Ok, allora cambia solo il sindaco. Esce Albertini, entra Ferrante. Vi tenete Salvini e compagnia. A questo punto la CdL ha risolto il problema, non si candida la Moratti, e ferrante diventa il candidato unico. Che bello...
esatto AndreaR. La cosa più intelligente che ha detto Berlusconi negli ultimi 10 anni è stata "ma Ferrante non era dei nostri?" Ha molto ragione. Ferrante è dei loro,anzi è peggio, da quello che ho letto sta mettendo insieme una squadra di terzisti tremendi, maneggioni e intrallazzatori, con la complicità dei DS. A questo punto che vinca Ferrante o Moratti sarà esattamente la stessa cosa. Non voterò per questa gente.
Ma scusa, cosa ti aspettavi? ferrante è un ex poliziotto, ex prefetto. Una volta di più i DS si sono prostrati davanti all'altare di Denato, Ordine, Potere. Sono inetti e traditori.
che ti aspetti da uno così? che differenza c'è tra questo e d'alema e la moratti e albertini e rutelli? per loro contano le poltrone.
Ero presente ieri allo spazio Krizia, e Ferrante non ha detto né che "gli altri candidati resteranno fuori" né che Carruba "chiederebbe di restare". Anzi, mi imrpessiona (non essendo giornalista) vedere quanto sia vero che i giornali modifichino con piccoli furbi aggiustamenti i fatti. Paradosso: ieri sera su una tv privata sentivo Travaglio dire una cosa semplice ma assolutamente azzeccata con quanto avevo appena visto, e cioè che dalla tv, dai giornali, dai media viene a mancare la realtà. Non tatno la verità, ma la realtà.
Ieri sera Ferrante ha fatto un discorso molto accorto (e sono molte le critiche che gli si potrebbero fare), ma non certo di questo tenore da "boss". alla domanda sugli altri candidati ha semplicemente risposto che non ci aveva ancora pensato. Cosa più che legittima. Ma senza escludere niente, anzi precedentemente ne aveva riconosciuto il valore e la competenza nei reciproci campi, sopratutto, ovviamente, nel caso di Dario Fo. E nel caso di Carruba, lui ha detto, testuali parole: "della attuale giunta, se vincessi, non terrei nessuno". Di Carruba ha solo riconosciuto il valore, alla domanda maliziosa di qualcuno che voleva provocarlo. Ma non ha detto che lo terrebbe.
Detto questo, è vera una cosa (e come temevo, in questo non si differenzierà in maniera sostanziale da chi l'ha preceduto): sul traffico non è assolutamente chiara la sua ricetta. Ha solo detto di non amare "le decisioni di emergenza" (quindi i ticket, o la chiusura del centro storico). E ha parlato di potenziamento dei mezzi pubblici.
Siccome io personalmente penso che invece siamo in uno stato di emergenza in merito a questa questione, penso che andrebbe presa una decisione chiara, conreta e sulle auto. Non sui mezzi pubblici. Non serve a niente potenziarli, se poi vanno solo ad aumentare il volume del traffico. Ovverosia serve potenziarli, se diminuiscono le auto private circolanti. Cosa che va fatta prima.
Ecco, sul problema traffico ancora leggo che Repubblica dice che "ferrante è pronto a provvedimenti come la chiusura del centro". E invece ha detto esattamente il contrario. A Londra hanno deciso di non costruire più parcheggi nel centro, perché l'uso dei ticket ha a tal punto disincententivato l'uso dell'auto privata, che non c'è alcun bisogno di parcheggi. Ferrante ha invece fatto capire che non è per la chiusura del centro e quindi non è contrario alla costruzione di altri parcheggi.
Concludendo dico: Ferrante è un buon candidato. Ma sul problema traffico (problema che io ritengo assolutamente prioritario) non credo ci si possa aspettare molto. Perché dico che è un buon candidato? Perché l'ho sentito parlare e ho capito che è una persona con un sogno. Un'idea. Mi è piaciuto molto come ha posto l'accento in negativo (cosa che nessun giornale riporta) sulla autodefinizione che albertini si diede di "buon amministratore di condominio". No, per Ferrante, il sindaco, grazie al cielo, ha passione e interviene. Non media. Poi ha rivalutato, in modo totalmente inattuale, l'importanza dei partiti. E della politica nel senso più puro del termine. Definiendosi a tutti gli effetti un politico e non un semplice uomo della società civile. Mi è parso uno che voleva fare un salto, per passione. Magari una passione sbagliata, ma comunque autentica e con voglia di rimboccarsi le maniche.
Sult raffico ho capito che a Milano, se vuoi vincere le elezioni, ed è una cosa triste che mi fa riflettere sul "da votarsi" nessun candidato può proporre, almeno in campagna elettorale, provvedimenti seri. E ieri sera sono arrivati quasi tutti in auto. Ovviamente, non il sottoscritto.
Il giornalista ha scritto delle cazzate, sembrerebbe. Comunque la "passione" di questi a me fa pensare all'omino incappucciato degli sketch di Guzzanti :-)))
Carolina
Che nervi. Majorino, che nervi!
Questo Ferrante mi fa girare le scatole ogni giorno di più!
