Sarà stato un pazzo (o ubriaco).
Oppure no?
E la folle deriva stirneriano-individualista dell'occidente che tramonta?
La maleducazione è maleducazione ma ricordo anche che l'adrenalina che entra in circolo in seguito ad una caduta in moto ha un effetto che si potrebbe definire simile a quello di una droga...se vi è successo capirete quello che voglio dire. Anch'io una volta ho insultato una tipa che mi aveva fatto cadere ma passati 10 minuti parlavamo da amici...è una cosa normale e nn c'è da stupirsi.soprattutto non scomodorei il declino dell'occidente visto che queste cose succedono dai tempi di Fra Cristoforo anche se allora si litigava per una precedenza...pedonale;-)
spengler e stirner centrano na mazza.
si tratta del solito individuo "normale"
che questa societa' produce
e riproduce
e riproduce
Sì, che cazzo c'entra Osvald Spengler?
E' come dire che se uno mi fa cadere in bici è colpa di Nietzsche. O che se non mi va il termosifone c'è qualcosa di platonico.
willy: e' vero che in strada e' fisiologico che ci siano dei battibecchi e che l'adrenalina in circolo dopo un'incidente possa giocare brutti scherzi, ma come abitante di milano trovo piu' probabile che il motociclista in questione fosse un'altro droide della sempre piu' folta schiera di cafoni globali che stanno colonizzando la citta'.
abito a milano e sono in strada con la bicicletta quasi tutti i giorni dell'anno, e come ciclista ho i posti migliori dell'arena per osservare lo spettacolo del cittadino in strada, quando esprime la sua vera natura poiche' pensa che nessuno lo stia guardando. credimi, lo spettacolo offerto dal cittadino milanese non e' particolarmente edificante.
se penso che la storia e tradizione di milano si basano su valori di serieta', sobrieta', buona educazione, tolleranza, forte senso civico e rispetto per il prossimo, il fatto che oramai ci siano qui troppe persone che non sanno piu' neanche cosa siano questi valori - cosa che affiora a partire dalle strade, prezioso spazio comune dove ci incontriamo tutti quotidianamente - da' una misura dello stato di degado avanzato di questa metropoli.
achab: se piglio quel pitagorico che m'ha rubato la bici due anni fa... gli faccio ingoiare fave!!
;-)
E' giusto dare la colpa solo alla società?
Come la mettiamo poi con la "deresponsabilizzazione" dell'individuo?
Senza scivolare nel perbenismo non vedo male un rilancio, a livello di educazione individuale, del rispetto per il prossimo. Magari anche della gentilezza.
... non so Tonii, tu che che in questo sei un genio, ci vorrebbe uno slogan dei tuoi .... nel senso che la società che ci circonda è diventata talmente becera che ritornare a qualche cosa che assomigli al galateo dei nostri nonni sarebbe rivoluzionario. O no?
mio nonno non lo prenderei a modello per la circolazione, visto che aveva fatto la patente a Roma, e scandalizzava tutta Milano con gli improperi romaneschi lanciati dal finestrino (in più chi viaggiava con lui doveva mormorare "Nonnooooo, ti pestanoooooooo":-))) però per tutto il resto sì :-)))
Carolina
"qualche cosa che assomigli al galateo dei nostri nonni sarebbe rivoluzionario. O no?"
si'.
ma temo che sia il mezzo che incida sul comportamento. o il senso di velocita' che il motore permette, per cui tutto viene visto come "ostacolo": un paracarro tanto quanto una vecchina.
in bici a volte capita che un'altro ciclista tagli la strada, o faccia una "sbandata" per evitare una buca, insomma: un comportamento tale per cui devi frenare improvvisamente. e in tanti anni non mi e' mai capitato, mai mai, che la cosa non si risolvesse con scuse reciproche e con un sorriso.
m'e' capitato molte volte vedere un ciclista aiutarne un'altro cui e' caduta la catena o forato il pneumatico. o avvisare che la ruota sbatacchia (probabile rottura di raggi o grosso problema al mozzo).
non credo che i ciclisti siano "migliori" in se' e per se'. evidentemente deve essere il mezzo che conduce a una diversa socialita'. alla convivialita' di cui ivan illich e latouche parlano.
lo slogan che preferisco non e' farina del mio sacco: "meglio essere in ritardo in questo mondo che in anticipo nell'altro"
gli faccio ingoiare fave!!
nell'accezione toscana del termine? :D
Non proprio...
