Confermo la mia posizione: meglio Prodi che proni!
Ma Fassino ci fa o ci è? Cioé un elettore di sinistra normodotato (non un genio, ma nemmeno un pirla) un'uscita del genere non se l'aspetterebbe proprio.
Viva i girotondi, la cavallina, nascondino e manué-zozzò.
Non sono anti-girotondino, ci tengo a premetterlo, ma in questi movimenti non ripongo alcuna fiducia. Insomma, si tratta della stessa gente che quando la sinistra snaturava se stessa nel quinquennio 1996-2001 non diceva una parola, era prona alle performances retoriche di Max D'Alema e riteneva il pessimo governo ulivista il migliore possibile. Poi arrivò Berlusconi e improvvisamente si svegliarono tutte le intelligenze critiche improvvisamente sparite. Lo stesso Moretti (che pure apprezzo molto) limitò la sua critica alla sinistra alle battutine sciocche di "Aprile", per passare al silenzio assoluto mentre nel centrosinistra arrivava Cossiga (ma ci rendiamo conto?) e Mastella (mi viene il vomito, perchè sono delle sue parti e lo conosco bene, è un Berlusconi in carta copiativa). E non dimentichiamo la vergogna-Kosovo, una guerra che grida vendetta, uno scandalo di cui i Ds portano tutte, e dico tutte, le responsabilità.
E' inutile pretendere che la gente si riversi nelle piazze se i partiti sono diventati quello che sono diventati: enti di gestione del potere locale secondo i più spregiudicati metodi mutuati dalla vecchia Dc. Quello che tu chiedi, la rivolta nazionale, non possono farlo, perchè le segreterie pullulano d'incapaci. E non è mandando a casa gli attuali leader che si risolve il problema, basta vedere chi sono i rappresentanti della Sinistra Giovanile per capire che non c'è futuro. In questo senso, la teoria fondata sul "ricatto antiberlusconiano" (votate chunque purchè non sia il Nano) ha prodotto danni irreversibili in parte, non tutta, della sinistra. Un giorno Berlusconi non ci sarà più, e questi cosa faranno? Niente, perchè non si sono preoccupati di rinnovarsi culturalmente. In questa chiave i girotondini hanno senz'altro suonato la sveglia, ma poi si sono arenati in discussioni sterili e divisioni tipiche di quelle stesse strutture che hanno accusato di essere sorde alle istanze di rinnovamento presenti nella società. Hanno perso la loro "spinta propulsiva" come diceva uno che di politica ne capiva tantissimo, non sono credibili, sono rimaste elites isolate che al di fuori delle leggi vergogna non hanno saputo proporre nessuna reale alternativa. Perciò Berty sta avendo un buon successo, è riuscito ad impostare la propria candidatura tenendo ben presenti le nefandezze di questa maggioranza (anche se sulla giustizia è effettivamente troppo timido), ma ragionando molto sulla "pars costruens". Il suo programma è chiarissimo e se riuscirà, come credo, ad inserire i punti principali tra le priorità, qualcosa potrebbe iniziare a cambiare. E non è il caso di strapparsi i capelli sulla legge elettorale: con argomentazioni serie, nette, prive di tentennamenti si vince tranquillamente. Ma sono in pochi ad averlo capito.
Uhm, a proposito di Mastella, sono rimasto di sasso nel vedere che, nel variopinto carosello di cartelli stradali che il suddetto ha scelto per caratterizzare la propria campagna elettorale (?) per le Primarie (???), spicca un bel cartellone di "divieto di svolta a sinistra".
Ma perché una sinistra già in crisi d'identità decide di darsi la zappa sui piedi, attaccando al carrozzone un DC 100% come Mastella, con il patetico intento di recuperare una manciata di voti moderati? Perché, perché, perché!
Uno che pubblicamente dice di temere la "deriva a sinistra" di Prodi, nel momento in cui ha osato parlare dei PACS? A che ci serve, Mastella, meglio Mastelloni! Eh, my god, per fermare un Brancaleone si chiama un Don Chisciotte...