io non lo mangio, però il mio medico sostiene che siccome è simile alla spagnola, questo virus è improbabile che causi una vera pandemia.
La spagnola mieté le vittime che mieté nel 1918, afferma questo dottore, in una situazione igienica, sociale, sanitaria, morale ed economica completamente diversa dalla nostra.
Poi dice che non è che si debba fingere che non ci siano pericoli, e quindi mettersi a fare pagliacciate di cene di pollo per esempio; ma anche che più o meno i pericoli sono quelli della sars: tre soli casi di persone cinesi o di origine cinese, tutti guariti e quarantenati e usciti sulle proprie gambe (dall'ospedale Sacco) e di cui a tutt'oggi sanno solo i medici per motivi di studio per fortuna.
Il mio medico aggiunge pure che proprio di recente i medici americani han fatto passare una curiosa revisione dei livelli di ipertensione - che ora stimano a 5 valori meno dei classici, con ciò dando profitti ingenti e vitalizi alle farmaceutiche visto che a parte qualche caso temporaneo - per esempio negli adolescenti in fase di sviluppo - l'ipertensione va curata a vita, ed è una tipica cosa fra l'altro sempre all'attenzione dei sistemi nazionali degli Stati. E i medici europei al congresso continentale di cardiologia tenuto a Monaco invece si sono rifiutati, in nome del fatto che i valori della pressione sono noti da secoli e che considerano una simile iniziativa USA più che di valore scientifico di valore affaristico.
Carolina
sistemi sanitari nazionali. So' dislessica oh, perdonatemi :-) e non ho specificato che parlavo di Milano :-). Detto questo mi pare che non ci sia ragione di panicare - seppure nemmeno di organizzare cene a base di pollo.
Carolina
ieri Vittorio Zucconi su Repubblica OnLine riportava il parere di Anthony Fauci, "uno dei massimi esponenti mondiali in malattie infettive" (cit.), che asseriva che l'influenza aviaria non si trasmette attraverso i cibi cotti.
quindi...
http://www.repubblica.it/2005/b/rubriche/letterealdirettore/incupol/incupol.html
onestamente, sarò strana, ma proprio per non panicare quando una roba mi fa paura non la faccio manco se me lo dice il presidente dell'oms in persona. :-) e poi mi fa leggermente incazzare 'sto fatto che si faccia una politica per aiutare gli agricoltori, che con tutto il rispetto sono il 2% della popolazione. Non sono mica io che parlo delle pandemie, anzi le info in mio possesso che mi son pazientemente procurata depongono proprio contro - e non è solo il medico di famiglia, è pure The Lancet per esempio. Poi se volete mangiar polli cotti o crudi che me ne frega: non vi bacio in bocca. :-)
Voglio solo sapere: a quando una politica per il 98% di noi?
Carolina
un mio amico studia da anni la filiera del pollo: dall'allevamento alla grande distribuzione.
dopo quello che mi ha raccontato (e di come e' messa l'italia in rapporto agli allevamenti austriaci, tanto per dirne una) ne ho tratto una sola conclusione: sono favorevole all'etichettatura del pollo italiano.
....almeno cosi' posso evitarlo!
ps: l'influenza per ora e' solo da pollo a pollo. rarissimamente da pollo a uomo. ovviamente finche' rimane circoscritta ci sono poche possibilita' che diventi trasmissibile da uomo a uomo. ma, dato il tipo di allevamento intensivo e sregolato che si fa, se i pollai si infettano la possibilita' di modifiche genetiche aumenta. sarebbe ora di cambiare i metodi di allevamento, anziche' cianciare di vaccini per virus che ancora non esistono.
piu' che per l'aviaria, non mangerei pollo per principio. le condizioni in cui questi esseri sono "prodotti" (perche' di questo si tratta) e' agghiacciante. e' solo una piccola parte la carne proveniente da allevamenti non intensivi. il resto e' semplicemente da boicottare.
il pollo non piace nè a me nè alla mia famiglia...mi spiace per le aziende ma non lo compravo neanche prima...
