L’ex ostaggio Usa: «A Nassiriya gli italiani colpirono l’ambulanza»
In un libro le accuse del reporter rapito nel 2004
«Sterminata una famiglia, uccisa una donna incinta»
di Toni Fontana
AMERICAN HOSTAGE il libro scritto dal giornalista americano Micah Garen assieme alla sua fidanzata Marie-Hèléne Carleton sarà una delle letture di Natale negli Stati Uniti. Ma i lettori alla ricerca di storie sugli orrori iracheni, rischiano di restare delusi se si
aspettano di leggere un racconto sulle nefandezze di Al Zarqawi. Garen infatti è un ex-ostaggio «anomalo» perché venne rapito con il suo interprete Amir Doshi il 12 agosto 2004 a Nassiriya non da al Qaeda, ma da un gruppo che si proclamò vicino ai ribelli di Al Sadr, il capo degli estremisti sciiti. Ma, soprattutto, il libro riaccende i riflettori su una delle tre battaglie combattute dai militari italiani in Iraq (6 agosto 2004) e su un oscuro episodio avvenuto nel corso dei combattimenti. Un mezzo, un’ambulanza secondo Garen, venne colpito dagli italiani mentre attraversava un ponte. Garen effettuò un’inchiesta all’indomani della battaglia e, nel suo libro, ribadisce la sua versione citando testimonianze e sopralluoghi da lui effettuatati: «Dissi ad Amir dell’attentato e suggerii di fermarci a dare un’occhiata. Quando arrivammo trovammo un gruppo di soldati italiani all’imbocco del ponte che però era aperto anche se il traffico procedeva lentamente..percorremmo la piazza e ci fermammo a parlare con la gente. Nessuno sapeva nulla di un’autobomba. Indicando il ponte ci dissero che un’ambulanza era stata colpita da colpi d’arma da fuoco sparati dagli italiani mentre cercava di attraversare il ponte. Erano morti una donna incinta, sua sorella, la madre ed il marito. A Nassiriya lo sapevano tutti. Ci dissero: i corpi sono stati lasciati li fino a mezzogiorno del giorno seguente». Garen riuscì poi a filmare i rottami dell’ambulanza («sui quali era chiaramente visibile la scritta in arabo “SAYRAT IS AF” che significa ambulanza»), andò all’ospedale e seppe che «l’ambulanza numero 12» era uscita la notte della battaglia. Garen scrive anche di aver filmato i corpi delle vittime: «Ci recammo al Nassiriya per intervistare il direttore dell’ospedale, ma non lo trovammo. Il capo delle guardie ci fece filmare i cadaveri dei familiari che erano stati uccisi... mi coprii la bocca con un panno e cercai di filmare all’interno del freezer... i corpi presentavano enormi bruciature ed erano un’orrenda massa di carne carbonizzata (l mezzo si era incendiato Ndr). Riuscii a vedere la faccia giallastra di un uomo perfettamente conservata con gli occhi chiusi. «Il bambino! - disse la guardia indicando lo stomaco squarciato di uno dei cadaveri. Non riuscii a vedere alcun bambino. Me ne andai di corsa perché stavo per vomitare». Garen venne rapito una settimana dopo. Si trattò di un rapimento «anomalo». Il capo ribelle ed il suo luogotenente si rivolsero ai sequestratori chiedendo la liberazione degli ostaggi. Garen, dopo essere apparso su un video trasmesso da Al Jazira assieme e a quattro miliziani, venne liberato il 21 agosto. Il capo ribelle, Aws al-Khafaji che lo prese in consegna dichiarò che la sua liberazione doveva servire «a far luce» su quanto era accaduto nel corso delle battaglie. Garen racconta che, prima e dopo il sequestro, venne interrogato al comando italiano «per molte ore». Quando venne liberato - ci dice un giornalista presente a Nassiriya in quei giorni - «i militari italiani non ce lo fecero vedere». In Italia la Procura militare ha aperto un’inchiesta (articolo 191 del codice penale di guerra) ed indaga sul possibile «uso delle armi contro ambulanze..». È dimostrato che nelle battaglia sui ponti i ribelli hanno usato ambulanze per trasportare munizioni, i militari italiani confermano di aver sparato su un mezzo quella notte, ma sostengono che si trattava di un’autobomba. Garen sostiene il contrario.