"Timicha, moglie di Millia Crotonese, filosofo dottissimo, fu nelle rovine di Crotone al tempo di Dionigi di Siracusa, che la interrogò per qual cagione i Pitagorici aborrissero le fave, ed ella non volle in alcun modo dirlo: poiché si vide molto costretta e minacciata, coi propri denti si tagliò la lingua, e la sputò in faccia, con gran coraggio, al tiranno"
Condivido e mi identifico molto nelle parole di cronoman (fissa a parte). La bici per chi la usa quotidianamente, è un luogo di osservazione sull'arena cittadina privilegiato. E si vede veramente tutta l'aggressività di cui un uomo è capace quando scende per l'appunto nell'arena del traffico. Mi è capitato di vedere anni fa un pedone venir strattonato da un automoblista, dopo che quest'ultimo lo aveva quasi investito sulle strisce. Il pedone non aveva nemmeno protestato. L'automobilsita era in torto totale, eppure l'adrenalia per l'incidente (e eventuale omicidio) sfiorati l'hanno spinto invece che a chiedere scusa, a scaricarare tutto il suo odio e il suo livore sul pedone. un ostacolo, un birillo sfigato nel suo incedere livoroso.
Spesso vedi persone nel torto più totale inveire di più che se avessero ragione. Venire alle mani. Non conto più le volte che automobilisti o tassisti esasperati dalla vita nel traffico sono scesi dall'auto per cercare di pestarmi, dopo che per pochi millimetri non mi avevano fatto cadere, nel torto più comopleto. C'è un campionario di tutti i tipi: padri di famiglia, persone anziane, giovani rampanti. GLi vedi l'odio addosso, sai che si trattengono solo perché osservati. Spesso dalla fidanzata seduta a fianco, imbarazzata per la figura di merda. Poi se la prenderanno con lei.
In realtà sono delle bestie in quel momento. Ti mettono le mani al collo, tu li guardi fisso negli occhi e dici "dai, pestami". a quel punto solitamente desistono, la fidanzata ti guarda cercando compassione. Ma loro no, andranno avanti nella convinzione di avere ragione. Non importa che tu sia ciclista, pedone, che tu sia educato, che tu chieda scusa se hai torto. L'odio è intrinseco. Sottosta al novanta per cento degli automobilisti urbani. vorrei dire al 100%, ma lascio il beneficio del dubbio.
che quadretto. ma mi sa che Achab ha ragione. bisogna rinunciare a reagire, dico civilmente, ormai, anche quando si sta subendo un torto, nel traffico urbano. perché la violenza è in agguato ed è tipico suo non guardare ai torti e alle ragioni. gran brutto andazzo. per non parlare di quelli che la violenza la fanno su se stessi, ad esempio piangendo o sentendosi impazzire dal panico quando in auto. non si può vivere così.
Carolina
pero' achab non ho capito se sei del partito di zola' (la bestia umana dico) oppure sei un toniiano (la macchina rende bestie). io personalmente sono inclinato a dar ragione a tonii, c'e' qualcosa della lampada di aladino nell'auto (ma che tende ad tirar fuori bestie piuttosto che geni)
Io non ho detto di non reagire. Bisogna reagire. Io infatti non lascio mai perdere: se uno in auto mi taglia la strada o mi fa un torto lo inseguo fino al semaforo e gli rompo i coglioni. Personalmente mi considero non-violento: non faccio a botte. Ciò non significa rinunciare a reagire: la fidanzata che ti dà ragione, è una vittoria molto, molto più sottile e dannosa per il violento automobilista di quanto non si creda.
beppe: sono del partito di tonii. mi pareva evidente.
infatti uso l'auto il meno possibile e mai in città.
che la macchina o il traffico tirino fuori gli istinti peggiori è noto .ma non è una scusante , anzi, perchè tutto è sempre in proporzione a quello che si è , e il motociclista in questione ,che si rivolge ad una signora dell'età di sua madre con quelle parole , è di sicuro normalmente un animale che al momento adatto (e in condizione di superiorità fisica )diventa una bestia .
