Gli house organ del Cavalier Cazzata ci avevano bombardato: è un attacco, una campagna d'odio, quanto livore, siamo al golpe.
Ora una sentenza afferma chiaramente che Travaglio non ha diffamato.
In qualunque paese dignitoso ci si chiederebbe:
ALLORA, PRESIDENTE,
DOVE HA PRESO I SOLDI?
invece in Italia di questa notizia non si parla.
MARCO, NON MOLLARE !!!
20 Ottobre 2005
Luttazzi e Travaglio, paga il Cavaliere
Toni Jop
Ve la ricordate la puntata di Satyricon che costò la libertà di espressione agli italiani e quella di calpestare le scene Rai a Travaglio, Daniele Luttazzi e Freccero? Da quella serata tv, in cui si dissero delle cose su Berlusconi, i suoi soldi, la mafia e favori di governo, originò una montagna di querele e una raffica di pogrom i cui esiti hanno avvelenato la vita di questo paese. Berlusconi diceva che Satyricon lo aveva danneggiato, aveva danneggiato i suoi uomini e per questo chiedeva 20 miliardi di vecchie lire a titolo di risarcimento. Il tribunale di Roma ha deciso che nessuno gli deve nulla. Semmai, è lui che deve pagare 100mila euro agli avvocati di chi si è difeso.
È la pioggia che va. Ma allora? E tutta la sua rabbia contro quell’impertinente di Travaglio che si permetteva di prendere diligentemente nota di tutto ciò che riguardava l’ascesa del padrone della Fininvest e di raccontarlo davanti alle telecamere della tv pubblica? Azione legittima, circostanze non false. La motivazione della sentenza non è ancora stata partorita ma... che si dice di Daniele Luttazzi e della sua insopportabile malizia senza misericordia verso l’uomo più potente d’Italia? E quel fremente Freccero, allora direttore di Raidue, che non aveva saputo abbassare i toni, moderare il linguaggio, capire ciò che ogni buon dirigente avrebbe dovuto capire in una situazione come quella, e cioè che «chi te lo fa fare» di provocare il doppiopetto più cingolato del paese se ci tieni al posto di lavoro?
Berlusconi avrà modo di lamentarsi col suo stile da Don Camillo che è circondato dai comunisti eccetera, che i magistrati sono tutti comunisti, che Travaglio è comunista.
È bello ridere. Lo facemmo anche allora, quando sugli schermi tv comparve la figura ossuta di Daniele Luttazzi, pronto a disegnare i suoi mondi paradossali con guizzi di intelligenza acuminata come un ghiacciolo quando affonda l’attenzione nelle dinamiche del potere. E si sapeva che sarebbe successo qualche cosa, quella sera su Raidue. Perché era atteso il giovane autore di un libro su Berlusconi, pagine dedicate all’analisi documentata sull’origine delle sue fortune. «Benvenuto Marco Travaglio», disse più o meno Luttazzi e fu l’inizio della fine.
Travaglio, giornalista-non-comunista-ma-giornalista, parlò. Smettemmo di ridere ma lui non commise alcun errore di merito, solo uno, ma grosso, di circostanza, di ambiente: era vero che si era limitato a mettere insieme dati, elementi processuali, situazioni documentate, e questo poteva essere giudicato niente più che irritante ma lo aveva fatto nel luogo sbagliato, in Rai. Difficile chiedere a un magistrato di tener conto della gravità del fatto che la verità non era stata pronunciata in teatro, dove sarebbe stata tollerata, ma in uno studio televisivo.
Berlusconi, comunisti o no, querelò: Marco Travaglio, Daniele Luttazzi, Carlo Freccero e Bibi Ballandi (il produttore) accusandoli di averlo diffamato e danneggiato. Mentre dava mandato ai suoi legali, pensava: se aspetto gli esiti del processo sono fritto, la Rai è mia e in casa mia faccio quello che voglio, ospito solo chi voglio.
Così fece sapere ai suoi uomini che gente come quella che aveva querelato non meritava la tv, tutta la tv e d’incanto quel gruppetto di «presuntuosi» fu messo fuori dalla porta. Nessun ordine, solo un moderato desiderio del capo e l’ordine fu ristabilito: miracoli del potere. Chi non ricorda quella scena che appartiene di diritto alla storia della gestazione della democrazia di questo paese, può rinfrescarsi la memoria andando a vedere Viva Zapatero, quel bel film che Sabina Guzzanti ha diretto e interpretato a dispetto di molti. Rivedrete quell’«osso» di Luttazzi e quel «galletto» di Travaglio. Ci siete anche voi, dentro fino al collo, ma non vi si vede.
L'Unità 20 ottobre 2005
p.s.
è una bella soddisfazione per tutta la società civile, Travaglio non racconta "balle comuniste" e la gente ora lo sa.
certo, non aspettatevi che la tv vi informi su questo, anzi, diffondete se potete...
Gioia, Gaudio e Tripudio !!
