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«Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare» (Francesco Guccini)
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Alberto Biraghi
Bisio-Pennac: un'accoppiata vincente
Claudio Bisio torna a teatro con un altro pezzo di Pennac,
Grazie, in cui il papà del più popolare "capro espiatorio" del mondo riflette con brillante amarezza sul concetto di “gratitudine”. Il monologo ha per protagonista uno scrittore che deve ringraziare dopo aver ricevuto un premio letterario. La situazione dà a Pennac l'occasione per riflettere sui luoghi comuni che ruotano attorno al "genere ringraziamento", in un racconto a volte esilarante, a volte intrigante, a tratti delirante, sugli eventi della sua vita che l'hanno portato a trovarsi in quella situazione.
Il pezzo è valido, equilibrato, scorrevole, apprezzabile anche da chi non riesce a collocarsi nell'esercito di pennac-entusiasti. Ma quello che fa di questa ora e mezzo una vera delizia è lo straordinario Claudio Bisio, un attore che sul palcoscenico si trasforma come vuole, riiesce a fare di tutto e di più, non ha un'esitazione, non perde una battuta, non lascia mai calare la tensione. Eccellente la regia, che coglie di sorpresa o spettatore con un inizio formidabile che viene poi ripreso da Bisio nel generoso bis finale. Si riconferma, dopo l'ottimo
Monsieur Malaussène, l'abbinamento perfetto Bisio-pennac. Da vedere assolutamente.
12.10.05 01:09 - sezione
teatro