Berty sarà anche radical-snob (anche se il clichè è decisamente ususrato...), ma ha le idee chiare. Chi si riconosce nelle tradizioni della sinistra deve votarlo, bisogna dare un segnale a questa società malata che la forza di certi simboli può incidere ancora in modo decisivo. Intendiamoci, Rifondazione è un partito e come tutti i partiti è popolato da mezze figure in cerca di visibilità e notorietà. Forse neanche il segretario fa eccezione, ma nessuno può negare che abbia avuto la capacità di tenere la barra ferma in anni difficili come questi. Francamente, è molto più credibile degli altri quando parla di guerra, precarietà, tasse e migranti perchè sono tematiche da anni al centro della sua proposta politica. Oggi abbiamo la possibilità di dimostrare che la società italiana è sensibile a questi problemi.
francamente credo che a questo punto una decina d'anni di dittatura fascista non ci farebbero male, ci aiuterebbe a recuperare tante cose che abbiamo perso per strada.
non e' possibile che l'unica alternativa al peggio del peggio dell'italia (palazzinari, arricchiti, boiardi di partito, fascisti, piduisti, mafiosi) sia un gruppetto sparuto di tecnocrati, economisti, professoruncoli, sindacalisti piccini piccio' e tristi e grigi e ottusi funzionari di partito.
la sinistra non e' scalfarotto, che sia un signore onesto non lo metto in dubbio, che abbia le idee chiare nemmeno, ma definire il suo programma "di sinistra" e' un'anomalia tutta italiana.
e' un programma liberlademocratico attento al welfare, ecco cos'e', c'entra un cazzo con la "sinistra".
un'unica annotazione a margine, mi scusi la comunita' GLBTQ, ma 'sti gran cazzi che un politico sia omosessuale o meno, deve amministrare per bene, cosa faccia nel suo privato sono affari suoi, no?
trovo di pessimo gusto sbandierare la propria identita' sessuale, come fece cecchi paone, l'identita' sessuale non e' garanzia di onesta' ne' tantomeno di rispetto delle istituzioni democratiche.
berja, anche io vorrei uno Zapatero, ma come dicevo ieri sera in una interessante discussione a casa (reale) Haramlik (la quale sosteneva che l'unica soluzione per uscire dal cialtronismo italiano è una bella catastrofe) sono convinto che uno Zapatero in Italia non possa saltare fuori. E se saltasse fuori, avrebbe tali e tante opposizioni più o meno occulte da non riuscire neanche a entrare in consiglio di zona, altro che Palazzo Chigi. Ergo, ritengo che l'unico modo per superare l'empasse politico e culturale (che vanno di pario passo) del nostro Paese (ammesso di volerlo fare, io sì, ma approvo la scelta di vivere da resistenti) stia nello scardinare un sistema politico infestato da mediocri che nella vita non hanno fatto altro che tramare e maneggiare per restare dentro al sistema stesso (cfr la mia intolleranza a D'Alema, che di quel sistema è l'esempio più eclatante e inquietante). Non credo di poter vedere un governo di vera sinistra, ma spero almeno di riuscire a vedere un governo di persone per bene, che vadano in Parlamento a portare le loro idee, quali che siano, disposte metterle in gioco lealmente di fronte al paese. In questo senso Ivan Scalfarotto è una boccata d'aria pura. Lo è anche se condivido i tuoi aggettivi sulla sua idea politica.
Quanto all'omosessualità, è chiaro che uno in camera sua dovrebbe fare il cazzo che vuole. ma è altrettanto chiaro che non siamo in un Paese normale, ma in itaglia, dove il segretario dei DS si sente in dovere di affidare la "questione privata" della sua religiosità a una cronista della Rai. Un Paese di baciapile viscidi, in cui si accetta che un pretone qualsiasi metta lingua su cazzi di competenza del governo senza che a nessuno passi per la testa di mandarlo a farsi fottere. Un paese in cui chi è omosessuale è considerato da molti (per ignoranza, malafede o pura follia) un "malato da curare". In questo senso, la serena dichiarazione di omosessualità di Ivan diventa un gesto politico forte, dirompente. E' un modo elegante per mandare Ruini dove merita. Ed è anche per questo che io sarò felice se Ivan riuscirà a sedersi in Parlamento. Vorrà comunque dire che sarà rimasto fuori uno Sgarbi o qualche altro losco figuro pronto a cambiare gabbana per tenersi la sedia, cosa che Ivan non farà. In questo Paese di cialtroni, è già un valore assoluto.