Incominciamo dall'inizio.
Appena Ds e Margherita hanno avuto la bella idea di candidare Ferrante devo dire che la mia opinione su di lui era abbastanza neutra. Non ero certo entusiasta, ma forse ero ancora contenta di aver "appena scampato il pericolo Veronesi". Ogni giorno che passa sono sempre più sconcertata (per non dire incazzata) dalle uscite di Ferrante. Innanzitutto trovo di una rara snobberia questo suo continuo prendere le distanze dagli altri candidati, come se lui, candidato di Ds e Margherita, fosse su un altro pianeta, forse è un po' unto dal signore e non ce ne siamo ancora accorti? E' chiaro, lui vuole stare per i fatti suoi, non "mischiarsi" con gli altri candidati. Quindi non va agli incontri dove ci sono loro, "perchè - dice lui - i comitati li incontro, ma a parte". E intanto partecipa ai bei dibattiti organizzati dalle associazioni dei Ds vittime del pensiero unico "c'è solo ferrante".
Peccato, una bella occasione di democrazia persa.
Persa soprattutto per i Ds, che sì, in quanto partito sostengono l'ex prefetto, ma se va avanti così, non so quanti dei loro elettori seguiranno l'indicazione del partito.
E la dimostrazione del fatto che a Ferrante delle primarie non gliene importa quasi nulla sta nel fatto che per lui le primarie sono "un apprendistato". Bella roba. E come crede che la vivano questa sua "alta" considerazione delle primarie i 100.000 milanesi che il 16 ottobre sono andati a votare per prodi, bertinotti, pecoraro, mastella, di pietro, scalfarotto, ecc...?
Per chiarire ancor di più che a Lui delle primarie non gliene importa un fico secco ieri ha anche detto (sempre che i giornalisti oggi abbiano riportato giusto, perchè achab ha ragione) che non presenterà il suo programma di governo. Ma scusi, signor Ferrante, su che basa gli elettori del centrosinistra dovrebbero votarla visto che lei non intende presentare il suo programma? Solo sul fatto che è stato un prefetto "democratico" e che ha fatto dialogare alcune parti della città andando a sostituire il ruolo di fatto vacante del sindaco? Forse se al posto di Albertini ci fosse stato un buon sindaco nessuno si sarebbe accorto di quanto Lei era bravo. Se la storia non si fa con i se...certo la politica non si fa senza programmi.
Perchè i DS di Milano hanno deciso di suicidare la città?
A chi la vede da fuori, pare uno scempio, e davvero non si capisce. Si parla da anni, a livello nazionale, della necessità di rimarcare l'appartenenza alla sinistra della sinistra (!) e dell'errore che si fa con personaggi che poco si distinguono dagli avversari, e quando si ha un'occasione che pareva davvero d'oro come Milano alla fine si fa una scelta del genere... Si poteva proporre un candidato di forte richiamo, invece l'immagine di Ferrante è quella di un oscura scelta puramente "politica", distante dai desideri degli elettori.
Chi a Milano non ci vive fatica a capire, vede un candidato che non attira nessuno, che a nessuno può piacere perchè non ispira nulla da nessun punto di vista...non all'elettorato di sinistra
Vede una scelta che gli ambienti della politica capiranno di sicuro al loro interno, ma che per la cittadinanza, quella di sinistra poi, non significa nulla, non rappresenta nulla, nulla di sinistra
Da fuori non si capisce. Sembra che non ci si voglia far notare, con la scelta del candidato. E il risultato penso sarà proprio quello: si passerà inosservati...
non si impara niente, niente, si continua ad avere ancora paura di mostrarsi troppo di sinistra, non si pensa che dopo anni di berlusca (e albertini) la gente vorrebbe vedere...altro
ma davvero
Perché non si guardano il culo nello specchio retrovisore, forse? A Napoli l'ex poliziotto lo candida la destra (un coglione, Malvano!!! E un razzista!!!) e la sinistra ha un bel po' di altri cazzi, tipo moltiplicazione delle candidature e quella merda di De Mita. Però a cose tipo far prendere le armi ai napoletani onesti non ci sono ancora arrivati.
Carolina
Mah invecchiare rende noiosamente concreti e meno disponibili verso le discussioni fatte tanto per fare.
Io speravo in un'altra scelta per il candidato. Ma comunque, vorrei capire quali erano le alternative forti per sfruttare l'occasione d'oro. Io non le ho viste, né le vedo. Non tra gli altri nomi che erano circolati e non in generale tra altre personalità della città. Non ci sono. Se ci sono indicateli.
Significativo mi pare che perfino Rifondazione si è adattata a non proporre un candidato forte suo, accodandosi a un rispettabile Dario Fo, ma rinunciando a giocarsela tutta. Perché?
Seconda cosa, il fatto di non capire da fuori la situazione milanese. Non voglio essere scortese, ma già molti milanesi fanno fatica a rendersi conto in una città destrutturata come Milano di quello che gli succede intorno: chi sta fuori si documenti e poi ne riparliamo. Questo voler sempre dilatare le discussioni all'infinito è un modo certo per non andare da nessuna parte, per non arrivare mai a focalizzare una cippa.
