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«Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare» (Francesco Guccini)
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Alberto Biraghi
Naturalmente Formigoni era all'oscuro
«Mentre Formigoni faceva propaganda pacifista e umanitaria contro l'embargo all'Iraq, il suo braccio destro Mazarino de Petro incassava finanziamenti rilevanti da due delle aziende italiane più impegnate nelle produzioni belliche: Alenia e Agusta. Il numero uno di Agusta, Giuseppe Orsi, è stato iscritto nel registro degli indagati per corruzione, la stessa accusa è scattata anche per de Petro, che era già indagato per corruzione internazionale per i soldi a Saddam: de Petro sarebbe stato "ringraziato" con cinquantamila euro su un conto occulto dopo che Avionord, la società di proprietà della Regione Lombardia dove Formigoni l'aveva collocato come presidente, aveva comprato da Agusta un elicottero da quattro milioni». Segnalazione di
Max da
Repubblica.