Cerchiamo di distinguere, per cortesia.
La signora fa Brichetto Arnaboldi di cognome.
Moratti l'ha acquisito da sposata.
Ergo, non è "una Moratti".
Non c'è via di uscita nella città più di destra in Italia, forse dopo Catania: l'unica è tentare di strappare qualche voto in quell'elettorato malpensante, e la scelta di una figura rassicurante e dotata di cravatta come l'ex prefetto dovrebbe rispondere a questa logica; e poi sperare nel miracolo del ballottaggio.
boh, speriamo proprio di no. speriamo che invece sia trattata quanto meno da politico di questa maggioranza, che comunque sia ora nonostante la battaglia non sia facile non mi pare che goda d'immenso favore popolare. Perché poi la "lista civica"??? Per i fessi??? :-)
Carolina
Cerchiamo di distinguere, per cortesia.
La signora fa Brichetto Arnaboldi di cognome.
Moratti l'ha acquisito da sposata.
Ergo, non è "una Moratti".
Questa, guavda, è una cosa davvevo tevvibile!
Non è una Movatti?
Avnaboldi..quevsto cognome mi giunge nuovo..Avnaboldi..?
Oppure:
"Stop ai tatticismi: candidiamo Dio e non se ne parli più". (Altan su Repubblica)
L'unica cosa buona è che donna Letizia ve la beccate voi e lascia perdere la scuola e Darwin
Tutto questo non sarebbe nemmeno una lontana e vaga possibilità se qualcuno non avesse deciso di affossare Veronesi.
Adesso ci becchiamo la Moratti.
Contenti voi contenti tutti.
(Io ieri ho fatto l'application per l'Olanda. Se mi prendono, non credo che tornerò molto presto).
Stefano, non diciamo sciocchezze. L'aspetto critico non è il fantoccio scelto, ma la politica con cui quella faccia viene gestita. I partiti stanno completamente sbagliando strategia. E visto che il candidato è controllato da loro, è certo che avrebbero applicato la medesima strategia con chiunque.
adesso, però io ( e molti miei conoscenti) si avrebbe un'ambizione: votare qualcuno un poco meglio di quel cencio scemo dell'attuale abusivo (metaforico) di pal marino...la moratti mi sembra il peggio, ma ferrante, ecco, non riesce a starmi simpatico.. a parte il grande Fo, (non credo che il candidato serio spalleggiato da questo blog abbia grandissime chanches anche se lo voterei volentieri), che piace a molti, ecco sento una gran voglia di non votare in giro.. della serie tra un'aristocratica inetta e un prefetto qualunquista meglio la muerte.. e l'idea di non votare, leggittima, in questo caso sa mooolto di resa...Ma come cavolo si fa a candidare un ex prefetto senza progrtamma in una città di commercianti ? ma siamo pazzi? ecco mi vien lo scoramento...
Alberto, mi sembra molto ragionevole la risposta qui sopra. Posso chiederti una cosa? Perché tanto pessimismo? Quali sono secondo te le ragioni oggettive per cui la Moratti dovrebbe fare tanto furore? Non capisco.
Carolina
per Daniela, per ora ci sono le primarie. Possono aiutare a indirizzare i politici (se solo volessero capire che quando vanno bene vanno bene per via dei cittadini). Come dici tu, ci sono almeno Fo e il candidato serio - le chance decidiamo anche noi se dargliene o meno. Io direi di provare.
Carolina
Ma dai Alberto, ma dov'è finita la tua sicumera?
A Milano si vince lo stesso, possiamo candidare anche Paperino, lo dicono tutti i sondaggi, sei un coglione se non lo capisci, Veronesi non serve per vincere, mandiamolo a casa.
Adesso che il sicuro vincitore delle elezioni (strategia o meno, caro, avrebbe stravinto con percentuali bulgare) lo avete mandato a casa, toh, ma pensa, con Ferrante si perde. Improvvisamente sono cambiati i sondaggi ?
Guarda, il centrosinistra milanese se perderà queste elezioni si sarà semplicemente suicidato. Ma non è una questione di tattica. Se hai il cavallo vincente, non buttarlo via, perchè il treno non ripassa.