Poi: il candidato non piace e non attizza l'elettorato. Bho, forse. Come fate a saperlo? A naso? Forse sarebbe il caso di esprimere la propria opinione senza ammantarla di un universalità che magari non c'è. Ripeto: ne va della sanità del confronto. Se no ognuno continua a fare riferimento alla sua realtà compartimentata pensando che sia "la realtà". Guardacaso il punto toccato anche da Achab e da Travaglio e da Luttazzi aggiungo io.
Altrementi finiamo come alle primarie che si diceva che Prodi sarebbe crollato sotto il peso del dissenso e ha poi invece raccolto un risultato bulgaro. Con quella realtà vogliamo confrontarci? Quali conclusioni/lezioni se ne possono trarre?
ciao
Quello che dice Antonio, è un po' quel che è capitato a me ieri. Andato lì ad ascoltarlo, senza alcuna convinzione, ma con un minimo di curiosità, mi sono sorpeso innanzitutto a non trovarlo un candidato di destra. Ferrante ha ribadito chiaramente, non solo dicendolo, ma anche argomentando, la sua appartenenza per estrazione culturale e convizioni personali alla sinistra da sempre. E oltretuttto pare una persona con una formazione completa, fatta sul territorio dialogando e baccagliando (si ricordi il caso della precettazione degli autisti ATM di due anni fa) con le varie parti. Conosce la città meglio di tutti gli altri candidati del centrosinistra. Fo cosa conosce di Milano? Forse la cultura. Milly Moratti? Magari l'Inter e altre piccole cose. Ma non lo scontro e la dura realtà. Quando è entrato nel merito della questione del quartiere Isola, facendo riferimento alla Stecca deglia artigiani, ha dato modo di dimostrare di conoscere bene e fino in fondo molti aspetti specifici che sono chi vive davvero a Milano conosce. Idem quando ha parlato della zona Fiera. Per dire: sarebbe capace di dare ascolto seriamente al progetto "vigorelli.org" molto più e molto meglio di quanto potrebbero fare altri candidati magari a livelllo di immagine molto più radical. Ripeto: si tratta i un uomo dentro i problemi, li conosce già, sa con chi deve confrontarsi a Milano. Conosce le periferie. Molto più credo di Dario Fo e Franca Rame. Nonostante le loro apparizioni al Leoncavallo. Anche qui più immagine che altro. Che poi non sia di sinistra nel senso classico del termine questo è vero. Ma allora se ci si aspetta un candidato "di sinistra" nel senso classico del termine, vorrei sapere quale è in grado, non dico di vincere, ma di dare battaglia. Come dice bene Antonio.
Non son certo entusiasta di Ferrante, anzi ripeto il suo traccheggio sul traffico mi ha scorato. Ma penso che davvero intorno ci sia il deserto. E che se si vuole vincere a Milano, ci sono degli interrogativi e dei problemi da porsi. Non basta dire "è di destra". La cosa è più complessa.
Antonio, ho precisato che trattasi di impressioni, e per di più delle impressioni "esterne".
Sì, si parla "a naso", prima dei risultati non si può fare diversamente; dopo, forse...
"A naso", e basandosi su quel che ti vien detto da amici milanesi, da quel che leggi su queste pagine e altrove. Insomma, un'impressione te la puoi fare. Niente di più, l'ho detto.
Che poi Ferrante non sia un candidato "forte" come sarebbe stato Fo, non credo ci sia bisogno di un referendum per poterlo affermare.
senti achab hai ragione, ferrante non è la schifezza che sembra da lontano, mi son ricreduta pure io, solo che manca molto di fascino agli occhi, per esempio, di chi si sente di sinistra, dei ragazzi ai primi voti, dei molti frequentatori di centri sociali, di edicolanti fieri.Sbaglierò ma mi sembra che presentarsdi allo spazio krizia non sia proprio una scelta che invogli l'elettore "schierato"... Penati andava nei mercati, tra le vecchiette, lo si vedeva molto in giro. Ferrante ha un aria artisto-perbenina che non piace. Lo so anch'io che bisogna andare oltre le apparenze, solo che le lezioni si corrono per vincerle, e un candidato che appare così distante non mi sembra, a naso, una grande scelta.
se ferrante è : moderato, distante dalla "gggente", di destra, poliziottesco e debole perderà le primarie. non capisco di che ve state a lamentà.
Boh. Io so solo che il naso può far miracoli più del cervello (che però comunque bisogna usare). Quindi, è una bella lotta pure qui. Solo ricordiamoci di farla contro la destra.
Carolina
Ma, cavolo, Pierfrancesco, che dici???
Con il peso della tua carica addosso, con tanta bella leggerezza, seppur ironica, dici che tutt'al più Ferrante perderà le primarie e non ci dobbiamo lamentare?!?!
Sogno o son desta?
Sai che Ferrante l'avete scelto Voi, i Ds, insieme alla Margherita?