La differenza è che nella "nazista AmeriKa" o nella "fascista Italia" che voi tanto odiate, questi libri vengono pubblicati e venduti liberamente e questo blog può essere letto liberamente, possiamo dire la stessa cosa dell'Iran o della Cina (e di altri paesi che voi tanto amate, ma perchè non vi trasferite in Korea del Nord tutti)???
P.S.
Troppo facile gettare fango sui nostri soldati o sui nostri Carabinieri, spero che un giorno se avrete bisogno di loro per proteggere le voste case o la vostra vita, abbiate almeno la compiacenza di rifiutare il loro aiuto.
Ah! Quasi dimenticavo.....
Su una cosa sono sicuro, se i militari Italiani hanno colpito un'ambulanza lo avranno fatto per sbaglio. (e se verrà provato magari pagheranno le loro responsabilità)
Mentre i vostri amici "resistenti" le bombe fuori dalle scuole, fuori dagli ospedali, vicino ai ristoranti, sulle ambulanze, addosso ai cani o alle vacche, sui bambini e sui vecchi le mettono apposta.
"Mentre i vostri amici "resistenti" le bombe fuori dalle scuole, fuori dagli ospedali [...SNIP...]"
questo qui non ha ancora capito che il terrorismo contro la popolazione irakena e' a libro paga delle integerrime forze di occupazione.
intanto siamo arrivati ad arrestare il "braccio destro" di al zarkawi.
per la cronaca e' il 35esimo braccio destro arrestato... e a nessuno e' ancora scoppiato da ridere. sembra lo stesso copione del mullah omar in moto o il socio in affari di bush che adesso si fa passare per suo nemico. poca fantasia anche a hollywood.
e dell'antrace che l'amministrazione americana diffondeva per creare il terrore? com'e' che non se ne parla piu'?
fintanto che ci sono gnucchi e fascisti pronti ad abboccare e abbaiare, perche' l'amministrazione dovrebbe cambiare strategia?
persino berluskoni vuole il ritiro (graduale, concordato, su invito e ...nel futuro!). intanto gente profumatamente da noi pagata fa lo stesso che faceva in somalia.
auguro ai mercenari criminali di rivivere Carre, 53 bc.
Quelli di cui parli nn sono amici miei, tanto meno li considero "resistenti". Un po' teste di cazzo, si.
s', e infatti. E poi Marco, fermo restando che negli USA è più normale che da noi criticare apertamente i governanti, che penso sia vero anche a giudicare dall'uscita di Fahrenheit 9/11 sotto Natale l'anno scorso. Raccontaci le "gesta" dei nostri in Somalia. Io avrei ragioni di non stupirmi affatto se di nuovo avessimo fatto i fascisti.
Carolina
Marco come puoi scrivere certe vaccate?! Ti sembra strano che ci sia gente che non accetta ciò che succede in Iraq senza per questo essere un terrorista iracheno?! Ti sembra strano che io non riesca ad accettare che il paese dove vivo ha mandato dei soldati a occupare uno stato di diritto a seguito di una serie di pretesti campati per aria, di scuse inesistenti, di bugie reiterate?!. Bugie tutte sputtanate. Sono i politici italiani ad essere responsabili dei morti di Nassiria, uomini morti per delle bugie. Nei libri di storia, noi figureremo come gli invasori. E se anche fosse che la storia la fanno i vincitori e che le notizie e le statistiche VERE non arrivano e non le sapremo mai, a noi rimarrà sempre il ricordo dei civili bruciati e liquefatti e degli italiani uccisi in Iraq e non ci scorderemo delle prese per il culo che ci hanno propinato. Non posso credere che ci sia ancora qualcuno che crede alla missione di pace o alla guerra all'islam per la democrazia, perché bisogna essere o collusi o completamente stronzi. I "miei" amici resistenti, ma vai a cagare...
