dopo aver letto (o sentito? boh) sbrigativamente questa affermazione ero rimasto basito anch'io. poi, a tavola con i miei, effettivamente mio padre mi ha fatto ragionare sul fatto che se Mussolini fosse arrivato a essere processato, probabilmente sarebbe sconvenuto a tutti coloro che ebbero fretta di farne il capro espiatorio del fascismo (visto quanti fascisti hanno tranquillamente mantenuto la loro posizione dopo il '45). insomma: temo che Mussolini non sarebbe MAI arrivato vivo a un processo, troppi pesci piccoli, medi e grandi avevano voglia di salvare la pelle scaricando esclusivamente su di lui le responsabilità. (del resto, piazzale Loreto non fu organizzato dai partigiani)
la fucilazione e lo scempio del cadavere erano il giusto risultato di una popolazione cui era stato dato in pasto il motivo del loro odio. e avrei probabilmente fatto lo stesso, se fossi stato lì. ma stavolta, pensandoci, non sono sicuro fino in fondo che d'alema abbia detto una stronzata tout court.
C'è stato un errore, è vero. Gli sono infatti incredibilemtne state risparmiate le torture che a lui piaceva tanto far infliggere agli antifascisti. Perchè?
Ueh, siamo scemi? Se osama Bin laden fosse catturato, cosa si fa, lo si ammazza così su 2 piedi? E Beccaria a voi cosa ha insegnato. Per quanto mi disgusti un Hitler o un Mussolini, io sono sempre e comunque contro la pena di morte. Questa volta sono d'accordo con il Lider da esporto.
Concordo con Andrea. La morte di una persona è sempre una sconfitta.
Queste sono le parole di Walter "Valerio" Audisio, ritenuto l'uccisore del Duce il 28 aprile 1945 a Dongo:
"In me non c'era più neanche l'odio: c'era il senso di giustizia inserobaile di mille e mille morti, dei milioni affamati e traditi. Non avevo l'impressione di dover uccidere un uomo".
Ognuno tragga le proprie conclusioni. Quelle di D'Alema, per intenderci, non le condivido per nulla.
Cito a memoria: "Posso trovare mille buone cause per morire; non ne trovo neanche una per la quale vale la pena di uccidere". Lo ha detto Ghandi. Lo sottoscrivo. Questa volta ha ragione baffino.
Apis
Non capisco bene dove stia la notizia: D'Alema non è certo il primo e non sarà l'ultimo a dirlo dal 45 ad oggi. O mi sono perso qualcosa?
Anzi direi che si entra nel campo delle verità storiche più che delle opinioni: Mussolini nelle intenzioni dei CNL non doveva essere fucilato. Il fatto che stando come sono andate le cose non lo rimpianga nessuno è che il gesto e la rabbia popolare fossero comprensibili e anche scontati è un altro discorso.
Alberto, qui tuttosommato son d'accordo con il velista di Gallipoli, anche se onestamente auspico che di cose simili si occupi sempre più la storiografia e meno la società pure nelle sue espressioni politiche. Ci son tutti quelli che si son rifatti la verginità grazie al non processo di Mussolini, e probabilmente in qualche modo ne risentiamo ancora. Non solo, ma ora accade lo stesso con Saddam, a meno che tu non consideri il suo un equo processo, e mi sa che ne vedremo ancora di cotte e di crude dopo deliri simili.
Carolina
Ottimo Mangoni: ora condividiamo pure le opinioni di un uomo talmente nobile, magnanimo ed illuminato da poter sindacare sull'altrui umanità, così giustificato dalla Storia e dal Partito da poter stabilire chi è Uomo e chi no.
Dove sta la differenza rispetto a Hitler, Stalin o Pinochet?
Mussolini è morto come è morto e in questo senso ha pagato per le enormità che ha commesso.
Chi di Piazzale Loreto vuol fare festa nazionale
altro non è se non un criminale.
Quel giorno non ha vinto la giustizia, l'antifascismo o la libertà.
Ha perso l'umanità.
Quel giorno ha equiparato ineluttabilmente l'ingiustizia del regime alla "giustizia" dei "vincitori".
E proprio voi (tu in primis) che tanto osannate il nostrano comitato di salute pubblica, che tanto vorreste ripetere la bella esperienza della "giustiza di piazza" ogni due per tre provate a porvi questa domanda: avreste il coraggio di premere il grilletto in prima persona?
Avreste il coraggio di spegnere una vita dopo aver indossato il cappuccio del boia?