Non ho parole.
majorino la tua ironia e' totalmente fuori luogo;
e parla il tuo di dialetto, imitare quello degli altri non ti rende piu' simpatico.
ferrante e' l'ennesima operazione di marketing dei ds, dopo la merchant bank di palazzo chigi, le bombe sulla serbia, le dichiarazioni pro-speculatori.
che cazzo ci'avrete de sinistra a parte una delle mani...
basta però. se ci scanniamo fra sinistrorsi per poi beccarci la ministra minestra io salto dalla finestra come tutti gli altri, però sulla scheda ci scrivo
A- Paperoga
B-Alberto Biraghi
C-Franca Banti.
Carolina
A Milano c'è bisogno di un sindaco concreto, capace, che sappia moderare le necessità e i punti di vista di tutti, ma al tempo stesso di avere il coraggio di portare avanti un programma, quale quello che gli verrà consegnato a giorni, che cambierà la nostra città in modo profondo e radicale. Cosa che il centro destra non ha fatto per tre mandati. E l'unica persona, con tutto il rispetto e la stima per gli altri candidati, che ha già dato esempio di queste capacità è proprio Ferrante. Poi, come sempre, non piacerà a tutti, ma quello che conta è che sia l'uomo giusto e che faccia quello che c'è da fare per risollevare questa città al rango che gli spetta. E io credo che abbia l'amore per la città, l'esperienza e l'indipendenza intellettuale necessaria per poterci riuscire. Con l'aiuto di tutti, naturalmente.
C'è bisogno di un Sindaco che risponda a questi requisiti senza dubbio, ma scusatemi:
prima di tutto c'è bisogno di un Sindaco che venga eletto
credo
Guardate credo che il problema sia solo quello di vincere e bene. Ferrante per noi è il più efficace rappresentante di una scommessa politica ambiziosa. Vincere le elezioni, cambiare questa città. Avremo modo per dialogare e discutere con chi vorrà farlo. Il resto, le polemiche, l'autolesionismo etc. non ci interessa.
PS : domani scende in campo Letizia Moratti, abbiamo altro a cui dedicarci piuttosto che le discussioni tutte tra noi.
infatti Pier. Ferrante non mi piace, ma voto a b o c solo se sono costretta dall'autolesionismo di sinistra, non da lui o da te (a meno che anche lui o te non vi ci dedichiate).
C.
Guarda Pier, spero bene anch'io, chiaro
Penso comunque si potesse scegliere di avere più probabilità di vincere, tutto qua
Chiaro che poi si rema nella stessa direzione, remare contro sapendo che dall'altra parte c'è la moratti non mi va di certo.
Ciao.
Majorino: perché criticare la scelta di Ferrante (o quella di veronesi, o qualunque scelta del mainstream diessino, che è di fatto quello che sta gestendo queste primarie finte) è autolesionismo?
Perché non si può protestare per una candidatura cascata dall'alto e su cui Silvio ha detto "credevo che fosse dei nostri?"
Perché non si può discutere su uno che vuole portare in giunta Carrubba e Scalpelli?
Perché non si può discutere su un rimasuglio di partito (i DS) che vive senza un ricambio perché deve tutelare chi custodisce gli scheletri?
Su cosa si dovrebbe discutere allora?
Che differenza c'è tra Ferrante e Moratti?
Bravo Roberto, la paura è proprio questa: porterà carrubba e scalpelli in giunta (oppure non avranno una carica istituzionale ma gli faranno da consiglieri, e allora sarà ancora peggio...) e magari chissà chi altro...
ha già detto che vuole fare la sua lista e questa cosa mi inquieta, sarei molto più tranquilla se restasse nella lista dei DS come indipendente (nonostante il partito della quercia milanese non mi piaccia molto) perchè così sarebbe una po' più "garantita" la sua appartenenza al centrosinistra. e chi ci metterà in questa lista ferrante?
io ho paura che saremo costretti a votare ferrante turandoci il naso e poi questo, una volta raggiunto palazzo marino, scopra delle carte troppo terziste e "di destra" che potrebbero essere un'amara sopresa anche per i DS...
tra l'altro, se questo tragico scenario politico dovesse mai realizzarsi sarebbe anche lo sputtanamento definitivo per i DS milanesi.
Qualcuno ha giustamente parlato di finte primarie. I DS hanno accettato a denti stretti le primarie e ora si comportano e gestiscono Ferrante come se fosse il candidato unico. Ignorare la concorrenza per negarne l'esistenza. Una strategia solo in apparenza furba poichè l'assenza di lealtà politica non ha mai pagato, specie tra il popolo della sinistra.
"Che differenza c'è tra Ferrante e Moratti?", ecco il punto è questo: c'è una differenza ABISSALE. Andate a sentirli parlare. Io l'ho fatto: e ho constato (dopo che prima la pensavo come voi). Non solo ma secondo me c'è uno spessore di serietà e convinzione che rende abissale anche la differenza tra ferrante e gli altri candidati alle primarie del centrosinistra. Badate bene non sono certo il diessino di cui leggo i vari ritratti sopra.
