Lettera aperta ai partiti dell'Unione e alle associazioni riunite nel Cantiere
L'approssimarsi della decisione che potrebbe portare il centro sinistra ad elezioni primarie per la scelta del proprio candidato Sindaco mi spinge a portare alla vostra attenzione alcune proposte. Tali proposte sono orientate a valorizzare il più possibile un istituto di democrazia partecipativa in cui l'elettorato milanese dell'Unione ha dimostrato di credere.
Istituzionalizzazione delle primarie cittadine.
Penso che l'Unione debba impegnarsi a fare diventare Milano la prima città italiana - come è stata la Toscana a livello regionale - ad adottare una delibera comunale che favorisca il ricorso a tale istituto da parte di entrambe le coalizioni politiche
Tale impegno dimostrerebbe la volontà di considerare le primarie non come un episodio contingente, ma come un primo passo in grado di fare diventare Milano capitale italiana della democrazia partecipativa.
Primarie competitive, aperte e rappresentative.
Ritengo che la nostra coalizione debba adottare - mutuando il recente modello nazionale - primarie aperte e competitive, cioè non limitate ad un solo candidato, ma aperte alle candidature dei cittadini che siano in grado di depositare un numero congruo di firme. Ritengo che tale numero possa essere anche superiore al numero di sottoscrizioni attualmente previste dalla legge per la presentazione di liste comunali e candidati Sindaci (da 1000 a 1500).
La scelta di un numero di firme più elevato (ad esempio 2500), valorizzerebbe infatti l'istituto delle primarie cittadine attraverso una maggiore rappresentatività dei candidati che vi partecipano.
Promozione territoriale delle primarie e numero di seggi,
Ritengo opportuno che la coalizione e i candidati si impegnino reciprocamente a promuovere e partecipare a confronti in tutte le nove zone di Milano, offrendo al maggior numero di cittadini la possibilità di confrontarsi con i candidati anche in relazione alle problematiche del proprio territorio. Ciò potrebbe consentire un'elevata partecipazione al voto, da favorire anche con un numero totale di seggi superiore a quanto stabilito per le primarie nazionali
Promozione delle primarie tra i cittadini stranieri.
Ritenendo scontato che le primarie milanesi debbano essere aperte - mutuando il modello nazionale - al voto di cittadini stranieri residenti a Milano da almeno tre anni, ritengo tuttavia necessario che la coalizione e i candidati si impegnino a promuovere fortemente le primarie presso tali cittadini, anche organizzando un grande evento in cui possano partecipare le comunità straniere. A tal riguardo potrebbe essere opportuno aumentare in modo consistente il numero di seggi in cui consentire il voto ai cittadini stranieri.
Data delle primarie cittadine.
Con riferimento alle diverse attività di preparazione e promozione sopra descritte, e in considerazione della grande spinta motivazionale che potrebbe essere generata da primarie municipali fortemente partecipate, sono infine a suggerire di collocare la scadenza di tale consultazione nel periodo immediatamente precedente all'inizio campagna elettorale per elezione politiche (fissate per il 9 aprile): ad esempio nella prima metà di febbraio.
Tale vicinanza con la campagna elettorale per le elezioni politiche potrebbe avere il significato di dimostrare che il centro sinistra milanese risponde allo scippo del centro - destra, perpetrato con la recente legge che elimina le preferenze ai candidati, con uno straordinario coinvolgimento dei cittadini nella scelta del proprio candidato Sindaco.
Augurandomi di avere fornito un contributo utile alle vostre riflessioni e decisioni, Vi invio cordiali saluti.
Davide Corritore