Spieghiamolo solo a Bertinotti!
Carolina
A Bertinotti non piace Travaglio, ma a parte la battuta sull'orticaria non ha mai avuto nei suoi confronti i toni vergognosi e astiosi di "sinistri" come Caldarola e Polito. Anche perchè tanti elettori del Prc stimano e apprezzano questo giornalista che, non dimentichiamolo, culturalmente è comunque uomo di destra. In un paese civile sarebbe senz'altro più vicino alle posizioni dei conservatori, ferma restando la sua equanimità di giudizio. Ma nella Repubblica di Silvio Banana s'è capovolto tutto, e ora i fascio-nazionalisti di An votano lo smembramento del Paese, insultano i giudici e sono alleati con craxiani e comunisti falliti...
marco Travaglio è un sincero e rispettabile liberale, giornalista vero, l'ultimo rimasto forse, allievo di Indro Montanelli. Rappresenta la destra che la sinistra perbene vorrebbe come avversario politico. E' evidente che uno così a gente come Caldarola e Polito - maestri dell'inciucio da retrobottega, della trama sotterranea, del fine che giustifica ogni mezzo - non può che dare un gran fastidio.
per gli amanti del brivido, è in arrivo il prossimo libro di marco travaglio: INCIUCIO.
prepariamoci alla battaglia a suon di querele da parte della classe dirigente di sinistra.
posso consigliare un link interessante su un sito ideato dai fan di travaglio:
http://www.marcotravaglio.it/
Sarebbe giusto che tutto lo spazio che i media offrirono nel 2001 alla denigrazione mediatica dell'intervento di Travaglio da Luttazzi venisse restituito - a mo' di risarcimento e di ristabilimento della verità - ai due censurati.
Ovviamente non sarà così: sul Corriere, per dirne una, taglio basso, pagina a sinistra. Un capolavoro, dal giornale che sparò in prima pagina l'orticaria di Bertinotti per Travaglio...
Ma noi intanto aggiungiamo alla rassegna stampa...:
http://www.osservatoriosullalegalita.org/05/notizie/10ott2/2020travaglio.htm
Travaglio assolto per intervento a Satyricon su Berlusconi
di red
Marco Travaglio e' stato assolto nel processo intentatogli da Silvio Berlusconi per il suo intervento alla trasmissione di Daniele Luttazzi, Satyricon. Il magistrato ha deciso che il premier non fu diffamato e lo ha condannato al pagamento delle spese processuali.
Nell'intervista TV, Travaglio espose alcuni passaggi del libro "L'odore dei soldi", scritto con Elio Veltri, in cui ricorda fra l'altro l'assunzione ad Arcore come stalliere del mafioso Mangano e l'intervista a Paolo Borsellino, che citava gli uomini di Berlusconi e che la RAI ha cercato per anni di non mandare in onda.
Il premier aveva chiesto all'epoca 20 miliardi di risarcimento per trasmissione e libro, ritenendosi gravemente danneggiato, come politico e come imprenditore. Altri miliardi avevano chiesto Mediaset, la Fininvest e Forza Italia, citate nell'intervista.
Risarcimento richiesto anche da Giulio Tremonti (che aveva querelato in solido per 1 miliardo Travaglio e Veltri e Wanda Mottarelli, la commercialista autrice dei calcoli da cui emergeva che la Tremonti 1 avrebbe garantito 243 miliardi di sgravi fiscali alle aziende del premier).
Un totale di 150 miliardi di vecchie lire. Travaglio ha sempre protestato di aver raccontato solo fatti. Ora il magistrato gli ha dato ragione, anche se le motiazioni delle sentenza non sono ancora state pubblicate.
L'enfant terrible del giornalismo italiano ha comunque tirato anche bordate a sinistra, sia nel famoso (ma misconosciuto e sbobinato solo dal nostro sito) intervento al convegno dei girotondi, sia nei recenti interventi sulla questione morale.
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E altre belle notizie nell'articolo-intervista del sito articolo21!!!!
http://www.articolo21.info/notizia.php?id=2621
di Bruna Iacopino
Un altro autogoal per il signor Berlusca... l'ennesima querela, quella scagliata addosso a Marco Travaglio e Daniele Luttazzi, per la puntata di Satyricon del 2001, in cui, lo stesso Travaglio esponeva i contenuti del suo "L'odore dei soldi", ha avuto effetto boomerang...abbiamo sentito, a tal proposito, proprio Marco Travaglio...
"Sono molto felice. Ci leviamo un’altra spada di Damocle da sopra la testa, primo perché, una richiesta di 20 mld dal Presidente del Consiglio, non è cosa da poco…Secondo, ed è quello che a me sta più a cuore: un giudice ha stabilito che non abbiamo danneggiato né diffamato nessuno...
Io sapevo di aver detto cose vere e documentate, però un conto è avere ragione e saperlo, un conto è trovare qualcuno che te la dia , per fortuna ci sono giudici che non si lasciano intimidire e che valutano i fatti nudi e crudi.
