Inutile scaricare su D'Alema contraddizioni che riguardano i DS (che a livello nazionale e regionale erano a favore dei lavori in Val di Susa), per non parlare dei sindacati o degli stessi Verdi.
Il nodo riemergerà anche se dovesse vincere il cs. Nella protesta di Val di Susa, si mischiano motivazioni diverse (dalla difesa ambientale, al rischio amianto) sino alle ragioni localistiche (la sindrome: dovunque, ma non nel mio cortile). Inutile dire che tra i manifestanti caricati, c'era gente che politicamente vota moderato da una vita, leghisti a cui non pareva vero dar la colpa ai soliti romani... tutti prontamente scaricati dai loro caporioni.
Per quel poco che ne capisco, il ragionamento di D'Alema non fa una grinza: "discutere" è necessario (vediamo se poi sarà capace di mantenere la promessa), mentre dare del terrorista o dell'anarco insurrezionalista a quei cittadini, come effetto può portare esattamente a dar forza a quel tipo di estremismo che è nemico del confronto, tanto quanto la politica in mano ai celerini.
Non vedo lo scandalo nelle parole di D'Alema.Lui è favorevole alla TAV e chiede moderazione nei rapporti. Doveva isitgare a bruciare tutto o nel caso opposto a far sparare sui manifestanti con i cannoni? Credo abbia detto le uniche banalità, si banalità, che un politico in queste occasioni possa dire. E poi basta con questa storia che chi è pro-TAV è un nemico del Popolo. Io personalmente non sono riuscito a farmi un'opinione ferma sulla faccenda, ho letto di tutto, ma che possa fare scandalo quello che ha detto D'Alema significa non riconoscere nessuna valenza a chi è a favore dell'opera. Ieri mattina su Repubblica Luciano Gallino faceva delle proposte di compensazione, ci sono altre proposte di concertazione. Ma se non se ne discute non si arriva a niente, anzi si continuerà a dire che tra i manifestanti si annidano forze eversivie autogiustificando la violenza.