"sono convinto che la maggioranza del popolo italiano, per quanto ne dica Rutelli, sia stanca di vedere la propria sovranità limitata dal Vaticano"
strana convinzione, vista l'affluenza alle urne in occasione del referendum di giugno
gli italiani, è vero, per la gran parte se ne strafottono della religione e del Vaticano quando si tratta di scelte di vita personali, quando si tratta di "fatti" insomma
ma in termini assoluti, quando si tratta cioè di fare scelte "etiche", non è così: l'autorità ecclesiastica è ancora fortemente sentita, l'opinione di un prete vale ancora doppio (se non triplo) per il solo fatto che "è un prete"... questo modo di pensare, assolutamente ipocrita, ma reale, è ancora molto, troppo diffuso, per poter parlare di un paese pronto a stracciare il concordato.
E' brutto pensare sempre in termini di calcoli politici, ma la realtà è che porre un dibattito di questo tipo a 6 mesi dalle elezioni rischia di regalare una buona fetta dell'elettorato cattolico alla Cdl... non è il momento: mandiamo a casa la banda Bassotti prima, poi ci si penserà
Si', credo che il popolo sia stanco di "vedere la propria sovranita' limitata dal vaticano." Il problema e' uno solo: che ai nostri politicanti (di destra, di centro e di sinistra) non gliene frega un accidente di quello che vuole il popolo! E poi, Prodi subito ha alzato le mani, ha detto che non e' nel programma la revisione del concordato: cosa gli impedisce di inserircelo? Il buongiorno si vede dal mattino!!!
il popolo, sì... lo stesso popolo che quando si trattava di dare al paese una legislazione sulla fecondazione assistita in linea con gli altri paesi europei, se n'è andato al mare con la benedizione di Ruini.
Il popolo che ha intasato Roma per una settimana, solo per poter fotografare il cadavere pontificio col cellulare, per poi riversarsi a festeggiare in P.zza San Pietro non appena è spuntata la fumata bianca
questo popolo si è proprio stancato del Vaticano, eh sì...
Più che rivedere bisognerebbe abolire il Concordato.
Libere chiese in libero stato.
Davide, i dati di fatto da te enunciati sono innegabili. Però non credo che testimonino necessariamente una condizione di ubbidienza del popolo italiano al clero neanche minimamente paragonabile agli anni '50, per non andare troppo indietro. Penso che il referendum sia stato perso principalmente a causa dell'abulìa mostrata dai partiti politici del centrosinistra che, per usare un eufemismo, non hanno riversato l'impegno necessario nella campagna (per non parlare dell'oggettiva osticità del tema). Il fenomeno della folla adorante Wojtyla morto, poi, ha avuto un carattere fondamentalmente mediatico: il 90% degli accorrenti ignoravano quali fossero le posizioni oscurantiste ed arretrate espresse dal papa polacco nel corso del pontificato. Chiaro che con le telecamere puntate su piazza San Pietro per 3 giorni i risultati non potevano che essere quelli. E comunque, anche considerato l'indubbio appeal ancora esercitato dai preti sui cittadini italiani, non si può neanche negare che il Concordato riflette una società che non c'è più. Soprattutto dopo l'industrializzazione degli anni '60 che ha cambiato e continua a cambiare le abitudini e i costumi di vita degli italiani.
Non ricordo di avere mai visto una folla adorante per un'idea intelligente..(ma piazze piene per il Duce, l'imam, Stalin, il papa..)
O no?
certo mangoni, l'Italia ha fatto grossi passi avanti negli ultimi 50 anni
ma non abbastanza, questo è il punto! Quando si parla del papa, il "popolo" alza le mani: il papa è il papa, non si tocca!
Può anche darsi che il 90% della gente di cui parlo non sappia nemmeno dell'esistenza del concordato... ma quel che conta è che quando credono (o gli si fa credere) che ci sia l'intenzione di torcere un solo capello alla Chiesa, si tirano indietro
sappiamo bene come funziona la politica italiana, e oggi più che mai: tutti in attesa di una dichiarazione un po' sopra le righe dell'avversario, per darla poi in pasto ai propri giornali, che la riportano amplificata 100 volte se non distorta completamente. Figurati un Prodi che mette in dubbio il concordato! A quel punto tanto varrebbe non andare nemmeno alle urne, le elezioni sarebbero perse in partenza
Verissimo, Davide, però concorderai che governare non dovrà corrispondere all'amministrazione dell'esistente. E la laicità dello Stato è un valore troppo importante, da difendere e da affermare se il centrosinistra ne avrà le possibilità. Prodi sicuramente non metterà in discussione il Concordato, ma credo che non rimarrà sordo a quest'esigenza, a mio parere molto diffusa presso il suo elettorato.
ah ah Lilli, bello trovarsi d'accordissimo con qualcuno! :-)
Carolina
e con le budella dell'ultimo prete impiccheremo l'ultimo re!