Il fatto è che Ferrante rappresenta una novità che la sinistra un po' per caso un po' ha beccato per prima. Perché, come dovrebbe essere giusto, le novità dovrebbero essere cose di sinistra. La destra ha capito che Ferrante non ha nulla a che fare con Berlusconi, Fini e la Lega. Bisogna uscire da questo schema infantile del "troppo poco di sinistra". Perché allora uno come Dario Fo, da questo punto di vista, è mille volte meno di sinistra di ferrante. Dario Fo fa salotto. Non sono cert, ripeto, le serate al Leoncavallo quelle che lo fanno diventare più "di sinistra". Ferrante si fa il mazzo nei quartieri, baccaglia con gli autisti dell'ATM, capisce che il Leoncavallo è un valore, sa come fa la polizia quando scgomebera i centri sociali e di conseguenza agisce, conscio del potere che esercita. E' uno che sa. Innanzitutto. E quindi agisce da un punto di vista più concreto degli altri. Cosa farebbe Fo per il Leoncavallo? Cosa farebbe Milly Moratti per il Giambellino (magari non c'è nemmeno mai stata in vita sua)? Cosa farebbe Fo di fronte alla folla inferocita di fronte allo sciopero selvaggio degli autisti ATM di due anni fa? Secondo me non saprebbero che pesci pigliare. Magari sbaglio. Ma Ferrante mi sembra uno "di sinistra" in grado, concretamente, di fare cose. Gli altri mi paiono solo di sinistra per vezzo intellettuale e poco davvero in grado di fare cose.
L'unico, ripeto, grosso, enorme neo di Ferrante è il non decisionismo sul traffico (alemno data la vaghezza delle proposte dell'altra sera) che stride con la convinzione in tutto il resto.
Ripeto, davvero (non ci guadagno niente, non ho tessere di partito): è un buon candidato, andatevelo a sentire o a leggere. Chiedetegli un incontro. Alberto, prova a ospitarlo.
Achab: il punt è esattamente questo. Ferrante è blindato. Rifiuta il confronto. Non ha programmi, non ha idee da proporre. Chiede il mio voto solo sulla base della garanzia che viene da partiti inaffidabili e immeritevoli di fiducia. E comunque, senza superbia, semplicemente da cittadino che fino a oggi è stato deluso (per non dire di peggio) dalla politica che mi vuole piazzare ferrante, se vuole il mio voto, dovrà ben essere lui a chiedere di incontrare me. Non viceversa.
Ma di inconti ne fa, alberto. Io ti dico solo che, partendo dal tuo punto di vista, ho cambiato, sto cambiando, idea. Dopo averlo sentito parlare. E dopo aver messo da parte incazzature varie. E mi va bene tutto, ma dire che non ha idee non è dire la verità. Al massimo dì che tu non le conosci e che lui ancora (per il momento) non ha ancora fatto enormi sforzi per comunicarle. Ma le idee le ha. Che sia il candidato blindato è vero: ma nel senso che è il candidato del centrosinsitra. Allora anche Prodi è blindato. E anche Prodi, da molti punti di vista (ex democristiano, vicenda IRI, cattolicità) non è certo "di sinistra". Anche Ferrnate fa le primarie come le ha fatte Prodi, se vincono gli altri, vuol dire che quello giusto era un altro. Chi altro avresti visto tu come candidato "forte" per Milano?
Insomma, noto e penso spesso di averla anche io, un avversione più epidermica e prevenuta che altro contro Ferrante e allora dico: se è solo questa, ascoltatelo. E forse val la pena superare la barrira della "blindatura di partito" e andarsi a fare due passi per ascoltarlo, anche se non è lui a venire a trovarci. E che rifiuti il confronto è un'altra cosa non vera. E anche se fosse, non la troveri la giustificazione definitiva per andargli contro. Prima contano le idee. Poi, secondo te Fo è così propenso al confronto (le hai lette le polemiche trancianti nel caso dell'occupazione della casa di via Lwecco? Tranciante è stato Fo, convinto che il discorso sulla legalità non fosse di sinistra, parole sue).
... e votare Paperoga alle amministrative? Secondo me semplicemente qui non siamo politicamente all'altezza, anche quando ci sono (e spesso ci sono) buone idee, competenze e personalità interessanti. l'Unione ogni tanto mi pare l'asilo...
Carolina
Guardate che per me non è certo autolesionistico criticare Ferrante. Ci mancherebbe. E le primarie non sono finte per definizione. Fo, (Milly) Moratti, Sacerdoti e Corritore sono alternative al candidato che, per l'appunto, non è l'unico. Dunque basta scegliere uno di loro, con molta serenità.
Definirlo poi "calato dall'alto" nel momento in cui ci sono le stesse primarie beh..questo è un atteggiamento un po' triste che si commenta da solo.
Stiamo facendo con lui una campagna elettorale non scontata e appassionante.
Ieri sera, ad esempio, abbiamo incontrato in una sala strapiena alcune centinaia di persone del quartiere Sarpi.
Si è svolto un dibattito acceso e per nulla "paludato". I cittadini del quartiere chiedono sicurezza, legalità e vivibilità. Una delle associazioni che li riunisce ha posto questioni di merito assai rilevanti. E sicuramente torneremo in quelle vie per costruire nei prossimi mesi insieme a loro il "progetto" per il futuro di quella zona.
Guardate che anche questa è partecipazione e anche questo è confronto.