Sono comunque d'accordo con Stefano che era meglio Veronesi di questa specie di funzionario di polizia a riposo. Quanto agli altri simpatico Corridore, pazzesca l'idea di candidare la moglie "progressista" di un petroliere ch3e non porta neanche tanta fortuna (vedi Inter)
"Quali sono secondo te le ragioni oggettive per cui la Moratti dovrebbe fare tanto furore?"
non sono alberto, ma come milanese e' facile rispondere: la moratti rappresenta quella serieta', sobrieta', competenza, austerita' e pragmatismo che sono la quintessenza della milanesita'. basta dare un'occhiata al CV della moratti (*) per rendersi conto che non solo ha competenze e esperienze specifiche in una gamma estremamente ampia di settori, ma che si e' anche dimostrata abile e competente nei molti ruoli ricoperti (e secondo me anche la sua tanto criticata - a mio avviso in modo corporativo, demagocico e poco approfondito, come si usa spesso in italia - riforma scolastica se inquadrata in un'ottica europea e' tutt'altro che da buttare nell'impianto, anche se necessita di parecchie modifiche nel particolare).
se ci si limita ai soli dati obbiettivi dei CV non c'e' storia: la moratti e' avanti di gran lunga ai vari candidati del centro sinistra per quello che riguarda avere i numeri "tecnici" per guidare bene milano e rispondere a quello che la maggioranza dei milansi si aspetto da chi lo governa (ho molte perplessita' su altri aspetti della candidatura letizia moratti, ma se e' per questo ne ho anche nei confronti di tutti i candidati del centro sinistra).
molte osservazioni che leggo su questo blog riguardo a letizia moratti secondo me indicano uno dei grossi problemi di questo paese: la diffusa incapacita' di molti - e a tutti i livelli decisionali - di guardare obbiettivamente alle questioni senza farsi obnubilare la vista da ideologie, paranoie e modelli mentali inadeguati. per me e' indispensabile che ognuno abbia un suo bagaglio ideologico di riferimento, ma lasciandosi intralciare da esso quando si cerca di capire bene i problemi e le variabili in gioco rende inevitabile il darsi le zappate sui piedi come fa' troppo spesso in modo frustrante e incredibilmente stupido il centrosinistra. a detrimento di tutti.
ad esempio, bastava guardare con obbiettivita' a quello che i milanesi cercano in chi li governa - appunto, provata competenza, altissimo profilo tecnico, sobrieta', serieta', pragmatismo e solidarieta' - per scartare a priori candidature come quella di fo e milly moratti che non rispondono per niente alla maggioranza di queste richieste minime (ho articolato meglio su un'altro thread di questo blog il perche ritengo fo totalmente inadatto a fare il sindaco di milano, anche se penso possa essere una notevolissima risorsa in un'eventuale squadra di governo milanese del centro sinistra). se il centrosinistra si fosse occupato di trovare dei candidati che non solo rispondevano alle esigenze di base dell'elettorato milanese, ma a questo aggiungevano pure le qualita' che fanno parte della tradizione della sinistra come sensibilita' sociale, attenzione ai piu' deboli, logiche meno aziendalistiche e attenzione alla cultura, ci sarebbe stato un'alta probabilita' di trovare un grande sindaco adatto a milano e non ci sarebbero stati dubbi su chi vinceva le elezioni.
cronoman
(*) http://www.gclombardia.it/html/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=17
sicuramente la mugliera petroliera dara', come a bolzano, contributi comunali a chi opta per il riscaldamento solare. no?
chiudera' il centro alle auto?
sicuramente avra' dalla sua tutto il voto studentesco...
Cronoman, sicuramente sei più informato di me e ti ringrazio. Io tipicamente tendo a guardare prima al generale e poi ai dettagli, e apprezzo come non mai l'approccio complementare sia perché so quanto sia utile, sia perché i tuoi interventi mi piacciono anche in quanto ben documentati. proverò a fare del mio meglio per risponderti.
"serieta', sobrieta', competenza, austerita' e pragmatismo che sono la quintessenza della milanesita!".
Questi sono aspetti di tipo generale: serietà e sobrietà, forse le persone non sanno con chi governa? Ti sembra sobrio con i casini che ci sono nella scuola assumere gli insegnanti di religione supervisionati dalla Curia e poi pagati e tenuti a vita dallo Stato che, con loro, se deve per esempio accorpare cattedre, è anche tenuto a ricollocarli per esempio quali insegnanti di lettere, scienze, storia e chi più ne ha più ne metta? Competenza, ho visto il cv. Non mi piacciono certi ambienti, tipo quelli della finanza e delle assicurazioni, comunque ca va sans dire che non è un'idiota. Austerità: rimando sempre alla sua compagine di riferimento, a meno che tu non intenda i tagli che ha già pure effettuato, per esempio su molti aspetti di riconnessione fra istruzione e sociale che secondo me oggi sono urgenti. Sull'università credo che parlino le cronache di tutti i giorni, ormai. Del pragmatismo dei creazionisti non m'intendo, lei mi sembra che abbia fatto pragmaticamente scoppiare una rivolta di quelle che non si vedevano così da anni. La quintessenza della milanesità. Secondo me ormai rischia comunque di avere più successo Ferrante su questo punto.
