Quanta violenza sulle donne tra le pareti domestiche
Uno studio europeo rivela che l’aggressione da parte del convivente è la prima causa di morte tra i 16 e i 44 anni
Ancora una volta i dati confermano che le mura domestiche non sempre sono il luogo più sicuro, così come molto spesso il pericolo maggiore arriva dalla vicinanza di chi più si ama. La violenza subita dal partner, marito, fidanzato o padre che sia, è - infatti - la prima causa di morte e invalidità permanente per le donne fra i 16 e 44 anni, ancora prima del cancro, incidenti stradali e la guerra. Sono alcuni dei dati del Consiglio d'Europa evidenziati ieri alla presentazione dell«'Osservatorio criminologico e multidisciplinare sulla violenza di genere», che dà assistenza alle vittime di violenza in Italia. «La violenza familiare da parte del proprio compagno - spiega Gabriella Paparazzo, responsabile formazione dell'associazione “Differenza donna” - è in Europa e nel mondo la prima causa di morte per le donne. Basti pensare, per esempio, che in Russia, in un anno, sono morte 13mila donne, il 75% delle quali uccise dal marito, mentre il conflitto Urss-Afghanistan nell'arco di dieci anni ha mietuto 14mila vittime». Ma il fenomeno della violenza sulle donne non è certo circoscritto ad alcune realtà disagiate, come quelle dei paesi in via di sviluppo: è ancora presente in occidente, dove prevale una cultura dalle radici patriarcali. «Anche negli Stati Uniti e in Svezia - continua Paparazzo - i dati sulla violenza femminile sono molto alti, visto che ogni quattro minuti una donna viene violentata in America, e in Svezia, dove l'emancipazione femminile ha raggiunto i massimi livelli, ogni dieci giorni una donna viene uccisa. Si tratta quindi di un fenomeno che ha profonde radici culturali». Proprio sulle radici culturali si sta concentrando l'azione dell'osservatorio, come spiega la criminologa Noemi Novelli. «Nella nostra attività - ha detto - abbiamo visto che molte delle famiglie immigrate in Italia continuano a perpetuare le loro tradizioni, che però in alcuni casi sono in contrasto con le nostre leggi, come accade con l'infibulazione e i matrimoni coatti. Non si tratta di fenomeni esclusivamente legati alla religione islamica, ma anche appartenenti ad altre minoranze come quella coopti-ortodossi ed ebraica. Per questo motivo è importante agire a livello di sensibilizzazione, spiegando a queste famiglie i rischi e le conseguenze a livello psicologico e sanitario cui vanno incontro le vittime di queste violenze». Ma, nonostante la crescita delle violenze denunciate dalle donne, sia gli operatori che le forze dell'ordine hanno rilevato una grande difficoltà a denunciare i propri carnefici. «La spiegazione di questo fenomeno - spiega Susanna Loriga, criminologa - sta nel fatto che le donne non hanno la consapevolezza di essere vittima. Non denunciano quindi per paura, ma per proteggere e difendere se stesse da una realtà che altrimenti le distruggerebbe. Si tratta della sindrome di adattamento, che agisce nella stessa maniera di quella della sindrome di Stoccolma, riscontrata nelle vittime dei sequestri di persona».
Impressionante. Io di norma se ho sospetti che una qualche coppia del palazzo dove vivo sia interessata da questi fenomeni faccio l'aria di niente, m'invento delle panzane e mi faccio dare il numero del loro padrone di casa piuttosto che di chiunque dia idea di avere voce in capitolo nelle loro vicende. Un po' funziona, finché dura per loro l'effetto di essere potenzialmente sotto osservazione e di non avere controllo sul come e perché, ma senza una percezione d'intrusione aggressiva. Poi di solito le donne sentono l'attenzione come positiva.
Carolina
Ma x favore! Dall'articolo risulta quasi ke l'INFIBULAZIONE ed i MATRIMONI COATTI siano all'ordine del giorno nella comunità ebraica come nell'Islam. E ripeto: ma x favore! L'infibulazione nn esiste neanke. Magari è uso e costume d qualke pazzo psicopatico come ce ne sono al mondo qualunque sia la sua "religione".
X quanto riguarda i matrimoni "coatti", le frange estreme probabilmente c sono ma sono una percentuale bassissimissima ed inoltre il fattore religioso, si sa, c'entra fino ad un certo punto...
X cui ribadisco: evitiamo paragoni assurdi! Nn si paragona mica a livello di carognate verso le donne (e i dati statistici sono evidenti) la cacca col cioccolato solo x' hanno lo stesso colore (nel nostro caso sia quella musulmana ke quella ebraica sono religioni) e se il giornalista ke ha scritto l'articolo fatica a distinguerle poikè magari è personalmente contrario ad ogni tipo d religione, la sua ideologia personale nn deve cmq permettergli di alterare il contenuto dei dati oggettivi.
Nn voglio esser volgare ma il paragone (conscio?inconscio?passato in sordina?) lo necessita:
in tutte le religioni come in tutte le cose c'è un po' di cacca e un po' di cioccolato.. Ma nn perdiamo di vista le percentuali!
baci
rileggendo il post..nel caso nn fosse kiarissimo qnd dico:"l'infibulazione nn esiste" etc etc parlo della religione EBRAICA ovviamente..
Vigevano. La molletta che teneva i capelli di una venticinquenne marocchina è caduta e le si sono sciolti i capelli in pubblico. Il marito non potendo sopportare la cosa va a casa, e le procura qualcosa come un trauma cranico, varie echimosi e venti giorni di lesioni, afferrando per il collo il figlioletto di nove mesi. La moglie tra l'altro era in cinta di un altro bambino. Dopo la denuncia che costa 8 mesi di carcere all'operaio marocchino la moglie afferma che nel suo paese una cosa simile sarebbe stata più che normale.
Morale della favola: la violenza domestica è riprovevole, in alcuni posti è ritenuta giustamente tale, in altri è la quotidianità se non addirittura la regola.
