Perché non ho dato la nostra palestra ai fedeli islamici
di Alessandro Maggiolini
Ieri sono stato tirato in ballo per una vicenda di concessione della palestra della scuola professionale di Albate (Como) ai musulmani che chiedevano un luogo di preghiera per il venerdì e non avevano ottenuto nulla dal comune. Secondo notizie false io avrei dribblato il problema, nascondendomi dietro le quinte in modo da non farmi trovare. Così il permesso della preghiera ai musulmani della zona è stato dato da un padre somasco, padre Gianasso Ferrante, senza l’autorizzazione di nessuno. Giovedì sera – vigilia del giorno di preghiera musulmano – da una persona privata vengo avvisato che la palestra di Albate è già stata concessa per le devozioni islamiche settimanali. Telefono a padre Girotto Parisio, il quale mi passa padre Gianasso Ferrante: vorrei sapere da chi è stata data l’autorizzazione. Mi si dice che sono state avvisate le autorità civili e religiose. Il sindaco della città non ne sa nulla. L’autorità religiosa – che poi sarei io – non è stata avvisata di nulla. Trattandosi di religiosi, telefono al provinciale che sarebbe l’autorità interna alla famiglia religiosa: anche lui ignora tutto. Dico che non do nessuna autorizzazione alla cerimonia musulmana.Per la verità, occorre dire che i padri somaschi a Como sono assai stimati per la loro presenza al prestigioso Collegio Gallio e al Santuario del Crocifisso. Così, l’iniziativa di uno o due padri mette a disagio una intera congregazione religiosa di tutto rispetto. In una ulteriore telefonata, ribadisco la mia contrarietà alla concessione della palestra. Padre Gianasso Ferrante mi chiede se lo metto tra i reprobi.
Gli rispondo che lo metto tra i tonti. E aggiungo: coi reprobi si può ragionare, con i tonti no.
Se mi si chiede il motivo del rifiuto della palestra, rispondo che non sono per nulla contrario che i musulmani – almeno quelli regolari – abbiano libertà di culto. Non vedo perché un atto religioso si svolga in un ambiente fatto per gare sportive. Soprattutto non vedo perché debbano essere proprio i cattolici a concedere i loro ambienti ai musulmani. E’ vero che i cattolici hanno le chiese in cui pregare, ma tali chiese sono state costruite con il sudore di generazioni. Se lo Stato aiuta la manutenzione, interviene perché si tratta di opere d’arte o per contribuire all’attuazione di iniziative assunte da una comunità cristiana. Non riesco a capire perché i musulmani abbiano il diritto di avanzare pretese per il lavoro, per la casa, per la salute, per i luoghi di culto. Si mettano anche loro a sgobbare creando una tradizione culturale e religiosa.
Poi saranno ammessi alle condizioni in cui si trovano gli abitanti del paese in cui sono giunti non tutti in modo legale. Mi spiace che l’improvvida iniziativa di due o tre frati abbia turbato i rapporti cordiali tra la congragazione dei somaschi e la diocesi: rapporti, peraltro, già ripresi. Quando si vuol passare per buonisti a tutti i costi. Quando non si hanno le idee chiare e si afferma con sicumera che Allah è lo stesso Dio trinitario che ha mandato Gesù Cristo a farsi uomo per la nostra salvezza. Il Signore ci liberi dagli ignoranti. Il Signore ci dia le idee chiare che possano suscitare un dialogo serio e cordiale al tempo stesso. Serio, non confuso.
Lungi da me l'amare i cattolici (è noto).
Ma che adesso debbano prestare la sede alla concorrenza..
ma non è possibile!!! un impegno concreto, una promessa solenne, a ogni italiano lo spazio su un giornale per scrivere: "perché non ho mandato in culo mia suocera", "perché non presto i libri a mio cugino", "perché se la mucca fa mu il merlo non fa me". andava benissimo anche in un tag chissenefrega, insomma.
Carolina
il solito caso di chiesa che dal basso cerca il dialogo e viene rimessa in riga dalle gerarchie.
con la variante che stavolta le gerarchie se ne vantano anche. come di una scopata al bar.
ognuno si soddisfa come può, bisogna pure capirli.
HCE
Eccesso di zelo buonista. Il difetto sta nel manico (la religione). Questi litigano: il mio dio non è come il tuo; e noi gli andiamo pure dietro, ma per favore....
Ferinamente Salvo
il commento di dedalus meriterebbe , come al solito , un post a parte (nella apposita sezione).
concorrenza ...
Concorrenza..esatto, perchè, mi trovi poco "spirituale"?
Rifilano un altro prodotto nello stesso segmento di mercato
Un vero approccio para-ecumenico!