In questi casi embargo totale alle carni orienteli. Purtroppo, nonostante l'opinione di tonii circa i cinesi, i problemi arrivano sempre da laggiù per un semplice motivo: loro ci vivono insieme ai polli...e dai e dai alla fine ti ammali come loro. Comuque concordo con chi afferma che stiamo montando un caso alla "Celentano".
Per chi si sente furbo, consiglio l'acquisto di azioni di quelle aziende che da qui alla prossima primavera. Non sto scherzando....
Dimenticanza...
...che da qui alla prossima primavera produrranno vaccini antinfluenzali.
li han già prodotti, stan solo cercando di smerciarci le giacenze :-)
Carolina
"loro ci vivono insieme ai polli..."
prego????
eppoi: embargo????
questa l'ho gia' letta sui recenti poster di forza nuova: quelli colle catene tricolori che spezzano la bandiera cinese. li strappo dai muri tutti i giorni.
no, non rispondete ulteriormente se non dopo la lettura di:
Armi, acciaio e malattie : breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni / Jared Diamond Einaudi, 2000
Caro Tonii, dopo il dichiarato amore per Felix the Cat mi sei molto simpatico. Mi spiace dover dire che la tua ideologia ti ottunde la mente, facendoti confondere questioni di salute pubblica con questioni politiche che in questo specifico caso (virus aviatico) non ci azzeccano per nulla.
La virulenza del virus aviatico assume forme violente sempre in aree orientali (in particolari cinesi) non perché siano comunisti, ma perché le forme di controllo sanitario sono scadenti. Quando dico che vivono insieme ai polli, dico che nelle zone rurali cinesi l'area di produzione del pollame è praticamente attigua alle abitazioni dei contadini, se non addirittura "nelle case dei contadini". Mi spiace che molti di voi snobbino la TV, ma circa una decina di giorni fa la BBC ha mandato in onda un documentario sull'argomento estremamente corretto e ben fatto.
Anche in Italia abbiamo avuto la nostra pandemia di polli (sempre per virus aviario), era il 2001 e gli allevamenti di pollame nelle province lombarde ed emiliane hanno dovuto sopprimere poco meno di 1 milione di capi. E' "normale" tutto ciò, rientra nei rischi sanitari compresi in quell'esercizio. Dove c'è alta concentrazione di presenza, il rischio di trasmissione tra simili aumenta.
La nostra influenza (quella umana) trova il massimo contagio nelle scuole e negli uffici. Luoghi di alto afflusso umano. In un pollaio avviene la stessa cosa.
Ma noi siamo in grado di intervenire e bloccare sul nascere il problema, in oriente no.
Ripeto Tonii, non perchè sono comunisti ma perché il livello di conoscenze, informazioni, prevenzione sanitaria e tutta la filiera di azioni che deriva da autorità sanitarie territoriali, nelle remote zone rurali del lontano oriente fanno semplicemente schifo.
Comunque mica ti ammali come loro. Altrimenti saremmo morti tutti quanti, sai quante epidemie per loro mortali avranno all'anno.
Carolina
aleph. di che parli? ideologia che mi ottunde la mente? quale ideologia?
1)la cina sarebbe comunista?
2)io sarei comunista?
3)io sarei marxista???
4)i cinesi vivono coi polli???
ma stiamo dando i numeri? l'influenza aviaria la seguo da anni, fin dalla sua apparizione a HK (comunisti?)...
leggiti il consiglio bibliografico vah, che male non fa :-)
PS ho messo un bel cartello di tutti i primi articoli delle modifiche al codice penale in materia di tratta alle persone (artt. 600 e seguenti) in ascensore, a destra dello specchio, o a sinistra se uno ne esce. :-)
Così intanto rompo un po' le scatole, poi non c'è più l'omertà e i miei vicini civili, soprattutto quelli adiacenti al postribolo, si sentono un po' sollevati. e poi vedremo anche come sono le dinamiche di gruppo, o di "condemonio". :-)
Carolina
naaa... l'ho messo fra i polli e non sulle persone e le risorse... :-))) ridere, scusami alberto :-))) andare a puttane è lento, e pure da polli, ma pure io non scherzo a pollaggine :-)
Carolina
alcuni polli muoiono ed altri si arricchiscono:
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/01-Novembre-2005/art66.html