D'accordo con tutto quello che si dice su auto, bici e traffico.
Però se andate a leggervi il post sul blog di Lia mi sembra che lei si riferisca ad una situazione più generale, non solo ai comportamenti sulla strada.
Comportamenti beceri se ne vedono anche altrove e quindi, sicuramente, c'è un problema più generale.
Però scusate non iniziamo a generalizzare e a banalizzare la questione. Io sostengo che l'adrenalina che un organismo produce in seguito ad una caduta motociclistica è in grado di causare atteggiamenti aggressivi in una persona inducendola a comportarsi maleducatamente. Un'altra cosa è il taxista con sindrome emorrodoidaria che impreca, urla e gesticola per ogni minimo contrattempo il traffico gli imponga. Sono due situazioni ben diverse che non ha senso confondere.
E' vero anche quello che dice Willy. A volte l'andrenalina fa brutti scherzi anche a persone educate. Penso a tutti noi sia capitato, in certe condizioni, di perdere la testa.
Quanti però, Willy, poi riconoscono di aver sbagliato e cercano di porvi rimedio?
la maleducazione e l'arroganza sono innate e si scatetanano in tutto il loro splendore in quste situazioni .
Intanto non ho parlato di Spengler ne' del tramonto dell'occidente, bensì di Stirner e del suo unico. Comunque ironizzavo su Lia per la quale, sicuramente, la maleducazione è figlia dell'edonismo individualista occidentale; niente a che vedere con l'ordine e la morigeratezza dei paesi arabi e mussulmani. Ricordate le "suorine" col velo (contrapposte ai nostri chiodati giovani) e gli uomini milanesi che non fanno il baciamano..
Sono comunque del partito di zola (la bestia umana).
non voglio dire che io sia un campione di self control nè che il mio repertorio si esaurisca con "stupidino" , ma è quel "muoviti..!" , che rivela che persona sia quello .
antonella è bello essere prigionieri delle proprie convinzioni? Io diffido per natura delle verità assolute e ti dico che secondo me anche Gandhi se un giorno avesse visto la morte in faccia per colpa di una che si stava pettinando guardandosi nello specchietto della propria auto, un paio di improperi li avrebbe tirati...
Mi lascia molto perplesso il fatto che la macchina generi odio.
Ogni tanto si legge del tizio che prende l'accetta e la tira sulla testa del vicino di casa perché ne ha le palla piene di sentire rumori provenire dall'appartamento attiguo.
E allora in quel caso è l'abitazione a creare odio...?
"E allora in quel caso è l'abitazione a creare odio...?"
se abiti in 30 metri quadri con pareti di carta velina in un palazzo di 200 famiglie... sicuramente si'!
Troppa Napoli e dintorni a Milano.
(grazie achab)
cmq se avessi visto una scena del genere (signora energumeno ed il sottoscritto) so bene cosa avrei fatto mi sarebbe saltato in gola un "si dovrebbe vergognare le pare un comportamento da persona civile" (ma penso avrei avuto il buon senso di cominciare con un "per prima cosa si calmi") e poi avrei visto come continuare. se ci fossero state le forze dell'ordine presumo mi sarei tenuto a distanza, perlomeno alle prime battute, a meno che non fossi stato testimone.
insomma, mi piacerebbe sapere da lia cosa hanno risposto le forze dell'ordine e come reagiva la gente intorno, se preferivano fare i telespettatori, se cercavano di evitare lo sconcio, ecc.
willy mi hai frainteso : io non sono meglio di nessuno e anch'io in macchina do il peggio di me.
volevo solo dire che l'atteggiamento del motociclista è di quelli veramente pesanti che mi fan pensare ad un abitudine a comportarsi così anche al di fuori di una situazione come questa . tutto qui.
beppe nn è che haramlik ha assistito ad un'aggressione a mano armata o ad una rissa fra skin heads ubriachi...dopo i 5 minuti di aggressività il motociclista sarà sceso a più miti consigli o i vigili gli avranno detto di calmarsi...mi sembra che un banale diverbio stradale stia diventando la presa di Ramadi...tanto poi chi ha ragione ha ragione e chi ha torto ha torto a prescindere dai singoli atteggiamenti. Non so, ho come la sensazione di disquisire del nulla...
insomma ex-olegna, la colpa è sempre e comunque di quegli sporchie terroristi per i quali non si deve più essere garantisti come per Previti e Dell'Utri....