Peraltro "perfettamente coerente" con "ama il prossimo tuo come te stesso". Sìsìsì!
E' che molti "il prossimo", in italiano, lo intendono non come "il più vicino", ma come "quello successivo a quello più vicino".(stranomavero)
Probabilmente la medesima interpretazione del TDC in oggetto.
E dove sta scritto che esiste l'OBBLIGO di concedere spazi, prebende, moschee gratuite?
Non mi risulta che in Arabia gli sceicchi regalino chiese ai cristiani, o che siano particolarmente riguardosi nei confronti del proselitismo non DOCG...e se anche noi rendessimo la pariglia alla stessa maniera, condannando a morte chi esibisce pubblicamente simboli religiosi diversi da quelli cattolici?
Logica paritaria, in tutto e per tutto: tu mi dai, io ti do; io concedo, tu concedi; tu colonizzi, io colonizzo.
Qualora venga meno uno di questi fattori, nessun dialogo sarà mai possibile: una parte pretenderà sempre tutto percependolo come dovuto, l'altra dovrà dare anche quello che non possiede per non passare da "incivile" e "retrograda".
Questo si chiama patto leonino, ed è proibito financo dalla legge italiana...
Fate un pò voi...
P.S.
Sono comunque convinto che Salvo, Antonella, HCE &C. siano più che disponibili, in nome del "dialogo", della "tolleranza" e del "multiculturalismo sincretico" a cedere il soggiorno di casa loro il venerdì pomeriggio per la preghiera dei fratelli maomettani: voi del resto non dovete rispondere ad alcuna gerarchia ecclesiastica, no?
"voi del resto non dovete rispondere ad alcuna gerarchia ecclesiastica, no?"
questa e' la differenza tra le persone libere e i bubbidoli
gerarchia gerarchia
tutte le liberta'
vi porta via
Vedi, finché certe scempiaggini le dice un bubbolo qualunque, nulla questio: è il prezzo che dobbiamo pagare per vivere in un paese (potenzialmente) democratico.
Ma quando le dice uno che indossa la tonaca in nome di una religione che dovrebbe essere basata sulla fratellanza, sull'aiuto ai più deboli etc. etc. etc. la cosa stride. E non poco!
Quanto al rendere disponibile il proprio soggiorno, ti faccio presente che la differenza tra "alcune persone" ed altre sta nel fatto che le prime vedono come potenziale minaccia ciò che le seconde valutano come opportunità. E non parlo di soldi.
La mia compassionevole solidarietà alle "alcune persone".
tristezza.
Intanto, perchè gli islamici hanno chiesto questo spazio alla Chiesa Cattolica? Perchè, evidentemente, in altre località hanno riscontrato una maggiore "apertura" e disponibilità, a fronte di "chiusure" di Amministrazioni Leghiste e/o razziste.
Ancora una volta, capisco, capirei, la reazione indignata di quella parte dei cattolici "aperti" e solidali anche con tutti i loro fratelli, compresi quelli di altre fedi. Non capisco invece perchè dei "laici" debbano scandalizzarsi. Ognuno giustamente gestisce come gli pare gli spazi della propria comunità religiosa, associazionistica, politico-culturale, ecc. ecc.
Questa volta l'imputato dovrebbe essere lo Stato, non tanto la Chiesa. Quello che deve scandalizzare è che in Italia una qualsiasi associazione (non mi importa se religiosa, atea, politica, ricreativa, quel che si vuole) cerca una sala per riunioni pubbliche (a pagamento, ovvio) non la trova o la trova a fatica. Se vuoi spendere una cifra decente (cioè abbordabile per una comunità di persone normale) se non trovi con il Pubblico non ti resta che la Chiesa (che, a onor del vero, molto spesso concede i propri spazi anche ad associazioni non confessionali). Oppure costosissime sale degli Hotel che può permettersi solo chi organizza Corsi da 100 euro in su o i Partiti.
sig. bubbi dove starebbe il problema ?
le faccio comunque presente che il suddetto mons. non avrebbe ceduto uno spazio privato e intimo quale è un soggiorno di casa propria , bensì una palestra ,certo sempre privata ma sicuramente sempre pronta per essere ceduta (dietro compenso),per assemblee condominiali , spettacolini di bambini,dimostrazioni di pentolame vario ,eventuali riunioni partitiche .
magari pagando l'avrebbero ottenuta , ma quello sprovveduto di padre ferrante , non troppo avvezzo agli affari a questo non ha pensato e così ...
il vescovone della mia citta' ha tuonato contro chi lavora la domenica. ha mandato una lettera ai fedeli e ordinato ai suoi preti di leggerla a messa.
la domenica si deve pregare, non lavorare.
poi viene fuori che l'ikea deve tener chiuso la domenica perche' c'e' troppa affluenza e il parcheggio e' insufficiente.
per 700 euri giornalieri il vescovo, che e' anche il piu' grande latifondista e proprietario immobiliare della citta', ha prontamente affittato il suo terreno per permettere all'ikea di tenere aperto.
questo che ci insegna?
