Non capisco perche` un sindaco, se di sinistra, non deve far rispettare l'ordine pubblico e tutelare la tranquillita` dei propri cittadini.
Ora non mi pare che Cofferati sia da paragonare a Gentilini (come invece molti hanno fatto e stanno facendo): un conto e` sparare insulti e dire cose insensate, un altro e` pretendere che non si faccia la pipi` negli androni, non si gettino le bottiglie vuote sui marciapiedi e cose del genere.....
Non so se i lavavetri hanno atteggiamenti aggressivi, anche perche` non abito a Bologna; resta il fatto che quando ci sono, effettivamente si crea confusione (se non pericolo).
Cofferati ha un punto fermo che sono i diritti. Intorno ad essi ruotano le sue azioni politiche (e sindacali, prima). La legalita' e' premessa perche' tutti abbiano diritti: nell'illegalita' "tollerata" il rischio e' che qualcuno non abbia diritti.
Puo' piacere o meno, ma sicuramente non e' una presa di posizione tanto per
E' ovvio che Cofferati non sia Gentilini e che quello su diritti e regole sia il suo leit-motiv. Non conoscendo Bologna e l'andazzo del suo mandato uno si limita ad osservare che di solito una linea questurina su problemi di ordine pubblico, specie se di poco rilievo, si accompagna a una carenza di impegno su fronti ben più importanti e rivela una rigidità che mal si concilia con il ruolo di risolutore e mediatore che spetta a un sindaco. Cioè in altre parole: se si inalbera per i lavavetri, figurati che combinerà su questioni più controverse e delicate.
Partendo dal principio che Cofferati non abbia contato palle, non mi pare che «azioni aggressive mirate anche a creare ostacolo o fastidio agli automobilisti» siano problemi "di poco rilievo".
Vabbè che non vado in macchina (manco ce l'ho) però «azioni aggressive mirate anche a creare ostacolo o fastidio agli automobilisti» è veramente la prima volta che lo sento. Tutto quello che si leggeva sui giornali locali era Sirio e la ZTL, non certo i lavavetri.
"creare ostacolo o fastidio agli automobilisti"
questo mi pare un buon punto di inizio per un serio programma di cambiamento strutturale.
cosa ci facciano le automobili in citta' rimane, piu' che un mistero, una violenza insopportabile.
invece di diminuire il numero di lavavetri si potrebbe aumentare quello dei riscio' a pedali(cooperative...). cosi' si crea lavoro, si danno servizi alternativi a chi e' anziano o senza una gamba e si permette a tutti di usare la bici senza paura delle auto. per non parlare di pm10, allergie, asma, tumori e qualita' della vita ridotta a zero.
quello che nell'italia dei ferraristi (razza immonda) e dei pipacoca agnelli e' un dogma da difendere o una rivoluzione da fare in germania e' semplice buongoverno: sbarramenti per le auto, velocita' massima 30 km/h nei quartieri residenziali, centri chiusi alle auto, ciclabili in tutte le strade e se non ci stanno si chiude la strada, non la ciclabile, posteggi scambiatori coperti per bici... etc etc etc...
Caro Tonii, è grazie ad individui della tua risma che, dopo alcuni anni di "utilizzo indifferente", sto riscoprendo un nuovo piacere di impiegare l'automobile (nonostante il costo del gasolio). Grazie! :D
Beh, no, la faccenda dei lavavetri mi sembra un pò una stronzata. Perchè alla fin fine sono d'accordo che spesso anche se dici di no il lavavetri ti lava lo stesso il parabrezza (in realtà te lo smerda), ma mi pare l'ultimo dei problemi da combattere. I loro connazionali che spacciano, rapinano e accoltellano vanno rispediti a casa con calci nel culo poderosi però insomma i lavavetri basta ringhiarci.
Insomma, se la gente non sa minacciare non è colpa di nessuno, un cazzo di lavavetri nella maggior parte dei casi è un disgraziato e basta. A Napoli c'erano "sciuscià" Italianissimi fino a qualche anno fà che facevano altrettanto. O vendevano fazzoletti. Quindi il lavavetri è una figura tra le più innocue a mio avviso.
A certi semafori può anche capitare di incontrare ragazzini giovanissimi sfruttati da qualche loro coglione di zingaraccio connazionale che li mena se non portano il dovuto o simili e in quel caso cazzo mi costa gli mollo due euri se li ho e fine. Se c'è uno scimmione che rompe e non ho spicci ringhio e fine. Non mi pare sto dramma, Cofferati si preoccupi di problemi più seri.
Io sono un individuo della risma di tonii e condivido in pieno il suo commento. Le strade delle nostre città sembrano ormai dei ring in cui gente stressata e affrettata si fa verde di bile e si scalda come il radiatore della propria auto. La tensione genera tensione, la violenza genera violenza - come sempre - e si vive tutti peggio (cioè di merda).
