Giornaliste disperate
di Marco Travaglio
Il Natale s'avvicina e tutti diventano più buoni. Barbara Palombelli, per la verità, non ne ha bisogno perché è sempre molto buona, anche lontano dalle feste comandate. Ora, per dire, nella sua imperdibile rubrica su Magazine, ha lanciato un'altra opera di misericordia sposando la causa di uno sventurato, uno di quegli «ultimi della terra» che ogni giorno incappano nelle maglie della giustizia e ne vengono stritolati perché non hanno i mezzi per difendersi. Si tratta per caso di Mohamed Daki, il marocchino assolto due volte a Milano e dunque espulso dal Viminale in quanto «pericoloso» (da noi sono pericolosi gli assolti: i condannati diventano deputati)? No, è Lorenzo Necci. Che non è l'omonimo dell'ex presidente dell'Enimont e delle Ffss che ci regalò delizie tipo l'alta velocità: è proprio lui.
Il noto barbone - denuncia commossa la giornalista - «fu arrestato e prelevato dalla sua casa di Marina Velca, a 80 km da Roma domenica 15 settembre '96». Tirato giù dal suo giaciglio di cartone, raccolse i suoi pochi stracci in un misero fagottino e via, verso il carcere di La Spezia. «Modalità d'arresto agghiaccianti», commenta in lacrime la giornalista «immersa nelle carte con una leggera sensazione di panico» per la «lentezza della giustizia»: infatti «Necci è ancora in attesa di una sentenza a Perugia» e «ha già passato dieci anni della sua vita (i migliori? Dai 56 ai 66, per un supermanager sì) in un cono d'ombra che ha allontanato amici, politici, ex colleghi…».
Un'autentica "odissea" durante la quale - segnala la Palombelli inconsolabile - l'Italia ha dovuto privarsi del fondamentale apporto di questo «visionario in senso buono» che «sognava di dare al Paese una rete ferroviaria moderna, veloce, a disposizione di tutti», ma «qualcuno ha voluto fermarlo». Uno dirige per anni e anni le Fs e poi, proprio quando sta per far funzionare i treni, viene fermato da forze oscure allarmate dalla sua prodigiosa efficienza.
Ecco perché -spiega la giornalista disperata- «mi sono impegnata a dare una mano» a lui e alla sua avvocatessa «che lo difende con la passione di cui siamo capaci soltanto noi donne». Anche noi, visto il clima natalizio, vorremmo contribuire all'opera buona, segnalando alcuni particolari che potrebbero tornare utili alla meritoria gara di solidarietà.
Anzitutto una telefonata intercettata dalla Guardia di Finanza il 26 gennaio 1996 fra il banchiere tangentista Chicchi Pacini Battaglia e la sua segretaria Eliana Pensieroso. Pacini: «Ho visto Necci e gli ho dato 20… te li sei segnati?». Pensieroso: «No! Perché erano quelli fissi del mese… glieli avevo portati io, si ricorda?, a casa (…). Le volevo chiedere… siccome lei ha fatto scrivere un “40 Necci” con il punto interrogativo, lei vuole che glieli lasci, se dovesse andare per domani o dopodomani?». Pacini: «Sí! Ce li hai 40? Me li lasci proprio fuori… Metti il caso che Necci viene a casa mia, urgentemente… È meglio averli lí». Le cimici registrano anche il fruscio delle banconote in mano alla segretaria tuttofare.
Se le parole (e i fruscii) hanno un senso, Pacini versava a Necci una paghetta «fissa» di 20 milioni di lire mensili, salvo extra. Certo, è scandaloso che non sia ancora arrivata la sentenza, ma un sistema infallibile per non finire in carcere per corruzione ci sarebbe: non ricevere soldi da noti corruttori. Non vorremmo incrementare il panico della Palombelli, ma ci corre l'obbligo di avvertirla che il galantuomo appena adottato qualche sentenza l'ha già avuta. Una riguarda le mazzette per lo scalo ferroviario milanese di Fiorenza, dov'è stato condannato in primo e secondo grado per corruzione a 3 anni e 2 mesi; poi la Cassazione per una questione formale ha rispedito il tutto alla Corte d'appello, che l'ha ricondannato a 2 anni e 7 mesi; ora si attende il verdetto definitivo. Senza contare che Necci è imputato anche nell'affare Parmalat: l'ex «visionario in senso buono» è stato appena rinviato a giudizio a Roma per truffa insieme a Calisto Tanzi, con l'accusa di averlo aiutato a scaricare i debiti delle sue società turistiche in una joint venture con la Cit (gruppo Fs).
