Cara Unità, siamo due ebrei italiani da sempre impegnati nei movimenti sociali e pacifisti. Abbiamo contribuito alla nascita della “rete ebrei contro l’occupazione” che, in questi anni, ha portato avanti numerose iniziative di sostengo alla lotta del popolo palestinese e in appoggio con quanti in Israele si battono per una giusta pace, che porti alla convivenza pacifica fra i due popoli nel rispetto dei loro diritti. Riteniamo la dichiarazione del presidente iraniano Ahmadinejad di una gravità inaudita che evoca per noi ebrei e per tutti gli europei ricordi terribili che non possono essere rimossi. La sacrosanta solidarietà nei confronti della causa palestinese, la critica più radicale verso la politica del governo israeliano, non devono diventare un alibi per la cosiddetta sinistra radicale, di cui ci sentiamo parte, per scegliere di non manifestare contro chi ha teorizzato la cancellazione dalla cartina geografica di un intero stato. Non sottovalutiamo l’imbarazzo che può attraversare ognuno di noi nell’aderire ad una iniziativa promossa dal direttore del Foglio, capofila di quel pensiero reazionario che fa della guerra di civiltà un suo caposaldo. Ma il sentimento di totale rifiuto verso la cultura di stampo nazista contenuta nella dichiarazione del leader iraniano deve far superare qualunque tipo di remora. Ha ragione Bertinotti quando afferma che ancora una volta la sinistra si è fatta battere sul tempo. Questa giusta constatazione non può però comportare una defezione incomprensibile. Si può aderire all’iniziativa di giovedì con propri contenuti, con un proprio punto di vista. Quello che secondo noi non si può fare è volgere lo sguardo da un’altra parte. Valga per tutti l’esempio di quel gruppo di giovani ebrei romani di sinistra che, a quanto ci risulta, saranno in piazza giovedì sotto l’ambasciata iraniana con in mano anche la bandiera palestinese. E’ una dimostrazione come si possa aderire senza nessuna concessione ai “teocon” nostrani del Foglio.
Andrea Billau
Sergio Sinigaglia
hanno ragione, non ci doveva pensare ferrara.
E' vero, non ci doveva pensare Ferrara.
Il problema è che la sinistra si ostina a non pensarci. Questa è la cosa grave.
Certe dittature (più o meno teocratiche) sono piuttosto tollerate perchè considerate anti-capitalistiche. Errore enorme.
Qualunque azione di Israele suscita forti reazioni, in Iran impiccano gli omosessuali in piazza e nessuno alza un sopracciglio...
Sarò alla manifestazione: non come "teocon" ovviamente, essendo ateo e laico. E credendo che la libertà dell'individuo è un valore che deve essere alla base di ogni paese civile.
Concordo.
Carolina
a Milano, ci ha pensato la sinistra, "Sinistra per Israele" ha indetto per domani Giovedi' 3 Novembre, in Piazza Diaz 6, sotto il consolato Iraniano, una fiaccolata di protesta, contro ogni forma di antisemitismo e per la difesa del dirtto all'esistenza dello Stato di Israele.
Hanno aderito tutti i Segretari di partito, i rappresentanti delle tre istituzioni locali, i tre segretari di CGIL, CISL, UIL, e anche Abdel Shaari,Presidente del Centro Islamico di Viale Jenner.
Intervenite numerosi.
C.V.D.
divisi anche sulle cose fondamentali, invece di pensarci prima organizzano la contromanifestazione ?
la solita toppa peggiore del buco, as usual....
mi piace la manifestazione alternativa della sinistra per israele. almeno non si unisce al carro teocone che ha come scopo preparare il terreno dell'invasione usa all'iran e - ovviamente - fare propaganda politica tutta italiana (di basso cabotaggio). ottima la presenza islamica locale.
mai andrei ad una manifestazione indetta dal foglio, per principio.
la manifestazione di milano la trovo molto tardiva, troppo.
forse bisognava svegliarci prima invece di lasciare la difesa del popolo di israele a chi del popolo di israele non interessa una beneamata minchia.
mai andrei ad una manifestazione indetta dal foglio, per principio.
la manifestazione di milano la trovo molto tardiva, troppo.
forse bisognava svegliarci prima invece di lasciare la difesa del popolo di israele a chi del popolo di israele non interessa una beneamata minchia.
