Occupazione
di Sergio De Ferra
Da stamattina scuola mia è occupata. L'assemblea del Righi ha votato con
una maggioranza larga, ma non bulgara, per l'occupazione dopo un dibattito
lungo e combattuto come non se ne vedevano da tempo, pieno di facce mai
viste alle assemblee, solitamente basate su una triste discussione tra i
soliti noti. Alla fine però i sostenitori dell'autogestione, già provata,
direi con successo, l'anno scorso, hanno perso e hanno lasciato la scuola
che è stata chiusa con ammassi di banchi e una catena sul cancello. Io ho
fatto il cretino tutta la mattina con la macchina fotografica confezionando
un reportage che potrebbe essere non male. Purtroppo per un disguido tecnico
rischia di essere perso per sempre. Il Preside si è rifiutato di rilasciare
dichiarazioni al mio microfono (una pennetta USB). Fuori scuola ho fatto
quattro chiacchiere con una sedicente "giornalista dell'Unità". Domani la
compro, speriamo di non farci una figura penosa, sempre (improbabile) che io
appaia...
la pennetta usb....
mai io li amo 'st'umani giovani
ancora rido
daje regà
Bel titolo "diciotto e dintorni".
'la pennetta usb'..
solo l'uso della tecnologia consapevole permetterà a tutti i movimenti di resistenza di sopravvivere e di vincere contro il potere costituito.
Esempio sono le foto ed i video di Genova 2001. Noi nati negli anni settanta, non abbiamo a disposizione materiale storico e documentaristico delle lotte degli anni 70, se non quello dei vari giornalli, (tipo OP o Lotta continua), ma poco che fosse testimonianza individuale perchè mezzi erano quelli che erano. In piu' molti di quelli che allora scrivevano sui giornali, parlavano nelle assemblee dei movimenti, organizzavano manifestazioni, lotte e occupazioni, oggi stanno rinnegando tutto, invalidando così la loro testimonianza della storia dei movimenti degli anni 60 70 e 80.
Da questo ne ricavo una grande differenza tra la mia generazione e quella di chi ha passato i 40 anni: i nostri ideali essendo maggiormente legati alla realtà contingente, piu' pratici, concreti e disincantati, soprattutto avulsi da ideologie sorpassate e utopiche, resistono e resisteranno un cio' che diverremo e faremo in futuro.
Il futuro che queta società ci prospetta non è per niente invitante, anzi.. ma la tecnologia a portata di tanti (forse un giorno di tutti)ci permetterà se non di mutarlo, almeno di aggiustarlo.
un po di gossip:
dal corriere: " Benedetta, La figlia di Casini tra i ragazzi in corteo. Ha 14 anni, va al ginnasio: è la sua prima manifestazione."
:-))) che bello :-))) la mia prima alla stessa età con il mio vigile babbo e la mia amica Lucia, poi diventata ciellina, fu a Venezia in occasione di un summit della Nato. "Fuori l'Italia dalla Nato, fuori la Nato dall'Italia". :-)))
Carolina
Ma quale tecnologia consapevole?? Come un cretino ho cancellato tutte le foto che avevo fatto a costo di fare il cretino per tutta la mattina..... Spero cmq di recuperarle....
jello, spero tu abbia ragione. anche se ho paura che la tecnologia possa faciolmente essere utilizzata per controllarci e limitare le liberta'. su questo argomento Alberto dovrebbe saperne qualcosa...
Straordinario!! E'proprio vero che i tempi cambiano...ai miei si andava a scuola per studiare...ora si fanno vernissage banal-sociopatici...
Questa sarebbe la vostra concezione di "impegno politico"? Delle scuole che avete (o non avete...) fatto ricordate solo "auto"-"gestione", "occupazione", "contestazione",?
Vi ricordate anche di qualche "lezione", tanto per restar rimato?