Dev'essere per questa cristallina reputazione che è stato da poco nominato capo di una cordata di imprenditori italiani interessati a rilevare la Tamoil dalla Libia di Gheddafi.
Volendo, Barbara potrà chiedergli qualche notizia in più quando si rivedranno alla cena del povero della comunità di Sant'Egidio, la notte di Natale.
Palombelli come al solito un po' lagnosa, Travaglio -anche lui al solito- capopolo moralisticheggiante.
Le garanzie di legge devono essere applicate regolarmente (ed in modo uniforme) a tutti, poveri o ricchi che siano. Nei due casi in questione, probabilmente, nonsono state applicate.
Che poi Necci sia un pappone di tangentopoli e Daki un fiancheggiatore dei terroristi ,beh, penso non vi siano dubbi. Il problema è che il giudizio politico e morale sono una cosa, la legge un altra. Di conseguenza necessita di prove certe e non di umori e sentimenti.
Argomento, questo, che trovo una grandissima difficoltà a far capire sia a destra che a sinistra; ci sono infatti certi tipi di misfatti che vengono dalle due parti ritenuti "odiosi" (crimini contro la proprietà e le persone da una parte, ruberie finanziarie e di potere dall'altra) e che, quindi, scatenano reazioni di tipo linciatorio e poco adatte ad un paese democratico.
"Che poi Necci sia un pappone di tangentopoli e Daki un fiancheggiatore dei terroristi ,beh, penso non vi siano dubbi."
La legge (se ben capisco) "necessita di prove certe"
Ma dai! Il fiero garantista mi cade così??? Caro Dedalus, ti devi proprio essere perso in un labirinto. Prima dici che è certo che questi due siano farabutti (ma perché poi? uno è stato assolto, l'altro no, però il primo è stato buttato fuori dall'Italia, l'altro ce lo dobbiamo tenere, e non è in carcere), poi che c'è bisogno di prove certe: le hai tu, forse? Se è così fallo sapere almeno a noi, se proprio non vuoi darle a quel cattivone del giudice forcaiolo.
Quanto al "paese democratico", evidentemente tu vivi in Svizzera.
dedalus, guarda che capopopolo ha tre volte la sillaba po, se ne lasci una, nel tuo post si legge popo.
adesso capite cosa intendo quando dico che questo tipo di pasionarie s'isspira all'oriana (di adesso) e se lo merita?
In effetti era diventato -lapsus?- capo-polo (Berlusca?) al posto di capo-popolo.
Prima dici che è certo che questi due siano farabutti (ma perché poi? uno è stato assolto, l'altro no, però il primo è stato buttato fuori dall'Italia, l'altro ce lo dobbiamo tenere, e non è in carcere), poi che c'è bisogno di prove certe: le hai tu, forse? Se è così fallo sapere almeno a noi, se proprio non vuoi darle a quel cattivone del giudice forcaiolo.
No, non mi contraddico, ne' entro in un loop mentale.
Penso che si tratti, come dici tu, di due farabutti, ma si tratta di un'opinione personale che non confondo (e qui è la chiave) con la legge. Nel senso che -qualunque cosa ne pensi io- è giusto che non siano in galera se assolti o non processati etc.
