Bloccata una targa per Craxi, scontro fra i poli su Valpreda
Dedicata senza liti, invece, una strada a Ernesto Calindri
Milano, guerra sui nomi
delle strade cittadine
di GIUSEPPINA PIANO
MILANO - Toponomastica e storia recente diventano terreno di battaglia politica nel consiglio comunale di Milano. Ieri, in poco più di un'ora e mezza, è successo di tutto. La Casa delle libertà che governa Palazzo Marino è stata bocciata su una targa in ricordo di Bettino Craxi che la giunta aveva deciso di apporre sul palazzo di piazza Duomo dove Craxi aveva i suoi uffici. E mentre veniva approvata una nuova via Ernesto Calindri, e la dedica della sala del comando dei vigili urbani alla memoria del romanissimo Alberto Sordi (e del suo Otello Celletti), ecco maggioranza e opposizione dividersi anche sulla strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969. Il centrosinistra voleva intitolare una via a Pietro Valpreda, l'anarchico ingiustamente processato per la bomba, il centrodestra si è opposto proponendo piuttosto una strada "alle vittime della strage di piazza Fontana". Risultato: voto congelato, l'Unione fa un passo indietro per "discutere" e "trovare un accordo".
Di sicuro non ci sarà la targa in ricordo di Craxi sul palazzo di piazza Duomo 19, dove per trent'anni ebbe il suo ufficio. Così ha deciso ieri sera il consiglio comunale di Milano, votando una mozione che chiede alla giunta Albertini di revocare la delibera con cui fu decisa a giugno l'apposizione della targa. Mozione presentata dal centrosinistra e approvata grazie anche ai voti della Lega e a un paio di astensioni targate Forza Italia e An. Un dispiacere per quel Nuovo Psi che punta a un'alleanza con l'Unione. Ma Bobo Craxi, oggi alfiere dell'avvicinamento a sinistra, esclude ripercussioni politiche. Tuttavia attacca duramente: "Dei consiglieri comunali di cui nessuno si ricorda neppure il nome si sono divertiti a fare scherzi per un minuto di celebrità. Credo che anche Fassino non sarà per niente contento".
L'opposizione di centrosinistra, invece, non ha trovato alcuna sponda nella Cdl per far passare la via Valpreda. Ma ha evitato di farsi bocciare la proposta: mozione arrivata in aula e subito congelata. Si cercherà un accordo bipartisan sulla memoria storica, ma nessuno crede che il nome dell'anarchico arriverà su una strada. La dicitura che vorrebbe "alle vittime di piazza Fontana e a Pietro Valpreda", infatti, presentata dal centrosinistra come emendamento a una propria mozione che voleva ricordare "come risarcimento morale" solo "colui che fu ingiustamente accusato di un crimine orrendo", non basta al centrodestra. "Se dovessimo intitolare a tutti gli imputati di strage poi prosciolti una strada - la replica di Livio Caputo per Forza Italia - paradossalmente dovremmo avere vie dedicate anche agli uomini di estrema destra imputati per quella strage e oggi prosciolti". Sono stati gli stessi forzisti a proporre la dicitura "alle vittime di piazza Fontana" per uscire dall'empasse, e l'Unione ha accettato di rinviare il voto per discuterne.
CALINDRI E' INNOCENTE LA STRAGE E' DI STATO!
Calindri era ad un tavolino in mezzo al traffico di piazza Cordusio e non a Piazza Fontana!
Arrestato dichiarò: "Sono e sarò sempre ...
CONTRO IL LOGORIO DELLA VITA MODERNA!
Poi chiuse il pugno a carciofo e gridò:
"CIN-CIN CYNAR!"
Comunque una strada al bravo e signorile Calindri mi sta bene. La figura dei carciofi la fanno invece come sempre i politici nostrani.
Livio caputo, sei una merdaccia, tu sei il sottosegretario che voleva bloccare l'adesione all'UE della Slovenia facendo la vociona e rinverdendo la moda dell'Italia forte con i deboli.
Propongo una targa anche per Pacciani e compagni di merende.