Infibulazione e simili non sono appartenenti a principi cattolici nè ebraici, non diciamo falsità.
non sono pratiche nemmeno islamiche, sono preistoriche, ma poi ci sono vari gruppi umani che le hanno mantenute, o adottate, a seconda anche degli incontri/scontri fra loro. Non so quali siano e nemmeno m'interessa, ma m'interessa che non sia fatta violenza sulle persone e sulle donne, il resto mi pare una disquisizione un po' marginale rispetto a ciò.
Carolina
camogli, (ge):un marito (italiano)crede che la moglie (italiana) lo tradisca, lei giura che non è vero, lui urla e le sferra qualche ceffone, al 5°ceffone lei cade, esce sangue da qualche punto del cranio, lui le urla che se lo è meritato, lei prende l'auto e va, da sola, all'ospedale: un timpano rotto. Al medico che chiede dice "niente sono caduta" e il medico non indaga. La donna non denuncia il marito perchè "sai è un tipo geloso", la cosa è considerata normale in paese,perchè sai, "sono fatti loro". normalità, quotidianità....Omertà.
Son d'accordo con te Italico!Ed è proprio x questo ke ho voluto specificare ke l'articolo iniziale era scorretto. Xò anke se il Corano nn penso voglia comunicare questo diritto dell'uomo DI FATTO nelle società arabe è mooooolto frequente e considerato quasi normale. Ciò nn toglie ke sia presente anke in altre società, come quella italiana, ma nn a caso Daniela ad esempio ha utilizzato il termine OMERTA' ke mi risulta nn abbia proprio1connotazione positivissima x cui xlomeno da noi esiste1parola dalla connotazione negativa x esprimere una reazione, anzi un'assenza di reazione ad un'azione riprovevole, altrettanto se nn maggiormente vergognosa.
ps Italico ho letto altri tuoi post in cui discutevi con Berja e simili e volevo dirti ke hai tutto il mio appoggio. Per quanto questo abbia 1qualke importanza o meno ;o)
baci
sentite, io ho lavorato in provincia e di casi come quello citato ne ho visti a palate: una volta un tipo prese un fucile da caccia per far fuori la moglie fedifraga, ci fu un inseguimento da fumetto, la cosa finì bene, nessun morto nè ferito... Quel che so io è che la normalità della violenza è un fatto risaputo, la gente non parla, le donne non denunciano, i medici non indagano... ma porca miseria! se ti arriva una con la faccia sparigliata e ti dice "niente sono caduta" come è possibile che nessuno dica faccia niente? Io non ho idea di quel che dica il corano in proposito, ma so molto di quel che dicono le "persone perbene", avvocati, medici,sindaci, persino gente che lavora per i servizi sociali, gente che considera "normali" cazzotti dati in viso, considera normali frasi tipo "vengo lì e ti spacco la faccia" spesso seguite dalla messa in atto dellla minaccia.. Qui non si tratta di relativismo culturale,non si tratta di culture più o meno avvezze a queste cose o meno, qui si tratta di un quotidiano spaventyoso che ci tocca tutti quanti, ma ho l'impressione di parlare al vuoto.
bella prova giorgia, appoggia italico, leggi la fallaci.
comunque era ovvio per qualsiasi persona le cui fonti di informazione non fossero il tg1 ed il "giornale" che l'infibulazione era riferita al mondo africano (attenzione NON ISLAMICO, e' una stupida generalizzazione) e i matrimoni coatti e la violenza domestica a tutti quanti.
giorgia sei una doppia ignorante e la tua ignoranza non ammette scuse, se sei libica dovresti sapere che fino ad un paio di generazioni addietro i matrimoni combinatio erano la normalita' per la tua comunita'. vergognati.
e appoggia italico, vai, auguri e figli maschi.
Giusto per chiarire: le mutilazioni genitali femminili esistevano già prima dell'Islam, erano molto diffuse nell'Egitto dei faraoni e hanno continuato ad esistere in diverse zone dell'Africa centrale e orientale sovrapponendosi alle religioni "importate" dall'esterno. Infatti è in uso tanto tra i musulmani, quanto tra i crisitani copti, quanto tra gli ebrei dei Falas (Etiopia).
Qualche tempo fa sono venuto a sapere di un'amica (italiana) che veniva sistematicamente picchiata dal ragazzo (italiano, cattolico) e in genere dopo aver fatto sesso veniva apostrofata con un gran numero di epiteti perché lei l'aveva "indotto a peccare"!
Capisco che è un caso alquanto particolare...ma forse non lo è poi tanto.
...Ah, lei ora l'ha, finalmente, mollato! ;-))
Sì, eh, è certo che non è questione di religioni, culture, popoli. Non sempre la gente è fessa, e a volte pur senza denunce alle magistrature almeno che io sappia certi figuri li emargina nei fatti, aiutando pure come può le vittime; però abbiamo in Parlamento tizi che chiamano il 50% del Paese "scassaminchia", e voglio vedere il livello generale. Io personalmente non sono per la denuncia sempre, nel senso che ci sono le crisi temporanee, i casi di sadomasochismo, e se per quello pure secondo me ormai donne che pestano i loro partner. :-) Però credo che ci vorrebbe meno omertà, questo sicuramente, e che la politica dovrebbe dare ben altri esempi.
Carolina
Carolina, scusa: hai idea di cosa parli quando dici "casi di sadomasochismo"? hai mai parlato con una donna picchiata? Ti racconto questa, giusto per dire.Qualche tempo fa ho visto un album di foto di matrimonio (tra italiani), in chiesa. La sposa aveva il viso tumefatto e un chilo di fondotinta che mascherava malissimo un occhio pesto, un labbro rotto,una guancia gonfia, una mano gonfia. Nussuno, nè il prete, nè i testimoni, nè gli amici aveva notato niente,nè detto niente, ma tutti sapevano che il fratello di lei (italiano), contrario al matrimonio, l'aveva intenzionalemente "gonfiata" la mattina del giorno prima,premeditatamente, intenzionalmente mirando il viso, apposta "per rovinarle la festa". Credi che la madre di lei, il marito di lei, i tastimoni (che sapevano) lo abbiano denunciato? Credi che lei abbia tagliato i ponti col fratello dopo l'episodio? No. Ci ha passato insieme tutti i natali seguenti,insieme al marito. Cosa vuol dire "rapporto sadomaso"? vuol dire che una non ha la forza di rendersi conto che può denunciare il fratello? Hai idea di cosa voglia dire ammettere di poter denunciare qualcuno del proprio giro? Vuol dire ammettere di vivere e avere vissuto in una situazione denunciabile, quindi non normale, vuol dire che la tua identità è legata a quel contesto denunciabile, vuol dire ritrovarsi senza neppure più la propria identità a cui aggrapparsi, ritrovarsi senza niente, disperate, con una famiglai che fa di tutto per farti passare per pazza, perchè hai osato dire l'indicibile cioè denunciare ciò che meritra denuncia. E io mi scaldo perchè di queste cose non si parla quasi mai.
