Sul sito montagnetta.com le foto dell'area occupata dal festival diessino. Non servono commenti: l'area è devastata.
I DS avevano affermato che ci avrebbero consegnato il parco meglio di prima e avrebbero anche risanato l'area terzaghi (attigua ai pratoni), dobbiamo ritenere fossero promesse da marinario. In questi giorni abbiamo scritto loro lettere che non hanno trovato riscontro proprio su questo argomento.
Ora vogliamo sapere se la commissione comunale preposta al controllo dell'area affittata ai DS ha quantificato i danni, se la cauzione versata dai DS è sufficiente a coprire questi danni e se Il Comune, nella persona del Vice Sindaco Decorato, intende usare questa cauzione. Se i danni fossero di entità superiore alla cauzione versata, noi faremo immediatamente ricorso alla Corte dei Conti contro il comune di Milano per cattiva gestione del denaro pubblico.
Attendiamo le risposte del Comune e intanto facciamo periziare i danni dal nostro esperto.
Attendiamo anche che il Consiglio Comunale mette all'ordine del giorno dei suoi lavori la mozione Massari che prevedeva che nei parchi pubblichi non dovessero più svolgersi manifestazioni. E' un impegno che si sono assunte in luglio tutte le forze politiche, ma che ora sembra essersi assopito.
Vedendo quanto è rimasto dei pratoni del Monte Stella auspichiamo che questa mozione sia posta in votazione immediatamente.
ma sì, forse han ragione visto che conosco la zona, ci vado a correre e solitamente è ben frequentata e gradevole, però quando le feste erano al Sempione sembrava che che certa gente al di là dell'ambientalismo preferisse fosse usato per drogarsi.
Carolina
Se i ds hanno preso impegni che li rispettino; se non li hanno presi se ne occupino comunque.
Detto questo l'edizione della festa di quest'anno è stata la migliore da parecchio tempo a questa parte. Nonostante il proliferare di spazi commerciali e ano(mali/nimi) sia stato proporzionale all'aumento dell'area a disposizione, il punto di sfogo sul verde per la folla normalmente assiepata tra cemento, calcestruzzo e catrame è stato un vero toccasana. Oltre a dare un'idea ai più ggiovani di che esperienza fosse la festa su tutta la montagnetta.
Indietro non si torna, ma mi rimane il dubbio che avevo già espresso da queste parti:
sicuri che tutela del verde, della tranquillità, della privacy e della libertà del singolo siano criteri assoluti da far prevalere sulle esigenze di socialità e condivisione? Perchè se si bada solo alle prime direi che Milano3 è il modello ideale a cui rifarsi, mentre una città degna di questo nome come Milano, dovrebbe aspirare a tornare, deve essere in grado di conciliare le due cose.
E non consegnare le occasioni di ritrovo a locali chiusi, centri commerciali, discoteche, stadi, fiere e via dicendo.
Certo si possono trovare soluzioni diverse e che preservino spazi come la montagnetta. Ma questo significa anche avere una disponibilità diversa ad affrontare l'argomento e a riconoscere che manifestazioni come le feste all'aperto non debbano necessariamente essere relegate in posti spiacevoli e/o degradati (sportello, lampugnano, parcheggi), quasi fosse una punizione. Se no, si ricade in una logica non dissimile a quelli che con ottime ragioni (dal loro punto di vista) non vogliono discariche o campi rom a due passi da casa.
è anche un problema di dimensione: un'area verde è in grado di tollerare senza danni molti meno visitatori di una cementata. una festa così grossa, che è intervenuta in modo tanto pesante sul parco (molti stand sul prato, di cui una parte piuttosto inutili persino dal punto di vista dell'investimento pubblicitario), non avrebbe dovuto essere accettata, perché ha creato al parco dei danni che non sarà facile ne rapido ripristinare. e vediamo se almeno rispetteranno gli impegni.
stesso discorso per la questione mobilità: sono stati estesi gli orari della metropolitana per permettere almeno ai milanesi di arrivare alla festa coi mezzi? quando l'aggregazione raggiunge queste dimensioni deve farsi carico degli effetti che ha sul territorio. e chi ha pagato tutti i vigili che giustamente tenevano le auto fuori dal quartiere?
giusta invece l'osservazione che una festa in cui si può stare nel verde è più gradevole di una sul cemento.
ma nel verde ci devono stare le persone, il minimo di stand e niente auto. altrimenti è solo una profanazione inutile.
quindi una soluzione onesta può essere usare un'area cementata per gli stand e il grosso del traffico, e a margine un'area verde di sfogo, con solo accesso pedonale.
HCE
Sono stato lì a fine agosto, nel periodo dei grandi temporali. Un grosso danno era stato fatto dalle decine di automobili che entravano dal lato del parco, della montagnetta e con le manovre riducevano il prato zuppo d'acqua a una pozzanghera di fango. Erano, credo, auto degli espositori e il loro accesso doveva essere limitato.