basta dare un'occhiata al CV della moratti (*)
[..] fatto e dico che è interessante come tutti i dati al di là di come giustamente fai osservare tu possano prevalere anche valutazioni ideologiche per così dire (comunque qui almeno non si tratta di fascismo e di comunismo, ma di opzioni se vogliamo ideologiche però molto sentite nell'attualità di come va il Paese)
(e secondo me anche la sua tanto criticata - a mio avviso in modo corporativo, demagocico e poco approfondito, come si usa spesso in italia - riforma scolastica se inquadrata in un'ottica europea e' tutt'altro che da buttare nell'impianto, anche se necessita di parecchie modifiche nel particolare).
Qui sei più forte tu, io devo andare sulla mia esperienza anche indiretta delle persone a me vicine: non è corporativa la cosa. mio padre si è scavazzato 38 anni fra scuola e università cercando di fare il suo meglio come professionista e come educatore. giurava fino a 2 anni prima di andare in pensione dalla prima che nessuno l'avrebbe tenuto lontano delle aule vita natural durante. beh ovviamente qui ci sono numerosi fattori, ma uno che indiscutibilmente ha prodotto un repentino cambiamento d'idea sono proprio i danni da logoramento sociale di quella che sarebbe un'istituzione importante per tutti e che invece sembra sempre più indirizzata proprio al settorialismo, agli interessi particolari, a ideologismi vari, alla trascuratezza dal punto di vista del valore sociale e a volte proprio a ruoli da mero parcheggio e al degrado. non per via degli insegnanti. sono politiche dall'alto mi pare.
se ci si limita ai soli dati obbiettivi dei CV non c'e' storia: la moratti e' avanti di gran lunga ai vari candidati del centro sinistra
su quali punti? perché? gli altri hanno svolto studi o professioni da subnormali? qui ti chiedo di fornire più documentazione, che tu sicuramente hai. almeno gli altri cv. perché io dei dubbi ce li ho ancora anche se sarei l'ultima a dare addosso a una candidata donna o a una cattolica solo in quanto cattolica. non so quanto sia meritocratico il forzismo, tutto qui. e comunque quando sento la Moratti in tv non mi dà proprio questa idea di superiorità.
per quello che riguarda avere i numeri "tecnici"
questa è una cosa
per guidare bene milano
questa è un'altra
e rispondere a quello che la maggioranza dei milansi si aspetto da chi lo governa
questa è un'altra ancora, comunque bisogna che i politici propongano, non solo che si appiattiscano su qualcosa che si presume "la gente" si aspetti
(ho molte perplessita' su altri aspetti della candidatura letizia moratti, ma se e' per questo ne ho anche nei confronti di tutti i candidati del centro sinistra).
queste sono piuttosto condivisibili, credo che le abbiamo un po' tutti. però non ho solo molta intenzione di metterle davanti alla valutazione delle opportunità, pur piccole che siano, di contribuire anche molto nel piccolo a una sia pur forse non "rivoluzionaria" possibilità di cambiamento.
io trovo che a detrimento del centrosinistra siano soprattutto la sua divisione, alcune tendenze burocratiche e poi tutto questo appiattimento su cose che mi paiono più o meno le presunzioni del nano su ciò che dobbiamo pensare.
come si articolano le esigenze di base? ci sarebbero moltissimi approcci per definire questo secondo me, troppi possibili per un post.
Carolina
Alberto non c'è uno dico uno tra gli scenari che ipotizzi che sia positivo. Non fosse altro che per le leggi della probabilità qualcuno dovrebbe comparire. Insomma, animo, si sapeva dall'inizio della Brachetto-Muccioliana. Cambiare ora candidato/i non ha comunque senso: ci sono le primarie per scegliere tra diverse alternative, quelle vanno usate con i limiti del caso.