Strano perchè si parlava di milanesi.
Al di là dello shock adrenalinico post incidente, una persona che chiede con insistenza ad una signora mingherlina ed impaurita di andargli a prendere una moto e riportargliela, come se le avesse chiesto un bicchiere d'acqua,questa persona si rivela non presente a sè stessa. Domanda: ma voi avete idea di quanta cocaina circola nelle nostre città?
Salvo
adesso pure la cocaina...siamo a posto! Da quello che ho letto sul blog di Lia il motociclista si era ferito ad un ginocchio: non è plausibile che il dolore fisico potesse ottenebrarne le facoltà?!
Willy, chi ha ragione ha ragione e chi ha torto ha torto fino ad un certo punto. Per te, per me e per giovani capaci di far finta di niente è un conto, ma per una donna anziana può darsi, ripeto può darsi, dipende dalla persona in questione, che l'umiliazioni rimanga. Non puoi parlare in generale per ogni essere umano, a seconda dei momenti una persona può attraversarne uno particolarmente grave e difficile, o chissa cos'altro. Evitare questi atti di maleducazione e aggressività sempre, ci eviterebbe di porci problemi in questo senso.
Comunque, Willy, non si sta affatto disquisendo del nulla, mi fa specie che tu veda così la cosa.
La mia anziana e malferma mamma, negli ultimi due mesi scarsi, si è sentita apostrofare nei modi di cui nella vicenda riportata, con forse ancor più pesantezza, per ben due volte, e non in occasione di incidenti, ma per questioni di parcheggio. Di parcheggio...capisci? E, fuor di retorica o nostalgie assortite, non negherai che questo non sarebbe successo, alcuni anni fa.
E se hai letto i commenti a Cubanite, vedrai che molti riportano il discorso anche ai ragazzi, agli studenti, particolarmente giovani (ovviamente non per colpe proprie ma perchè figli di elementi di quella generazione degli insulti mia madre); se c'è una cosa che cerco di evitare sono le banalità "da anziano" miope che vede i mali dell'oggi e cancella dalla mente quelli di ieri, ma qui stiamo parlando di una brutta realtà in crescita, dilagante.
Stavolta secondo me stai davvero banalizzando, e se credi si parli solo dell'episodio in questione, sbagli e mi stupisci
Non escluderei lo zampino della CIA in questo presunto incidente. Presunto perché senza dubbio c'è sotto dell'altro...
ahahah aleph ;-)
oppi, ho capito che per molti è la punta dell'iceberg ma allora disquisiamo dell'iceberg, visto che in questo caso specifico cipossono essere delle attenuanti. Parliamo di questi bambino - mostro che imparano il razzismo ancora prima delle coniugazioni, allora vi seguo volentieri!
Achab, non dicevo che tu sconsigliassi di reagire, dicevo che ogni tanto viene a me la tentazione di sconsigliarlo, per molti dei casi che citavi tu. Fra l'altro a un mio conoscente è perfino capitato di imbattersi in un recidivo in quella cosa. Spero che a un certo punto gli abbiano impedito di circolare perché fai conto dagli accertamenti: ex picchiatore del movimento studentesco, professione (non chiedermi come!!!) PSICOLOGO, il mio conoscente è stato il terzo che avendogli tirato degli improperi per via della sua di guida è stato da lui corcato di botte fino a finire ricoverato, e non perché fosse uscito dall'auto ad altercare, no. Quello aveva divelto la portiera, l'aveva tirato fuori dalla macchina di peso e poi l'aveva pestato.
Non esiste!!!
Poi io citerei pure quei casi di gente che non arriva in ritardo agli appuntamenti "per il traffico", ma perché è dovuta accostarsi e frignare per conto suo o respirare profondamente prima di riaffrontaree il tragitto. Sono casi non così frequenti, però li ho già sentiti e, assicuro, trattasi di gente piuttosto poco emotiva in tante altre situazioni. Non è una cosa normale secondo me.