Se ad esempio fosse stato assolto Previti, l'assoluzione non avrebbe mutato la mia opinione del medesimo, ma avrebbe sancito la mancanza di prove relative ai reati che gli erano stati contestati.
adesso capite cosa intendo quando dico che questo tipo di pasionarie s'isspira all'oriana (di adesso) e se lo merita?
ma no, no ..non puoi paragonare la piagnucolosa Palambetta alla travasobiliosa Oriana..tipi completamente diversi
dedalus fu olegna quanto sei squallido, laido, turpe e vigliacco.
"Penso che si tratti, come dici tu, di due farabutti, ma si tratta di un'opinione personale che non confondo (e qui è la chiave) con la legge."
Dedalus, fammi capire una cosa: la tua "opinione personale" su cosa si basa? Non è minimamente influenzata dal fatto che un giudice abbia dichiarato Tizio o Caio colpevole del reato x? Pare di no, visto che per te sono ugualmente farabutti un assolto ed un condannato. E Bettino era anche lui un perseguitato o no?
OT :-) che ridere :-) una volta per un caso bizzarro mi son trovata fra le mani il numero di casa di Necci... in teoria dovevo dargli comunicazioni di servizio, ma in ufficio, presso un'assistente, non certo roba tale da volerlo raggiungere in casa; fatto sta che non sapevo proprio che invece il numero fosse quello... beh insomma lo compongo... alla cornetta una domestica o governante a dir poco allibita, con un'aria che io fossi un'incosciente o una sfrontata completa... e intorno a me quando la gente ha capito delle arie a dir poco paralizzate... :-)))
Carolina
Certo dedalus, è giusto che non siano in galera se non sono stati ancora condannati in via definitiva. Allora ti chiedo: è giusto che Daki - assolto per ben due volte - sia stato espulso dall'Italia? Perchè la presunzione di innocenza (in questi casi contraria al senso comune) vale per Previti, dell'Utri e Necci, ma non per Daki? Ce lo spieghi?
dedalus fu olegna quanto sei squallido, laido, turpe e vigliacco.
Ma vai a sbavare insulti tra quelli come te (insisto: firmarsi Berja è come firmarsi Himmler).
Perchè la presunzione di innocenza (in questi casi contraria al senso comune)nonostante il senso comune vale per Previti, dell'Utri e Necci, ma non per Daki? Ce lo spieghi?
Sono d'accordo: sono stati usati (e non è giusto) due pesi e due misure.
mi sembra sbagliato il premio, la palombelli la vedrei volentieri in miniera
l'unico che sbava qui sei tu, dedalus fu olegna, con le tue assurde circonlocuzioni masturbatorie.
ci vuole molto a dire che la giustizia italiana e' una giustizia *di classe* e che le espulsioni in via amministrativa sono una ignobile porcheria?
ci vuole molto a riconoscere che previti e' libero e porta avanti i processi ad libitum grazie al denaro che possiede e che necci e' libero, ancorche' pregiudicato, per gli stessi motivi?
no ma qui c'e' dedalus fu olegna che ci dice che travaglio e' un capopopolo, un masaniello, piuttosto che dire "cazzo ha ragione, quanto siamo stronzi" dedalus fu olegna ci dice "eh ma travaglio e' un GIUSTIZIALISTA".
questi sono i modi di goebbels e ti appartengono in toto, dedalus fu olegna.
lascia il garantismo e la critica anticarceraria a chi ne fa pratica quotidiana da decine di anni (siamo nani sulle spalle di giganti); tu, dedalus fu olegna, vai ad una riunione del rotary o dei lions, ti troverari perfettamente a tuo agio.
Boh...francamente che Necci fosse a libro paga di Ciccini-Battaglia non me ne cale nulla.
Vi invito a ricordare, visto che pare lo abbiate dimenticato in monoblocco, che i PM di La Spezia colpirono Necci per un'unica, semplice ragione: arrivare ad Antonio di Pietro attraverso Pacini e Lucibello. Quella fu la molla che fece scattare i processi a di Pietro, risoltisi con...un elezione al Senato?!? Ma...ma...ma allora ha ragione berja: in Italia c'è una giustizia classista...o cromatica per meglio dire.
