Giornalista algerina: la Polfer mi ha maltrattata
di Toni Fontana
«Urlavano tutti e tre, sia alla stazione che dentro il commissariato dove sono rimasta più di un’ora e poi denunciata perché dicono che non hanno potuto identificarmi, ma hanno visto benissimo che i miei documenti erano in regola». È il racconto di Nacera Benali, giornalista algerina fuggita dodici anni fa dal suo paese perché minacciata dai terroristi islamici. Sabato sera la collega intendeva raggiungere il centro per assistere ad uno spettacolo, ma, alla stazione metro della Piramide, è stata avvicinata da tre agenti della Polfer che le hanno chiesto i documenti «dandomi del tu». Nacera ha mostrato la carta d’identità che possiede perché residente a Roma, ma i poliziotti, le hanno chiesto di seguirli nei locali della stazione Ostiense dove, dice la Benali, è stata per oltre un’ora in compagnia di alcuni poliziotti «urlanti». Pur avendo mostrato i documenti di identificazione, la giornalista, accreditata presso il ministero degli Esteri e provvista di regolare permesso di soggiorno come corrispondente del quotidiano El Watan e della radio algerina, è stata denunciata per «essersi rifiutata di farsi identificare». «Per tutto il tempo che sono rimasta con loro - dice - mi hanno dato del tu e non hanno ascoltato la mia richiesta di scuse». Nacera Benali si è poi rifiutata di firmare la denuncia. Dopo aver parlato dell’accaduto nel corso del programma Rai Radio Tre Mondo, la giornalista ha presentato ieri una denuncia al commissariato Ps della Garbatella. Nel testo della denuncia si parla di «atteggiamenti vessatori, discriminatori ed ingiurie» e «di trasferimento senza motivo di una persona». La corrispondente ha anche inviato una lettera al Ministero dell’Interno ricostruendo le fasi dell’episodio. «Ora - dice - mi aspetto una risposta dalle autorità italiane, la polizia non si può rivolgere ad uno straniero dando del tu e urlando». Nacera Benali è stata in prima fila in Algeria nelle lotte contro il terrorismo. Per i suoi articoli critici anche nei confronti del potere politico, è stata arrestata dai militari ed ha deciso di lasciare Algeri quando il suo nome è comparso in una lista, sequestrata ai terroristi islamici, che comprendeva personaggi da eliminare.
E' la solita storia... si fa i forti con chi e più debole e non si può difendere. In tale contesto uno "straniero" vale meno di 0.
ops... la "e" senza accento: mi sarò ammalato di "celentanite"? :-)
Al di là della denuncia e della giusta reazione di sdegno di fronte a fatti come questo (e ancor di più di fronte ad altri, forse più gravi e premeditati, come Genova) che fare?
Ovvio che la magistratura dovrebbe intervenire valutando fatto per fatto, libera da condizionamenti "politici".
Però essi dimostrano anche quanto le forze di Polizia in Italia siano mal governate (se devono essere al servizio del cittadino, ovvio), composte da gente impreparata (culturalmente, psicologicamente, quel che vuoi) e con forti propensioni "autoritarie"
In definitiva, secondo voi, auspicando una svolta elettorale, come dovrebbe intervenire il prossimo governo di centrosinistra? Esistono, che voi sappiate, delle proposte in tal senso?
«Ora - dice - mi aspetto una risposta dalle autorità italiane, la polizia non si può rivolgere ad uno straniero dando del tu e urlando».
Oddio,neanche ad un italiano magari..
i polfer non sono stati capaci di chiedere scusa e si sono bruciati i ponti alle spalle sporgendo la loro denuncia che ha portato all'altra. non so le regole interne ma penso che dovrebbero ritirare la denuncia e chiedere scusa, questo eviterebbe il caso politico e sarebbe un bel segno di rispetto utile esempio per tutti. la giornalista sarebbe in pratica costretta a ritirare la sua per non passare da violenta. cmq metterci di mezzo il tribunale mi sembra una cazzata. quanto alla domanda di gerry non mi sembra sia una gran richesta in un programma politico del csx chiedere di mostrare rispetto per le persone, ad esempio, usare il lei (che lo devo dire proprio e' di regola usato le poche volte che ho avuto a che fare con polizia o carabinieri, tranne la volta a carnevale che mi hanno portato in questura per il fucile giocattolo--beh e' una storia lunga ed in parte era colpa mia)
all'areoporto di roma ho assistito a trattamenti mostruosi da parte della polizia nei confronti dei cinesi. "ei tu cina statte fermo" "io nu pparlo cinese, capito?", urla e trattamento da io-civile tu-barbaro.
poi ci si chiede come mai i cinesi ricchi (alcuni milioni) vadano in vacanza in india, turchia, francia, inghilterra ma non in italia...
Comunque la cafoneria è tipica del nostro paese.
Quando torni in aereo da una permanenza all'estero e arrivi a Fiumicino tra finanzieri, poliziotti, tassisti veri e abusivi, tizi vari che ti danno tutti del tu o cercano di fregare il turista sembra di arrivare nel terzo mondo.
beh, sul Corriere c'è pure la storia di Mohsen, cittadino francese rinchiuso in via Corelli perché era andato a prendere il cappuccino una mattina senza portare con sé i documenti (e perché è di origine tunisina, e ha un'aria da arabo che per qualcuno è come dire da criminale).
Carolina
Ragazzi andate a leggere l'articolo su Repubblica di G.M. Bellu:
"Mohsen, cittadino francese
fatto prigioniero in via Corelli"
BASTA CON STA POLIZIA!!! Propongo che ai concorsi si esiga un minimo di Q.I. o un titolo di studio che non siano le elementari per questi "pubblici ufficiali" !
ah ecco, grazie, A2, era Repubblica, non il Corriere.
Carolina
Figurati! 2 notizie del genere nello stesso giorno, stiamo proprio messi bene!!!
eh sì... io se devo avere dei politici così inciucioni e affaristi, almeno li voglio che con i nostri soldi fanno pure del sesso ogni tanto. Combinare roba del genere vuol dire anche essere gente che non tr*** secondo me!
O tempora o mores.
Carolina
Mi associo al pensiero di Carolina. Anzi, propongo una sua candidatura alle primarie ;-)
L'articolo di cui parlano Carolina e Alberto è qui:
http://www.repubblica.it/2005/b/rubriche/glialtrinoi/mohsen/mohsen.html
Piuttosto impressionante.
sì, inquietantissimo, grazie anche a te, Antonio. In ogni caso almeno plaudo a chi non solo non si fa raccontare fanfaluche, ma scrive pure senza alcun timor reverenziale verso le stesse.
Carolina
Non sono i soliti quattro cafoni.
Sono i degni risultati, e rappresentanti, del governo che il popolo italiano ha liberamente eletto con larga maggioranza. Se sarà riconfermato, significa che per la maggioranza va bene così. Anzi: che la maggioranza E' così.
Tornando sul discorso delle autorità mi dispiace dire che in più di qualche occasione si sono dimostrati dei grandi somaroni e pertanto credo che non vi sia alcuna speranza per loro...
"E io pago!! " diceva totò