Willy e certo che viene l'adrenalina. Io una volta ho coperto d'insulti una che mi stava per falciare con la portiera della macchina mentre ero in bici, una volta ho tirato una manata sul cofano di una che mi ci aveva caricata sopra... in pratica la tipa si era regolarmente fermata a uno stop + strisce pedonali, solo che non era per la segnaletica o il codice della strada, era perché doveva guardar bene la traversa da imboccare nei 30 metri successiva, per cui inopinatamente è ripartita, per fortuna lentamente, proprio mentre io attraversavo. E si stava incazzando lei per la mia manata. :-) Se la scuso è solo perché teneva un sax in macchina :-)))
Capirai che però se io l'avessi presa a ceffoni o a comportamenti da bestia, o se lei l'avesse fatto con me anche solo per la fifa che doveva essersi comunque presa, dubito che la cosa sarebbe stata solo spiegabile come adrenalina.
Carolina
Dolce Carolina, senza nulla togliere ai tuoi accadimenti passati che sicuramente ti hanno cagionato un forte spavento, penso che cadere in moto e farsi male ad un ginocchio possa generare una reazione più forte e più "scorretta" se vogliamo di un "semplice" spavento preso per uno sportello aperto. Te lo dico per esperienza personale, perchè dapprima ho insultato anch'io la ragazza che mi aveva investito in moto, poi visto che lei si era spaventata e aveva chiesto scusa per la disattenzione, siamo quasi diventati amici. Magari mentre stiamo disquisendo di queste cose il motociclista e la signora sono in una pasticceria a far bisboccia. Lui si è vergognato di aver alzato la voce e ha visto che l'ematoma si è assorbito velocemente senza conseguenze, lei pensa che lui assomigli a quel suo nipote che fuori è aggressivo ma dentro è una pasta d'uomo :-)
? per favore, detesto questo tono, Willy, :-) pur con tutta la simpatia che mi fai.
E' molto raro che io parli per qualche mio "trauma". Parlo così perché Milano mi pare abbondi troppo di casi simili. Fra l'altro una volta ci fu un caso strampalatissimo di cui fui solo testimone. Solito tizio che taglia la strada, solito alterco, solo che i due vanno sul tema di che cosa possa accettare di sentirsi dire un milanese e che cosa un siciliano :-))) Per farla breve si crea un gigantesco capannello intorno, le cose si mettono al peggio, a un certo punto qualcuno chiama i carabinieri. Quando arrivano viene fuori pure la tizia che li ha chiamati: "Eh sì li ho chiamati io" dice, sono sudamericana, giù una sfilza di insulti ai siciliani, ai milanesi, agli italiani tutti politici compresi (di per sé per ovvie ragioni) e insomma questa mica che avesse chiamato i caramba per un motivo di non far pestare i tizi, no, solo perché era incazzatissima pure lei e voleva dare una lezione a tutti. :-) Insisto che qualcosa non va, solo da osservatrice esterna diciamo così, non di Milano, ma dei fatti cui si assiste un po' spesso.
Carolina
Carolina
Carolina, perdonami, hai frainteso il tono, in realtà volevo dire che può capitare che una ragazza sensibile quale tu mi sembri essere (guarda che è un complimento:-)) si spaventi per queste cose ma che, forse e dico forse il dolore fisico è anche peggio. Scusami se non mi sono spiegato bene, non volevo essere sarcastico :-))
:-) non preoccuparti, anzi accetto anche volentieri il complimento anche perché so che lo è. :-) sì immagino che con il dolore fisico la cosa cambi, e capisco che volino gli epiteti, però non so, se uno, per dire, con un ginocchio che gli fa un male bestia poi saltelli per andare a menare chi lo ha investito. e alla fin fine il punto non mi pare nemmeno questo, ma piuttosto che cosa ne è stato della qualità della vita. perché bene o male io ho più voglia sia di insultare che di fare la stronza o l'incivile quando sto male che quando sto bene. non so se riesco a spiegarmi, poi sul livello collettivo. facciamo un altro esempio, sempre di auto, ma non di guida. chi è che in un posto dove c'è qualità della vita e dove la gente ci tiene si mette a svuotare il posacenere dell'auto per strada? secondo me nessuno. ora quanta roba a Milano si vede che risponde proprio a un senso di comunità zero? tanta. troppa. non so se siano le auto. so però che nel traffico la cosa si nota particolarmente. gente disconnessa come gli alunni bestie etc. sono gente con cui non puoi quasi parlare di diritti e di doveri, perché secondo me è gente con cui bisogna ricominciare da cose tipo come mai sono in un dato luogo o fanno una certa cosa, se ci trovano qualche motivo personale o se si sentono obbligati da altri, perché, per come, e non la si finirebbe più. io credo che auto o non auto questo si chiami una problematica di "tessuto sociale", e credo che in questo momento il tessuto sociale milanese sia molto deteriorato per lo meno in generale, non dico ovunque o sempre.