Di Lorenzo Necci io continuo ad avere una altissima opinione per come amministrò le ferrovie dello stato, costruendo una squadra di dirigenti e quadri di grandissima professionalità e competenza, resistendo come nessun altro alle interferenze politiche che volevano mettere gli artigli su FS, ridimensionando gli organici in maniera non traumatica (per i lavoratori) attraverso lo strumento del pre-pensionamento, vantaggioso come non si era mai visto in nessuna realtà economica italiana, visto che oltre ad un bonus di buonuscita FS "regalava" sette anni di anzianità, pose le basi per uno sviluppo tecnologico di FS senza precedenti, non limitandosi ad amministrare accortamente il presente, ma proiettandosi verso il futuro.
Se fosse rimasto lui l'alta velocità (così come il poteziamento della rete merci) sarebbe una realtà già da anni, e non solo in Val di Susa.
E dopo? Vi rendete conto di cosa ha fatto Cimoli a FS (e a questo paese), quando ha colonizzato con i suoi lacchè e le sue cortigiane tutto l'ambito dirigenziale di FS e delle partecipate?
Come è possibile che dopo avere affossato FS, gli sia stata data la possibilità di fottere anche Alitalia?
Semplice: uomo di Ciampi, casca sempre in piedi.
Con questo, Necci mantenne rapporti non trasparenti con Pacini&C, niente da dire.
Ora mi chiedo: all'Italia e agli Italiani ha giovato o nociuto la trombatura di Necci?
A certuni "italiani" ha senz'altro giovato, e i risultati di codesto "giovamento" sono sotto agli ochhi di tutti...
tue assurde circonlocuzioni masturbatorie
si, capisco di esprimere opinioni un po' troppo complesse per certe menti abituate al vuoto pneumatico delle parole d'ordine..ma ti prego, non ti scervellare a tentare di capire (ti potrebbe venire una forte emicrania).
Scherzi a parte: giustizia di classe? a volte sì. Giustizia "cromatica" (come dice Bubbolo)? a volte sì. I giudici sono quello che sono. D'altronde: uno che nella vita vuole fare il giudice, che tipo volete che sia? Nel caso migliore lo fa perchè è un tipo di dipendente pubblico assai ben pagato e con un orario di lavoro al limite del ridicolo..questo nel caso migliore.
x dedalus:
non capisco perche cerchi di far ragionare certa gente che ovviamente non vuole ragionare o lasciarti l'opportunita di parlare (pero sono ovviamente garanti della democrazia e della giustizia).
comunque, concordo con l'espulsione di daki.
bene allora siamo ai "giudici malati"?
come mai quei giudici non sono mai malati, ma anzi "servitori dello stato" quando giudicano i morti di fame?
come si fa a mettere sullo stesso piano un cittadino straniero espulso per via amministrativa con un alto dirigente di un'azienda di stato palesemente corrotto?
quando dimostrerete un po' di onesta'?
Per emi (crania?).
Chi sarebbe che non vuole far ragionare o parlare? Frasi come le tue ("comunque, concordo con l'espulsione di daki") sono sicuramente frutto di un complesso ragionamento, del quale però non vuoi renderci partecipi. Dedalus espone le sue ragioni, altri espongono le loro.
Questo blog mi sembra piuttosto aperto, anche se chiaramente "orientato", e può essere utile per tutti, destra, sinistra, centro, alto e basso.
E per tornare all'argomento principale, non capisco su quali basi si può dire che Daki è un terrorista: su base giudiziaria non lo è (fino a prova contraria); su base extra-giudiziaria, quali sono gli elementi di sospetto? La sua provenienza dal Marocco?
Per Berja:
Quando scopriremo, processeremo e condanneremo i veri responsabili delle stragi di Capaci e Via d'Amelio, quando riporteremo per via legislativa il giudice al suo ruolo storico, ovvero essere bocca della legge e non legislatore concorrente, quando ne limiteremo la capacità discrezionale della quale si è fatto sistematico abuso, lasciando a piede libero stupratori e assassini (vedi "caso Deborah") per perseguire, spesso senza alcun risultato tangibile, nomi eccellenti, quando individueremo come principio fondante di uno stato di diritto degno di tal nome la parità tra accusa e difesa, quando ci renderemo finalmente conto che gran parte della "togata carboneria" ci ha preso per il culo: non esiste nè in Italia nè nel resto del mondo civile un corpo dello stato che disponga di poteri così ampi, incontrollati, discrezionali.