Quello che personalmente non m'è piaciuto moltissimo e che penso possa non piacere anche ad Alberto è stato il clima un po' "radical chic" che bazzica intorno al candidato, un po' da "intellighenzia meneghina". Quell'aria un po' da film di woody allen che c'era l'altra sera allo spazio krizia per intenderci. Mi rallegra sapere che il confronto avvenga oltre che allo spazio krizia anche in paolo sarpi o a Quarto Oggiaro come ha detto lo stesso candidato e in modo "diretto". Più che altro l'inconrto deve avvenire sempre con tutti, anche con chi è critico.
nooooooooooooooo... Pier.................... gli einz zwei del vivi sarpi........... aaaaaaargh e lo chiami appassionante??? io mi sono "appassionata" sì e no quando una volta in 20 anni son riuscita a dare al loro lìder dell'ipocrita...
Carolina
aaaaaaaaargh, e tu "carina" dove abiti?
lider? ma parla bene
di leader non ce ne sono
Pierfranco, ci spero sul serio che tornerete
abito proprio da 'ste parti, per 20 anni per l'appunto.
Carolina
DA 20 anni. non posso chiamare scherzosamente lìder (spagnolo, non inglese, l'appellativo di Castro, "carina") il presidente di una qualsiasi associazione?
Carolina
puoi, puoi...
però, con onestà, spiegami: perchè ipocrita?
Valeria,
1. questi tipi di associazioni sono molto spesso (quella sicuramente) ripuliture di comitati o altra roba leghista da cui erano nati. non li amo di mio, e in più con la "legalità" etc. ci hanno gi rifilato diversi bidoni votando;
2. poi possono scegliere dirigenti con un cognome meridionale o quel che gli pare, fatto sta che so un mucchio di fatti che mi rendono poco sensibile a certe loro parole;
3. se il tuo problema è che vuoi l'aspetto omogeneo fra negozi italiani e stranieri (cui fra l'altro si sta arrivando anche perché questi facendosi un culo così stanno progredendo anche economicamente), perché A) lo fai con l'aria di insegnargli a vivere? B) quel che è peggio, lo fai per anni e anni con concetti molto poco limpidi alla base e soprattutto aggressivi verso di loro, quando poi così facendo si capisce non solo che non hai ottenuto un cazzo, ma che ti sei tolto le possibilità di ottenere la loro collaborazione?
Perché, molto semplicemente, non sei democratico per un cazzo, sei razzista e tutto il resto (in primis le menate sul "quartiere etnia") è fuffa oppure, diciamo, anche buone intenzioni di singoli, solo che in definitiva mi faccio proprio l'idea che del quartiere t'importi meno che di riunirti per fare la vittima di imprecisate "invasioni".
Poi: i famosi immobili che i cinesi comprano secondo te chi glieli vende? Il mago zurlì? No, di solito gente che fa il classico disprezza (razzista) e intasca (che non olet:-))).
Con un ulteriore effetto collaterale sugli altri concittadini: se io per esempio volessi affittare casa mia dovrei tenere molto basso per fare una cosa decente, perché il tetto "normale" dettato "dal mercato" è proprio quello in realtà dettato dall'illegalità. Oppure non affitto proprio, potrei ragionare così per quelle cifre! E magari Valeria rimane senza casa comunque. E il problema sono gli stranieri? Ma dai.
Poi, non voglio farla troppo lunga, comunque circa i problemi di "sicurezza". Sotto le mie finestre che danno sulla Sarpi non c'è sera o notte che scoppi una rissa o anche solo che si pensi a qualcosa di strano per via di urla, rumori violenti etc.
Finora, sono stati tutti casi di italiani - compreso uno che a 20 anni non aveva di meglio che drogarsi e poi cercare di aggredire lui degli stranieri - forse nemmeno, alcuni qui sono cittadini italiani da prima che io nascessi - urlando "Cinesi di merda!" e scagliandoglisi contro (la cosa giusta nel luogo giusto eh?). E sono stati quelli che, nonostante pure a me sarebbe venuto voglia di menarlo, hanno ben deciso di lasciar correre.
Sulla legalità diciamo quella formale... ti lascio solo pensare con la Giunta che ci ritroviamo. Potrei scriverci su una lunghissima aneddotica. In ogni caso pure la legalità non si divide fra italiani e stranieri, quindi pure su questo sono ipocriti.
Carolina
sul perché poi ho dato educatamente degli ipocriti nel caso specifico: proprio perché secondo me non andranno mai a fare una manifestazione per diritti di tutti, tipo la casa o altro di generalmente apprezzabile. rischiano di essere i primi che ti mettono nei casini e poi... va là no, che siamo solo un gruppo di cittadini impegnati su cose concrete... buona. veramente. a casa mia (e so anche altrove) li chiamiamo "vivi-eins-zwei".
Carolina
Vedo un'identificazione tra me e l'associazione, cosa errata, ma comprensibile visto che non ci conosciamo.
A me personalmente: la parola legalità non piace e non è di sicuro ciò a cui ambisco; non penso che il problema siano gli stranieri, e men che meno i clandestini; l'omogeneità delle insegne è superflua (semmai strumentale); non ci sono problemi di siurezza reali, almeno nei termini di incolumità fisica; non mi interessa chi vende (semmai beato lui che incassa).
