Ottime riflessioni, aggiungerei però una notazione, che secondo me spiega più a fondo il grosso problema politico di Milano. I nostri problemi sono troppo grandi perchè vengano risolti semplicemente da un buon amministratore, che intervenga sulla città con delibere leggi e infrastrutture. Per far uscire Milano dalla crisi è necessario un movimento che coivolga attivamente la partecipazione dei cittadini nel cambiamento. Ma questo è spesso ignorato anche dalla dirigenza politica milanese di opposizione, se non in alcune forme assembleari (un pò di incontri alla casa della cultura e in camera del lavoro) che mostrano parecchio la corda nel coivolgere oltre la ristretta cerchia di barbe e maglioni lisi (anch'io li ho, e ogni tanto ci vado, ma mi deprimono non poco). Due esempi di mancata possibilità di partecipazione (che in alcuni casi potrebbe semplicemnte consistere nell'assistere ad un dibattito un pò più evoluto delle schermaglie di dichiarazioni su repubblica milano):
1)il cantiere (http://www.cantieremilano.it/) di cui non ho ancora capito nella, nonostante stia cercando di capirci qualcosa
2)La storia della serravalle (perchè penati sta facendo quello che sta facendo, cosa vogliono fare delle nuove tangenziali, etc?)
L'Italia é governata tutta allo stesso modo le regioni forse no, ma con le province ed i comuni, le compensazioni non mancano e fare certe affermazioni non é l'odore giusto della civiltà:
-A Milano ci vuole un commissariamento.
-A Milano manca una classe dirigente politica.
-I nostri problemi sono troppo grandi.
Forse quello che è di troppo a Milano, si chiama arroganza, ma é anche la carica che occorre ai lombardi per sentirsi ognuno "d'io"
Eh no! Il copyright della è accentata sbagliata ce l'ha rotafixa. Chi è questo Mario che arriva bello bello e mette l'accento a destra senza chiedere permesso?
Be' Mario che problemi c'hai, lascia che i milanesi si sentano quello che vogliono. Anche fosse così mi pare difficile vedere nella loro "arroganza" i problemi di Milano. Uhm o forse sì, ma certo non nel caso di Davide.
"Un giudizio sulla Moratti?
«Un gran bel candidato, molto forte. È una donna decisa e capace, è di Milano, sa parlare e comandare. Il centrodestra ha scelto un politico nazionale di razza: perché non può farlo anche l’Unione?»."
In questo ahinoi ha proprio ragione.
Forse perché l'Unione non è di razza
grazie della simpatia