Se no spariamoci in testa subito e morta lì :)
ciao
ps però un appello a Dedalus perché non tratti tutti i milanesi da snob :-) Roma ha le sue maniere di esserlo, e spesso meno di superficie :-)
Carolina
Ho trattato Achab da snob, perchè diceva la Moratti ministra non era una vera Moratti (come se essere una moratti, oltre che ricca, avesse un non so quale significato esoterico). Non le fanciulle milanesi.
carolina: non entro nel merito della riforma moratti perche' sarebbe OT per questo thread. mi limito a dire in proposito solo 2 cose:
1) una riforma scolastica di questa portata e' necessariamente una cosa molto complessa e che creera' scompiglio - specialmente in italia dove sembra esserci la patologica indisponibilita' a analizzare le questioni in modo obbiettivo e lasciando da parte forzature ideologiche - e va vista nel suo insieme, non tanto nel particolare (specialmente adesso che sta muovendo i primi passi e quindi c'e' tutto il tempo di aggiustare il tiro). penso che chiunque si sia preso la briga di documentarsi a fondo sulla riforma - e magari, come me, ha avuto l'opportunita' di studiato anche all'estero - possa convenire che e' una riforma che avvicina l'italia all'impostazione europea di istruzione. come ho detto, ampiamente perfettibile, ma una solida partenza.
2) no, temo che per l'istruzione non parlino proprio le cronache: le cronache documentano solo le gesta dei piu' chiassosi (che spesso, purtroppo, coincidono con i piu' somari), come sempre. gli scontenti ci sono, e anche se sono numericamente non trascurabili non dimentichiamoci che sono decisamente una percentuale molto bassa sul totale del corpo docenti/studenti. vuol dire che la riforma non dispiace poi a tutti gli interessati, pur avendo al momento degli obbiettivi limiti.
per quello che riguarda i CV degli atri candidati sindaci ecco i link per partire:
- corritore: http://www.milanopartecipa.org/staticdocs/storia.shtml
- fo: http://www.italialibri.net/autori/fod.html
- sacerdoti: http://www.msacerdoti.it/curr.htm
senza nulla togliere alle indubbie competenze e qualita' di questi candidati (io trovo particolarmente interessante l'esperienza e i risultati ottenuti da sacerdoti, un personaggio che mi piace molto) penso che il biglietto da visita di letizia moratti - ministro responsabile di una grossa riforma scolastica nazionale che ha anche partecipato ai lavori dell'ente normativo UNI e della Pubblica Amministrazione, nonche' guidato colossi televisivi pubblici/privati/nazionali/europee e ditte asicurative d'alto profilo nazionale e internazionale - profila un candidato sindaco con delle credenziali di uno spessore tecnico/amministrativo decisamente piu' elevato degli altri. nel'equazione non sono ancora stati inseriti molti altri fattori importanti (squadra, programma, spessore personale) che servono per vautare la qualita' complessiva delle candidature, ma il mio post si riferiva solo all'aspetto tecnico dato che non ho ancora tutti gli elementi per valutare il resto.
e quando parlavo di pragmatismo e austerita' - nel contesto sia della moratti che della milanesita' - mi riferivo piu' che altro alle qualita' di prendere decisioni in base piu' a criteri razionali e obbiettivi piuttosto che emotivi e ideologici, al comportarsi in modo composto e pacato senza strillare e fare vuoti proclami, al badare al sodo delle questioni e non perdersi troppo nel superfluo. prendere atto di questi - e altri - aspetti della milanesita' non vuole affatto dire "appiattirsi su quell che la gente si aspetti": vuol dire avere i sale in zucca di capire che certe vizi di metodo i milanesi non li tollerano certo e quindi per loro rispetto e meglio non dimenticarsi di questi pochi ma importanti paletti. ma sono solo dei paletti, e lasciano un ampio spazio di manovra ai candidati per differenziarsi sul versante delle idee, dei progetti e delle proposte e delle nuove sensibilita' che vorrebbero introdurre nel DNA milanese.
grazie Cronoman, wow, sei una miniera d'informazioni! :-)
Ne parliamo con calma non appena ho più tempo, per il momento mi hai dato un'ispirazione! :-) Vorrei dire in generale che una saggia maniera che i politici potrebbero mostrare per fugare i timori di cui all'oggetto sarebbe quella di rendere disponibili i programmi, magari in un sito tipo Unioneweb delle primarie nazionali. Il milanese sarà pure un po' incattivito, :-) però tutto sommato non sarebbe proprio solo colpa sua, non credo sia proprio questa la quintessenza della milanesità di per sé, :-) e gli mancano solo le campagne per il futuro della sua città "incattivite" :-)))
Carolina
per adesso l'unico documento che ho trovato che assomigli a un vero programma e' quello di sacerdoti:
http://www.msacerdoti.it/progrsac.htm
a parte il preambolo del grande capo seattle che pur avendo un suo perche' forse era meglio lasciare fuori, il resto e' una panoramica abbastanza seria e completa dei nodi principali da affrontare a milano. sacerdoti prende chiare posizioni riguardo a molti di questi nodi, posizioni che poggiano sulla solida base di un lungo e concreto lavoro per milano: per quello che mi riguarda questo aumenta non poco la sua credibilita'.