A leggere quello che scrivete voi, la violenza domestica in Italia è più diffusa che in Afghanistan. In Italia come negli Stai Uniti non mancano i casi di violenza domestica e nessuno lo nega, però tirare fuori questi esempi in stile "il cugino di un mio amico mi ha detto...", non giustifica quello che è stato detto prima. In alcune società, come la nostra, la violenza domestica esiste (in misura estremamente ridotta rispetto ad altre società) e soprattutto provoca indignazione alla stragrande maggioranza delle persone, a me come a voi. In altre nessuno se ne cura, nessuno ne parla o vuole parlare e nemmeno la polizia può provvedere visto il modello teocratico che lo impedisce. Quindi, smettiamola di coprire e giustificare tutto quello che accade.
P.S. Un saluto anche a te Giorgia, non ti curare di chi fa dell'insulto il suo marchio di fabbrica. La pochezza di argomentazioni porta quasi sempre a questo.
"però tirare fuori questi esempi in stile "il cugino di un mio amico mi ha detto...", non giustifica quello che è stato detto prima"
Italico, hai una bella faccia tosta, sei tu il primo che qui, come in altri post, argomenta sui massimi sistemi copia-incollando fatti di cronaca paesana... cos'è, Vigevano è diventato improvvisamente lo specchio della nazione, del pianeta e della storia tutta delle civiltà?
Quanto a pochezza delle argomentazioni, mi pare che Giorgia non abbia da invidiare nulla a nessuno... leggo tanti verdetti opinabili, tante k al posto delle c... ma fatti pochi, anzi nessuno...
Aaargh!!! Vediamo dove ho sbagliato, Daniela.
Carolina, scusa: hai idea di cosa parli quando dici "casi di sadomasochismo"?
Sì, non c'entra con il punto successivo. Ce ne sono. Milioni di anni fa c'ho avuto due vicini sopra la cucuzza che se ne facevano di tutti i colori. Prima ero preoccupatissima, poi ho visto che si alternavano negli eventuali danni dalle loro faccende private, e poi ho pure visto sulla loro moto i loghi S & M e altre mostrine da club specializzato. Che cosa devo dire? E' certo che non c'entrano con i maltrattamenti, ma ci son pure questi, in forme patenti come quella o in forme più larvate.
hai mai parlato con una donna picchiata? Ti racconto questa, giusto per dire.Qualche tempo fa ho visto un album di foto di matrimonio (tra italiani), in chiesa. La sposa aveva il viso tumefatto e un chilo di fondotinta che mascherava malissimo un occhio pesto, un labbro rotto,una guancia gonfia, una mano gonfia.
Oh è terribile. Ho amici e conoscenti medici, fra cui una che denuncia immancabilmente, qualsiasi cosa le raccontino.
Nussuno, nè il prete, nè i testimoni, nè gli amici aveva notato niente,nè detto niente, ma tutti sapevano che il fratello di lei (italiano), contrario al matrimonio, l'aveva intenzionalemente "gonfiata" la mattina del giorno prima,premeditatamente, intenzionalmente mirando il viso, apposta "per rovinarle la festa". Credi che la madre di lei, il marito di lei, i tastimoni (che sapevano) lo abbiano denunciato? Credi che lei abbia tagliato i ponti col fratello dopo l'episodio? No. Ci ha passato insieme tutti i natali seguenti,insieme al marito. Cosa vuol dire "rapporto sadomaso"? vuol dire che una non ha la forza di rendersi conto che può denunciare il fratello? Hai idea di cosa voglia dire ammettere di poter denunciare qualcuno del proprio giro? Vuol dire ammettere di vivere e avere vissuto in una situazione denunciabile, quindi non normale, vuol dire che la tua identità è legata a quel contesto denunciabile, vuol dire ritrovarsi senza neppure più la propria identità a cui aggrapparsi, ritrovarsi senza niente, disperate, con una famiglai che fa di tutto per farti passare per pazza, perchè hai osato dire l'indicibile cioè denunciare ciò che meritra denuncia. E io mi scaldo perchè di queste cose non si parla quasi mai.
Mi pareva che si parlasse proprio di questo, come da oggetto del post fra l'altro. A un certo punto ho solo detto che non tutti i casi sono da denuncia, ma mica metto il discussione quelli che lo sono e tantomeno come funziona il fenomeno. Ho anche detto che comunque io intervengo normalmente. Mai beccato casi di quel tipo, sempre casi in cui più o meno bastava interporsi e mandare chiari segnali di non indifferenza se del caso minacciando sulla casa o altro di simile.
Dico solo che non sono così esperta come quelli delle associazioni apposite e non so se sono in grado di valutare sempre le situazioni e di ergermi a giudice (so solo che sono una che zitta non se ne sta proprio per indole).
Va meglio così?
Carolina
egregia e grafomane carolina figini, chi non parla e non agisce davanti ai casi di violenza domestica e' complice, sempre.
e' la prima volta che sono completamente d'accordo con daniela, il che e' tutto dire.
ok, ti rispondo, mi sembri giovane e in buona fede: -sadomasochismo: gli uomini hanno una massa muscolare in gnere più grossa di quella delle donne, quindi se 2 si prendonoa sganassate lei ne prende di più. E questo la dice lunga. e' chiaro che ogni vittima nasconde una po' di complicità col carnefice, ma questo è appunto ,segno di bisogno di aiutop. In breve: come fai a distiugnuere una che le prende ed è davvero partecipe al gioco da una che le prtende perchè ne è coinvolta in maniera passiva? io non ne sono capace.
