Democrazia fosforescente
di Marco Travaglio
In principio le armi di distruzione di massa doveva averle Saddam. Giuliano Ferrara, dotato di grande intelligenza ma anche di una vista molto più aguzza dei satelliti, le vedeva a occhio nudo da qualsiasi trattoria di Roma. Poi si scoprì che era un'illusione ottica, tipica degli ex spioni della Cia. Così si cominciò a dire che la guerra all'Iraq serviva a esportarvi la democrazia. Ora si scopre che, già che c'erano, gli americani hanno esportato anche le armi di distruzione di massa, così nessuno dirà più che non ci sono. Sono americane, è vero, ma non è il caso di sottilizzare. Fosforo bianco, napalm ultimo modello. Ma Platinette ha avuto un calo di vista e non l'ha notato. Per notarlo del resto bisogna munirsi di parabola, passare una notte insonne e intercettare RaiNews24, l'unico canale autorizzato a dare notizie vere. Clandestinamente. Lì lavora Sigfrido Ranucci, raro esemplare superstite del giornalismo d'inchiesta. È lo stesso che nel 2000 scoprì l'ultima intervista di Borsellino in cui si parlava di Dell'Utri, Mangano e Berlusconi. Il direttore Morrione tentò di proporla a qualche tg o a qualche talk show della «Rai dell'Ulivo». Nessuno era interessato. Così il testamento spirituale di un martire dell'antimafia fu trasmesso nottetempo per pochi intimi. Provvidero poi un comico e un paio di giornalisti «criminosi» a farlo conoscere agl'italiani. Ora la scena si ripete con il fosforo bianco di Falluja, la città santa rasa al suolo per agevolare l'esportazione della democrazia. Tutte le principali tv del mondo hanno acquistato il reportage, così americani, inglesi, francesi e australiani han visto gli effetti speciali della democrazia fosforescente. Gl'italiani, salvo vampiri e pipistrelli, no. Anche Vespa ha sorvolato: in fondo, mica han bombardato Cogne. Era solo Falluja.
Messo alle strette dall'informazione - lì si usa così - il governo americano ha prima smentito poi confessato la micidiale arma chimica. Il governo inglese ha balbettato qualcosa. Il governo italiano non ha ancora detto una parola, mentre all'opposizione si segnalano casi di folgorazione sulla via dei «neocons» (dal francese «con», coglione): i noti imbecilli della guerra preventiva che in America non osano più mettere il naso fuori di casa, ma in Italia sono popolarissimi, anche nel centrosinistra. Tant'è che, mentre negli Usa persino i repubblicani americani inchiodano il presidente alla catastrofe bellica, in Italia l'opposizione discute animatamente sull'opportunità di ritirare le truppe una volta al governo. Comunque non subito. Con calma. In Spagna Zapatero dice che si ritira e poi si ritira davvero. Da noi non di dice nulla, poi eventualmente «si avvia una strategia per un rientro concordato» (espressione intraducibile in qualunque lingua che non sia l'italiano). Intanto Bellachioma i soldati li sta ritirando davvero, un po' alla volta, alla chetichella. Fra qualche mese, quando avrà finito, telefonerà a Piazza Santi Apostoli: «Tranquilli, ragazzi, potete smettere di discutere sull'opportunità di ritirare i soldati da Nassiriya: l'ultimo è appena rincasato».
Con chi dovrebbe essere concordato, poi, questo benedetto ritiro? Con quella specie di sergente Garcìa che risponde al nome di Jalal Talabani, il presidente-fantoccio iracheno che l'altro giorno, a Roma, giurava: «Bombe al fosforo a Falluja? Questa è propaganda terroristica. Ormai in Iraq, anche se due pesci litigano in fondo al mare, è colpa degli americani». L'indomani quei terroristi del Pentagono hanno confermato le bombe al fosforo: anche Talabani, come l'amico Silvio, viene spesso frainteso. «Armi chimiche? Una sciocchezza, sarebbero morti i soldati Usa», pontificava tre giorni fa sul Giornale il noto stratega Andrea Nativi. E Massimo Teodori, che è una specie di badante a distanza di Bush, rincarava: «Una storia di ordinaria demagogia, di partigianeria filoterrorista. Rainews rappresenta gli americani come nuovi nazisti», ma per fortuna «non c'è un solo grande giornale Usa che abbia dedicato una sola riga alle presunte rivelazioni della nostra tv». Non aveva ancora finito di scrivere e tutti i giornali e le tv del pianeta sbattevano il fosforo in prima pagina. Strepitosa, anzi illuminante la conclusione del bushetto de noantri: al massimo «il fosforo è stato impiegato per illuminare le postazioni nemiche». Ecco, gli americani erano a corto di pile e riflettori e hanno illuminare la scena con un po' di fosforo. Che niente niente, insieme alla democrazia, stiano esportando pure l'illuminismo?
Il fosforo bianco è un'arma disgustosa ma non è un'arma chimica. Raccontare balle è sempre un autogol.
"Il fosforo bianco non è un'arma chimica"
ggia', lo fanno colle banane...
casomai si puo' dire che, se non viene usato come un arma ma per illuminare, non e' un arma chimica, ma e' solo chimica. ma qui viene proprio usato come arma. e a casa mia sta roba si chiama arma chimica!
e poi ricordo che sparare e bombardare i civili e' gia' di suo un crimine di guerra.
http://en.wikipedia.org/wiki/Chemical_weapon#Chemical_weapon_designations
.....gia'...non e' un'arma chimica...ma un agente chimico...ma poi chissenefrega della gente che muore a causa sua...l'importante e' specificare bene i termini...casomai qualcuno fraintendesse e pensasse che gli ammerigani (intesi come governo eh!!) uccidono con armi chimiche...tze'...
ovvio che il punto e' l'uso che se ne fa. anche la polvere da sparo e' un agente chimico quando lo si usa per far fuochi d'artificio, no? ma se qualcuno usa un agente chimico per bruciare qualcun altro, mi sentirei di sostenere che l'ha usato come arma. per inciso, sulla wikipedia io trovo la classificazione generale delle armi, ma non trovo quale posto dovrebbe occupare il fosforo bianco: quindi non mi pare sia un argomento conclusivo.