e che questo di capire come e di farci qualcosa anche a partire da gesti minimali sia una priorità. e che una delle cose che si possono fare sia anche solo questa, di discutere tranquillamente delle cose della vita quotidiana che forse in altri tempi verrebbero considerate quasi banali per esempio, ma che evidentemente non lo sono. c'è un codice della strada, dopodiché c'è un modo che abbiamo di comportarci per così dire in società, dove più c'è confronto e più questo senso di società si può recuperare, cosa dopo la quale anche il codice della strada può (forse) ridiventare un po' più intuitivo di quanto evidentemente lo sia per certa gente.
Carolina
Cattivi modelli imposti dai media, soprattutto dalla tv, frustrazione imposta da un delta sempre maggiore tra ciò che si è ciò che si vorrebbe essere nonchè tra ciò che si ha e ciò che si vorrebbe avere. Ritmi convulsi e poco tempo per se stessi, per riflettere, per parlare con gli altri. La falsa sensazione di avere un credito aperto nei confronti della vita. Un substrato sociale collettivo che si sta disgregando poco a poco...a regà tra un po' divento tonii se continuo così ;-)
willy davvero, mi fai preoccupare!
beppe, sai come si dice no?...chi va con lo zoppo...;-)
i media sono sicuramente deleteri in questo senso.
poi cazzo non si ragiona. oggi ero a prendere un regalo per una persona che fa gli anni domani. 50 euro, in negozio in centro, roba di marca etc. etc. etc. (trovo una spesa non male anche perché fra poco c'è pure Natale oltre ai compleanni dicembrini), e mi dicono naturalmente dopo che ho pagato che il pacchetto regalo non lo fanno, a meno che uno non vada a un dato sportello dove c'è un'organizzazione di beneficienza che ti prende un'offerta e te lo fa.
pure la beneficienza imposta, per un servizio che poi in un negozio di quel tipo è solo normale e dovuto.
e che cazzo ne so io di chi sono, se sono seri, etc.?
beh oggi insomma ho detto, soprassediamo, famogli fa' 'sta confezione.
e non c'era nessuno. hai in mente kafka? mi dicono di andare alla reception (perché un posto così serio ha una reception come un albergo :-).
alla reception smollano il nulla che stan facendo solo perché io smollo praticamente un vaffa quando stanno lì a chiedersi/mi dove siano "i signori".
la tizia naturalmente i pacchetti li fa di merda (le ho dovuto far rifare il fiocco), con un'aria che le sia capitato un flagello intollerabile e, figurati, immancabilmente vuol pure sapere i cazzi miei, se è per Natale o cosa, io non le dico una ceppa di minchia a parte che è un compleanno e ascolto e basta le sue esternazioni.
in pratica sostiene che il festeggiato sia nato "prestino" - ???. :-)))
Bah. Diamoci una ripigliata. :-)))
Carolina
insomma ex-olegna, la colpa è sempre e comunque di quegli sporchie terroristi per i quali non si deve più essere garantisti come per Previti e Dell'Utri....
Strano perchè si parlava di milanesi.
Mio buon ex-Q..a volte si ha l'impressione che frasi e pensieri rimbalzino all'interno del tuo cranio come palline da flipper..di cosa parli? quali terroristi? io mi limitavo a fare un po' di ironia nei confronti di chi ce l'ha sempre con l'individualismo, l'edonismo,le moto e il..piercing?
I cafoni sono cafoni, dovunque si trovino.
pure un Romano.. a parlare da solo :-) complimenti :-)
C.