-fino a qualche anno fa un medico non poteva denunciare qualcuno senza il consenso della vittima, non c'era la proceudra d'ufficio.. Bisognava che la vittima sia almeno d'accordo. Una donna malmenata ha la psiche rifotta almeno come la faccia. a pezzi e denuncia=non aver più casa, i parenti che ti tolgono il saluto, zero mezzi economici er magari un figlio a carico, con la comunità che spesso si volta dall'altra parte e ti accusa di aver abbandonato tuo marito. Se ti metti in mezzo spesso rischi di esser minacciata tu ( è successo a me "se ci riprovi ti spacco la faccia" detto da uno che l'aveva spaccata ad almeno 3 persone, mai denunciato), l'unica cosa da fare è parlare con gli esperti,anche prima di intervenire, psichiatri, servizi sociali,o,meglio ancora i centri per donne maltrattate.
Quyanto al pralarne, ok, ci sono stati un pauio di tread su questo blog ma in genere queste notizie scivolano via tra l'ipocrisia generale. Ti rimprovero, a esser franca, un' ingenuità e un qualunquismo che da donna mi paiono vagamente equivoci.
uh là... Berja, io pianto dei casini terribili, dico solo che da denuncia non mi è capitato nulla. altrimenti avrei anche denunciato. finora mi è capitato dal dare consulenze a donne in casi non come quelli descritti da Daniela, anche se seri, di stare con il fiato sul collo di una coppia di vicini con la minaccia di rivolgermi al loro padrone di casa, e la cosa è rientrata. e poi i sadomaso che erano gente assurda, semplicemente assurda.
Mi sembra di aver commentato ad abundantiam l'articolo sottoposto da Alberto dall'inizio, e non certo risparmiando biasimo ai violenti e agli omertosi.
Poi naturalmente un paio di grafomaniache ironie (tutto sommato ispiratemi da film di Almodovar) mi becco dell'ingenua, della qualunquista "equivoca per una donna" etc...
Contenti voi, non lo so, io su una trincea mi ci metto quando mi ci metto la vita, non perché un blog mi permetta di atteggiarmi da eroina.
Un po' di cazzeggio mi sembrava che premessi i commenti seri potesse anche starci.
Ricordo anche che c'è gente che fa culturalmente di peggio, prendendo il tema a pretesto semplicemente per controversie "di civiltà" come se non fosse questa, di questi volontari molto più esperti dell'umile grafomane che sono, la "civiltà".
Carolina
Daniela, per l'appunto, rivolgersi a esperti è un'ottima cosa. E comunque accertarsi in tutti i modi di ciò che è possibile, lecito e giusto fare. Ho già detto che cosa mi è capitato almeno che mi ricordi con casi seri.
Invece, osservando quei miei ex vicini con attenzione e per parecchio tempo, li ho considerati dei pazzi squinternati. Iscritti e testimonial di club di sadomasochisti, non so, forse più che una denuncia avrei dovuto coinvolgere degli psichiatri, ma non è la violenza di cui parli tu comunque. Son peraltro d'accordo che era un caso limite. :-)
Carolina
Forse Davide proprio x' nn faccio copia-incolla ma ho d meglio da fare nella vita..Ma proprio uno ke ha un indirizzo mail così assurdo mi si formalizza sulle C/K etc..??
nessuno parla di denuncia, la denuncia e' carta.
agire vuol dire segnalare il caso ad un centro antiviolenza, aiutare la persona che sta sfuggendo da una situazione ORRENDA (avete mai parlato con le donne che vengono picchiate o maltrattate in famiglia?), fare informazione sulla violenza domestica, sostenere le associazioni di donne antiviolenza presenti sul proprio territorio.
Giorgia il mio indirizzo mail è assurdo solo per chi non sa l'inglese e non capisce nulla di musica :D
E' necessario distinguere. In giro - oltre alle segnalazioni vere e sacrosante di violenza - ne esistono altre messe su all'interno di organizzazioni come centri aniviolenza che operano solo per garantire privilegi alle donne, soprattutto dopo la legge 54/2006 sull'affido dei figli in tema di separazioni e divorzo.
Vio invito a leggere quanto mi sta accadendo su
http://www.giannifurlanetto.it
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APPELLO A TUTTI I MEZZI DI INFORMAZIONE E AGLI ORGANI CENTRALI DELLO STATO
(on line)
S.O.S. SALVIAMO IL MIO BAMBINO di 23 MESI - SALVIAMO QUESTO STATO ITALIA
DA ORGANIZZAZIONI CHE CON IL PLACET E LA BENEDIZIONE DELLE ISTITUZIONI PUBBLICHE AGISCONO FUORI DA OGNI LEGGE FORTI DI COPERTURE POLITICHE, POLITICI CHE AVREBBERO INVECE IL SACROSANTO DOVERE DI INDAGARE, DENUNCIARE SITUAZIONI COME QUELLA CHE VEDE COINVOLTO MIO FIGLIO DI APPENA 23 MESI VITTIMA DI INTERESSI CHE NULLA HANNO A CHE FARE CON LO "SBANDIERATO" INTERESSE DEL MINORE.
SINDACO DOMENICI, COMUNE DI FIRENZE, PROVINCIA DI FIRENZE, REGIONE TOSCANA
PRENDETE UNA POSIZIONE, RISPONDETE A QUESTO APPELLO, E’ UN VS. DOVERE COME GARANTI DELLA LEGGE PRESSO LE ISTITUZIONI DOVE SVOLGETE INCARICHI CHE VI COINVOLGONO NELLE RESPONSABILITA’ PER QUANTO STA ACCADENDO! VOI AVETE FINANZIATO E SOSTENUTO L’ASSOCIAZIONE ARTEMISIA DI FIRENZE, VOI DOVETE DARCI UNA RISPOSTA SU QUANTO STA ACCADENDO.
IL SINDACO DELLA CITTA' DI FIRENZE, LEONARDO DOMENICI, E' AL CORRENTE DI TUTTO QUANTO STA ACCADENDO MA NEMMENO SI E' PRESO IL TEMPO DI ESPRIMERE LA PROPRIA SOLIDARIETA' (SINCERAMENTE, ALMENO QUESTO, ERA ATTESO!!)
