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Alberto Biraghi
Milano ha bisogno di una mano
«Un'esperienza a Berlino consente di guardare Milano da altri punti di vista. Milano è una città impazzita e rincoglionita, che sente il peso delle contraddizioni in maniera ben diversa dalla capitale tedesca. L'atmosfera che si respira è quella di una città prossima al collasso. Pare un film catastrofico americano: siamo nella fase in cui la vita della solita famiglia americana prosegue normalmente, con i problemi di tutti giorni, senza vedere o senza voler vedere che il vulcano là in fondo continua a dare presagi di prossima attività. Esagero, oppure devo solo riabituarmi. Ma non ho nessuna intenzione di riabituarmi, fra pochi giorni torno a casa. Ora lascio che il contrasto mi dia informazioni. D'altra parte vorrei rimanere qui e avere la forza di non tornare nel girone infernale milanese e fare qualcosa per questa città, che mi pare bella all'inverosimile: mi fa peccato. Milano ha bisogno di una mano, di essere incoraggiata là dove le persone vanno controcorrente, ed essere picchiata quando muore nell'apatia di uno stress che mai prima avevo notato. O è peggiorata, o sono cambiato io. Come facevo a non vederle prima queste cose?»
Così, tanto per respirare un po' d'aria pulita, magari può valere la pena di smetterla per qualche minuto di
farsi le seghe sul candidato sindaco per leggere il diario di uno che Milano l'ha lasciata, anche se sotto sotto le vuole un gran bene. Le Percezioni da Milano
1,
2 e
3 di Giampaolo Bellavite, che se ne è andato a vivere a Berlino, dovrebbero essere materia di studio e profonda riflessione da parte di ogni "addetto ai lavori" che non sia impegnato solo a conservarsi la poltorncina, ma abbia in mente di poter fare qualcosa per la nostra città. Grazie GP.
04.10.05 12:28 - sezione
milano