E ancora vogliono di più, gridano e strillano che ogni opinione espressa sul loro operato da politici, cittadini, bidelli o massaie si concretizza in un tentativo di delegittimazione.
Nonostante lo spropositato potere che assommano non sono neppure in grado di proteggere il cittadino dalle più elementari minacce e al contempo giocano, cinici e tronfi, sulle ridefinizioni: "Guerriglieri o Terroristi?", "Stupratori o incompresi esuberanti?", "L'uovo o la gallina?".
Siamo l'apoteosi della inciviltà giuridica, poichè dobbiamo preoccuparci non tanto di chi difende i "magistrati", ma di come possiamo difenderci noi dai "magistrati".
Questo malcostume giudiziario ha contribuito, molto più di certo malcostume politico, a creare un sistema che vessa il cittadino comune e premia il delinquente abituale: e non mi riferisco certo al mio Presidente del Consiglio, quanto alla riga di spacciatori, papponi, rapinatori, assassini e stupratori che dopo qualche mese di carcere (nella migliore delle ipotesi) tornano tranquilli a tormentare vittime innocenti nelle stesse strade che ormai dominano da decine d'anni. E chi difende (o dovrebbe difendere) i cittadini da questo scempio?
Vivo poco lontano da Genova, città che, pur nella sua intrinseca bellezza, rigurgita letteralmente soggetti di tal fatta: zone come il Lagaccio, Cornigliano, il Righi, Sampierdarena, Begato, Il CEP sono off-limits per chiunque non voglia essere sbuzzato da più di trent'anni. Perchè?
Mi reco spesso a Milano nella zona di Baggio per questioni familiari: sono mesi che il parcheggio nei pressi della metropolitana di Bisceglie annovera una dozzina di auto bruciate, tra cui quattro Porsche.
Gli autoctoni mi hanno spiegato che dette auto vengono rubate, utilizzate per compiere rapine o altri reati e poi abbandonate e incendiate li, perchè tanto nessuno se ne preoccupa.
La "gente" ha paura.
E questa più che legittima paura non diminuirà qualora Previti finisca in galera, o qualora Daki venga ripescato e fatto sindaco di Cusago.
La "gente" se ne frega di 'ste cazzate che stanno milioni di miglia lontane dal loro vivere quotidiano: vorrebbe semplicemente protezione, garanzie, tutela.
In questo il nostro "stato di diritto" risulta essere sommamente e indegnamente deficitario, non per il fatto che troppo pochi politici finiscono dietro le sbarre.
Non è così che si misura la civiltà giuridica di un paese, bensì rispondendo alle elementari aspirazioni dell'Uomo.
e una volta tolti di mezzo i magistrati?
credete cambiera' qualcosa?
cio' che rimproveri alla magistratura non sono che i difetti congeniti della classe dirigente italiana.
ma non vorrei andare fuori tema, il punto fondamentale rimane quello delineato sopra: perche' tutti questi indignati per le malefatte dei magistrati saltano fuori adesso quando 13 anni fa c'era solo pannella?
perche' necci, uomo di potere e di tangenti, conquista i giornali per fantomatiche ingiustizie subite?
perche', malgrado tutte le cazzate dette sull'argomento, abbiamo ancora il codice rocco, la legge 110 del 1975, la legge reale e un TULPS che fa schifo pieta' e compassione e ciononostante si continuano a verificare un'enormita' di abusi da parte di forze dell'ordine e magistratura?
il giorno che parlerete di 41bis, delle montature sugli anarco-insurrezionalisti e sulle cellule islamiche come parlate oggi di necci potremmo ragionare, fino a quel giorno non e' possibile alcun confronto.