LA STAMPA CITTADINA E NAZIONALE SEMBRA VOLER IGNORARE QUESTA VICENDA, RELEGANDOLA - IN MODO IMPROPRIO - NEI RANGHI DI UNA SEMPLICE LITE CONIUGALE.
QUESTO APPELLO E' STATO INVIATO A TUTTI LE PRINCIPALI ISTITUZIONI, SIA CITTADINE CHE REGIONALI E NAZIONALI.
BASTA CON LO SCELERATO BUSINESS ESISTENTE ATTORNO AI NOSTRI FIGLI!
BASTA! AI FINANZIAMENTI AD ASSOCIAZIONI (ONLUS O NON ONLUS, TANTO POCO CAMBIA!) CHE PERSEGUONO OBIETTIVI NON ALLINEATI CON IL BENE COMUNE E CHE VIOLANO I PRINCIPI COSTITUZIONALI.
BASTA CON I FINANZIAMENTI AI "RINOMATI" "CENTRI DELLE DONNE", QUANDO QUESTE ASSOCIAZIONI RISULTINO VERE E PROPRIE LOBBY CHE, IN VIRTU DELLA CAPACITA' DI ESERCITARE PRESSIONI SULLE ISTITUZIONI, RITENGONO DI POTER CALPESTARE E CALPESTANO I DIRITTI DEI CITTADINI!
LA SITUAZIONE RISULTA DI EMERGENZA NAZIONALE IN QUANTO LE STESSE ISTITUZIONI TUTTE RISULTANO ESSERE AL CORRENTE DI QUANTO OPERATO DA QUESTE ASSOCIAZIONI, COMITATI Ecc. ecc. ( IN TOSCANA CON UNA PRESENZA PIU' FORTE CHE ALTROVE, SEMBRA..), MA ANZICHE' PRENDERNE LE DISTANZE CONTINUANO AD ALIMENTARNE L'ESISTENZA E L'OPERATO A MEZZO FINANZIAMENTI PUBBLICI E CON INIZIATIVE VOLTE A RAFFORZARNE L'IMMAGINE.
MIA MOGLIE E MIO FIGLIO DI 23 MESI SONO
SCOMPARSI DAL 4 SETTEMBRE 2006
Come si evince dalla relazione della Questura di Firenze
UN'ASSOCIAZIONE CITTADINA TIENE SEQUESTRATO MIO FIGLIO
Nella stessa relazione della Questura si legge che a seguito di un colloquio con personale dell'Associazione svoltosi con mia moglie in data 01/09/2006, in quell'occasione fu decisa la data (04/09/2006) in cui mia moglie avrebbe dovuto allontanarsi da casa con mio figlio per essere accolta all'interno dell'Associazione.
Leggi il forum! ---> FORUM
E' UNA QUESTIONE DI VIOLAZIONE DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE
Art. 13
[Parte prima: Diritti e Doveri dei cittadini; Titolo I: Rapporti Civili]
La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dall'Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l'autorità di Pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all'Autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.
E' punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.
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Art. 28
[ Parte prima: Diritti e Doveri dei cittadini; Titolo I: Rapporti Civili ]
I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.
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Codice Penale
Art. 574 Sottrazione di persone incapaci
Chiunque sottrae un minore degli anni quattordici, o un infermo di mente, al genitore esercente la patria potesta', al tutore, o al curatore, o chi ne abbia la vigilanza o la custodia, ovvero lo ritiene contro la volonta' dei medesimi, e' punito, a querela del genitore esercente la potesta' dei genitori, del tutore o curatore, con la reclusione da uno a tre anni.
Alla stessa pena soggiace, a querela delle stesse persone, chi sottrae o ritiene un minore che abbia compiuto gli anni quattordici, senza il consenso di esso, per fine diverso da quello di libidine o di matrimonio.
Si applicano le disposizioni degli artt. 525 e 544.
L'ASSOCIAZIONE CHE SI PROPONE NOBILI INTENTI CONTRO LA VIOLENZA NON HA IL DIRITTO DI OPERARE IN DEROGA A QUANTO COSTITUZIONALMENTE PREVISTO! MA LO STA FACENDO IN NOME DI PRINCIPI CHE I PROPRI RESPONSABILI RITENGONO, EVIDENTEMENTE, "SUPERIORI". STA VIOLANDO PALESEMENTE LA COSTITUZIONE IMPEDENDO A MIO FIGLIO DI AVERE UN NORMALE RAPPORTO CON SUO PADRE.
NON POSSONO E NON POTRANNO - L'ASSOCIAZIONE E CHI ALTRO SIA COINVOLTO IN QUESTA VICENDA - SCARICARE LE PROPRIE RESPONSABILITA' SU MIA MOGLIE, MAMMA DI MIO FIGLIO. L'ANALISI DELLA CRONOLOGIA IN CUI I FATTI RISULTANO ESSERSI SUCCEDUTI DEPONE A TOTALE FAVORE DI UNA PREMEDITAZIONE DEL REATO DI SOTTRAZIONE O SEQUESTRO DI PERSONA INCAPACE.
IO E MIA MOGLIE SIAMO SPOSATI. ALLA DATA DEL 4 09 2006 NON ESISTEVA NESSUNA ISTANZA DI SEPARAZIONE. IN QUESTO CONTESTO L'UNICO ISTITUTO CHE RICONOSCO E' QUELLO DELLA FAMIGLIA, GIURIDICAMENTE ESISTENTE NELLA SUA FORMA DI DIRITTO SANCITA DAL MATRIMONIO.
NESSUNO - TRANNE L'AUTORITA' GIUDIZIARIA IN PRESENZA DI CIRCOSTANZIATE MOTIVAZIONI - AVEVA IL DIRITTO DI FARE NE' AVALLARE CIO' CHE E' STATO FATTO E DI CUI L'ASSOCIAZIONE, OLTRE AD ESSERNE INFORMATA, E' STATA PARTE DECISAMENTE ATTIVA.