Terzo: questa era la madre di tutte le cause. Da quella puntata di Satyricon e da questa denuncia, Berlusconi e i suoi hanno fatto seguire altre nove, affidate, due alla volta, anche a Mediaset, a Fininvest, a Forza Italia, ha messo in campo tutte le sue multiformi vesti per danneggiare me, Elio Veltri, Freccero, Luttazzi e, per il libro e per la trasmissione (il libro, per inciso, era “L’odore dei soldi”) e soprattutto ha usato la denuncia per dire che tutti coloro che avevano parlato dei rapporti suoi e di Dellutri con mafiosi erano di per se stessi dei criminali, e facevano un uso altrettanto criminale del servizio pubblico…
La risposta che darei adesso è: criminoso sarà lei… nel senso che non c’era niente di criminoso in quello che abbiamo fatto noi, anzi… altrimenti saremmo stati condannati.
Criminoso è chi ha fatto fuori Biagi, Luttazzi, Santoro, per aver detto cose vere.
La cosa bella di queste sentenze, questa e altre due che abbiamo già vinto con Tremonti e Forza Italia, come quella a favore di Sabina Guzzanti, dove ero chiamato in causa anch’io, al tribunale di Milano, è che ribadiscono un dato di fatto: non abbiamo diffamato, al contrario, abbiamo detto delle verità o espresso opinioni legittime. Aspetto ancora la motivazione per vedere che cosa ha detto il giudice, ma è già abbastanza chiara.
Cade anche l’ultimo pretesto contro gli ostracismi, le epurazioni… lo sapevamo che i criminali non eravamo noi, ma dato che è stato lui a invertire la giustizia, la giustizia gli ha dato torto e se fosse un uomo d’onore prenderebbe atto della sentenza e chiederebbe scusa a chi ha insultato, dandogli del criminale, sebbene, chi è stato insultato, non avesse commesso alcun crimine ma avesse fatto soltanto il suo dovere".
Progetti in campo?
Continuare a fare il giornalista cercando di essere sempre scrupoloso al massimo. Inoltre sta per uscire, per la Garzanti, la raccolta dei miei Bananas, la prossima settimana, mentre, alla fine di novembre il libro “Inciucio”, scritto con Peter Gomez, che riguarda ancora il regime mediatico e purtroppo, i compromessi e gli inciuci che la sinistra ha fatto con questo signore permettendogli di arrivare dove è arrivato.
Paura di altre querele?
A parte Previti e Dellutri che continuano a denunciare imperterriti chiunque li nomini (ma, del resto, ognuno pratica gli sport che preferisce) Berlusconi, da quando si è assicurato che nessuno di noi metta più il becco in televisione a raccontare certe cose, ha smesso di denunciare, essendo sicuro che, al massimo potremo scrivere qualche libro o qualche articolo, giustamente, dal suo punto di vista ha smesso di preoccuparsi. Lo sa che ciò che è preoccupante è la televisione…
Mangoni, Cristina e altri. La questione non è se Travaglio sia simpatico o di sinistra, è quanto sia legittimo accreditarsi come di sinistra quando si è detto che un cronista giudiziario suscita "orticaria" più di una persona che, a parte la sgradevolezza personale e il suo rispetto per lo stesso Parolaio rosso, è direttore dei servizi rai, con potere su che cosa passa "il convento" e con agganci con altra gente come lei imputata di concussione come minimo. Lasciando perdere gli sbertycciamenti su proposte come le partecipazioni statali, che non sanno manco di marxismo, ma di tangentarismo, a ogni italiano e da lontano chilometri.
Carolina
Bertinotti s'è schierato contro la guerra ben prima dell'Iraq, già ai tempi del bombardamento Nato contro la Serbia. Una vergogna incancellabile che pesa come un macigno sui Ds. Lui s'è chiamato fuori. L'avrà fatto per motivi strumentali? E chi se ne importa, certo ha dimostrato coerenza e saldezza di principi. Per me resta un rappresentante credibile della sinistra, a prescindere dalle sue opinioni in campo giudiziario (che tra l'altro non coincidono con quelle di Berlusconi...).
Beh insomma qui divergiamo.
Io penso che uno che un giorno è ebreo, un giorno donna, un giorno vattelapesca se mi cade su una cosa del genere è un po' ipocrita. il Sud ha bisogno di pulizia, ma realmente, e invece uaz, Berty si fa venire i pruriti proprio tranne con il suo peggio a livello mediatico e modello dei peggiori su quello professionale, politico e di onestà, senso della responsabilità e rispetto per la cosa pubblica. Sulla guerra son abbastanza d'accordo, ma Fausto non ha smollato un governo eletto dalla maggioranza degli italiani su quello. E poi non mi fido molto delle sue rappresentazioni della realtà di interi popoli per cui sono diffidente poi un po' sull'insieme delle cose che dice (almeno fosse uno concreto cosa che credo non sia nel suo carattere...)
Carolina