E figurati se manifestavi per l'esistenza di Israele..(una è del foglio, l'altra tardiva, la terza all'ora del the..)
Prima leggo questo post e penso "bene, anche la sinistra pacifista per fortuna si schiera contro questi nazisti iraniani".
Poi mi leggo il blog della Lia http://www.ilcircolo.net/lia/000916.php e un po' ci ripenso, visto che molte delle sue ragioni mi sembrano condivisibili.
A volte, e ultimamente sempre più spesso (vedi anche caso Cofferati), non riesco più a capire da che parte sto e, assodato, che oscillo nel dubbio tra diverse posizioni, mi sto amleticamente chiedendo se questo mi pone nella categoria degli ingnavi (esseri spregevoli e codardi) o dei saggi (siediti sul ciglio del fiume e vedrai il cadavere del tuo nemico passare).
Cioè bisogna sempre avere le idee chiare su tutto e prendere posizione o, a volte, meglio stare a guardare quel che succede?
Tutto sommato, in un caso come questo tutti possono aver ragione, non è che si siano tirate le somme un po' troppo in fretta?
olegna non credo tu sia in grado di sindacare su quel che faccio o meno, non e' mia abitudine andare a manifestazioni indette da infami, spioni, traditori e voltagabbana come gran parte della redazione del foglio.
perche' con amici come questi Israele non avra' mai bisogno di nemici.
da infami, spioni, traditori e voltagabbana
tu hai una visione elegante degli avversari politici (stile hooligans); berija di nome di fatto
Quanto a Lia: ma non avete ancora capito che sta dalla parte dei regimi islamici (senza il coraggio di dirlo) e delle "suorine" col velo (e magari domani il burka) tanto più per bene dei nostri giovani con la pancia di fuori?
berja e' fin troppo buono col foglio. quel canagliume la' e' formato collaborazionisti. e ci ricordiamo di quando inneggiavano ai volontari italiani delle ss.
ho una visione *precisa* della redazione del foglio.
ferrara, pace, marcenaro...come li chiami?
ps: un tronco di legno morto ha piu' neuroni attivi di olegna
Ammiro la precisione..
io invece penso che Ferrara (di cui non condividuo la svolta Berlusconiana prima e teocon dopo) sia una persona intelligente e provocatoria. Comunque stimola la discussione.
A me non piace la sinistra che odia sbavando gli avversari politici (così come non mi piace la destra che fa altrettanto). Preferirei vivere in un altro paese europeo, che so, l' Olanda (dove fascisti, comunisti, clericali etc. sono curiosità storiche e non i maggiori partiti politici).
c'era pure chi trovava pitigrilli "intelligente e provocatorio".
in quanto all'olanda credo tu sia parecchio disinformato.
La definizione migliore di questi l'ha data Sabelli Fioretti: "old boys net" di Lotta Continua...
" quel canagliume la' e' formato collaborazionisti"
"infami, spioni, traditori e voltagabbana"
ma vi accorgete che parlate come con gli stessi toni e le stesse espressioni delle brigate nere?
olegna, se si esclude l'aggettivo "infame" (che cmq sottoscrivo) tutto il resto è una semplice descrizione di ciò che Ferrara è.
Per le fonti, è sufficiente rifarsi all'autobiografia da lui stesso scritta e comparsa sul Foglio qualche tempo fa...
Ferrara è una spia della Cia, Pace un brigatista, Mercenaro un venduto. In Olanda questa gente non lavorerebbe nei giornali.
Ferrara è una spia della Cia, Pace un brigatista, Mercenaro un venduto
Pol-Pot
fatico a credere che ci sia ancora qualcuno che non sappia che "Ferrara è (meglio: è stato) una spia della Cia" è un fatto e non un opinione...