MAI MI SONO STATI COMUNICATI NE' DOMICILIO NE' MAI MI E' STATA DATA LA POSSIBILITA' DI INCONTRARE MIO FIGLIO
NE IO NE' I MIEI AVVOCATI SIAMO A CONOSCENZA DI QUALSIASI PROVVEDIMENTO GIUDIZIARIO CHE AUTORIZZASSE CHI HA AGITO AD AGIRE IN TAL SENSO, OSSIA QUANTOMENO "AIUTANDO" MIA MOGLIE A COMPIERE IL REATO DI SOTTRAZIONE DI PERSONA INCAPACE (Art. 574 c.p. e/o 605 c.p.)
NON ESISTONO LEGGI SPECIALI CHE AUTORIZZINO ORGANIZZAZIONI E PERSONE AD AZIONI E A SOLLECITAZIONI IN CONTRASTO CON LA LEGGE DELLO STATO ITALIANO (CHE A SUA VOLTA DEVE RISPONDERE AI REQUISITI COSTITUZIONALI). L'ALLONTANAMENTO DI MIO FIGLIO DALLA CASA FAMILIARE E' E RESTERA' UN REATO PER CHI LO HA COMMESSO COSI' COME PER CHI HA AGEVOLATO E RESO POSSIBILE IL PERFEZIONAMENTO DELL'AZIONE ILLEGALE. NON CONTANO, PERDONO FORZA E SIGNIFICATO, REGOLAMENTI, PROGETTI, INTENTI, SE SI PRESCINDE DAL RISPETTO DELLA LEGGE.
· L'ASSOCIAZIONE IN QUESTIONE, CHE IN PASSATO HA GODUTO DI IMPORTANTI RICONOSCIMENTI, INTRATTIENE RAPPORTI CON LE PRINCIPALI PUBBLICHE ISTITUZIONI LOCALI E REGIONALI. TUTTO QUESTO GARANTISCE ALL'ASSOCIAZIONE ELEVATI FLUSSI DI DENARO PUBBLICO.
· E' NECESSARIO CHE LE ISTITUZIONI CHE SOSTENGONO L'ASSOCIAZIONE - IN PARTICOLARE COMUNE, ASL, PROVINCIA DI FIRENZE E REGIONE TOSCANA, DIANO UNA SPIEGAZIONE CHE SIA TRASPARENTE E CHE ALLONTANI LO SPETTRO DELL'ESISTENZA DI ASSOCIAZIONI ALL'INTERNO DELLO STATO CHE VIOLANO LA LEGGE SOLO PERCHE' AMPIAMENTE PROTETTE DA APPOGGI POLITICI DI VARIA NATURA.
· SONO STATE ESPLICITAMENTE CHIESTE SPIEGAZIONI AL COMUNE, ALL'UFFICIO DEL SINDACO DOMENICI, ALL'ASSESSORE DANIELA LASTRI AI QUALI SONO STATI INVIATI MESSAGGI EMAIL IL CUI TESTO E' STATO FATTO SEGUIRE A MEZZO FAX. ENTRAMBI GLI UFFICI COMUNALI, SOLLECITATI ANCHE TELEFONICAMENTE, NON HANNO DATO ANCORA ALCUNA RISPOSTA.
Le Autorita' sollecitate con ogni mezzo non intervengono:
sono 58 giorni che non vedo mio figlio e che a mio figlio di 23 mesi è impedito di vedere suo padre!
esiste una denuncia per maltrattamenti presentata in data 11 settembre 2006 da mia moglie - accompagnata e coadiuvata da una assistente dell'Associazione - contro di me:
Non ho mai commesso maltrattamenti né nei confronti di mia moglie né mai ho avuto comportamenti violenti nei confronti di alcuna persona: la denuncia é falsa! Viene usata come pretesto per giustificare il ricovero di mia moglie e mio figlio in una struttura protetta e - in assenza di provvedimenti giudiziari in tal senso - per impedirmi di vedere mio figlio.
In assenza di alcun pericolo sia per mio figlio che per mia moglie, l'Associazione ha altresì invocato questa particolare circostanza che non ricorreva e che non si è mai verificata.
L'Associazione che proprio in virtu' degli interventi e dei progetti "educativi" vede variare i contributi previsti nelle convenzioni con gli Enti Pubblici, risulta "favorita" dall'interpretazione violenta della situazione.
CHIEDO DI CONOSCERE I CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE DI PERICOLO E SU QUALI BASI QUESTA VALUTAZIONE POSSA ESSERE STATA ESPERITA.
CHIEDO INOLTRE RAGIONE, QUALORA L'ASSOCIAZIONE AVESSE COMUNQUE RILEVATO UNO STATO DI PERICOLO PER MIA MOGLIE E MIO FIGLIO (IL PERICOLO, NELLA EVIDENZA DEI FATTI SAREBBE STATO RAVVISATO NELLA MIA PERSONA E NELLA MIA CONDOTTA) LA RAGIONE PER CUI L'ASSOCIAZIONE STESSA NON ABBIA PROVVEDUTO ALL'IMMEDIATO RICOVERO DI MIA MOGLIE IN DATA 01/09/2006 MA ABBIA RINVIATO L'"OPERAZIONE" AL LUNEDI' DELLA SETTIMANA SUCCESSIVA (04/09/2006)
E ANCORA CHIEDO PERCHE' NON SIA STATA INVESTITA, PREVENTIVAMENTE E COMUNQUE ENTRO TEMPI RAGIONEVOLMENTE BREVI, L'AUTORITA' GIUDIZIARIA. ALLO STATO DEI FATTI RISULTA CHE L'ASSOCIAZIONE HA TENUTO NASCOSTO MIO FIGLIO (ed insieme a lui mia moglie), SENZA NULLA DENUNCIARE ALL'AUTORITA' GIUDIZIARIA.
SOLO IN DATA 11/09/2006 (dopo circa una settimana!!!) MIA MOGLIE, ACCOMPAGNATA DA PERSONALE DELL'ASSOCIAZIONE, SI E' RECATA IN QIUESTURA PER PRESENTARE UNA DENUNCIA PER MALTRATTAMENTI PSICOLOGICI E FISICI NEI MIEI CONFRONTI.
