massimoz, non è nelle nostre stelle, ma in noi stessi.
@Fotone: assecondavo quanto affermato da Aleph che diceva che la coca è una droga che ti fa sentire ciò che non sei, aggiungendoci "in un mondo che non è come ce lo fanno o ce lo vogliono far apparire"... non penso serva aggiungerci altro! basta un po' di buon senso per svelare le spudorate menzogne dei venditori di sogni e degli esportatori di democrazia (nani in Italia e alcolizzati negli USA e getta) e farsi un'idea abbastanza precisa di come vanno le cose. Insomma la droga giusta nel posto giusto al momento giusto! Che schifo!
Certo Aleph, hai ragione affermando che la colpa è ANCHE nostra!
se fossi un ottimista avrei "un'aria vagamente socialista", egregio aleph.
mi colpisce sempre la distanza tra italia reale, che vedo tutti i giorni per strada e italia finta che leggo nei giornali e xedo alla tv, e' questa distanza che non mi fa presagire nulla di buono.
pero' mica mi rassegno...
Condividio, colendissimo.
Quando sento provenire dalla tv messaggi rassicuranti da persone inadatte a pronunciarli, mi preoccupo anch'io.
Il mio status "reazionario" ideale: pantofole calde, mega tv al plasma e tanto cinema condito da tanto calcio.
Stop-
D'altra parte una cannetta e' sufficiente a renderti uno psicopatico assassino, l'hanno detto al telegiornale, l'ho letto su quotidiani rispettabili, quel sant'uomo di Fini l'ha sancito con un decreto; per fortuna che non si e' dimenticato che mezzo grammo di coca e' il minimo per poter portare a casa il Cheyenne da corso Como dopo essersi ammazzati di cocktail e averne ancora per andare in ufficio a posto il giorno dopo.
Ci preoccupiamo e discutiamo, anche giustamente, delle droghe "illegali". Purtroppo, troppo spesso dimentichiamo il danno senza precedenti che stanno procurando le droghe cosidette "legali", difese da un pesante velo di presunta rispettabilità e necessità terapeutica.