Al solito, seguendo l'esempio del mariuolo Travaglio che a voi piace tanto, mi chiedo se prima di gioire non sia forse il caso di appurare puntigliosamente quanti "manifestanti" abbiano letto la riforma Moratti e quanti siano scesi in piazza esclusivamente per il diktat dell'ormai decotto (e viva Iddio!!) Movimento Studentesco, quanto abbiano letto per intiero la Costituzione (i Giurisprudenti esclusi, ma, guarda caso, di quelli ce ne rano pochini pochini in piazza, così almeno hanno riportato i giornali...ecco il nuovo, novissimo covo di neofascisti dove si annida: ehh già brutta gente 'sti non allineati di cui non parla mai nessuno...), o perlomeno se sappiano di quanti articoli è composta.
Il punto fondamentale resta sempre il medesimo: non conta mai la proposta, bensì il proponente, che deve essere censurato sempre, con estremo pregiudizio.
Questa riforma pone le premesse per fare quello che in Italia nessuno è MAI riuscito a fare (no, neppure l'"illuminato" governo Prodi): scardinare il sistema clientelare universitario, scalfire l'adamantina indifferenza dei baronati colpendoli nei loro illegittimi privilegi, limitare gli sprechi di danaro, poichè non tutto è "ricerca", ma molto è rapina...
Attraverso lo sblocco progressivo di fondi (2 Miliardi e 900 milioni di Euro) e finanziamenti decongelerà un riga di futuri dottorandi che, avendo vinto temporibus illis il concorso si sono sentiti dire che i fondi erano esauriti e bisognava aspettare...10 anni (!!!)...e ora fate un piccolo sforzo di memoria...chi governava l'Italia circa 10 anni fa? Ahhhhh...ecco...vedo che avete capito, o Paladini della Giustizia Scolastica.
Ma il dato CONCRETO non importa, è irrilevante, anzi peggio...è...è...FASCISTA!! Ecco la parolina magica che da sola basta a quadrare il cerchio, l'Escamotage Eterno, la panacea metapolitica che consente sempre di svicolare vigliaccamente, di tirare il cubetto di porfido e nascondere la mano sotto l'ala protettrice dell'ideologia autosita, autotrofa, autodefecantesi: una catena alimentare perversa che divora tutto e produce solo deiezioni.
Un piccolo appello a studenti, docenti e bidelli: SVEGLIATEVI!!! I veri padroni sono coloro i quali vi strumentalizzano, surrettiziamente o meno, non chi riforma.
A meno che non siate voi per primi a necessitare di padroni per vivere...
ma quanto ti piaci...
in effetti e' clamoroso!
finora la moratti era la sola che difendesse la sua riformicchia. contro aveva studenti, ricercatori, docenti (con cattedra, associati, a contratto etc etc), personale tecnico, amministrativo etc etc...
ma ora non e' piu' sola: c'e' bubbidolo, il magico difensore delle piu' sciagurate imposizioni della mafia di governo.
vai cosi' bubbido', che na carega te la daranno anche a te. magari al riformista che' a fassino piace la gente colle tue idee e li' ne e' pieno zeppo.
Straordinario!! E'proprio vero che i tempi non cambiano...ai miei si andava a scuola per studiare...ora si fanno vernissage anal-riformisti.
Questa e’ la loro concezione di "impegno politico"! Delle scuole che ho fatto ricordo solo "ora"-"religione", "lecchinaggio", "primodellaclasse"!
Mi ricordo anche di qualche "okkupazione", tanto per restar rimato, anche se in prima persona il piacere non l’ho provato.
Al solito, seguendo l'esempio del grande Travaglio che a me piace tanto, vi chiedo se prima di deprimervi non sia forse il caso di appurare puntigliosamente quanti "deputati" abbiano letto la riforma Moratti e quanti siano scesi in piazza esclusivamente per il dito dell'ormai decotto (e viva Iddio!!) Movimento Sociale Italiano, quanto abbiano letto per intiero la Costituzione (i Giurisprudenti esclusi, ma, guarda caso, di quelli ce ne rano pochini pochini a palazzo, così almeno hanno riportato i giornali...ecco il nuovo, novissimo covo di neofascisti dove si annida: ehh già brutta gente 'sti non allineati di cui non parla mai nessuno...), o perlomeno se sappiano di quanti articoli è composta.