ehi, bello.
ma naturalmente Sacerdoti si è candidato l'altro ieri... uff.. adesso non uso più la scrittura da codice fiscale ma dico le cose chiare e tonde (non con la competenza di Cronoman, ma con tutto l'affetto):
1) qui non si tratta di alta politica, si tratta di trovarsi il culo nello specchietto retrovisore come dice questo post
2) ora siccome Alberto, io, Cronoman e milioni di altri come noi questa operazione la sanno fare, voglio sapere perché i politici che abbiamo invece no.
3) la sinistra mi sta parendo la destra, non solo per via di Ferrante, ma per le scenette edificanti descritte riguardo la raccolta delle firme, per la tensione, per le pirlate seguite da "è colpa dei media" (che è un po' vero, ma forse si potrebbe dire che è colpa delle politiche, un altro elemento del nostro quadro visivo in questione) quando comunque le pirlate le si fanno si incolpa sempre pessimamente qualcun altro possibilmente però che sia dell'Unione, eh, :-) mi raccomando.
4) a cominciare dal fatto che se tutti sono dei genii non so come mai allora noi poveri cittadini non ce ne accorgiamo dalle azioni pubbliche e soprattutto dall'insieme dell'Unione che non è un'unione. Il mio compianto prof di filosofia avrebbe detto che era un qualcosa di peripatetico e di linguacciuto mi sa. :-)
5) e non si capisce proprio. non è che manchi un pericolo evidente, non è che manchino le persone, non è che manchino le proposte, e allora che cosa manca? cervello? buona fede? competenze minime di trovarsi il sedere dallo specchietto? Bah...
Io so solo che prego il cielo che si moltiplichino le espressioni proprio senza fronzoli da parte dei cittadini, come quella di Alberto ma anche di altri, che proprio minaccino 'sti politici e politicanti.
Abbiamo tutto il diritto di chiedere ragioni, di sgridarli, di fargli papale il discorso che le elezioni o si vincono o si perdono e che noi puta caso non lo sapessero siamo degli elettori prima che qualche fenomeno arcano dal comportamento più possibilista cui evidentemente qualcuno di loro ritiene che assomigliamo. che questa è la nostra città. che i problemi sono quelli che sono e non chimere. e cosucce di questo tipo, proprio banali banali, ma questi a 'sto livello sono.
E poi voglio dire che prego pure si moltiplichi la gente alla Cronoman che analizza, studia, macina dati che servono a comprendere e magari a farsi venire in mente buone vie d'uscita.
Carolina
Stefano: ammetto di non essere stato in grado di prevedere il livello di inettitudine, miopia e pusillanimità autodistruttiva delle forze politiche milanesi. Già ne avevo un'opinione scarsa, oggi è infima. Sono stati capaci in tre mesi di ribaltare un risultato certo. Roba da record.
ahinoi, Alberto. Brevissimo messaggio a Cronoman riguardo alla Moratti. Trovo un po' sbagliato trovare a tutti i costi motivi per adeguare agli altri Paesi europei il nostro vecchio caro sistema d'istruzione per quanto imperfetto. Io metterei più scienza e tecnologia, per esempio (non necessariamente più informatica in sé), ma l'impianto generalista lo lascerei intatto, anche perché è uno dei motivi per cui ci apprezzano come studenti e come lavoratori all'estero. Questo rispetto ai sistemi anglosassoni. Da quello tedesco non mutuerei molti aspetti, da quello (che invece la Moratti mi pareva volesse mutuare) delle valutazioni dei ragazzini inerenti la loro possibilità di seguire studi umanistici o scientifici piuttosto che professionali a età tipo 11 anni; né molti aspetti della loro università, che laurea dopo la nostra, figurati: magari a 32 anni uno si laurea in Germania!!! Mutuerei invece dalla Francia proprio un diverso asse di studi: da loro spesso si possono avere in un solo curriculum liceo classico, scientifico e linguistico insieme, o altre varianti comunque a mio avviso arricchenti; e pure il loro sistema universitario mi piaciucchia. Laurea presto e ti fa studiare con un sistema di esami a fine di ogni anno bello tosto, del tipo che se non passi in uno non passi neanche negli altri. Il che però mi pare funzioni per spingere la più parte della gente a passare tutto, quindi funziona (e potrebbe non essere del tutto diseducativo). E poi mi piace molto che sia in corso il tentativo - promosso dal basso, non dalla Moratti - di importare qui un progetto che in Grecia è già diventato legge, che è quello dell'insegnamento a mezzo delle arti. E' OT spiegarlo qui, ma è molto bello. Su Internet puoi comunque reperire info cercando "e-Muse" e "progetto Melina" (da Melina Mercouri).