Uhm...ampiamente condivisa, la candidatura Scalfarotto, constato (lol).
sono d'accordo con berja, tranne sulla dittatura fascista, perchè in questo paese del cavolo fritto c'è un sacco di gente che non ha mai votato a destra, che ha sempre pagato le tasse, che ha sempre cercato di mantenere alta una certa etica e che proprio non ne può più di quel che sta accadendo, precipitare ancora più in basso non aiuterebbe nessuno. scalfarotto, con tutto il rispetto, ha che mi sa di dilettante, uno non si improvvisa leader di un'opposizione che bisogno di idee, di razionalità e di coerenza. Ci vuole qualcuno un po' navigato, uno un po' abituato a reggere i colpi bassi. Perchè quel che toccherà al futuro leader di una ipotetica sinistra sarà uno schivare sciabole volanti, scalfarotto non mi ce lo vedo tanto. E poi, quel che trovo ripugnante in questa soi disante "sinistra" è il ripiegamento verso la chiesa: quando bertinott6i si è detto anche lui non-più ateao mi è preso un colpo. possibile che l'illuminismo voltairiano sia così in disuso? possibile che non ci sia un politico uno che abbia il coraggio di dire quel che ha scritto Giorello nel sul pamphlettino "di nessuna chiesa"? scafarotto non ha abbastanza argomenti per reggere ai colpi di dogmatismi rattrappiti e armati. Qui si tratta di ricominciare a dire le cose come stanno, di esssere forti dialetticamente e di saper puntare in alto. sogno un utopista realista, aggrappato all'equilibrio tra sogno e realtà come leader, ma sogno invano, temo.
Proprio perché le primarie servono a definire i rapporti di forza credo che una forte convergenza su Prodi sia positiva, poiché è evidente che sia l'unico a poter mandare a casa berlusconi. Lo pensano anche quelli di destra stanchi di questa manica di malfattori.
Apprezzo comunque l'idea programmatica di Scalfarotto, ma soprattutto il suo impegno. Non credo si possa parlare di "tecnocrati, economisti, professoruncoli", ma di gente civile, perbene, preparata, che svolge il proprio lavoro con competenza, serietà e dedizione (oggi come oggi non mi pare poco). Perché non auspicare la crescita, se non l'avvento, di una nuova (vera, questa volta) generazione di politici?
Se è vero che le proiezioni danno Prodi solo fra il 50 e il 60%, se fossi in lui non dormirei sonni tranquilli. Non so se ora hanno cambiato le regole delle primarie, ma l'ultima volta che ho controllato erano organizzate a doppio turno: se un candidato non prende la maggioranza assoluta, si va al ballottaggio. E siccome al primo turno c'è *moltissima* gente che voterà Prodi soltanto perché non vuole disperdere i voti, in caso di ballottaggio tutta questa gente prenderebbe coraggio e voterebbe per l'altro candidato.
Scommetto una pizza che se Prodi non prenderà la maggioranza assoluta al primo turno (anche se credo che la prenderà, e con ben più del 60% dei voti), perderà le primarie.
Ma che farlocche! Voglio bene a Scalfarotto, ma "cornuti e mazziati" dobbiamo essere? Un'occasione di partecipare e non solo di votare (pure nel fascismo si votava, in termini proprio terra terra l'azione di votare si compiva) dobbiamo chiamarla "farlocca"? Farlocco sarà Mastella.
Carolina
Larry, le primarie non sono *mai* state a doppio turno...
francamente credo che a questo punto una decina d'anni di dittatura fascista non ci farebbero male, ci aiuterebbe a recuperare tante cose che abbiamo perso per strada.
d'altronde. da uno che si fa chiamare berja che possiamo aspettarci?
Appoggio Alberto: queste primarie sono state totalmente, assolutamente, puramente farlocche: un contarsi le banane in tasca per vedere chi conterà di più alle politiche.
Una festa carina dove all'elettorato di sinistra, noi "zitti e votate", viene regalato un biscottino di partecipazione così, tanto per ricordarci che esistiamo.
Del resto, mentre loro masticavano pane e cicoria, noi siamo stati cinque anni a succhiarci Berlusconi. Non so mica chi è stato peggio, eh.
Pensavo che almeno "da noi" la pluralità di idee fosse ancora un valore, ma - ascoltando lo "gne gne gne" dei Prodiani e - in sottordine - di tutti coloro che ancora oggi si scoprono orgogliosamente e disciplinatamente fedeli alla linea, rispolverando perfino termini come "velleitario" per marchiare chi esce dal sentiero, mi rendo conto che evidentemente non sono più di sinistra, o magari non lo sono mai stato, che ne so...
Ovviamente le primarie sono "farlocche" quando il vostro candidato arriva ultimo (o penultimo, sono curioso dei risultati finali) mentre chissà i peana nell'improbabile caso contrario... Velleitari siete, certo, ma soprattutto in completo scollegamento col paese reale.
"gne gne gne", appunto.
Di velleitario me lo prendo dagli anni '80, da quelli che "la politica è una cosa seria e va lasciata fare a chi sa". Ormai è quasi un complimento :-)
Del resto, adesso a rappresentarci abbiamo:
Un giovane 66enne pacioso curato di campagna in cui ormai crediamo solo noi (il resto d'Europa non ci casca più).