Credo che, come ha detto Lele, Sinistra per Israele ci offra a Milano il modo migliore per dimostrare il rifiuto dell'integralismo e della furia cieca anti-israeliana - e anti-ebraica -. Non resta che esserci, senza rinnegare nulla. E anzi ricordandosi che la fine della sporchissima guerra in terra irachena - fatta di un'occupazione militare neo-imperiale - debba essere uno degli obiettivi di chi vuole pace, democrazia e dialogo in Medio Oriente.
ricordo che il foglio (non piu' di 5 anni fa) si impegno' in una battaglia promozionale per l'ufficiale volontario delle SS pio filippani ronconi, pubblicando anche (a pagina intera) una sua intervista in cui ricordava i bei vecchi tempi in cui ("con la protezione di Odino") sgozzava la gente.
e queste merde ora pretendono di dire chi e' amico degli ebrei e chi no.
La critica di essere "tardivi" la trovo un po' autocentrata.
L'iniziativa di Ferrara infatti è di sabato, il comunicato di Sinistra x Israele di Lunedì.
Se poi voi lo leggete solo oggi non è un problema di Sinistra per Israele.
Chi non vuole esserci trovi scuse migliori
Preferisco non entrare nel merito di alcuni giudizi personali che leggo in questi commenti.
Anche su Giuliano Ferrara mi limiterei a un giudizio politico, evitando toni troppo forti;
credo sia più opportuno e soprattutto più efficace.
L'importante oggi - in questo momento, di fronte alle dichiarazioni gravissime del presidente iraniano - è dimostrare unità e compattezza sul rifiuto di un linguaggio violento e incivile, e sul rifiuto di una logica integralista e di una politica aggressiva.
Poi - al di là di questa "emergenza" - ritorneremo a dividerci sulle complesse questioni di merito che attraversano lo scenario medioorientale.
La dialettica politica, per essere sana, proficua, e realmente foriera di libertà,
necessita di un campo di valori comuni e condivisi:la manifestazione di Milano di "Sinistra per Israele" vuole essere il luogo per dire un no netto alla violenza del governo di Teheran, che - peraltro - per prima si abbatte sullo stesso popolo iraniano.
Troviamoci su questo, venite a dire "Israele ha diritto a vivere, no alla sua distruzione".
Poi, insieme, discuteremo e ci divideremo su tutto il resto, per trovarci -forse- con pazienza su tante cose, se parliamo con serenità e chiarezza.
Abbiamo moltissimo su cui confrontarci, ma oggi - ora - uniamoci contro il terrore.
Ma soprattutto andiamoci perché vuol dire anche che siam contro a tutti gli xenofobi compresi i Maroni, i Calderoli & co. Contro, contro, contro, non pinzillacchere.
Carolina
ps la stupidità non è né di destra né di sinistra. è semplicemente stupido che abbiamo gente al governo "xenofoba" già con certi italiani non ebrei, che è tutto dire, poi con gli ebrei italiani, che è tutto dire un'altra volta, e poi con i musulmani e quant'altro (è gente che ha parlato di "bingobongo", ma pure di tedeschi in una maniera che mi farebbe apprezzare maggiormente l'avere al potere qualche barman di Rimini). che poi ci siano antisemiti sia a destra che a sinistra, pure questa è stupidità. impariamo a farci venire le "antipatie" quando subiamo ingiustizie o quello è comodo, e sembra bello aver sempre degli idioti da strapaese o da barsport con aria di fare confidenze da mai più senza che in realtà sono odiose, ignoranti, presuntuose, cazzare e razziste?
Carolina
Francesco la critica a Ferrara è tutta politica. E' il direttore del giornale che più di ogni altro ha sostenuto e con entusiasmo l'amministrazione Bush nelle sue posizioni più controverse, sono dei fan ad oltranza dell'intervento in Irak più e oltre dello stesso governo, costituiscono il versante italiano di quel fronte reticente della stampa che ha dato una copertura alle bugie della Casa Bianca.