Carolina
la moratti ha 2 difetti gravissimi (a parte il fatto che, personalmente, dopo essermi letta varie robe sulla sua bellissma riforma univ la detesto freddamente): 1- è una donna, e l'elettore di destra, com'è noto, tende alla misoginia (se non è gnocca a che serve una donna?) e 2- è incapace di rispondere puntualmente a obiezioni puntuali. se l'ex poliziotto facesse leva su questi 2 punti qualche chanches l'avrebbe. il punto è che non ci arriva, il partito ds (Disperati Sempliciotti), ad una cosa tipo "strategia elettorale volta a vincere"....
Dani, in questo momento mi trovi allineata su due punti: scetticismo e antipatia per la Moratti. Invece il tema della misoginia penso sia più complesso: personalmente, mi manca solo, DS o non DS, di vedere Ferrante che attacca un politico perché donna, e mi caccio due dita in gola, o mi infilo un bel burqua e decido che anche frequentare OMB è peccato!!! :-))) I politici sono degli stronzi in questo senso, a cominciare dai parlamentari. I cittadini secondo me meno, nelle linee generali, dico. Nessuno sa bene come fare, però ho conosciuto uomini e ne continuo a vedere, che sono quasi più femministi delle donne almeno in quanto ad auspici, indicazioni, convinzioni (e forse pure autofustigazioni? :-))). Il punto 2 però devo darti atto che è drammaticamente vero! :-))) E spero proprio che sia sfruttato :-))).
Carolina
Carò, non prendermi alla lettera, non dico che ferrante dovrebbe far leva sul lato fisico della questione, quanto sul fatto che, a mia esperienza, l'elettore destrorso tra un uomo serissimo e una donna seria tende automaticamente al maschile. nessuno dubita del currivulum dell'aristo moratta, quanto della sua capacità nellla gestione dei conflitti. ora, si presume (si presume) che un ex prefetto che piace ai sindacalisti abbia una certa abilità di risoluzione dei conflitti, cosa che una super curriculata donna di potere non ha per definizione ( non in quanto donna ma in quanto artistò). Questa è la versione estesa del mio pensiero. malamente sintetizzato sopra...
Chiaro, grazie. Completamente dello stesso avviso riguardo alle capacità di mediazione di LM almeno da quello che abbiamo visto in questi mesi. Su questo fatto del voto alle donne, mh. Secondo me se mi parli di un qualcosa che dia proprio un'impronta al femminile al Paese un po' quello che osservi lo vedo pure io. Tipo se parli con gente di destra di avere un Presidente della Repubblica donna almeno a me è capitato che storcessero il naso (sigh, poi mi storcono il naso pure quelli di sinistra, devo dire, finora tutti tranne uno, perché poi io al Quirinale ci metterei Rosy Bindi, che mi pare una persona molto decente, solo che naturalmente loro guardano all'unanimità al fatto che non gli piace fisicamente:-))).
Invece, per dire, quando sono su figure di per sé carismatiche senza però sentore di un cambiamento generale - es. Bonino - beh la Bonino molti anche di destra almeno a parole la eleggerebbero per molte cariche di prestigio, di quelle diciamo che possano mettere lei in buona luce e non cambiare proprio faccia al Paese, però la eleggerebbero.
Forse quella di Sindaco di Milano è una di quelle cariche, però forse è anche vero che la Moratti non è un'Emma Bonino, e magari ce ne scamperemo. :-)
Carolina
e il bello è che se noi ragionassimo così... hai voglia... quanti bei maschioni rutilanti e arrapanti ci sono in politica, Dani? :-))) Zero? :-))) Una volta c'era uno molto carino di Union Valdotaine... :-))) Poi è sparito pure quello, in ogni caso chi lo vota un premier di Union Valdotaine? :-)))
Carolina