Un uccello si allontana dal suo stormo. Per conquistare indipendenza e autonomia, si unisce a un altro gruppo, col quale vive nuove esperienze e conosce altri suoi simili, Alaspezzata - che aiuterà a uscire da una situazione difficile - e il saggio Lightbird. Il suo sogno di libertà si concretizzerà nel finale: dopo tante esperienze, vede finalmente la luce della consapevolezza.
Livingston è una fiaba allegorica sulla libertà, raccontata da docici artisti su un palco scarno, arredato con quattro strutture metalliche, sulle quali i corpi si attorcigliano, in un flusso di movimento collettivo, senza soluzione di continuità.
I
Kataklò (una parola greca, che significa più o meno "mi muovo piegandomi e contorcendomi") propongono una forma d'arte inedita, in cui è protagonista il corpo di un ginnasta che si muove con grazia e leggerezza inaspettate. Da qui la definizione - perfettamente azzeccata - di di "Athletic Dance Theatre".
Ed è proprio il movimento il vero protagonista dello spettacolo, un movimento privo di scatti, sempre fluido, che porta il corpo degli artisti a comporre forme inaudite, arrestandosi di tanto in tanto su posizioni impossibili, ma senza dare il minimo segno di fatica.
Una compagnia di valore assoluto, che non sfigurerebbe su palchi ben più prestigiosi dello squallido
Smeraldo di Milano.