Il candidato premier (perdente) delle politiche 2001.
Il segretario DS (perdente anche lui alle politiche 2001).
Il segretario di RC responsabile della caduta del governo del curato di cui sopra, primo governo di csx della storia d'itaglia.
Che dire, compagni... avanti così, mi raccomando, fedeli alla linea.
Alessio, rifiuto il metodo calcistico per discutere di questo evento. E siccome siamo nel campo delle opinioni, rifiuto pure tutti gli aggettivi. Il mio pensiero sulle primarie l'ho detto prima e lo confermo: nate come un metodo per misurare le forze politiche in campo, quindi predefinire le spartizioni, sono state valorizzate da presenze esterne (ebbene sì, ci metto pure gli sciammannati noglobal).
Che poi il candidato che io ho votato abbia preso meno delle (mie) speranze (ché per Ivan sarebbe stato un sogno battere almeno un candidato dei partiti) è un dettaglio, parecchio marginale. Scalfarotto sapeva che non sarebbe stata una scalata facile, immagino che non si farà demotivare dal primo ostacolo.
Ora speriamo che i soliti noti non riescano col tempo a sabotare anche questa rendita, così come fatto con le amministrative. Mastella ci sta già provando.
"Rifiuto il metodo calcistico per discutere di questo evento": mi sembra che la tifoseria sia stata messa in campo anche su questo sito da altri. Ora naturalmente il risultato di voti di Scalfacoso è "un dettaglio".
Ma Scalfarotto non deve assolutamente gettare la spugna. Le primarie potevano giusto servire per "stabilire un contatto".
I contatti sono stati oltre 200.000, ora bisogna costruirci sopra.
Il numero 200.000 a cosa si riferisce?
ho ascoltato con attenzione scalfarotto a onemoreblog e me ne sono fatta una opinione assai lusighiera. che poi abbia preso pochi voti, a me, non fa molto effetto, anzi, mi da' la misura di come sia facile falsare la formazione del consenso in italia e mi mostra quanto ancora si debba fare per la democrazia. anche io vorrei esortarlo ad insistere, per il bene del nostro paese, ma sperando non me ne voglia, non nascondo che ho votato prodi e l'ho fatto con piena coscienza e convinzione. non leggete i miei posts e sputatemi addosso, ma occhi aperti ai veleni che la destra sta cercando di iniettare in tutti i modi ed al fatto che la mafia ha votato anche lei e l'ha fatto a locri.
*Il numero 200.000 a cosa si riferisce?*
Ad un mio evidente errore di calcolo, di virgola per la precisione.
La "stecca" del lunedì mattina!
Come minimo da dimissioni dalla carica di direttore amministrativo. :-(
Alberto, forse non mi sono spiegata bene: io sarò contentissima se Scalfarotto arriverà a sedere in parlamento, e quasi sicuramente appoggerò gran parte delle sue iniziative (non tutte, a quanto leggo sul programma enunciato nel suo sito). Solo che non lo considero credibile come voce della sinistra, e tanto meno come suo potenziale leadre. Tutto qui.
saluti
Lisa
Lisa, neanche io ho mai considerato Ivan un potenziale leader. In compenso lo ritengo una persona che porta con sé valori che condivido, poi uno se li etichetta come gli pare. In fondo condivido (ben sapendo di non essere in gran compagnia) anche la battaglia per la legalità di Di Pietro, tanto da essere felice che uno come lui sieda in Parlamento.
Per dirla in altre parole: in questo momento è priooritario un Parlamento popolato da persone per bene, rispettose della democrazia e degli elettori, disposte al dialogo e al confronto. Con un parlamento senza bondi, schifani, calderoli e cicchitti si potrebbe ricominciare a discutere di politica.
Ma che ragionamento è? Se si presenta alle primarie dell'Unione si candida come leader, magari non per vincerle in senso stretto ma certo per rappresentare un'alternativa o un progetto politico complessivo.
Queste non erano elezioni per il Parlamento: se Scalfarotto si presentasse alle elezioni per la circoscrizione Estero-Europa (che avremo dal prossimo giro) e io abitassi ancora a Cipro probabilmente l'avrei votato con piacere perché onesto, adatto a quel ruolo e in linea con la sua esperienza. Candidarsi alle primarie per il leader dell'Unione, ruolo né alla sua altezza né alla sua portata, significa solamente utilizzare la portata mediatica dell'avvenimento per fare promozione della propria figura, in pratica l'opposto della "serietà politica" che si cerca di vendere.
In queste primarie si vede chiaramente che c'erano 5 leader nei rispettivi partiti o gruppi d'ascolto, grandi o piccolini, e due candidati folkloristici che hanno cavalcato l'elezione per i loro scopi di visibilità, Panzino e Scalfarotto.