Però: 1) sono stufa di chi, come hai fatto tu, identifica il disagio e le richieste di chi vive qui solo con questioni razziste, borghesi, ottuse, e (forse) di comodo ad una certa sinistra 2) il problema non è chi vende ma chi permette la trasformazione di un quartiere in un centrocommerciale 3) l'anneddottica è... anneddottica, e spesso alimenta "cattivi pensieri" 4) perchè difendere una comunità solo per principio? come comunità è molto più forte di noi (anzi, di me), ha legami con poteri molto alti, fa al suo interno cose orribili, si sostiene su vassali e valvassori
Valeria
No, non ti ho identificata. Ho usato un tu come forma impersonale, forse sarebbe stata più chiara proprio la forma impersonale standard.
D'accordo con tutto il primo paragrafo, meno con il resto. Se ci considerassimo noi la comunità oggetto d'analisi, faremmo cose tanto migliori? :-) Non so a che cosa siano di comodo. Non sono tutti borghesi ottusi. Razzisti consapevoli o meno mi pare che lo siano. Io li annovererei più fra i destrorsi che fra i sinistrorsi tendenzialmente, fino a prova contraria che pur in qualche caso immagino ci sia. Quello del centro commerciale è sacrosanto. Sai che a Milano manca il regolamento comunale?
A parer mio sarebbe utile che lo facessero e poi che si occupassero delle destinazioni d'uso, bloccandole per esempio per tre anni dalla data di una cessione: almeno, dico, potremmo avere più negozi utili proprio di base. Ora invece si va tutti all'Esselunga o al GS e si strozza ancora una volta il piccolo commercio. Ma questo fa parte... "dell'aneddotica" :-)))
Carolina
Oggi dal corriere.it:
"Chiude il terzista Sergio Scalpelli: «È bene che ci sia un bel candidato di centrodestra, così vedremo se Bruno Ferrante saprà delineare quel profilo riformista e di governo che finora si stenta a scorgere»."
Chi ha notizie su progetto di giunta chiamola migliorista - sullo stile di quanto proponeva Veronesi, con apprezzamenti verso elementi delle maggioranze attuali in comune e regione - da parte di Ferrante ci da i riferimenti?
Certo che ci si può affidare alle impressioni, anche perché in mancanza di altro. Io sono un sostenitore dei pregiudizi piuttosto che dei non giudizi o dei giudizi ingessati. Però se ti fermi a quelli, ritornandoci a ruota e senza verificarli, non servono.
ciao
Ancora, da un articolo del giornale.it di fine novembre:
"Be', per la poltrona più contesa: quella del vicesindaco. Rifondazione comunista la vuole, si sa. E Bruno Ferrante sarebbe pronto a dargliela [a Fo], sempre che non vogliano mettere Dario Fo alla guida dell'assessorato Grandi eventi."
Giusto per dire dell'affidabilità delle indiscrezioni dei media.
Si è capito che vuole fare Ferrante da questo punto di vista? La Milly la sopprimerei per il bene dei verdi, della coalizione e della città. Ma gli altri due candidati in caso di vittoria di Ferrante sono da prendere in considerazione, sia per ciò che rappresentano, sia per le loro qualità individuali.
Una precisazione non richiesta: quando dicevo nel primo intervento che di altri nomi forti e alternative non ne ho visti, intendevo dire che da partiti o organizzazioni diverse o raggruppamenti della società civile o iniziative di qualsiasi tipo altre persone non sono emerse a parte quelle che vediamo. Purtroppo si può discutere solo su quello che c'è.
Non voglio quindi dire che una città come Milano non abbia in potenza la possibilità di esprimere di più. Ora come ora, per mille ragioni che varrebbe la pena di sviscerare, non lo fa.
Quindi abbiamo avuto un candidato non adatto come Veronesi. Un (possibile) candidato scamorza come De Bortoli (senza considerare l'affaire Fallaci). Un candidato anima storica della città come Fo, che infatti c'è. Un candidato che si è dovuto autoproporre come Corritore. Un candidato che è riuscito a mettere d'accordo i partiti dell'Ulivo come Ferrante. Molto altro non c'è stato.
ciao
bravo Antonio. Sentiamo che cosa ne dice Pierfrancesco... Io comunque voglio la legalità, ma prima di tutto quella antitangentopoli. Voglio quindi che uno dei candidati si impegni a mettere d'accordo tutti per emanare il regolamento comunale (che non riguarda solo la mia zona, è semplicemente più civile e migliore garanzia di buone prassi anche politiche che ci sia). Voglio questo impegno o scrivo Paperoga. Poi veramente, i comitati di quartiere non sono proprio er mejo della cittadinanza...
Carolina
Antonio ha parlato chiaro. Alternative valide non sono emerse. Forse non c'erano. Ora trincerarsi dietro un Ferrante non è abbastanza di sinistra mi pare un po' da liceali alla prima occupazione.
Beh, ma se non fosse un trincerarsi?
Carolina
per intenderci: se frasi o comportamenti inducono a pensare che non sia abbastanza di sinistra? è grave?