1) che per denaro i preti vengono meno a qualsiasi loro fermo proposito di ispirazione semidivina
2) che per odio nei confronti di persone religiose, ma di una corrente diversa dalla loro (anche se di poco, molto poco, diversa) rinunciano anche al loro valore piu' grande (il denaro) pur di mettere i bastoni tra le ruote.
Tristi queste parole. Soprattutto affermare una differenza tra dei che sa solo di intolleranza. E` naturale che una religione si senta "superiore" alle altre (nel senso di ritenersi la strada migliore verso la Verità divina), ma chi mi dimostra che Allah e Dio (parole peraltro uguali, in lingue diverse) non sono la stessa cosa? Un attegiamento di supponenza grave, e mi limito a condannare le parole e il loro tono, più che la decisione in sé (che, se motivata diversamente, poteva anche essere condivisibile).
Io sinceramente spero che una tirata d'orecchie (meglio se senza la grancassa dei media) qualcuno la dia a questo vescovo che non si è comportato bene, magari il Papa stesso.
> il vescovone della mia citta' ha tuonato contro
> chi lavora la domenica. ha mandato una lettera ai
> fedeli e ordinato ai suoi preti di leggerla ...
Tonii, altre questioni a parte, una volta tanto non sei d'accordo anche tu con il "vescovone"?
Almeno la domenica (e possibilmente anche il sabato) dovrebbero essere non tanto per pregare (anche, ok, per chi ci crede) ma piuttosto per riposarsi, stare con la propria famiglia, ecc. ecc.
Negozi ed ipermercati sempre aperti stanno solo nella logica del consumismo.
da questo papa aspettati solo che gli telefoni per complimentarsi. magari in privato. la differenza è solo di stile, non certo di metodo.
poi penso anch'io che ognuno sia libero di concedere o meno gli spazi pubblici di cui dispone a chi meglio crede. ma questo include il buon padre Gianasso Ferrante, che è troppo tonto per capire che la sua libertà di gestire gli spazi della sua confraternita è limitata dalle strette sottane del suo vescovo.
il fatto che le religioni abbiano la tendenza considerarsi superiori le une alle altre, e a tentare di affermare questa indifendibile affermazione con tutti i mezzi di cui - purtroppo - dispongono è uno degli argomenti più forti contro l'esistenza delle religioni in uno stato di diritto.
HCE
gerry: figurati! a me andrebbero benissimo 3 domeniche alla settimana. non difendo certo la logica del "tutto aperto sempre". ma il discorso sarebbe lungo (la scomposizione del tempo produttivo e quello "libero" etc etc).
il problema era semplicemente tra quello che si dice e quello che si fa. il fatto di affittare un terreno per far soldi e permettere l'apertura domenicale e' in contrasto con l'affermazione di non lavorare la domenica. visto che nessuno lavora per divertimento, ma per logiche economiche per lo piu' imposte... e visto che in questo caso avrebbe anche potuto fare a meno di quei 700 neuri (x 365 gg l'anno)...
E per completare il discorso di tonii, ricordiamoci che il terreno su cui oggi sorge l'Ikea è stato venduto alla multinazionale svedese proprio dalla curia di PD... ma Gesù Cristo non aveva detto "lasciate tutto e seguitemi"? Sti pretacci o sono sordi o pigliano per il culo i fedeli...
Io, comunista da quando sono nato, non mi ero mai sentito veramente mangiapreti, ma adesso mi farei una bella grigliata
eddaje garp, ne famo tanti san lorenzo de 'sti bacherozzi infami!
in nome di una religione che dovrebbe essere basata sulla fratellanza, sull'aiuto ai più deboli etc. etc. etc.
ma chi l'ha detto?
molti di voi confondete l'idea che voi avete della religione (in genere) con la religione stessa (cattolica, islamica etc.).
Di conseguenza uno che pensa che lo "vero Dio" sia quello suo (e non quello dei seguaci di Allah; e viceversa) non aiuta la concorrenza, ma, anzi, vuole convertire l'altro. Non a caso i matrimoni tra mussulmani e cattolici sono un casino, con entrambi gli sposi costretti a tentare la conversione del coniuge e dei figli ("vota Antonio..vota Antonio La Trippa..lo vero dio..")
