Flores: mai fatto processi o trappole
Ma a sinistra c' è chi vuole solo balletti
di Fabrizio Roncone
Questa tremenda chiacchiera che i convegni pubblici organizzati dalla rivista MicroMega - pagine di sinistra, scritte da sinistra e per gente di sinistra - stiano diventando dei «trappoloni politici». Questi invitati che arrivano e se ne vanno impauriti (come Enrico Mentana, sabato scorso, all' università Roma Tre) o che nemmeno vanno (come il Presidente della Rai, Claudio Petruccioli). Questa rivista che, per usare il concetto espresso dal conduttore di Ballarò, Giovanni Floris, uno che nel trappolone racconta d' esserci finito, «ha la presunzione di definire cosa sia universalmente giusto o sbagliato, e per questo poi l' altro giorno è stata dura, sebbene alla fine credo, anzi spero di essere stato assolto...». Ecco, questa rivista, Paolo Flores d' Arcais, lei la dirige e insomma viene da chiederle se, per caso, non pensi, non si sia convinto negli anni di dirigere qualcosa di diverso da un periodico... «Non capisco...». MicroMega è una rivista o qualcosa di simile a un tribunale? «Beh, trovo stravagante che dei confronti pubblici in cui si esprimono critiche vere, cioè senza diplomazie, e a cui si risponde con altrettanta, autentica e argomentata polemica, vengano definiti "processi da inquisizione"... Significa che al confronto, purtroppo, non s' è più abituati: si sono assuefatti al balletto, all' intervista compiacente...».
Può essere. Tuttavia, il Presidente della Rai Petruccioli (Ds), nella lettera in cui declinava l' invito al dibattito su «Libera stampa in libero Stato», scriveva: «A me i dibattiti piacciono, anche duri. I processi sommari, no. Coloro che determinano il clima dell' incontro di MicroMega sono Sabina Guzzanti e Marco Travaglio. Conosco i loro scritti. Sul mio conto riversano un disprezzo non comprensibile. Liberissimi di farlo. Io, però, sono altrettanto libero di non sottomettermi a stantie riedizioni di riti da rivoluzione culturale: no, non ci sto a farmi mettere il cappello d' asino...».
Non ci sta, a questi ragionamenti, neppure Flores d' Arcais. «Ma quali orecchie d' asino? Ma quali rivoluzioni culturali? In un dibattito ciascuno pensa che le proprie opinioni siano, al momento, le più valide. E certo nessuno pretende di enunciare la Verità Universale... Quanto alle presunte trappole...».
Mentana, sabato scorso, è letteralmente fuggito dall' università Roma Tre...
«Trappola è quando si invita qualcuno proponendo un contesto e facendone poi trovare uno diverso. Ma, in questo caso, l' elenco completo dei partecipanti al convegno era stato comunicato con largo anticipo... Non basta?».
Senta Flores d' Arcais: il punto, in fondo, è proprio questo. Il conduttore di Matrix è andato via dicendo che lassù, sul palco, c' era tra gli altri il giornalista Travaglio, «il quale, come si sa, è l' unico ad avere il diritto di decidere cosa sia di sinistra, oppure no». Ma anche Sandro Curzi c' era, in quell' aula dell' università romana, e dopo aver partecipato al dibattito, aver discusso, incassato e risposto, ha commentato: «Ho vissuto un clima da linciaggio, ce l' avevano soprattutto con Petruccioli e devo ammettere che sembrava proprio il tribunale dell' Inquisizione... Il progetto era chiaro: ci provocavano. Cercavano di dividere proprio noi, che siamo di sinistra...». Linciaggio. Un verbo terribile. O no?
«Terribile... - ammette Flores d' Arcais - ma infatti a me non risulta che Sandro sia dovuto andare al pronto soccorso di un ospedale... anzi...».
Anzi, cosa?
«Mi risulta che abbia invece raccolto applausi, strette di mano e richieste di autografo».
Meno male, però, che Petruccioli non s' è presentato...