non litigate, sono ragionevoli i commenti fin qui fatti da entambe le barricate, ma mi chiedo come si possa svolgere una missione di pace senza il ripristino della sicurezza in qualunque paese si intervenga. Scusate per la retorica ma la guerra o le cosiddette missioni di pace vanno di pari passo con gli interessi economici, altrimenti non si spiega come i governi siano disposti a finanziare queste missioni senza un naturale compenso. La non partecipazione degli altri paesi, vedi Germania o Francia, è dovuta al fatto che i loro rapporti commerciali con il petrolio di Saddam sono venuti meno con l'invasione anglo-americana. La verità, purtroppo, è che ognuno di noi, dalle nostre comode e calde case, non ha assolutamente idea di ciò che sta succedendo in Irak e di ciò che è successo in kosovo, in Somalia, nel Tibet, in Afganistan ed in altri paesi dove c'è o c'è stata una guerra. Siamo Fortunati!
Massimo, cito gli umanisti: "è come se per loro si ristabilisse la democrazia in Iraq" etc. etc.etc... Ma questi signori Come Se, quando tagliano sul sociale, sulla sanità, sulla scuola, tagliano veramente. Questi signori Come Se non hanno niente da dire sui profitti dell'Agip/Eni. Questi Signori Come Se quando vien fatta una cazzata come sparare su un'ambulanza o altro non chiedono mai scusa, né di riparare ai loro errori. Questi Signori Come Se pensano che una donna che stringe al petto un bimbo ferito o morto, e la bomba che ha causato tutto ciò, sia diversa quando irachena da quando americana o cristiana".
Carolina
Sottoscrivo quanto detto da Marco. Dico cmq che, in ogni caso, se la gente fosse un po' più informata su quanto stanno facendo i nostri in Iraq e affini nn direbbe certe cose. In ogni caso bisognerebbe essere sul posto per capire cosa significhi.
E soprattutto bisognerebbe parlare anche delle cose che nn vengono mandate in tv a tamburo battente, o esiste solo ciò che si vede in televisione ?
Qualcuno sa cosa sta succedendo in Cecenia ? O in Etiopia ? Ci sono guerre anche lì. Anche adesso.
Saluti
??? puoi dare ragione anche al Mago Zurlì, ma a parte il tema su cui gli ho già dato ragione, Marco sta solo sostenendo che le truppe in Iraq facciano comunque cose buone a partire dal fatto che in qs mondo esistono dei delinquenti e noi potremmo avere bisogno di soldati e di polizia. Ti par logico, quando poi ci sono precedenti di atti barbarici e disumani compiuti all'estero dalle nostre truppe? Prima rispondimi su questo, poi si parla del povero mondo.
Carolina
Forse sarebbe utile ricordare alla gente che per andare in Irak, a fare la pace,i nostri soldati fanno carte false,chiedono raccomandazioni e quant'altro,(la paga è molto alta).E poi, se magari si sparano addosso tra di loro, dobbiamo anche ricordarli da eroi e pagargli pensioni milonarie . E gli operai che muoiono quasi quotidianamente all'italsider? E si, quella è tutta un'altra storia.