CAUSA IL MIO LAVORO CHE MI TENEVA GRAN PARTE DELLA GIORNATA IMPEGNATO IN UFFICIO, MIA MOGLIE AVREBBE AVUTO MODO DI PRESENTARSI IN QUESTURA PER SPORGERE DENUNCIA, ANCHE COADIUVATA DA ASSISTENTI SOCIALI, IN QUALSIASI MOMENTO E A MIA INSAPUTA. OGNI GIORNO MIA MOGLIE USCIVA DI CASA PER RECARSI - TANTO MI E' DATO SAPERE - AI GIARDINI PUBBLICI DOVE MIO FIGLIO AVREBBE POTUTO GIOCARE CON ALTRI BAMBINI COETANEI.
PERCHE' - ALLA LUCE DI QUANTO SOPRA E SOPRASSEDENDO ALLE DICHIARAZIONI MIE E ALLE TESTIMONIANZE DI AMICI (SIA MIEI CHE DI MIA MOGLIE) CHE ESCLUDONO IN MODO ASSOLUTO QUALSIASI CLIMA DI PREGRESSA VIOLENZA - E' STATA SOLLEVATA LA QUESTIONE DEL PERICOLO IMMEDIATO????
PERCHE?
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Anche a seguito e in forza dei seguenti atti da me presentati innanzi all'Autorita' Giudiziaria:
denuncia di scomparsa di persone presentata in data 04/09/2006, successiva denuncia per sottrazione di minore presentata in data 06/09/2006, successiva querela contro ignoti per concorso nel reato di sottrazione di minore presentata in data 08/09/2006 e denuncia-querela per sequestro di persona presentata in data 27/09/2006
CHIEDO PUBBLICAMENTE
CHE QUESTA INGIUSTIZIA NEI MIEI CONFRONTI E NEI CONFRONTI DI UN MINORE VENGA PERSEGUITA DALLO STATO ITALIANO A CUI LANCIO IL MIO DISPERATO APPELLO DI PADRE AFFINCHE' PROVVEDA ALL'IMMEDIATO DISSEQUESTRO DI MIO FIGLIO E LO RICONDUCA PRESSO L'ABITAZIONE FAMILIARE DA CUI E' STATO ILLEGALMENTE SOTTRATTO IN DATA 04 SETTEMBRE 2006 CON LA COMPLICITA' DELL'ASSOCIAZIONE SUCCITATA.
CHIEDO INOLTRE CHE VENGANO EFFETTUATE APPROFONDITE INDAGINI SUL MODUS OPERANDI DELL'ASSOCIAZIONE STESSA, MODUS OPERANDI CHE RISULTA ASSOLUTAMENTE INADEGUATO AL CASO CHE MI VEDE COINVOLTO, ESAGERATO PER NON SO QUALE FINE E LESIVO DELLE GARANZIE COSTITUZIONALI MIE E, SOPRATTUTTO, DI MIO FIGLIO.
PUBBLICAMENTE INVITO ALTRESI' COLORO CHE SONO COINVOLTI NEL REATO DI SOTTRAZIONE E SEQUESTRO DI PERSONA AD ADOPRARSI AFFINCHE' QUANTO FINO AD ORA ACCADUTO NON POSSA IN ALCUN MODO AGGRAVARSI. I RESPONSABILI E I COMPLICI DI UNA EVENTUALE SOTTRAZIONE INTERNAZIONALE DI MINORE SARANNO PERSEGUITI PENALMENTE E CIVILMENTE.
I REATI SONO STATI DENUNCIATI PRESSO LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI FIRENZE
Gianni Furlanetto
PERSONALMENTE INVITO TUTTI COLORO IN QUALCHE MODO SENSIBILI AL PROBLEMA AD INTERPELLARE LE AUTORITA' PER CONOSCERE QUALE SIA LA RAGIONE PER CUI MIO FIGLIO DI 23 MESI E' COSTRETTO A VIVERE IN UNA STRUTTURA "PROTETTA" A STRETTO CONTATTO CON SITUAZIONI DI ALTO DISAGIO. VI PREGO DI CHIEDERE PERCHE' DA 45 GIORNI A MIO FIGLIO GLI E' IMPEDITO DI VEDERE IL PADRE. DOVE E' LO STATO DI DIRITTO? QUALE COLPA HA MIO FIGLIO PER ESSERE RINCHIUSO IN UNA STRUTTURA NORMALMENTE ADIBITA A VITTIME DI VIOLENZA, LONTANO DALLA SUA RESIDENZA FAMILIARE? PERCHE? CHIEDETELO, VI PREGO!
GIANNI FURLANETTO
da "il Firenze" http://www.ilfirenze.it
Link al sito fralenuvol.com - forum con interventi sul caso
Link al sito papaseparati.it - forum con interventi sul caso
Interrogazione Parlamentare dell'On. Maria Burani Procaccini
LINK DI NATURA GIURIDICA PERTINENTI IL CASO
L'ISTITUZIONALIZZAZIONE DEL MINORE COME PROVVEDIMENTO EX ART. 330 SS C.C. A SUA TUTELA
SCOMPARSI DAL 4 SETTEMBRE 2006
KEN MESI 23 SCOMPARSO IL 4 SETTEMBRE 2004
COMUNICATO STAMPA DEL 29/09/2006
DENUNCIATO SEQUESTRO DI PERSONA PER KEN FURLANETTO DI 22 MESI
Sta assumendo connotati sempre piu’ oscuri e allarmanti la vicenda legata alla scomparsa di Asako Kimbara e Ken Furlanetto, scomparsa avvenuta nella citta’ di Firenze il giorno 4 settembre u.s. .
La donna (37 anni, nazionalita’ e cittadinanza giapponesi) scomparve dalla casa in cui risiedeva da oltre tre anni insieme al figlio di 22 mesi in circostanze tutt’ora non chiare i primi giorni di settembre. Era da pochi giorni rientrata da un suo breve viaggio in visita ai parenti in Giappone quando lunedi’ 4 settembre non fece ritorno all’ora di pranzo dopo essere uscita, come ogni giorno, insieme al figlio.
Nessun messaggio, nessuna comunicazione è mai giunta ai familiari, in particolare al marito che denuncio’ la scomparsa di moglie e figlio, e che a tutt’oggi ignora cosa possa essere accaduto. Nessuna informazione è mai giunta né dalla moglie né dalle Forze dell’Ordine né dalle Autorità a cui era stato chiesto di occuparsi con la massima urgenza del caso.