Rientro dal lavoro e posso rispondere. Il fosforo bianco (WP) non è un'arma chimica nel senso della classificazione delle armi (ovviamente è una sostanza chimica, come quasi tutto, del resto).
Per questo ho lincato la pagina delle armi chimiche su wikipedia, dove infatti il WP non c'è. Le armi chimiche sono universalmente riconosciute come inumane e "di distruzione di massa" per questo è rilevante non confonderle con le altre.
Il WP è un'arma incendiaria, che è comunque un'arma che non si può usare sui civili (anche se non vedo quale arma possa essere morale, sui civili).
Quello che volevo dire nel mio commento originale, e che credevo fosse chiaro, è che noi di sinistra non abbiamo bisogno di raccontare balle. Travaglio lo sa benissimo che il WP non è un'arma chimica, la posizione degli americani, che hanno fatto una guerra stupida anche dal loro punto di vista e che hanno già moralmente perso, non ha bisogno di balle per essere messa in cattiva luce. Cazzo, questi TORTURANO. Non vedo cosa possa esserci di peggio.
Una volta si diceva che la verità è rivoluzionaria. Purtroppo abbiamo abbandonato questa convinzione per vincere stupide discussioni.
Massimo, quello che dici mi sembrava ragionevole, usare i giusti termini, non raccontare "balle"... ma c'era qualcosa che non mi quadrava e credo di aver capito di che si tratta: tu dai per scontata quella classificazione, che esclude il WP dal novero delle armi chimiche, la prendi per buona e parti da li'. Ma questa e' una vera e propria resa alla logica di chi quella roba la usa **come arma** e poi non vuole che la si chiami cosi'. Eh no. Se per te essere di sinistra significa non raccontare balle, per me - e per la stessa ragione, non raccontare/raccontarmi balle - significa anche e soprattutto chiamare le cose col loro nome: il WP e' una roba chimica e viene usato - e a Falluja a tutti gli effetti e' stato usato - ANCHE come arma. Quindi in quel contesto chiamarlo ARMA CHIMICA non solo e' perfettamente legittimo e sensato, e' anche l'unica cosa ONESTA da fare.
Ciao,
upuaut
Scusa upuaut, se ridefinisci cosa vuol dire arma chimica hai tecnicamente ragione ma la discussione non ha più nessun senso. Allora (per fare un esempio scemo) un petardo è una bomba atomica perchè esplode (bomba) ed è fatto di atomi. Questa ricerca di sofismi è esattamente il comportamento dei neoconi. Cerchiamo di far vedere che siamo migliori di loro (suggerimento: lo siamo).
ciao massimo sono d'accordo con molto di quello che dici, ma che quell'arma sia ripugnante mi sembra fuori discussione. altra cosa, mi sembra tu sia abile ad usare wikipedia (io non lo sono) mi passi il link dove stanno descritte le armi incendiarie, che vorrei vedere quali usi sono contemplati nella loro definizione. ultima cosa, sarebbe importante trovare quali sono le convenzioni sulle armi (io non ne sono informato)
beppe ti ho risposto via mail
X Beppe. Se vai a questa pagina poi troverai dei link sulle varie conventions che disciplinano questa materia.
http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/americas/4442988.stm
Massimo, il punto era un altro e cioe' che tu prendi per buona - direi per dogma - la definizione di arma chimica che fa comodo a chi l'ha voluta cosi'. Io sto contestando proprio questo. Non si tratta di un sofisma, al contrario, si tratta di **smantellare un sofisma altrui**, di riappropriarci del senso delle parole, che in questa fase storica vengono usate molto spesso, e proprio dai neocon, per cambiare il senso del mondo e delle loro stesse azioni.
Ciao, Up
Vi invio una E-mail inviata al sindaco di Marano, e mi piacerebbe aprire una discussione su questo operato. AL Sig. Sindaco del Comune di Marano.
Desideri congratularmi con lei per l'eroica azione che ha portato a cambiare il nome alla via che era dedicata ai militari deceduti in Irak, come vede non li chiamo ne eroi ne martiri, perchè erano andati in Irak per guadagnare qualche soldo in più, consapevoli che non era una vacanza, ma sono pur sempre militari italiani che meritano un minimo di rispetto, rispetto che lei ha pensato bene di onorare togliendo la tabella della via a loro dedicata, detto questo, mi sento raggelare il sangue quando la sudetta via viene da lei intestata ad Arafat, un bamdito a tutti i livelli che non ha mai voluto trovare un intesa con gli Israeliani e che che ha invece sempre protetto e promosso la lotta armata e terroristica contro di essi. Arafat con la scusa della causa palestinese a accumulato una fortuna, che la moglie a pensato bene di distribuire in diverse banche nei famosi paradisi fiscali, e quelli erano soldi che arrivavano da tutto il mondo per aiuti umanitari che dovevano andare al popolo palestinese. Bravo sindaco lei ha dimostrato di essere quello che è e cioè un povero testa di rapa, e mi scuso con le rape, per cui anche se non gliene frega niente perchè lei ha la faccia come il culo, le esprimo tutto il mio più sentito disprezzo.
Leo. B.