Colpevoli o no di qualche errore i nostri militari fanno il loro lavoro e se il mondo è sbagliato e troppi si arricchiscono con le guerre o i petroldollari, bè noi viviamo in questo sistema e di certo non sputo in faccia a chi oggi, come domani, potrebbe proteggere il nostro angolo di mondo e il nostro relativo benessere. Piuttosto me la prenderei con i politici, quelli che muovono le pedine del gioco...europei, americani, sauditi, ecc, tutti porci che fanno i loro interessi. Non è denigrando chi rischia la vita per il dovere, nel bene e nel male, che risolveremo la questione e per ora il terrorismo arabo mi sembra che non vada troppo per il sottile...Ps: la paga dei militari in missione secondo voi compensa i rischi...? E ancora: non siamo ipocriti, missione di pace è un termine delicato usato dalla politica, per non turbare i benpensanti in Italia, che sono pronti a scendere in piazza per una manifestazione pacifista, salvo poi tornarsene a casa e scaldarsi con il petrolio racheno. Mi spiegate come si fa a portare ordine in una zona (Irak) che brullica di signori della guerra, di milizie armate, di armi, senza mandare gente armata? E se si manda gente armata ed addestrata a combattere, mi sembra logico che faccia ciò per cui è stata addestrata, se necessario.Sarà anche per interessi economici che siamo là e spero che ci siano almeno quelli, ma non si può puntare il dito contro chi porta la nostra bandiera, anche se su una divisa militare. In ultimo noi possiamo parlare e sparlare di politici, militari,del sistema...provate a farlo nel 70% dei paesi della terra che non siano nord America, Europa, Giappone e pochi altri...provate!
Ogni altra considerazione è puramente accademica.
Provo veramente molta pena per coloro che, all'indomani dei funerali dei poveri soldati morti nel recente attentato di Nassiria, avevano l' ardore di gridare "uno, cento, mille Nassiria". se io potessi gli farei assaggiare un pò del terrore con il quale convivono giorno per giorno le vittime dei regimi totalitari. penso che se fossi mamma di uno dei ragazzi, ripresi durante la loro manifestazione di profonda intelligenza, mi vergognerei talmente tanto che non riuscirei più ad uscire da casa. ricordate che per la libertà miliardi di persone hanno combattuto, e che senza farlo non avrebbero mai potuto assaggiarne i piaceri, oggi è il bene più importante che possediamo e che dobbiamo salvaguardare.
ciao alessio, per i nostri militari, ai quali va il mio rispetto, vige il codice militare di guerra (come ricordato nell'articolo) in quanto sono in irak con le armi. detto in altre parole, a noi cittadini hanno detto che l'italia e' in missione di pace, ai nostri militari invece hanno detto di andare in guerra.
ma comunque, mi sembra che il vero punto sia che tu sei disposto a delegare ai politici la scelta di come fare gli interessi del nostro paese: io invece penso che la nostra costituzione (art.11) sia chiara sulla guerra, e questo non mi sembra sia fare accademia, ma piuttosto chiedere rispetto delle istituzioni del nostro paese.
Cara maria chiara, se in nome della libertà mandiamo dei soldati che "in nome della pace" invadono un territorio solo per fini economici, diventando loro stessi oppressori, perchè diciamocelo chiaramente, facciamo finta che in Italia Scoppia un conflitto interno tra nord e sud giusto? Facciamo finta che UNA GRANDE POTENZA manda qua dei soldati suoi dicendo che vuole la pace (innanzi tutto gli diremmo "cazzo vuoi?") ma in raltà lo fa per interessi economici,(come ha sempre fatto, ricorda niente il piano Marshall?), poi arrivano altri soldati di ALTRI STATI e la chiameranno missione di pace, bombardandoci, mitragliandoci etc etc...Ma, ci chiederemmo noi....chi cazz glie l'ha chiesto???E di tutti i nostri civili che verranno ammazzati non lo saprà nessuno, non glie ne fregherà niente a nessuno di spendere due parole per noi, ma parleranno di quei poveri soldati che sono rimasti uccisi, che sono giunti qui perchè volevano la pace, volevano la libertà,,,,Secondo me saremmo noi a implorare la libertà, e qui ti do ragione, cara Maria Chiara, perchè saremmo noi che giustamente, dovremmo combattere per riappropairci della NOSTRA, di libertà.