Io non voglio togliere di mezzo i magistrati: vorrei solo poter nutrire una maggiore fiducia nei confronti di un potere dello Stato che dovrebbe esistere per proteggerci, non per aumentare a dismisura il proprio potere, i propri privilegi, la propria onnipotenza.
Ritengo sia stato due righe malinterpretato il principio di "indipendenza della magistratura": non può significare erratico delirio di onnipotenza.
Sulle cellule terroriste islamiche un semplice interrogativo: esistono oppure no?
Non è difficile rispondere, agire e pensare di conseguenza.
Se poi vogliamo attribuire tutto ai narco-petroltraffici della CIA e dell'USSS, direi che, davvero, ogni dialogo risulta impossibile...
PEr quanto riguarda le forze dell'ordine il discorso è, effettivamente, assimilabile...chissà, se non avessimo sistematicamente sindacalizzato la Polizia forse le cose oggidì starebbero diversamente...
Cmq Necci non ha, FORMALMENTE, subito alcuna ingiustizia.
Forse, e dico forse, l'Italia intera ne ha subita una sostanziale...
per aumentare a dismisura il proprio potere, i propri privilegi, la propria onnipotenza
questa è solo una calunnia senza alcun fondamento.
mi chiedo come sia possibile affermare, così, alla leggera, una banfata del genere quasi fosse una verità condivisa a priori, un assioma.
non è citando James Bondi che l'avrai vinta Bubbolo... ma ndo vai??
"So che ci saranno panebianchi e elefantini d'accatto che sguazzeranno, ancora per poco, in questa nuova era. sta a noi farla diventare obsoleta e innocua prima che diventi stanziale e pericolosa davvero. Quindi: non date da mangiare ai troll (in questo e in altri blog); non rispondete cortesemente alle insinuanti e velenose affermazioni di personaggi che annaspano per restare a galla e inoculare i loro maledetti ragionamenti: non rispondete proprio; cercate sempre di capire dove sta l'attacco virale; fate silenzio dentro voi stessi per almeno dieci secondi prima di scrivere, e poi non scrivete e aspettate ancora: potendo qualche minuto o ora (...) e vi sottolineo il concetto: non cadete nelle trappole dei virus e dei batteri. Avete imparato a conoscerli in questi fetidi anni: occhi aperti e tastiera serena.
rotafixa Mercoledì 07 Dicembre 2005 alle 2:54
Per Bubbidolo: ti chiedi se esistono le cellule islamiche e critichi chi vuole attribuire tutto a CIA e simili.
Ti cito solo il bel film "Stragi di Stato" sulla strage di Portella della Ginestra, agli albori della storia repubblicana, ed il bel libro che c'è dietro: ricostruzioni storiche, basate su atti di processi, dunque documenti pubblici, dimostrano inequivocabilmente che in quegli anni l'Italia era sotto iol controllo dei servizi segreti americani che liavano gli ingranaggi conferendo potere a quella che sarebbe diventata poi la mafia che oggi conosciamo. Esperimenti di controllo di una nazione che gli americani hanno riapplicato poi in molti casi (Nicaragua, Cile, Panama, Afganistan, Iraq). Costruire il terrore per le "cellule islamiche" fa parte di un ampio bagaglio di tecniche che in Italia negli anni '70 era noto come "Strategia della Tensione" e che oggi semplicemente è volto a far passare l'Islam (quanti di voi hanno letto il corano? Dovreste farlo, prima di parlare...) come fonte di tutti i mali del mondo.
Detto questo, Necci è un criminale sotto processo, ed avendo già condanne in primo e secondo grado deve dimostrare di non esserlo, Daki è un uomo libero, assolto da accuse che un ministro ha deciso di epellere senza nessuna motivazione reale, il nostro presidente del consiglio (o meglio, il vostro presidente del consiglio) è un mafioso, grossomodo, anche se quest'ultima affermazione non c'entra con tutto il resto!
...e Minnie e Topolino sono criptocomunisti...