Ora, visto che il conflitto in Irak è stato un disastro ed è un massacro quotidiano e ha contribuito notevolmente a far salire la tensione in medio-oriente e nel nostro rapporto con i paesi dell'area, mi sembra che manifestare contro le dichiarazioni di Ahmadinejad e per la pace sia incompatibile coll'aderire a un'iniziativa del Foglio. E' un controsenso. Come giustamente faceva notare Parisi.
Poi d'accordo capisco anche che tutta l'operazione è un gran trappolone ben orchestrato e che non si possa nemmeno dirlo.
Fatto sta che in tutto questo, invece di incentrarsi sul caso internazionale il dibattito pubblico viene occupato per giorni dalla questione tutta interna della conta di chi c'è e chi non c'è. Cosicchè per leggermi un'analisi decente e non urlata del contesto da cui provengono le uscite dell'iraniano me ne devo andare... in Israele. Paradossale no?
ciao
Perché la sinistra deve difendere l’esistenza e la sicurezza di Israele
Qualcuno a sinistra non parteciperà alla manifestazione del 3 novembre a Roma davanti all’Ambasciata Iraniana, perché la manifestazione sarebbe squilibrata a favore di Israele e non prevedendo parole d’ordine per i diritti palestinesi.
L’argomentazione è speciosa ed incongruente: ora si tratta di condannare senza riserve la minaccia di cancellare fisicamente Israele, dopo averla cancellata simbolicamente dalle carte geografiche.
Israele ha diritto, comunque, all’esistenza: nessun stato può essere cancellato ad iniziativa di un altro stato e ciò indipendentemente dal giudizio che si dia del suo governo.
Inoltre, mi ricordo centinaia di manifestazioni contro Sharon che non erano accompagnate da analoghe iniziative contro governi libertici del Medio Oriente.
La causa del diritto palestinese si difende condannando i kamikaze e le organizzazioni armate, che tolgono autorità alla legittima autorità palestinese.
Finché l’ANP non potrà far prevalere la legge sulla forza, non sarà mai credibile come governo, cui affidare la costruzione dello stato palestinese, come risultato della formula “due popoli, due stati”.
Chi è reticente sul diritto all’esistenza di Israele, rende più difficile la liberazione della Palestina dall’occupazione militare israeliana.
Chi non partecipa ora, con le sue parole l’ordine se vuole, è rimasto, finora, inerte nei confronti dell’opposizione del popolo iraniano, la prima vittima del regime fondamentalista sciita.
Nelle carceri iraniane si uccide senza processo e si torturano gli oppositori, anche i prigionieri di coscienza, cioè quelli che si oppongono al regime con la sola forza delle parole e della testimonianza.
Piuttosto che stare a casa, sarebbe meglio partecipare alle proteste contro la negazione dello stato di Israele e a fianco dei popoli iraniano, palestinese ed israeliano.
Per questo la manifestazione di Milano, davanti al Consolato iraniano, indetta dall’organizzazione Sinistra per Israele consente di riparare ad un errore di valutazione di alcune forze di sinistra e merita ancora maggiori adesioni: di tutti coloro che hanno a cuore il popolo palestinese come quello israeliano e iraniano. Non c’è libertà senza diritto all’esistenza.
Milano, 2 novembre 2005
Felice Besostri
co-presidente Sinistra per Israele
io ci vado, qui a Milano.
Carolina
Spiritualmente sarò lì. Fisicamente nn posso purtroppo. Ma spiritualmente sarò in Piazza Diaz. Meglio in Piazza Diaz a Milano ke a Roma (a parer mio) ma in ogni caso è davvero importante esserci, proprio x una giustizia si spera sempre+giusta (perdonatemi il gioco d parole ma è notte fonda..)
fateci avere commenti dalla prima linea ;o)
bacini
ha ragione Giorgia, meglio milano che Roma.
a Roma pare che in rappresentanza dei mussulmani parlera' magdi "bugiardo" allam, quello che si invento' i volontari baschi in iraq per supportare le bugie orrende di aznar.
e da quando in qua magdi e' islamico?!?!?!
boh? c'era scritto sulla repubblica...
http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/politica/fiafoglio/fiacasad/fiacasad.html
"L'appuntamento è alle 21 in via Sant'Agnese, all'angolo con la Nomentana. Un camion servirà come palco improvvisato per i soli tre interventi previsti: il rabbino capo, Riccardo Di Segni; il giornalista Magdi Allam per la comunità musulmana; Mariarosa Guarnieri per le comunità cattoliche."
