Elogio del lavavetri
di Roberto Roscani
Avete presente i taxisti di New York nei film americani? Quegli strani personaggi che non parlano una parola di inglese e che non conoscono neppure una strada della città? Un tempo parlavano russo, poi pakistano, adesso magari urdu la lingua dei montanari kashmiri e delle alte valli indiane. Ecco, i lavavetri sono i nostri taxisti. I primi li abbiamo visti negli anni ottanta. Parlavano polacco, come il papa appena sbarcato a Roma. Per molti erano il primo incontro con un extracomunitario, parola che prima d’allora non aveva alcun significato. I polacchi portavano magliette a strisce e inventarono un «mestiere» che non esisteva. Chissà chi sarà stato il primo, certo fu una invenzione - anche economica - degna di un Nobel. Ora a Bologna i lavavetri diventano un nuovo piccolo casus belli, un altro motivo di discussione a sinistra. Il sindaco Cofferati ha detto di essere preoccupato e ha annunciato una più stretta sorveglianza ai semafori contro episodi di «aggressività» che potrebbero fomentare sentimenti razzisti e xenofobi tra i cittadini. Son passati tanti anni da quei polacchi agli incroci. Son passate tante genti. I maghrebini, i rumeni, gli albanesi, i rom, adesso - almeno a Bologna - ci sono i pakistani, ultimi arrivati dell’inarrestabile migrazione dal mondo povero. Le nazionalità cambiano - come a New York - perché appena una comunità fa un passo in avanti nella scala sociale, appena smettono di essere gli «ultimi arrivati» una nuova comunità ne prende il posto. In fondo gli italiani hanno conosciuto qualcosa di questi nuovi abitanti d’Italia proprio in quei trenta secondi al semaforo rosso. Le insistenze, qualche volta i sorrisi, le mani tese, le parole di lingue sconosciute, l’italiano storpiato, sì, anche le richieste pressanti e i tentativi di imporre una lavata per imporre un po’ di elemosina. C’è da capirla la preoccupazione di Cofferati che teme nuovo razzismo. Ma in fondo chi odia davvero i lavavetri? Si può odiare per mezzo euro o per un parabrezza più sporcato che pulito? E se sì, che uomini siamo?
Il punto non è "odiare per mezzo euro", è che la settimana scorsa per non prendere sotto un lavavetri mi hanno tamponato. E poi, a chi non è successo di vedersi insozzare i vetri da questi lava-tivi o venirne aggrediti? Sono delinquenti. Punto.
Quanta gente conosciamo che offrono prestazioni lavorative senza essere ingaggiati (magari dando fastidio mentre gli altri fanno il loro lavoro) e poi pretendendono di essere pagatu, diventando violenti in caso di rifiuto... etc.etc...
Io conosco solo i lavavetri.
Mai pagare un lavavetro.
Mai rispondere a un viggiano.
amico caro,
per me il delinquente sei tu
tu che occupi la strada di noi altri umani con il tuo ingombrante mezzo
tu che chiami delinquente un uomo al limite della sopravvivenza
sei l'unico vero barbaro che conosca
ma senza il coraggio fisico di chi attraversa un deserto per venirti a lavare il vetro
Al presente sono troppo pochi. Dovrebbero presidiare ogni semaforo. Idem per i posteggiatori abusivi.
Proteggiamoli,voteranno a sinistra!
Cari fratelli della sinistra unita, la festa è finita: da adesso in poi dovremo misurarci con i compagni cinesi che lavorano 48 ore alla settimana,vanno in bicicletta per un corrispettivo di 200€uro al mese! I blabla non servono,quello che conta è il mercato! Due auto per famiglia,telefonini ai figli di otto anni,venti kilometri di coda sulle autostrade NON TORNERANNO.
Vedremo sorgere il sol dell'Avvenir:TUTTI nudi al traguardo.
tonino: sei rimasto un po' in dietro. in cina di bici ne sono rimaste proprio pochine. il traffico di auto private non ha nulla da invidiare a mestre e le bici elettriche sono piu' di quante tu possa contare in una vita. e gli stipendi delle segretarie cinesi bilingui di shanghai e' decisamente superiore al mio stipendio. e le infrastrutture portuali fanno sembrare genova un brutto giochino della lego.
data la superiorita' dell'efficienza e della precisione cinese, della lucida e cinica lungimiranza della loro classe dirigente, e' ovvio che economicamente superi l'europa (che per un breve periodo ha dominato il mondo grazie all'uso indiscriminato della forza). il vero problema non e' economico, ma ambientale. semplicemente la terra non puo' reggere il peso. tutto qui.
Cari compagni: siamo vissuti per cinquant'anni al di sopra delle nostre reali possiblità.ORA LA FESTA E' FINITA. Chi ha avuto: (pensioni a 40ANNI vita natural durante dopo 15 anni di servizio,
assunzioni clientelari nei carrozzoni statali,forestali calabresi,pensioni coltiv.diretti ecc)
Chi non ha avuto dovrà misurarsi con l'economia di mercato: prima di crepare di fame voglio vedere se i nostri terroni campani piegheranno la schiena a raccogliere i pomodori.dire che sono lavori che non vogliono più fare...........allegria! Votiamo l'Unione!
Cari amici,
lavoro da circa cinquanta anni (nel 2006) per la precisione nè ho sessantotto, non ho mai diviso gli uomini, in uomini di destra o di sinistra, c'è del buono da ambo le parti. Quello che ho capito e che mio figlio, oggi, ha meno diritti nel mondo del lavoro di quanti ne avessi io nel lontano 1956. E questo grazie a personaggi di destra, sinistra e centro. Ci mancava solo bellachioma...