Sta di fatto che in molti – persone bene informate – ritengono che l’allontanamento non sia un gesto che la donna giapponese possa aver compiuto in modo autonomo.
Unico indizio un telegramma con scritto “mi sono allontanata da casa per proteggere me ed il bambino”. Il telegramma, pervenuto all’abitazione del marito in data 05/09/2006, è risultato non essere stato spedito da persona giapponese e lascia pertanto aperte le ipotesi piu’ disparate circa il coinvolgimento di altre persone che avrebbero – forse approfittando di un momento di debolezza psicologica della donna giapponese – indotto la stessa ad allontanarsi da casa portando via con sé il piccolo Ken di appena 22 mesi e pochissime cose. Il marito – interpellato - ha dichiarato che a casa non manca quasi niente: oggetti personali, abiti e giochi del bambino, gioie ed altro… tutto è al proprio posto nell’abitazione di Firenze in via D’Annunzio.
Al momento il caso è all’esame della procura di Firenze dove il marito ha fatto ogni tipo di intervento possibile, ovviamente non rassegnandosi all’idea di aver perso in un solo giorno moglie e figlio.
Sono state presentate - successivamente alla denuncia di scomparsa del 04/09/2006 - denuncia per sottrazione di minore (denuncia del 06/09/2006) e querela formale contro ignoti per concorso nel reato di sottrazione di minore (08/09/2006) che ha visto il padre improvvisamente privato del piccolissimo ed amato figlio Ken.
Il marito è convinto che moglie e figlio siano finiti vittima di qualche “strano gruppo di assistenza” che, a giudicare da come si sono svolti i fatti, non sembra proprio operare nella legalità: “pur se al momento non riesco a spiegarmi un eventuale allontanamento volontario di mia moglie – ha asserito Gianni Furlanetto – sono ben consapevole che banali incomprensioni possano talvolta portare una donna a scegliere di allontanarsi se non addirittura a cercare la via della separazione. Basta guardare ai dati statistici – continua Furlanetto – per capire che una eventualita’ del genere andrebbe quasi sempre considerata in questi casi. D’altronde – aggiunge ancora Gianni Furlanetto - è altresì fin troppo facile comprendere che qualsiasi persona con un minimo di conoscenze giuridiche non avrebbe mai potuto suggerire un comportamento quale quello adottato da mia moglie, un comportamento tra l’altro perseguito e punito penalmente oltre che riprovevole dal punto di vista umano”.
Ed è proprio in base ai gravi sospetti e alla mancanza di qualsiasi notizia che possa razionalmente motivare la scomparsa del coniuge e del minore che ieri sera – il marito di Asako Kimbara e padre di Ken - ha sporto una denuncia-querela per sequestro di persona chiedendo agli inquirenti di far luce e di risolvere questo caso che – in primis – vede un bambino di 22 mesi improvvisamente sottratto alla propria casa, alla propria famiglia, all’ambiente in cui era fin ora cresciuto immerso in tanti giochi e circondato dall’affetto dei genitori, dei nonni paterni e dei cuginetti e compagni di gioco che abitano in appartamenti separati dello stessa palazzina dove fino al 4 settembre scorso vivevano anche il piccolo Ken e la mamma Asako.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare i numeri 339 5734577 - 055 619514
Con cortese preghiera di pubblicazione e diffusione.
Si allega copia di alcuni importanti documenti relativi al caso
E' POSSIBILE SCARICARE I DOCUMENTI IN FORMATO PDF FACENDO CLICK SU QUESTA SCRITTA - DIMENSIONE DEL FILE 2,5 MB circa
LEGGETE QUA' DI COSA SERVIZI SOCIALI E ASSOCIAZIONI SONO STATI CAPACI DI FARE IN ITALIA NELL'"INTERESSE" DEI MINORI!
http://www.falsiabusi.it
INTERRROGAZIONE PARLAMENTARE DELL On. Maria Burani Procaccini ai Ministri Amato e Bindi
sul caso Furlanetto / Associazione Artemisia - Centro delle Donne - di Firenze
----Messaggio originale----
Da: (Collegamento)
Data: 4-nov-
2006 11.11
A:
Cc: , , ,
, ,
Ogg:
Burnai interroga Amato e Bindi sul caso Furlanetto: " Non vede il
figlio da due mesi e non sa dove sia"
La sen. Maria Burani
Procaccini , responsabile nazionale famiglie e
minori di Forza
Italia, ha reso noto di aver einviaot un'interrogazione
urgente ai
ministri Amato e Bindi per chiedere:" quali iniziative
intendano
adottare per garantire al sig. Gianni Furlanetto, da Firenze,
il
diritto di avere notizie sul figlio K.., di due anni, e sulla moglie
A....o K.....a , di xx anni, scomparsi il 4 settembre scorso da Firenze
"
Il sig. Furlanetto ha inoltrato regolare denuncia- scrive la sen
Burani Procaccini- e pare che la donna e il bambino siano ospitati al
centro Artemisia . convenzionato con il Comune di Firenze che ospita
quanti hanno subito violenze
La signora A....o avrebbe denunciato il
marito per maltrattamenti- dice Burani- ma tutto ciò deve essere
verificato e non giustifica in alcun modo la scomparsa del minore,
verso
cui il padre ha il diritto ed il dovere di esercitare la sua
potestà
Burani chiede ad Amato di " intensificare i controlli di
polizia e di
assicurare subito al sig. Furlanetto il diritto
inalienabile di visita
al bambino che solo un giudice e per fatti
gravissimi che qui non si
intravedono può revocare " e di " avviare
una verifica all'interno
degli uffici di polizia giudiziaria per
conoscere a che punto sono le
indagini e chi le ha condotte "
Si
tratta di un caso limite- ha detto
Burani - ma non affatto raro, che
conferma come ci sia molto da
lavorare sulla strada dei rapporti
civili in materia di
bigenitorialità.
Presentando il discusso libro
del giornalista Mario
Campanella, " Senza il Bacio della Buonanotte"
( che parla di un
rapporto mancato fra un padre ed un figlio ) a
Caserta, Burani ha
sollecitato " interventi decisi degli organi di
polizia contro i
soprusi come questo "