...io ero rimasto che fosse un copto...
???
curioso poi quel plurale "le comunita' cattoliche"... che vorra' mai dire?
Magdi Allam? Quando si definirà direttamente "numidico" piuttosto che arabo?
Carolina
magdi "bugiardo" allam
siamo alle solite: chi non sta con Hamas o l'islam integralista viene subito bollato come infame, bugiardo e spia..
olegna ma allora sei coglione per davvero!!
ancora con sta storia delle spie... Ferrara ERA una spia, lo ha ammesso lui stesso, lo ha scritto nella propria autobiografia, ne va fierissimo: era prezzolato dalla CIA.
che cazzo c'entrano Hamas e l'islam integralista? Se poi consideri che Ferrara, quando militava nel PCI torinese, era più filo-palestinese dei palestinesi stessi, ti rendi conto anche del perchè il medesimo venga bollato anche come voltagabbana.
olegna ti ricordo che magdi "menzogna" allam si affretto' a dare credito e copertura alle bugie di aznar su "centinaia di volontari baschi" in iraq con un articolo in prima pagina sul corriere della sera.
un "giornalista" del genere a mio modestissimo parere andava espulso dall'albo e mandato a vendere i fazzoletti ai semafori (manco i giornali, i fazzoletti).
magdi allam ha, sul mondo arabo, la stessa credibilita' che posso avere io sulla dinamica delle particelle subatomiche.
Magdi Allam più o meno sarebbe l'equivalente di un leghista, se non fosse che noi abbiamo la provinciale mania di dare il patentino agli "stranieri". Penso che in un altro clima farebbe e scriverebbe robe diverse.
Carolina
Capito benissimo quale gente vi piace..
Carolina: non credo proprio, l'equivalente dei leghisti sono i fondamentalisti islamici. Non chi, giustamente, li combatte (perchè li conosce bene)
Olegna, ahime non è proprio come tu dici anche se mi piacerebbe molto.
Un migrante prova varie sensazioni, fra cui proiezioni dei limiti del Paese che ha lasciato su quello in cui va a stare, sindromi da catena alimentare, e varie ed eventuali, a seconda anche di dove va.
In questo quadro, se lo accetti, non solo hanno senso cose apparentemente buffe, benché contingenti, tipo i polacchi che spesso si lamentano delle funzioni religiose all'aperto dei musulmani - indipendentemente da OGNI altra considerazione, nostra o dei migranti musulmani; cominciano ad avere senso anche denegazioni della propria origine, proclami a presunti ideali (dimmi tu quanto ti sta giù obiettivamente che Magdi Allam consideri che diamo "troppi soldi alle scuole islamiche", che poi si dovrebbe dire musulmane, ma non fa niente dinnanzi al suo campionario di qualunquismi) e adesioni più o meno esplicite o implicite al peggio che la nostra società esprime.
Ecco. E la controprova ce l'hai con un Fouad Allam cittadino italiano da almeno 10 anni e pure appartenente al consiglio nazionale dei Verdi. Io l'ho conosciuto personalmente in tempi non sospetti, intorno al 1996 - 1998, e ti assicuro che era un laico, non solo, era una persona molto aperta, che fra l'altro ho avuto come docente di Storia del mondo arabo e musulmano, e ti assicuro che non diceva le cose che dice oggi compresi certi sproloqui sulla "sicurezza", sebbene fosse assolutamente nemico di quelli che, sempre sue parole, "han paura delle parole", quindi anche di denunciare gli integralismi. Oggi è clamorosamente il clima, nostrano, altro che i fondamentalismi, che porta certe persone a essere quasi delle caricature di se stesse. E io non lo condivido.
Carolina