Azionereste la ghigliottina senza il minimo rimorso di coscienza?
Io non credo, non foss'altro perchè in voi la tracotanza e il furor uterinus si sommano ad una intrinseca vigliaccheria: incensate degli assassini, ma la semplice vista di un'arma da fuoco vi farebbe sudar freddo.
E di questo io sono sinceramente contento: è un atteggiamento che, pur nella sua infantile piccineria, pur nella sua beceraggine da derby allo stadio, denuncia indubitabilmente una umanità di fondo...
Ma cosa stai dicendo idiota? C'è stata una guerra ferocissima che ha sconvolto milioni di persone, voluta e perseguita da un regime fondato sul culto della morte, della violenza, dell'oppressione. Cosa ci compari l'episodio che ha segnato la fine di tutto ciò, e lo sfogo violento ma liberatorio che l'ha caratterizzato, con la sofferenza patita da popoli interi. Le armi forse mi farebbero sudare freddo, ma ti assicuro che se mi dai i tuoi riferimenti qualche sonora pedata nel culo te la vengo a dare volentieri.
Se si fosse processato Mussolini non sarebbe certo stato per ragioni di umanità o pietà.
Compassionate pirla, occupati piuttosto dei rimorsi di coscienza e del tatto con cui i tuoi amici d'oltroceano stanno spargendo morte e distruzione tra le popolazioni "liberate".
E scusate.
Bene, eccone un altro che al Duce non avrebbe sparato, ma si sarebbe limitato a dargli qualche calcio nel culo, magari rimbrottandolo e dicendogli di non farlo mai più.
Ogni tanto non mi spiace avere ragione...
Visto che poi ti metti a cianciare di America (benaltrismo e ancora benaltrismo...cazzo alle elementari dovevi essere l'incubo della maestra, sempre a dire "Si ma lui...", "Ma quell'altro", "Ma è stato Minetti a dirmi che..." quando ti pinzava con le mani nel sacco...), vorrei sapere cosa pensi della Guerra Civile. Anche quella fu la giustificata reazione ad un regime ormai annientato?
E che pensi della famosa amnistia che fece uscire lindi e puliti fior di criminali, magari scappati oltrecortina in attesa che le acque tornassero calme?
Come vedi la ex-Cirielli ha precedenti di un certo, drammatico, spessore...
La pena di morte è disgustosa e aberrante sempre e comunque.
Addirittura più di D'Alema, a cui ahimè stavolta mi tocca dare ragione.
Sono davvero ridotto male
Piazzale Loreto fu un episodio di inciviltà condannato anche da alcuni padri della Resistenza:
Pertini parlò di "giorno triste per la Resistenza"
Parri di "episodio di macelleria messicana"
Detto questo un Mussolini vivo sarebbe stato scomodo per molti, specie per gli inglesi che avevano avuto con lui uno scambio di amorosi assensi, e quindi non sarebbe arrivato vivo al processo, probabilmente.
In ogni caso sempre meglio il tiranno alla sbarra che assassinato, viene umiliato di più. L'immagine di Eichmann o di Saddam alla sbarra è più gratificante che la furia di Piazzale Loreto.
Secondo me la cosa triste non è stata la fucilazione di Mussolini, tantomeno piazzale Loreto, una fine così certamente non la merita nessuno nemmeno il peggiore dei nemici ma mettetevi nei panni di un popolo che usciva da una guerra mondiale con milioni di vittime e un paese che era oramai ridotto ad un cumulo di macerie, miseria e rabbia, non so se allora avreste conservato tutti questi vostri buoni intenti.
Mussolini vivo rappresentava la furia dei rastrellamenti delle squadre fasciste, la furia della guerra che aveva distrutto il nostro paese, Mussolini vivo era la paura di ripiombare in quell'orrore!
Mussolini sbagliò a portare l'Italia in guerra al fianco dei nazisti e sapeva che la morte lo attendeva se avessero perso, infatti da vigliacco cercò la fuga invece di consegnarsi alle autorità, sfortunatamente per lui finì nelle mani dei partigiani molti dei quali earno stati fucilati o impiccati su ordine dei suoi ufficiali che a lui solo facevano riferimento. La cosa triste invece per me è che alla sbarra certi tiranni dei giorni nostri non ci finiranno mai, anzi prosperano e sfidano il mondo con l'arroganza e la prepotenza di chi sa che per loro un giudizio non ci sarà mai, nemmeno quello dei tribunali.