Carolina
A me che sono fuori, frasi e comportamenti non sembrano abbastanza di sinistra, infatti.
Ripeto: Achab, non conoscendo abbastanza l'uomo, non dubito che saprebbe governare bene una volta eletto.
Ma appunto, "non sembrando di sinistra", per ultra-semplificare, penso sia deleterio in chiave elettorale.
Sto parlando solo di elezioni
Carolina, dipende da "frasi" e "comportamenti" (se leggi i giornali di ieri, come ho detto, ti fai un'idea sbagliata). E poi anche fosse che non è "abbastanza di sinistra", cosa si fa? Ci si mette a piangere? Si dice "non è giusto"? Ci sono le primarie, ci sono altri candidati, basta scegliere un altro nome. Oppure si faccia avanti qualcuno di nuovo. Non so. Non sopporto il piagnisteo autocommiseratorio. Ferrante è questo qui, dice queste cose (e sono convinto che molti qui non le conoscono, ma parlano per sentito dire ed è a questi che va l'invito a provare a sentire o leggere direttamente l'itneressato). Non vi va bene, perché non fa come Dairo Fo che dice di andare a pulire via Lecco con la scopa? Votate Dario Fo.
La mia idea è che sono indeciso tra votare Ferrante e non votare nessuno. Nessuno perché nessuno ha dimostrato o detto di fare qualcosa di concreto per il traffico. E vengo da due viaggi in bici in mezzo a veleno puro e dopo aver rischiato la vita almeno una dozzina di volte. La voglia di non votare è tanta. Ma se penso alla faccia della Moratti e alle mamme che portano i bambin in SUV all'asilo, Ferrante mi pare di un altro pianeta.
Amen.
Achab, per le amministrative pure per me c'è o Ferrante o Paperoga. Non mi autocommisero. E' così e basta. Però certo non dico che Ferrante mi dà un'aria di sinistra per far piacere a qualcuno. Oltretutto appunto, incontra la gente... che poi sono i comitati di quartiere? Le sciure Charles Bronson che alla fine rompono i coglioni agli altri italiani tipo con scleri che il bancomat dove vado da una vita e mezza improvvisamente sarebbe stato occupato da un arabo o da un cinese? Che poi magari sotto sotto ci hanno pure fatto dei begli affarucci immobiliari senza guardare in faccia nessuno?
Carolina
piu' mi documento sulle varie proposte di questa campagna elettorale e piu' mi convinco che nel panorama milanese l'unica realta' - e non e' neanche politica nel senso classico - ad aver il rigore intellettuale e la metodologia formalmente corretta per sviluppare un credibile progetto per la citta' sia "viveremilano" con la sua proposta "sorgente aperta":
http://www.vivere.milano.it/sorgenteaperta/articolo.asp?articolo=12
per una convinzione personale basata sull'osservazione obbiettiva di quello che accade nel mondo oggi ritengo la contraposizione classica destra-sinistra oramai una pesante palla al piede: e' infatti una logica del tutto insufficiente a fronteggiare i problemi di un mondo che oggi richiede sempre piu' progettualita' condivisa e strumenti intelletuali molto piu' evoluti e ampliati rispetto a quelli usati fino ad adesso nella politica (ed e' anche per questo che ritengo molto interessante l'esperimento primarie con i suoi candidati indipendenti).
il progetto "sorgente aperta" - a parte qualche semplificazione nella descrizione della politica attuale e forse anche qualche ingenuita' - secondo me rappresenta qualcosa di davvero lucido, creativo e intellettualmente rigoroso: le premesse sono ottime, e quando a gennaio 2006 verra' presentato il progetto nel dettaglio sara' davvero interessante confrontarlo con quanto propone la politica classica.
io voto Paperoga.
e ho trovato un altro che è d'accordo, un umanista di qui che alcuni ciucci del quartiere in quanto volontario e umanista hanno tacciato di "diffondere froci e marocchini" (???!!!) à go-go.
Fanno schifo questi che invece di volontariare stanno sempre appresso ai politici a dire stronzate.
E questa simpatica persona è d'accordo con me pure su eventuali lanci di pummarola e sulla schifezza che la "ggente" sia identificata con i komitaten.
Carolina
a pochi giorni dalle primarie credo che siano due i contendenti finali:Ferrante e Fo detti i due effe.Se esaminiamo le loro "campagne" mi pare che l'ultimo effe abbia usato toni piu' adatti ad una destra allo sbaraglio che ad una sinistra composta.Ed attenzione,con proclami estremi su cause pur giuste rischiamo di ricacciare i timorosi pentiti ancora in braccio al signore di Arcore.Ferrante certamente non puo' avere il carisma di Fo,ma ha condotto una campagna misurata e capace di catturare la fiducia degli indecisi.Si aggiunga al suo curriculum una perfetta conoscenza della macchina comunale e del panorama socio-economico Milanese ed otteniamo un candidato che probabilmente uscira' vincitore.Per governare Milano costruendo sulle macerie Albertiniane,senza distruggere indiscriminatamente quel poco di buono che rimane,iniziando dalle priorita' reali e non politiche.Auguri Bruno!