Tra l'altro Bologna è una città che ha la fortuna di giacere su un terreno pianeggiante, quindi a portata di pedale anche del ciclista piú pigro. Basta organizzarsi un minimo, ma proprio un minimo, per far fare un considerevole balzo in su alla qualità della vita di ognuno.
Circa la Germania, il discorso sarebbe piuttosto lungo e complesso: non è poi quel paradiso di organizzazione e civiltà che noi italiani ci figuriamo. E comunque la dote principale dei tedeschi non è tanto la PRECISIONE quanto la PRATICITA': proprio per questo il traffico di una città enorme e tentacolare come Berlino è ridicolo rispetto anche a quello di una media cittadina italiana di provincia.
"Bologna è una città che ha la fortuna di giacere su un terreno pianeggiante": in realtà secondo il presidente dell'Associazione Bottegai (ops, Commercianti) Bologna non è adatta alle biciclette come si vede dalla salita che si è costretti ad affrontare per andare dalla Stazione in Piazza. Giuro.
Concordo con Cofferati.
Elemosina solo ad anziani e impossibilitati al lavoro. Gli altri, che vadano a lavorare!
Con la quota del fondo nazionale per le politiche migratorie (D.lgs 286/98) sommata tra l'altro agli interventi Regionali nel settore dell'immigrazione la Regione Veneto finanzia la sua Unità di Progetto per la Sicurezza Pubblica e i Flussi Migratori (notare l'accoppiata dei problemi nel nome e l'ordine di priorità delle finalita!) che si occupa di:
Veneti nel Mondo(:-))): Programmazione interventi per rapporti con le collettività venete all’estero e per l’assistenza al rientro.
Sicurezza urbana e territoriale e polizia locale: Programmazione interventi in materia di sicurezza.
Immigrazione: Programmazione interventi per l’integrazione degli immigrati regolari.
Contro questa cultura neo NAZISTA (vedi leggi sui migranti e relativo accattonaggio della Germania hitleriana) sogno che il sindaco della mitica Bologna (mica di Catanzaro o di Treviso!) parta lancia in resta.
Mi sveglio al semaforo a respirare polveri sottili dentro una macchina che tra IVA, accise, bolli e tasse è per metà dello Stato e per il resto guadagno FIAT, ma che ho pagata tutta io (compresa la FIAT con i contrubuti statali).
D'improvviso un pakistano sorride sornione dall'altra parte del parabrezza lavato, gli allungo un euro e quando riparto mi rendo conto che il suo sguardo diceva: "Poveraccio!".
Viva Cofferati terrore dei lavavetri e dei neo comunisti.
P.S.
Perchè Cofferati non è diventato il nuovo lesder della sinistra italiana?
Propongo tre ipotesi:
1) Si è trovato a capo di un "movimento" con cui non aveva niente da spartire.
2) E' più da esportazione di D'Alema.
3) Nun c'ha er fisico!
non frequento più questo blog... e mi rendo conto di fare bene. Su queste pagine che dovrebbero essere "DI SINISTRA" non esiste chi si disturba per dire che:
1) dietro un lavavetri c'è un uomo (a volte anche una donna e troppo spesso bambini) che alla fine della giornata, dopo qualche euro racimolato (esentasse, per carità...) e molti insulti ricevuti, andrà a dormire in una baracca di fogli di zinco o di cartone, con tutto il carico di angoscia che si può portare a "letto" un diseredato, lontano dalla sua terra, che si è lasciato dietro situazioni che difficilmente, dall'interno delle nostre macchine puzzolenti, riusciamo a percepire;
2) sulla poltrona del sindaco di bologna è seduto un signore distinto, che legge tex, che cura la barba, che ha guidato la più importante confederazione sindacale d'italia, che certamente è libero dal bisogno, che ha già avuto atteggiamenti simili (ricordo il racconto tragicomico di Genna sulla vicenda di un venditore di mimose), che è abbastanza intelligente da capire da sè che l'automobilista infastidito vota e l'immigrato scuro di pelle no, che è parte importante di quella classe dirigente che si dovrebbe prendere l'incarico di eliminare quelle condizioni penose in cui l'immigrato lavavetri si trova, che dovrebbe attivarsi perché i disposti degli articoli 3 (È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese), 4 (La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto) e 2 (La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale) della Costituzione siano finalmente applicati (certamente lui può farlo più di me) in modo che, una volta che il pachistano arriva in italia perché nella terra da cui proviene non ha neanche gli occhi per piangere, non sia costretto a fare il lavavetri.
LAVORARE MENO, LAVORARE TUTTI!
a me quest'uscita di Cofferati è piaciuta poco. OK le misure di "civiltà", un napoletano probabilmente (anzi uno me l'ha detto) farebbe a meno di lavavetri e altri fenomeni assortiti, però quella è Bologna, Pocket Coffy è Pocket Coffy e un approccio alle cause del disagio sociale poteva pure abbozzarlo. Anche perché poi diamine, uno al limite sgomma e ciao.
Carolina