«Petruccioli, eh? Come presidente di garanzia ha dichiarato che non si sarebbe sottratto al confronto con nessuna parte politica e culturale. Infatti dialoga con neo ex post-fascisti o con tifosi berlusconiani... Ebbene, con tanto ecumenismo, non capisco perché si sia sottratto a un confronto con un giornalista esemplare come Travaglio, col quale si confrontano pure avversari come Lino Jannuzzi e che sull' Unità, dagli attacchi di Giuseppe Caldarola, viene persino difeso da Gian Carlo Caselli...».
Petruccioli ha evitato pure la Guzzanti...
«Sabina, tra gli intellettuali più amati dal "popolo" della sinistra e alla quale, un Presidente della Rai, anche non di "garanzia", dovrebbe delle scuse per le precedenti forme di censura...».
Senta Flores d' Arcais, diciamola tutta: voi di MicroMega siete sospettati d' essere non solo inquisitori, ma anche epuratori. Provi a epurare, allora...
«Di chi parliamo? Parliamo di Vespa?».
Parliamone.
«Vorrei che non godesse di un diritto divino di occupazione e che quindi, in prima serata, si alternassero anche Michele Santoro e Barbara Spinelli, Furio Colombo e Massimo Fini... magari, alla fine, scopriremmo che sono tutti più bravi di lui...».
Veramente noiosi. Tutti.
a parte i nomi di sabina guzzanti e travaglio, il resto della combriccola non c'ha meno di 50 anni.
i soli volti giovani (si fa per dire) del giornalismo italiano sono pigi diaco e il figlio di feltri (stiamo messi bene).
possibile che a parlare d'informazione ci devono stare ancora sti 4 rincoglioniti rinnegati-ex-comunisti-ex-sessantottini?
siamo nel 2005, sveglia...questi dinosauri non si rendono conto che tra circa 5/10 con i giornali non ci impacchetteranno manco più il pesce e con la televisione non ci si vedranno manco piu'la melevisione....
Difficile (o no?) capire perchè a sinistra piacciano due fascistoidi come Travaglio e Massimo Fini.
Si sa, in questo tempo "senza più valori" bidogna pure aggrapparsi a qualche idea semplice e sicura, giustizialismo o islam che sia..
Santa pace che idiozia... Ma senti, provare a elevarsi uno zic dal rasoterra milaninter è tanto difficile? Frustrante...
Travaglio fascistoide non l'avevo ancora sentita... a proposito di critiche argomentate che latitano, cui si accennava in un altro thread... eh, non ci sono limiti alla fantasia umana
ho trovato molto faticosa da leggere la lettera di curzi all'unita', dove la sua difesa verso il comportamento di petruccioli si basa su una sola parola: il compagno petruccioli. vorrei rispondergli: caro curzi, l'etichetta "compagno" non mi rassicura affatto; e anzi mi vien da dire, compagno si, ma di chi?
io e tanti altri italiani vorremmo solo un minimo di disponibilita' al confronto (e diciamolo pure di coraggio) da parte di chi riveste ruoli cosi' importanti per la comunita'.
ps spero tutti abbiate apprezzato la chicca di floris nell'articolo qua sopra riportato "sebbene alla fine credo, anzi spero di essere stato assolto...". forse, dopo l'affaire fazzo ha chiesto (uso le sue parole) "la consulenza tecnica" ed ha capito che assolto non significa innocente...
Travaglio ha una visione fascistoide, sono d'accordo con chi l'ha scritto. Infatti ,non a caso, viene dal "Giornale". Anche Fini è fascistoide, ma più brillante.
Beh, datevi un appuntamento con chi dice che Travaglio è comunista perchè scrive sull'Unità, e mettetevi d'accordo...
Beh, come dimostra il caso Ferrara, passare da una cultura autoritaria all'altra è piuttosto facile.
Più difficile fare scelte laiche, libertarie e spesso controcorrente..
ah infatti Travaglio è molto poco controcorrente, e nemmeno un po' laico, anzi lo definirei papalino... qualche argomentazione seria olegna ce l'hai, o hai solo altre boiate gratuite da regalarci?