Il punto fondamentale resta sempre il medesimo: non conta mai la proposta, bensì il proponente, che deve essere osannato sempre, con estremo baciaplilismo.
Questa riforma pone le premesse per fare quello che in Italia nessuno è MAI riuscito a fare (no, neppure l'"illuminato" governo Prodi): scardinare il sistema universitario, senza scalfire l'adamantina indifferenza dei baronati colpendoli nei loro illegittimi privilegi, senza limitare gli sprechi di danaro, poichè non tutto è "ricerca", ma molto è rapina...
(le deiezioni le salto, visto che bubbidolo non le raccoglie…)
Un piccolo appello a studenti, docenti e bidelli: RIBELLATEVI!!! I veri padroni sono coloro i quali vi strumentalizzano, surrettiziamente o meno!
A meno che non siate voi per primi a necessitare di padroni per vivere...
:-) nun t'encazza'!
Jello è pieno di materiale storico e documentaristico sugli anni '70 e non si limita affatto ai giornaletti di propaganda. Solo che a nessuno interessa andarci a guardare. Ma anche giustamente: a ognuno va di dare di suo, mica stare dietro a quello che hanno fatto gli altri. La tecnologia ti aiuta fintanto che la sai spingere tu. Stare a registrare/riprendere/fotografare ogni cosa non ti aiuterà di certo a pensare meglio e non servirà più di tanto a chi verrà dopo: siamo già sommersi dall'abbondanza di informazioni.
Anche sulle ideologie avrei da ridire: meglio confrontarsi con le rigidità dense di allora, che con il vuoto imbarazzante di oggi. Ma comunque, giusto che ognuno veda con orgoglio il suo tempo.
ciao
p.s. sto biddiboddo ignoratelo dai
Mi sono preso la briga di andare a leggermi tanti giornali dell' epoca, collezionati da mio padre o da altri.. su internet ho travato tantissimi siti che testimoniano con raccolte di foto, video, discorsi, libri, musica quegli anni inquieti ma assolutamente affascinanti. Personalmente ho sempre invidiato chi ha potuto vivere quelle vicende, pero' c'è una cosa che non mi va giù: perchè tanti tra quelli che credevano in quelle idee, che hanno dedicato tanto tempo all' attivismo politico per cambiare questo paese, si sono poi ritirati ed hanno accettato la fine dei movimenti extraparlamentari, imborghesendosi appresso ai leader del centrosinistra, abbandonando quella visione del mondo antimperialista, sia americano che sovietico, lasciando il posto ad una non-cultura imperante, al materialismo ed al consumismo sfrenato, subendolo passivamente. Ad esempio: chi da giovane viaggiava in autostop, ascoltava musica 'alternativa', vestiva in modo economico, cercava nei libri e nella cultura in genere non solo un trastullo, ma anche una risposta alle inquetudini sociali e politiche, oggi si accontenta di una vacanza in sardegna, non disdegna di acquistare un bel SUV familiare, acquista e consuma il superfluo, senza pensare alle conseguenze in un sistema globalizzato come il nostro. insomma io, cresciuto negli anni 90, spero di rimanere coerente con quello in cui credevo a 18 anni e non mi immaginerei mai di cambiare il mio modo di vivere o di pensare solo perchè il mondo è cambiato.
Naturalmente sto' facendo un discorso generico, per fortuna tanti miei ideali e principi me li hanno fatti scoprire degli splendidi 50enni(solo per l' anagrafe :))!!!!
ciao jello...ti consiglio di vedere, se non lo hai gia' fatto, the edukators. some people never change.
lo metto a scaricare subito da internet!! :)
grazie
io sto co' Jello, sto... :-)
Carolina