La fede, per sua natura, non è un'opinione; deinde non può essere tollerante.
Dedalus, per sua natura no, però voglio dire son passati anche millenni. Ti sembra giusto che alcuni vogliano proprio tornare indietro su tutto?
Carolina
per sua natura no, però voglio dire son passati anche millenni. Ti sembra giusto che alcuni vogliano proprio tornare indietro su tutto?
Appunto, sarebbe arrivato il momento almeno di credere in qualcosa di cui si hanno prove relativamente certe..o no?
E, forse, più che di credere di ritenere altamente probabile; questo, almeno, è il modo di pensare dei "moderni"..
Non è quello. I moderni sono pure lì che non sanno se credere o no al buco nell'ozono piuttosto che a che cosa esattamente faccia aumentare il colesterolo. :-) Mi stanno bene le religioni. Non mi stanno bene le crociate e altre forme di fanatismo e mi sembrava che in gran parte fossero state superate. Ora, 'sto episodio può pure essere come dici tu, ma in generale quale ruolo sta svolgendo la Chiesa in 'sto periodo?
Carolina
Ora, 'sto episodio può pure essere come dici tu, ma in generale quale ruolo sta svolgendo la Chiesa in 'sto periodo?
Il suo classicissimo ruolo di avversaria del pensiero moderno e, scusate per quella che voi ritenete una parolaccia, liberale. Ruolo che svolge da sempre, partendo -ad esempio- dalla controriforma, per passare all'inquisizione, alla separazione dei cattolici ai tempi dell'unità d'italia, alla religione di stato ottenuta col concordato del '29 etc.
Il problema reale, sul quale invito molti a riflettere, è che il pensiero religioso (parlo delle grandi religioni monoteiste) ha grande avversità e difficoltà di convivenza col cosiddetoo pensiero moderno, basato sul relativismo e sulle conoscenze scientifiche.
Che poi esistano alcune persone che credono nell'esistenza di un Dio poco specificato e alla necessità di fare del bene agli altri..beh, queste hanno poco -pochissimo- a vedere con le religioni ufficiali.
Non è una parolaccia, se usata in senso storico; se invece me la usi insieme a "liberista" e a "libertario" per cercare di impapocchiarmi con la cricca nano - Pisanu - Leghisti non è lo stesso una parolaccia, ma forse diventa un problema. :-)In ogni caso, è proprio il fatto che ora la Chiesa rimandi a tutto il peggio della sua storia che mi dà fastidio, e che penso dia fastidio a molti, non tanto il discorso logico sulla pretesa di assolutezza delle fedi religiose, che pur esiste. Sulla compatibilità con la scienza, Steven Weinberg ti darebbe ragione anche solo come membro della categoria Premi Nobel della Fisica: quest'anno a un congresso ha detto: "Molti miei colleghi pensano così poco alla religione che si dimenticano perfino di dire che sono atei". :-) Comunque proprio perché è uno scienziato ha detto "molti", non "tutti". Ci sono Premi Nobel della scienza anche credenti a diverse religioni.
E pure alcuni pretonzoli secondo me ... poi vietano... ma le cose che leggono e studiano le conoscono forse meglio di noi! :-)))
Insomma secondo me il problema è proprio come razzolano, non come predicano. :-)))
Carolina
Fra le parole del pastore di Como e il bossicelodurismo, il borgheziovadarviaiciapp e il gentiliniquacomandomi non vedo sostanziali differenze. Sicuramente i bossiani avranno brindato ancora una volta al loro vescovo.
Vergate, provincia di Bologna. Un ex negozio di alimentari viene occupato abusivamente da Islamici che intendono farne una moschea e un luogo di aggregazione. Le autorità si stanno mobilitando perchè non c'è nessun permesso scritto.
Via Ventura, Milano. Partono le lezioni pomeridiane dei bambini egiziani che fino a qualche mese fa frequentavano la madrassa di via Quaranta e dalle 13 alle 18 partiranno corsi di arabo, italiano e religione.
L'azzurro Simini spiega come nonostante sia stata accettata in precedenza la richiesta di creare corsi pomeridiani di arabo (istituiti), le famiglie dei bambini islamici ora rifiutino il fatto che i loro figli vadano a scuola con quelli degli italiani.
Cuggiono, Magenta. Nei canti dei bambini dell'asilo è vietato pronunciare il nome di Gesù essendo l'asilo multietnico.
Morale della favola: non serve concedere diritti agli Islamici. Grazie alla loro voglia di integrazione e alla magica sinistra, se li prendono lo stesso, legalmente o no.
Del post di Italico mi piace molto la parola "Islamico" scritta con la "I" maiuscola. Un'ipocrisia degna di Starace.