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Alberto Biraghi
The treasure hunters
C'è tutta l'Hong Kong dei primi anni '80 in questo
straordinario film del 1982, uno degli ultimi girati dal grande Fu Sheng, astro nascente del cinema di Hong Kong, che sarebbe morto pochi mesi in un incidente automobilistico, a soli 29 anni. La perdita fu enorme, perché Fu Sheng - abile forse come Bruce Lee, più accattivamnte di Jacky Chan, carismatico quanto Jet Li, sarebbe diventato una stella di prima grandezza nel genere. In questo Treasure Hunters, Fu Sheng recita assieme a
Gordon Liu (già star del genere, nei panni di un monaco Shao-Lin) uno dei pochi attori di genere a superare la crisi degli anni '90, arrivando in piena attività fino ai nostri giorni (è il maestro in Kill Bill).
La storia è ininfluente, una classica vicenda cinese di tesori nascosti, tradimenti e cambi di fronte e alleanze, tenuta sul piano della commedia comica, grazie alla presenza di un paio di caratteristi e di un numero di morti ammazzati inferiore alla media. Il tutto non scade quasi mai nella farsa, comunque mai nelle scene di azione, girate alla perfezione com'è nello stile di
Chang Cheh, con il "cattivo per eccellenza"
Johhny Wang a mettere in difficoltà i "buoni". Lo straordinario combattimento finale è una delizia anche per i palati più raffinati. Un film da avere, anche per i contenuti speciali, con le biografie arricchite da interviste dei due protagonisti.